Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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26 TOU tralasciò cVeccifare con calde letlere e col mezzo di sollecite ambasciale il suo sovrano alleato del Papa , a voler recare pronto soccorso alla minacciata città di Roma, ed ottenuto l'intento se ne pai ti e si^traltenne circa i5 mesi nell'Umbria e Gin Venezia. Quindi per consiglio de'me- dici si condusse a'bagni di Lucca. Dovet- te però ripigliare di nuovo il viaggio di Francia, per assisterea'gravissimi bisogni di quel regno, assai sconvolto per la morte d'Enrico 11,3 cui successe il figlio Fran- cesco Il quasi fanciullo, tanto pitiche la peste delle nuove eresie già era penetrata nella corte di Parigi. Nel i 56o per l'im- matura morte del re, il fratello Carlo IX occupò il trono, e il cardinale ne divenne consigliere, ed aUora fu die con inesplica- bile dolore dei suo cuore, cominciarono gli eretici a trionfare nella Francia. Suc- cessivamente diventò vescovo suburbica- rio neIi55o di Sabina, oliò a quello di Portoes.Piuffina.aia non pare che io conseguisse, e nel i 56o d'Ostia e Velletri e decano del sagro collegio. Fondò un col- legio in Auch, un altro in Parigi denominato col suo cognome Tournoo, ed un S.'' in Tournon sua patria, dove chiamò da ogni parte nomini dotti ed eruditi per insegnarvi le scienze, quantunque in se- guito avesse il dispiaceie di trovare alcU' ni di essi infetti della luteiana eresia, per lo che si determinò affidare quel collegio a'gesuiti, costanti propugnacoli delle ve- rità cattoliche. IN'el colloquio di Poissy, in cui si trovarono presenti 6 cardinali e cir- ca 4o vescovi, abbattè l'audacia di Teodoro Beza caporione dell'eresia, che audacemente inveiva control'adorabile mi- siero della ss. Eucaristia, e adoperossi con tutto zelo per estinguere l'eresia dalla Francia, la quale ad onta de'suoi glorio- si sforzi, facendo sempre nuovi progressi, aci.resciuli e fomentali dalle civili discor- die del regno, furono cagione che il car* dinaie sorpieso da profonda malinconia, gravemente infermatosi, ujorisse nel i 562 pi essi» a! tempio di s. Germano io Laya, TOU o come altri vogliono in Parigi, ossislllo da Lauj-eo poi cardinale, di 7 3 anni, coi gloriosi titoli di lume delle Gallie e mar- tello degli eretici. Eu a 4 conclavi , e si trovò assente a quello di Paolo IV. Tra- sportato a Tournon, fu sepolto nella chie- sa de'gesuiti da lui splendidamente arric- chita e con prolisso epitaffio. Ne scrissero la vita, in latino il ricordato cardinal Lau- reo, in francese il p. Carlo Fleury gesuit

