Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...
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3oo T a E 10 possesso del principato. Da tale epoca l'altuale confine fia'circoli di Trento e di Bolzano segnò il confine sellenlrio- Dale del principato, e la stretta linea di demarcazione tra le due lingue. La città di Roveredo e i paesi adiacenti non appartenevano al principato di Trento, ma ne costituivano i confini di mezzogiorno. Elia ubbidì con altri piccoli distretti a di- verse famiglie potenti: venne ili4i6 sotto la signoria della repubblica di Vene- zia, e finalmente nel iSog fu aggregala a'domiuii dell'imperatoreMassioiilianol, colla espressa coudizione, che le venisse- ro conservati lutti i privilegi, e particolarmente le istituzioni municipali italiane. La città fu nuovamente desolala dab la peste nel secolo XVJI,e se ne ha memoria in ima tela rozzamente dipinta, ed esistente nella chiesetta della ss. Annun- ziata, ove sono colonne di uiarmo tren- tino grandi e d'un sol pezzo. Nel 1782 il Papa Fio FI(F.)s'ì recò a Vienna a vi- sitare l'inìperalore Giuseppe lì. IN'el suo ritorno giunse ad Innsbruck la sera dei 7 maggio, ricevuto con onorevole ospizio dall'arciduchessa Elisabetta sorella del- )'imperalore,ed ivi nella cappella eretta da JV]." Tei esa, ove ni ori il marito Francesco I, assistè al solenne Te Deiim. Nello se- guente mattina pervenne a Bressanone, incontralo dal vescovo e principe della città mg.* Giuseppe Spaur, già di Seco- via , che per accoglierlo nel suo palazzo erasi appositamente portato a Vienna, es- sendosi cantato il Te Deiim nella pubbli- ca cappella dell'episcopio: la città fece so- lenni dimostrazioni di gaudio religioso. Nel d'i seguente, festa dell' Ascensione , il Papa preceduto dalla croce pontifìcia e accompagnato dal vescovo, si portò a piedi alla magnifica cattedrale, dove ce- lebrò sull'altare maggiore, assistito dal •vescovo e da lutto il clero. Ascoltata in- di altra messa , ascese poi alla maestosa loggia appositamente innalzata sulla por- ta del tempio, ed ivi compartì la solenne benedizione apostolica alla uiolliludine T R E affollata nella piazza. Ritornalo all'epi- scopio, vi trovò il cardinal Jlcrlzan, e ver- so leoieiG Pio VI penetrato di ricono- scenza verso il vescovo, partì per Bolzano e vi giunse a ore 11. Visitala la col- legiata, passò al palazzo nobilmente pre- paralodal principe vescovo diTrentomg.'^ Pietro Vigilio de Thunn, graziosamente accolto dal Papa, che consolò il popolo adunato nella sottoposta piazza colla pon- tificia benedizione. Venerdì io ma"£;io DO s'avviò per Trento, ricevuto al palazzo ve- scovile da detto prelato, dal capitolo e dal corpo della nobiltà, che ammise al bacio del piede, insieme a gran numero di dame. Pio VI visitò la cattedrale, e la chiesa di s. Maria Maggiore come insigne pel tenutovi ecumenico concilio; indi pro- seguì il viaggio per Roveredo onde per- nottarvi, a tal uopo 1* imperatore aven- dogli fatto preparare magnifico alloggio. Vi giunse a ore 22 tra le pubbliche dimo- strazioni, eia sera vi fu generale illumi- nazione, dopo avere ricevuto al bacio del piede il clero secolare e regolare, la no- biltà e le dame. Nel seguente sabato 1 f maggio Pio VI dal palazzo benedì il po- polo, e si recò ad assistere alla messa nel- la chiesa arcipretale di s. Marco, ornata con tutta