Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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(à,veiienilo da porla Aquileia,si presenta
maestoso il palazzo eli Castello, descrillo
con Cenni artistici, insieme a'templi di s.
Maria e della calledrale, dall' arcliitetto
e valente bresciano Rodolfo Vantini.Que-
sloedilìzio torreggia sugli altri, per la gi-
gantesca sua mole e ()er essere collocato
nel luogo pili eminente della città. F'u per
longo tempo residenza de* vescovi prin-
cipi di Trento, e quindi nelle sue elevazioni
esterne, come negl'interni compar-
linjenli, presenta saldezza di furine, gran-
diosilù di proporzioni e magnificenza di
ornamenti. Si couopone di due corpi di
fabbrica innalzati in epoche diverse.- Il
più antico dicesi Castel Vecchio, negli
aniichi documenti denominato Castrurn
Boni Consilii, e forma la parte setten-
trionale, difesa da una torre, opera romana
di robustissima struttura circolare:
il popolo la chiama Torre di Augusto.
Quello che sulla sommità vedesi di nuo-
vo è opera del 1809, fatta dagli austria-
ci per collocarvi cannoni. Il fabbricato an-
nessovi manifesta quel modo di edificare,
che fu adoperato nel secolo XIII. La
parie più moderna, posta a mezzodì, ap-
partiene al secolo XVI, e fu edificata did
celebre vescovo pi incipe Dernardo cardi-
nal Clcsio o Clossy della valle di i\au-
nia detta Val di Non. La semplicità delle
forme e la correzione dello stile che dominano
in questo edifizio, indussero ta-
luni a credere che Palladio ne fosse l'architetto,
ma all'epoca del suo compimen-
to l'illustre vicenlinoera ancorgioviiielto;
per cui si crede del veronese Sammichieli,
o della sua scuola, ovvero che i disegni
sieno di Gio. J\I.'' Falconetto , che pro-
scritto da Verona visse parecchi anni e-
sule in Trento al len)po di detto vesco-
vo. Bella è la proporzione della cornice
che corona il palazzo, e nel cortile am-
mirasi un portico cogli alfrcschi di Giroluuio
Komanino da Brescia, con me-
daglioni a rilievo ne'[)educci degli archi
e altri ornamenti convenienti. Di mollo
decoro &ono le porle pi iucipuli, belle so-
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no le proporzioni delle camere, de' log-
giati e delle sale. Mirabilissimi alFirschi
del Romanino, di Giulio Romano, del
Brusasorci e di altri valenti si vedono qua
e là nelle volle ed all'alto delle pareti co*
me pochi avauzi d'un grande naufragio,
delle patitedevastazioni, resto d'una ma-
gnificenza che avea pochi pari. L' archi-
vio principesco e vescovile che quivi e-
ra, abbondanle di preziosi mss., ora è iti
Innsbruck. Il eh. sacerdote Gioseffo finamoiiti
da Ballo nella Naunia, chiama
patria sventura che tanta mole, oggetti
di storiche reminiscenze e di nazionale
decoro, siasi lasciata in abbandono, nel
suo importante opuscolo: Trento^ sue i'i*
cinanze, industria ^ commercio e costumi
de'trentinii Trento 1 836 presso Giu-
seppe Antonio Marietti, colla veduta del-
la piazza del duomo di Trento. Nella sot-
toposta pif-jzza è la regia dogana, e l'an-
tica tona Verde, già detta de'Ca voli, tor-
re alla quale fanno capo le mura che dal
castello stendonsi in giùfinoall'Adige,do•
ve in tempo d'assedio atlignevasi l'acqua
occorrente al presidio. E opinione d'al-
cuni che tale torre sia più antica di quel-
la del castello, e che se ne debba la fon-
dazione agli etruschi e forse a* rezi. iNel-
la contrada Tedesca, così della perchè
conduce alla porla di (Germania, vi è la
cappella del S nifi agio, con bella faccia-
ta d'oi difie coriiìlio, e si vedono un cor-
so di porlici frequeulati particolarmente
nella stagione estiva. La chiesa parroc-
chiale di s. Pietro ha neli* interno belle
Colonne e marmorei altari. La cappella
di s. limonino, posta presso al presbite-
rio, acquistò celebrità per le circostanze
che accompagnarono l' istoria di s. Si
meone (A^.) o Simone fanciullo, figlio ili
un onesto cittadino, di cui ivi conser-
vasi il corpo. Nel 1475 si trovò in Tren-
to il suo cada \ ere ferito e mutilato con
crudele carnilicinu, e sospeltussi che gli
uccisori potessero essere stati ebrei, per-
che di queìempi erano i miseri ilal fana-
tismo indolii a couwuellcrc òiuiili delitti.