Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...
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284 TRE Tiiil^ries, presenlò alla firma delle LL. iJVlM. Tallo del batlesimo: indi lo firma- rono i rappresenlanli dei Papa padrino e della regina madrina, e le persone desi- gnate dall'imperalore. Terminò la cereiiionia colla benedizione pontificia com- partita dal cardinal legato colla pubbli- cazione dell'indulgenza. Indi l'arci vesce- \o di Parigi col suo clero accom pagnò alla porta della metropolitana le LL. x\lM., e quindi fece lo stesso col cardinal legato. Questi ricevè poi il grande elemosiniere col suo clero, cbe gl'indirizzo un divoto discorso^convenientemente avendo rispo- sto il cardinale. Spettacolo più magnifi- co, accompagnato da manifesti segni di gioia, da molti anni non era stato mai più. veduto nella meravigliosa metropoli del* la possente Francia: giammai ceremonia sì augusta fu celebrata con ordine più am- mirabile e con maggior splendore. Nella sera vi fu sontuoso banchetto di 4oo invitati nel palazzo di città, offertodalla me- desima per segno di pubblico giubilo; ed ìlr.° posto d'onore, dopo 1* iaiperatore e l'imperatrice, fu dato al cardinal legato apostolico. A' 17 magnifìcentissima fu la luminaria e le pubbliche allegrezze, nel qual giorno il cardinale ricevè in corpo la visita degli 86 arcivescovi e vescovi di Francia, cardinali e prelati, cioè de'pre- senli in Parigi, ed in nome di tutti pronunziò un discorso il cardinal de Bonaid arcivescovo di Lione, a cui degnamente rispose il legato [Giornale n.° i^Z). In lutti questi aifettuosi ed eloquenti discor- si, nell'accoglimento ricevuto dal caidi- nal legato apostolico, trionfò la divozio- ne grande e sincerissima del non mai ab- bastanza lodato episcopato e clero edifi- cante, e del governo francese, verso la s. Sede e Chi la occupa al presente; nonché il rispetto dell'imperatore verso il sommo Pontefice, dichiarato anche colle pa- role che riempirono di consolazione e di speranze l'animo de'caltolici. Egli nella risposta al ricevimento del cardinal lega- to disse. " Souo iicutìoscqotissimoaSua. T R E Santità, Pio Papa IX per aver voluto , esser il [)adrinodel figliuolo,che laProvvi- denza mi ha dato. Nel domandare que- sta grazia ho voluto trarre in modo par- ticolare sopra il mio figliuolo e sopra la Francia la protezione del cielo.Socheuno de'uiezzi più sicuri per meritarla, è il mostrare tutta la mia veneraziotie pel Santo Padre, ch'è il rappresentante di Gesù Cri- sto sulla terra." Due giorni dopo le feste pubbliche, il cardinale si recò a Saint- Cloud affine di presentare alle LL. MM. imperiali i doni loro inviati dal Pontefi- ce; cioè la rosa d'oro benedetta per l'imperalrice,sporgenlesu bel vaso di tal me- tallo, con due bassirilievi esprimenti la Natività della ss. Vergine, eia sua presen- tazione al Tempio: il vaso si adagia so- pra elegante zoccolo di lapislazzuli; colle armi del Papa e dell'imperatrice in mu- saico. Un s. Gio. Battista in musaico per rimperatore,copiadiquelfamosodi Guido Reni, e lavorato con intendimento e finezza grande.Ed una reliquia del s.Pre- sepio per l'imperiai fanciullo, in nobile re- liquiario d'oro fregialo di lavori di smal- to e di pietre preziose incise con molla perfezione (G/or/ztì^/e n.°i45). Il tempo di mezzo tra'doveri della sua missione e la partenza, fu tutto impiegato dal car- dinal legato a visitare molle chiese e mol- ti istituti, e da per tutto fu accolto con onori grandi e con religiosa venerazione, amando ciascuno di mostrargli a gara l'os- sequio che in lui rendevano al successo- redi s. Pietro, e implorando con fede l'apostolica benedizione, massime le madri nel presentargli i loro figli con islancio di trasporto pio e mirabile (Giornale n.i 1 47,149»'' '5>o,J 56). Sempre incedette ia abito cardinalizio col rocchetto scoperto, cioè senza la mantelletta; nelle chiese as- sunse la cappa rossa , e ascese sui troni vescovili; privatamente vesti la soltana, la fascia e il ferraiolo , tutto di rosso, e talvolta in vece della sottana rossa usò la zimmara nera filettata di rosso. Recatosi uuovameule il cardinal Patrizi a SauU-