pompa, e ricevuto alla porta con baldacchino dal numeroso clero, la cpjale porta era stata decorata di nobile panneggiamento col po*itificio ritratto e ana- loga iscrizione, che si legge nel Diario del viaggio a Vienna di Pio 7 1. Partilo da Roveredo e dal religiosissimo Tirolo (il quale vanta 1 3 santuari ove sì fanno sa- gri pellegrinaggi, oltre quello di s. Gior- gio presso Schwaz eh' è uno de' princi- pali, nelle cui vicinanze è il romitag- gio di Bretlfale, altro romitaggio essendo quello di s. Valentino), Pio VI pervenne ne' dominii veneti, e giunse a Verona a ore 22. Rivoluzionala la Fran- cia ed erettasi in repubblica, il general Jjonaparle calato in Italia occupò il Tren- tino. Inconseguenza della battaglia vin- ta da' francesi sugli auilriaci, i primi
TRE coranndnll dal i^eueial Massena entrarono in Trento a* 19 agosto 1796; ma di poca durala ne fn l'occupazione, stante l'avvicinarsi del general Alvin/.i, alla testa di numeroso esercito austriaco: però dopo la sconfitta da questo toccata sotto Mantova, i francesi si riaccostarono a Tren- to, di cui il general Joubert s'impadronì a'3 febbraio I 797. Poi i francesi dovero* no abbandonare la città, e vi rientrarono a'7 gennaio 1 80 I. Quindi per la pace segnata a'9 del seguente febbraio a La- neville, tra la republilica francese, l'imperatore e i principi dell'impero romano- germanico, il principato di Trento e del Trentino fu tolto al vescovo e secolariz- zato nel I 8o3, indi trasferito in potere del- l' Austria, cbe l'unì alla provincia del Tirolo insieme alla città e territorio di Ro- veredo. Non andò guari cbe nel i8o5 il Trentino, il Lioveretano col Tirolo, pel trattalo di Presbiirgo, venne dato a far parte del nuovo regno di Baviera eretto ili. "gennaio 1806. Il governo bavarese a- brogò le municipali fjrme di reggimen- to e le altre nazionali istituzioni relative, die al pari delle altre città italiane aveano sino allora conservato Trento e Ro» veredo, ed invece sostituì un'amministra- zione particolare e tutta alfalto naziona- le. Indi Napoleone \ nel 1810 aggregò il Trentino al regno d'Italia da lui fondato, dicbiarando Trento capoluogo del dipartimento dell' Allo Adige, così Roveredo capoluogo di vice-prefettura del suo cir- colo. Trento ebbe una propria reggenza politica, un proprio tribunale d'appello, presso i quali, con»e presso tulle le auto- rità di prima istanza, la sola lingua foren- se era l'italiana. Di più, comedipartimenlo dell'Alto A dige,Trento ebbe egualmente una prefettura a parie e una ammini- strazione interamente italiana. In ottobre 181 3 Trento fu preso dall'armi alleate del nord, e l'imperatore d'Austria Fran- cesco 1 dichiarò, che contar si dovesse l'epoca ilei legale possesso (in dal novembre susseguente. Fmulmenle col Irullalodi pa- TRE Sor ce neh8i4 venne il Trentino ceduto al- l' Austria, incorporandolo* 1* imperatore Francesco I alla provincia tedesca del Ti- rolo, formando con «sso una sola provin- cia, colla distinzione di Tirolo Italiano,; V imperatore e i suoi successori presero il titolo di principi di Trento, continuan- do eziandio a portarlo i vescovi, come al- trove. Le guerre flillesi negli ultimi an- ni del passalo secolo e ne'primi del corrente, la venuta de'francesi,i cambiamen- ti del governo di vescovile in austriaco, poi in bavarese, indi in italiano, e nuovamente in