TO U a'5(Iicenibiei70i,con allocuzione che si legge uel Bull. Pont, de propaganda fi- de,ì. 2,p. 1 4) lo preconizzò patriurca tl'An- liochia in partibus, e nello slesso giorno col breve Onerosa pasloralis^ Bull, ci* tato, Appentlix, 1. 1 , p. 356, gli conferì e- ilesi poteri, indi lo consngrò in s. l^ietro a*2i di detto mese, festa di s. Tommaso i.^'predicatore evangelico nell'lndiclnol- tre lo dichiaiò assistente al. soglio ponti- iicio, e consultore del s. ofììziu, quindi lo raccomandò co'brevi Etsi Uhentì, e Cuni fwnio, degli 8 gennaio e 20 giugno 1702, al re di Porlogullo ed a'prelali di quel- le regioni, che si leggono nel t.i dell'Ap- pendix al ricordato />«//., in uno agli altri di cui falò menzione. FinalmenleClementeXl a'4 luglio I 702 lo spedì nella Cina e Indie orientali^ in compagnia di altri sacerdoti e missionari, con private islru- zioni sopra le discordie de'missionari al- la Cina e contro i riti e ceremonie usate da'cinesi, sospetti d'idolatria e di super- stizione; non che con molti preziosissimi regali, da offrirsi in suo nome al sovrano e a'primari ministri del sedicente celeste impero. Partito appena di Genova, fu più \olle sul punto di naufragare. Approdato all'isole Canarie, siccome era dt delicata complessione, fu sorpreso da grave malat- tia cagionata da'patili disastri e incomodi del lungo e penoso viaggio, e quantunque fosse da'suoi pregalo a prender terra, (in- cile non si fosse ristabilito in salute, non ia mai possibile che volesse indursi a farlo. Sbarcato sulle spiaggie del Pondicliery e del Coromandel nell'Indie orientali, a'6 novembre i>7o3 fu accolto tra gli applau- si del popolo, condotto con»e in trionfo al- la casa de'gesuiti, cb'eranostati i maestri e gl'inslilulori di sua gioventù. Dovè fer- marsi 9 mesi in Pondichery , e intanto prese perfetta cognizione de'rili malabaliei, reputati da alcuni missionari meramente civili, e da altri idolatiicì. Inoltre con ardente zelo[)iedicò il vangeloa (piel- ]e barbare niizioni, annunziando loro Cri- &I0 crucefìsso pei l'clcruu dulute di tulli, T O U 27 e ministrando benché infermiccio e cagionevole i ss. Sagramenli. Alla fine dopo nna navigazione di due e più anni approdò nella Cina nel 1705, e dopo essersi dovuto trattenere in Canton, riprese il viaggio e a dirittura si recò a Pekino (F.) capitale di quel vasto impero, dove nel 1706 fu graziosamente accollo dall'im- peratore, e offerti i pontificii donativi, iài contraccambio fu onoralo de' suoi doni, con ampia facoltà di predicare il vangelo, sulla falsa persuasione che avea quel mo- narca , che dovesse conservarsi insieme colla fede di Cristo Tantica superstizione, e mantenersi illesi i profani e dannali ri- li della Cina. Ma sapulo poi, che il prela- to senza umani rispetti intrepidamente condannava e detestava Tana e riprova- va gli altri, non avendo difficoltà d' in- veire contro i mandarini o governatori, ed i falsi saceriloli dei cinesi, come pure di riprendere i ministri imperiali, fu pre- so in sinistro non meno dall'imperatore, che dal popolo , e accusalo come teme- rario novatore, impostore e reo di lesa maestà. Cacciato quindi in esilio, fu poi carcerato in Macao (/^ .), avendo prima pubblicati i decreti apostolici contro i ri- ti superstiziosi malabari e cinesi. Informa- to Clemente XI del mirabile zelo e della costanza invincibile con cui il prelato a- vea difesi e mautenuli i diritti della reli- gione, e pubblicati i pontificii decreti, conforme alle istruzioni e ordini a lui dati, ai 4 gennaio! 707 col breve Cina nos^ t\\ipendix, p. 367, dichiarò nullo l'editto del- l'arcivescovo di Goa fr. Agostino dell' An- nunzìazione, emanalo contro la giuris- dizione, autorità e dignità del ()alriarca Tournon, commissario e visitatore apo- stolico generale, con amplissime facoltà di legato a latere. Indi a premiare degnamente l'illustre e benemerito patriarca, il Papa con magnifiche lodi il 1 .%gosto i 707 lo creò cardinale prete e legalo a laterCy confermandogli la qualifica di visitatore n|)oslolico, le cui facoltàanche di provve- dere le sedi vucuuli si leggono pure nel