TRE Clouil pei- prender coininlo ilnirirapera» lore e ilairiinperatiice, 1' imperatore gli ilouò il gran cordone della legione d'o- nore colla croce tempestala di brillanti, insegno del gradimento cagionatogli dal- la persona che il Santo Padre aveagli in- \iato a suo rappresentante. I tre prelati riceverono ciascuno la decorazione delhi legione d'onore col grado di capitani, e sempre vestirono l'abito prelatizio nel- l'accompagnare il pontifìcio cardinal le- gato. Ili.° luglio fu il giorno della par- tenza del cardinale, e splendido fu il treno e raccon)pagnamei»to col quale venne menato alla stazione di Lione, come il viaggio di ritorno a Marsiglia, e daMar- siglia per Civitavecchia a Roma, a un di presso somigliante a quel lo del l'andata, da me compendiato, arrivando in Roma a'5 luglio(G/or«a/en.°i53).Terminerò que- st'articolo con alcune erudizieni sull'eti- chette antiche ne'treni, che ricavo dalla Relazione della cor Le di Roma, del cav. Lunadoro, dell'edizione del 1646. Quando un carilinalesi faceva portare insedia con corteggio, i prelati che l'accon)pagnava- no doveano precederlo, e camminare inimediatamenle dopo i gentiluomini. I car- dinali non potevano andare al palazzo del Papa in sedia e neppure al concistoro, sen- za pontificia licenza. Incedendo i cardi- nali a spasso per Roma, le persone si fermavano sinché erano [)assati; ed i cardi- nali facevano fermare le loro carrozze o cocchi incontrando gli ambasciatori, le ambasciatrici, i parenti del Papa, ealtii signori e signore principali; indi i cardi- nali nel licenziarsi pe' primi partivano, tranne le dame alle quali cedevano la precedenza di dovere per le prime parti- re. Il cardinale Passeri Aldobrandini ni- pote di Clemente Vili, faceva fermarla sua carrozza, incontrando per via perso- ne nobili o letterale. Se in una carrozza, che allora erano grandissime, andavano (ì cardinali assieme, il 1 ."luogo era (piello a dritta in poppa, \\ -2." quello a sinistra, il 3.° quello dello sporidio o portiera n TRE 285 .° quello vicino al cocchiere che sta in prospetto a chi tiene il i .°luogo,il (5.° qtiel- lo che è a mano dritta di chi tiene il S.** luogo dalla banda delcocchiere.che alcu- ni tenevano per luoghi più degni, ma Lu- nadoro dice che in Roma si tenevano pei* luoghi più degni quelli delle portiere, per- chè stanno vicini a' più degni e perché camminando la carrozza non vanno al- l'indietro.Andando a spasso perR.oma più cardinali in un cocchio e trovando un am- basciatore de'6 primi o altri personaggi, a'quali i medesimi cardinali fossero.soliti fermarsi, in tal caso appressandosi i coc- chi, il cardinale più antico dovea ordinare al cocchiere che si fermasse, ed anco che poi partisse, non dovendosi aspetta- re che lo ficesse il padrone del cocchio, al quale ciò non toccava , sebbene fosse di tulli il cardinale più antico, onde onora- re i foraslieri. Andando un cardinale per Roma, per qualsivoglia occasione, essendo incontrato da signori titolati, amba* sciatoria cardinali, con tutti faceva com- plimenti, con piedi a terra. Stando ilcardinale in carrozza o lettiga, faceva complimenti con prelati e gentiluomini man- dati da'cardinali, dagli ambasciatori e simili. Se un cardinale incontrato da un cardinale prete era preso in carrozza, in- di incontrandosi un cardinale