austriaco, mutarono faccia alla città e a tutto il paese, e ne trasformaro- no per così dire gli abitanti; si eccitò l'emulazione e animossi la gente al travaglio,meglioco!tivandosi i terreni, aumen- tandosi i prodotti e asciugandosi paludi. Il clero e il popolo dell'ampia diocesi de- sideravano già da qualche tempo, che in Trento fosse con sagre e dignitose feste solennizzata la ricorrenza secolare dell'aprimento del concilio ecumenico, onde con lodevolissimo intendimento ravviva- re nella memoria di tutto il caltolicismo quell'ultima sagrosanta riunione, come si degnò scrivermi fin dall'agosto 1 il 84i nobilissimo conte Matteo di Thunn, per ras- segnarlo divotamente e confidenzialmente all'aulorevolesanzione del sommoPonlefice Gregorio XVI. Dell'operato se ne legge la descrizione, inviata da Trento, e quanto ne scrisse il Messaggere Tirolese^ nel Diario di Roma dei i^/^^^WQ* w/^ 990 I o4j e nelle Notizie del giorno di Roma del 1846, ne'n." i e 4, da*quali ne ricave- rò il più imporlante.Cenchè lardi si pren- desse la definitiva risoluzione di secon- dare tal giusto desiderio, pure il mirabile zelo con cui si operò supplì alla strettez- za del tempo. Per primo fu eretta presso la bella chiesa di s. Maria Maggiore, in cui si radunò il concilio, una colonna monumentale con iscrizione, che perpetuas- se la memoria e tu celebrità del conci- lio e di (pieste feste centenarie, con so- pravi una statua, opera di valente ar lista
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10 possesso del principato. Da tale epoca<br />
l'altuale confine fia'circoli <strong>di</strong> Trento<br />
e <strong>di</strong> Bolzano segnò il confine sellenlrio-<br />
Dale del principato, e la stretta linea <strong>di</strong><br />
demarcazione tra le due lingue. La città<br />
<strong>di</strong> Roveredo e i paesi a<strong>di</strong>acenti non appartenevano<br />
al principato <strong>di</strong> Trento, ma<br />
ne costituivano i confini <strong>di</strong> mezzogiorno.<br />
Elia ubbidì con altri piccoli <strong>di</strong>stretti a <strong>di</strong>-<br />
verse famiglie potenti: venne ili4i6 sotto<br />
la signoria della repubblica <strong>di</strong> Vene-<br />
zia, e finalmente nel iSog fu aggregala<br />
a'domiuii dell'imperatoreMassioiilianol,<br />
colla espressa cou<strong>di</strong>zione, che le venisse-<br />
ro conservati lutti i privilegi, e particolarmente<br />
le istituzioni municipali italiane.<br />
La città fu nuovamente desolala dab<br />
la peste nel secolo XVJI,e se ne ha memoria<br />
in ima tela rozzamente <strong>di</strong>pinta, ed<br />
esistente nella chiesetta della ss. Annun-<br />
ziata, ove sono colonne <strong>di</strong> uiarmo tren-<br />
tino gran<strong>di</strong> e d'un sol pezzo. Nel 1782 il<br />
Papa Fio FI(F.)s'ì recò a Vienna a vi-<br />
sitare l'inìperalore Giuseppe lì. IN'el suo<br />
ritorno giunse ad Innsbruck la sera dei<br />
7 maggio, ricevuto con onorevole ospizio<br />
dall'arciduchessa Elisabetta sorella del-<br />
)'imperalore,ed ivi nella cappella eretta da<br />
JV]." Tei esa, ove ni ori il marito Francesco<br />
I, assistè al solenne Te Deiim. Nello se-<br />
guente mattina pervenne a Bressanone,<br />
incontralo dal vescovo e principe della<br />
città mg.* Giuseppe Spaur, già <strong>di</strong> Seco-<br />
via , che per accoglierlo nel suo palazzo<br />
