Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...
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3i4 T^T^E /<br />
i! vescovo e Fcdeilco d'Aiislria, il qnnle<br />
l'nven spoglifìlodcl vescovato e tìe'suoi beni.<br />
Il concilio accordò n Giorgio 1 un mo-<br />
Ditorìo clic Ciiliìiinava pena <strong>di</strong> scomunica<br />
contro coloro <strong>di</strong>e ritenessero i suoi beni,<br />
ed il presidente <strong>di</strong> quel consesso in <strong>di</strong> lui<br />
nome scrisse a parecchi nol)ili e sindaci<br />
della Nannia, accio procurassero <strong>di</strong> pacifi-<br />
care i due principi che guerreggiando davano<br />
il guasto all'oppressa chiesa triden-<br />
tina. Iiì<strong>di</strong> il concilio a'20 febbraio 1^16<br />
nella sessione 27, alla presenza dell'imperatore<br />
Sigismondo , <strong>di</strong>chiarò contumace<br />
Federico duca d'Austria per essersi im-<br />
padronito de'beni deJ vescovo <strong>di</strong> Trento,<br />
ed avendolo imprigionalo lo teneva in<br />
carcere. Nella seguente sessione, il duca<br />
alle reiterale citazioni non essendo com-<br />
parso, fu <strong>di</strong>chiarato ribelle, spergiuro, e<br />
come tale privalo d'ogni onore e <strong>di</strong>gnità,<br />
inabile a possederne nessuna, ne lui e né<br />
i suoi <strong>di</strong>scendenti sino alla 2." generazio-<br />
lìe, e dato in mano all'imperatore, anche<br />
per aver favorito la fuga e proleggere nel-<br />
le sue signorie <strong>di</strong> Svizzera lo spergiuio<br />
Giovanni \X111. Ma l'infelice Giorgio 1<br />
peiì <strong>di</strong> veleno nelle carceri, e portalo il<br />
cadavere nella cattedrale, fu sepolto pres-<br />
so il predecessore vicino all'altare <strong>di</strong> s.<br />
Massenza nel 1 4 1 9, sepolcro che poi non<br />
fu potuto rinvenire, <strong>di</strong>ce Ughelli. Ad ì-<br />
slanza del duca Federico, il capitolo ejesse<br />
Giovanni d' Istria suo decano, ma<br />
Papa Martino V lo ritenne per intruso, e<br />
per due anni fece amministratore <strong>di</strong> questa<br />
chiesa ErnesloAyzero vescovo dlGurk<br />
ecanceliieredellostessoFederico.Tumub<br />
tuando il popolo, Ernesto fu rimosso dal<br />
Pa[>a, e invece nel 14^0 trasferì da Fri-<br />
singa a Trento Ermanno: però il Colati,<br />
citando Genlilolti, non conviene ne sul-<br />
r aniininistralore j ne sulla traslazione<br />
d'Ermanno. ^e\i^2i <strong>di</strong>venne vescovo<br />
Enrico Flechel, e Martino V nel 14^4 g''<br />
<strong>di</strong>e a successore Alessandro Zanowilz de*<br />
duchi <strong>di</strong> Miìssovia (e non Moscovia, co-<br />
me, per seguire il Ciacconio, si legge nel-<br />
la biografia che pubbHcai nel voi. IV, p.<br />
TRE<br />
1 fio) polacco, che per sorella Ui zio al-<br />
l'imperatore Federico 111, al quale e al<br />
duca d'Austria fu caro, e da'principi <strong>di</strong><br />
Verona e <strong>di</strong> Milano potè ottenere in fi vo-<br />
re <strong>di</strong> sua chiesa la restituzione <strong>di</strong> molte<br />
possessioni. Neh 434 intervenne al con-<br />
cilio <strong>di</strong> Basilea, nel qual tempo i sindaci<br />
<strong>di</strong>Trento gli fecero giuramento <strong>di</strong> fedeltà,<br />
la cui formola può vedersi in Ughelli. Di-<br />
venuto il concilio infelice conciliabolo, sci-<br />
smaticamente elesse antipapa Felice V <strong>di</strong><br />
Srtvoia, il qu ale nel i44o <strong>di</strong>chiarò Ales-<br />
sandro falso car<strong>di</strong>nale, l'intruse nel pa»<br />
triaicalo d' Aquileia, lasciandolo ammi-<br />
nistratore <strong>di</strong> Trento; lo fece pure legato<br />
a latcre in detto patriarcato e in Germania,<br />
non che preposto <strong>di</strong> Vienna,ove mori<br />
nel i444^*^'^*^6 sepolto nella cattedrale,<br />
con epitaflìo presso Ughelli, ed in cui si<br />
<strong>di</strong>ce car<strong>di</strong>nale patriarca e amministrato-<br />
re. Dunque non è vero l'asserto del Ciac-<br />
conio, Fitae Pont, et Car<strong>di</strong>nalìiun, che<br />
nel l. 2, p. gSg, nel riportarne lo slemma<br />
espresso con una porta aperta, <strong>di</strong>ce<br />
che rinunziò lotte le <strong>di</strong>gnità ricevute dal-<br />
ranlipapa,eche perciò Nicolò V nel 1 44^<br />
lo confermò nella sede <strong>di</strong> Trento, come<br />
<strong>di</strong>ssi io pure nel seguire il dolio <strong>storico</strong>.<br />
Questi lesse l'UghelIi, ma non l'e<strong>di</strong>zione<br />
colle giunte <strong>di</strong> Genlilolti, che c'istruisce<br />
sulla vera epoca della morte d'Alessan-<br />
dro. Nel 1444 §'• successe il tridentino<br />
Jjenedelto, <strong>di</strong>bassa con<strong>di</strong>zione, ma <strong>di</strong> sin-<br />
golare ingegno e abbate <strong>di</strong> s. Lorenzo<br />
extra miiros^ eìelio da Eugenio IV, con-<br />
tro il 'quale insorse l'ontipapa che viveaje<br />
con questi v'intruse Teobaldo, ovvero ciò<br />
fece.il conciliabolo, con lurl>olenla ele-<br />
zione. Laonde il governo <strong>di</strong> Benedetto<br />
non fu libero, ne per tutta la <strong>di</strong>ocesi, massime<br />
nelle parti spettanti a'veneli. Sigismondo<br />
duca d'Austria, vedendo cheTeobaldo<br />
gli moise lite, procurò che im 3.°<br />
fosse loro sostituito, e così Benedetto fu<br />
tolto: Nicolò V nel 144? fece vescovo un<br />
3.°, che fu Giorgio 11 de Hake nobilissimo<br />
austriaco <strong>di</strong> Slesia, fratello del ma-<br />
resciallo <strong>di</strong> Sigismondo. Ottimo e lodalo