26 TOU<br />

tralasciò cVeccifare con calde letlere e col<br />

mezzo <strong>di</strong> sollecite ambasciale il suo sovrano<br />

alleato del Papa , a voler recare<br />

pronto soccorso alla minacciata città <strong>di</strong><br />

Roma, ed ottenuto l'intento se ne pai ti e<br />

si^traltenne circa i5 mesi nell'Umbria e<br />

Gin Venezia. Quin<strong>di</strong> per consiglio de'me-<br />

<strong>di</strong>ci si condusse a'bagni <strong>di</strong> Lucca. Dovet-<br />

te però ripigliare <strong>di</strong> nuovo il viaggio <strong>di</strong><br />

Francia, per assisterea'gravissimi bisogni<br />

<strong>di</strong> quel regno, assai sconvolto per la morte<br />

d'Enrico 11,3 cui successe il figlio Fran-<br />

cesco Il quasi fanciullo, tanto pitiche la<br />

peste delle nuove eresie già era penetrata<br />

nella corte <strong>di</strong> Parigi. Nel i 56o per l'im-<br />

matura morte del re, il fratello Carlo IX<br />

occupò il trono, e il car<strong>di</strong>nale ne <strong>di</strong>venne<br />

consigliere, ed aUora fu <strong>di</strong>e con inesplica-<br />

bile dolore dei suo cuore, cominciarono<br />

gli eretici a trionfare nella Francia. Suc-<br />

cessivamente <strong>di</strong>ventò vescovo suburbica-<br />

rio neIi55o <strong>di</strong> Sabina, oliò a quello <strong>di</strong><br />

Portoes.Piuffina.aia non pare che io conseguisse,<br />

e nel i 56o d'Ostia e Velletri e<br />

decano del sagro collegio. Fondò un col-<br />

legio in Auch, un altro in Parigi denominato<br />

col suo cognome Tournoo, ed un<br />

S.'' in Tournon sua patria, dove chiamò<br />

da ogni parte nomini dotti ed eru<strong>di</strong>ti per<br />

insegnarvi le scienze, quantunque in se-<br />

guito avesse il <strong>di</strong>spiaceie <strong>di</strong> trovare alcU'<br />

ni <strong>di</strong> essi infetti della luteiana eresia, per<br />

lo che si determinò affidare quel collegio<br />

a'gesuiti, costanti propugnacoli delle ve-<br />

rità cattoliche. IN'el colloquio <strong>di</strong> Poissy, in<br />

cui si trovarono presenti 6 car<strong>di</strong>nali e cir-<br />

ca 4o vescovi, abbattè l'audacia <strong>di</strong> Teodoro<br />

Beza caporione dell'eresia, che audacemente<br />

inveiva control'adorabile mi-<br />

siero della ss. Eucaristia, e adoperossi con<br />

tutto zelo per estinguere l'eresia dalla<br />

Francia, la quale ad onta de'suoi glorio-<br />

si sforzi, facendo sempre nuovi progressi,<br />

aci.resciuli e fomentali dalle civili <strong>di</strong>scor-<br />

<strong>di</strong>e del regno, furono cagione che il car*<br />

<strong>di</strong>naie sorpieso da profonda malinconia,<br />

gravemente infermatosi, ujorisse nel i 562<br />

pi essi» a! tempio <strong>di</strong> s. Germano io Laya,<br />

TOU<br />

o come altri vogliono in Parigi, ossislllo<br />

da Lauj-eo poi car<strong>di</strong>nale, <strong>di</strong> 7 3 anni, coi<br />

gloriosi titoli <strong>di</strong> lume delle Gallie e mar-<br />

tello degli eretici. Eu a 4 conclavi , e si<br />

trovò assente a quello <strong>di</strong> Paolo IV. Tra-<br />

sportato a Tournon, fu sepolto nella chie-<br />

sa de'gesuiti da lui splen<strong>di</strong>damente arric-<br />

chita e con prolisso epitaffio. Ne scrissero<br />

la vita, in latino il ricordato car<strong>di</strong>nal Lau-<br />

reo, in francese il p. Carlo Fleury gesuit

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