erasi appositamente portato a Vienna, es-<br />
sendosi cantato il Te Deiim nella pubbli-<br />
ca cappella dell'episcopio: la città fece so-<br />
lenni <strong>di</strong>mostrazioni <strong>di</strong> gau<strong>di</strong>o religioso.<br />
Nel d'i seguente, festa dell' Ascensione ,<br />
il Papa preceduto dalla croce pontifìcia<br />
e accompagnato dal vescovo, si portò a<br />
pie<strong>di</strong> alla magnifica cattedrale, dove ce-<br />
lebrò sull'altare maggiore, assistito dal<br />
•vescovo e da lutto il clero. Ascoltata in-<br />
<strong>di</strong> altra messa , ascese poi alla maestosa<br />
loggia appositamente innalzata sulla por-<br />
ta del tempio, ed ivi compartì la solenne<br />
bene<strong>di</strong>zione apostolica alla uiollilu<strong>di</strong>ne<br />
T R E<br />
affollata nella piazza. Ritornalo all'epi-<br />
scopio, vi trovò il car<strong>di</strong>nal Jlcrlzan, e ver-<br />
so leoieiG Pio VI penetrato <strong>di</strong> ricono-<br />
scenza verso il vescovo, partì per Bolzano<br />
e vi giunse a ore 11. Visitala la col-<br />
legiata, passò al palazzo nobilmente pre-<br />
paralodal principe vescovo <strong>di</strong>Trentomg.'^<br />
Pietro Vigilio de Thunn, graziosamente<br />
accolto dal Papa, che consolò il popolo<br />
adunato nella sottoposta piazza colla pon-<br />
tificia bene<strong>di</strong>zione. Venerdì io ma"£;io<br />
DO<br />
s'avviò per Trento, ricevuto al palazzo ve-<br />
scovile da detto prelato, dal capitolo e<br />
dal corpo della nobiltà, che ammise al<br />
bacio del piede, insieme a gran numero<br />
<strong>di</strong> dame. Pio VI visitò la cattedrale, e la<br />
chiesa <strong>di</strong> s. Maria Maggiore come insigne<br />
pel tenutovi ecumenico concilio; in<strong>di</strong> pro-<br />
seguì il viaggio per Roveredo onde per-<br />
nottarvi, a tal uopo 1* imperatore aven-<br />
dogli fatto preparare magnifico alloggio.<br />
Vi giunse a ore 22 tra le pubbliche <strong>di</strong>mo-<br />
strazioni, eia sera vi fu generale illumi-<br />
nazione, dopo avere ricevuto al bacio del<br />
piede il clero secolare e regolare, la no-<br />
biltà e le dame. Nel seguente sabato 1 f<br />
maggio Pio VI dal palazzo benedì il po-<br />
polo, e si recò ad assistere alla messa nel-<br />
la chiesa arcipretale <strong>di</strong> s. Marco, ornata<br />
con tutta pompa, e ricevuto alla porta con<br />
baldacchino dal numeroso clero, la cpjale<br />
porta era stata decorata <strong>di</strong> nobile panneggiamento<br />
col po*itificio ritratto e ana-<br />
loga iscrizione, che si legge nel Diario del<br />
viaggio a Vienna <strong>di</strong> Pio 7 1. Partilo da<br />
Roveredo e dal religiosissimo Tirolo (il<br />
quale vanta 1 3 santuari ove sì fanno sa-<br />
gri pellegrinaggi, oltre quello <strong>di</strong> s. Gior-<br />
gio presso Schwaz eh' è uno de' princi-<br />
pali, nelle cui vicinanze è il romitag-<br />
gio <strong>di</strong> Bretlfale, altro romitaggio essendo<br />
quello <strong>di</strong> s. Valentino), Pio VI pervenne<br />
ne' dominii veneti, e giunse a Verona<br />
a ore 22. Rivoluzionala la Fran-<br />
cia ed erettasi in repubblica, il general<br />
Jjonaparle calato in Italia occupò il Tren-<br />
tino. Inconseguenza della battaglia vin-<br />
ta da' francesi sugli auilriaci, i primi