diacono , questi entrava nella carrozza, non potendo il [ ."cardinale nominato lasciar la car- rozza del prete per passare a quella del diacono. XJw cardinale non dovea lascia- re la carrozza d*all,ro cardmale, per en- trar in quella di ambasciatori o titolati. Nel montare un cardinale in carrozza incombeva al cavallerizzo maggiore alzar- gli la veste e dargli il braccio, così nel di- scendere da essa. Le persone che dovea- no andare in carrozza d'un cardinale, toc- cava al maestro di camera d'invitarle. TRENTO (Tridentini Cillà con re- sidenza vescovile celebre e nobilissijuji dell' impero d' Austria, nel Titolo nieri- dionulc ilaliuno, capoluogo del circolo
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Clouil pei- prender coininlo ilnirirapera»<br />
lore e ilairiinperatiice, 1' imperatore gli<br />
ilouò il gran cordone della legione d'o-<br />
nore colla croce tempestala <strong>di</strong> brillanti,<br />
insegno del gra<strong>di</strong>mento cagionatogli dal-<br />
la persona che il Santo Padre aveagli in-<br />
\iato a suo rappresentante. I tre prelati<br />
riceverono ciascuno la decorazione delhi<br />
legione d'onore col grado <strong>di</strong> capitani, e<br />
sempre vestirono l'abito prelatizio nel-<br />
l'accompagnare il pontifìcio car<strong>di</strong>nal le-<br />
gato. Ili.° luglio fu il giorno della par-<br />
tenza del car<strong>di</strong>nale, e splen<strong>di</strong>do fu il treno<br />
e raccon)pagnamei»to col quale venne<br />
menato alla stazione <strong>di</strong> Lione, come<br />
il viaggio <strong>di</strong> ritorno a Marsiglia, e daMar-<br />
siglia per Civitavecchia a Roma, a un <strong>di</strong><br />
presso somigliante a quel lo del l'andata, da<br />
me compen<strong>di</strong>ato, arrivando in Roma a'5<br />
luglio(G/or«a/en.°i53).Terminerò que-<br />
st'articolo con alcune eru<strong>di</strong>zieni sull'eti-<br />
chette antiche ne'treni, che ricavo dalla<br />
Relazione della cor Le <strong>di</strong> Roma, del cav.<br />
Lunadoro, dell'e<strong>di</strong>zione del 1646. Quando<br />
un carilinalesi faceva portare inse<strong>di</strong>a con<br />
corteggio, i prelati che l'accon)pagnava-<br />
no doveano precederlo, e camminare inime<strong>di</strong>atamenle<br />
dopo i gentiluomini. I car-<br />
<strong>di</strong>nali non potevano andare al palazzo del<br />
Papa in se<strong>di</strong>a e neppure al concistoro, sen-<br />
za pontificia licenza. Incedendo i car<strong>di</strong>-<br />
nali a spasso per Roma, le persone si fermavano<br />
sinché erano [)assati; ed i car<strong>di</strong>-<br />
nali facevano fermare le loro carrozze o<br />
cocchi incontrando gli ambasciatori, le<br />
ambasciatrici, i parenti del Papa, ealtii<br />
signori e signore principali; in<strong>di</strong> i car<strong>di</strong>-<br />
nali nel licenziarsi pe' primi partivano,<br />
tranne le dame alle quali cedevano la<br />
precedenza <strong>di</strong> dovere per le prime parti-<br />
re. Il car<strong>di</strong>nale Passeri Aldobran<strong>di</strong>ni ni-<br />
pote <strong>di</strong> Clemente Vili, faceva fermarla<br />
sua carrozza, incontrando per via perso-<br />
ne nobili o letterale. Se in una carrozza,<br />
che allora erano gran<strong>di</strong>ssime, andavano<br />
(ì car<strong>di</strong>nali assieme, il 1 ."luogo era (piello<br />
a dritta in poppa, \\ -2." quello a sinistra,<br />
il 3.° quello dello spori<strong>di</strong>o o portiera n<br />
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.° quello vicino al cocchiere che sta in<br />
prospetto a chi tiene il i .°luogo,il (5.° qtiel-<br />
lo che è a mano dritta <strong>di</strong> chi tiene il S.**<br />
luogo dalla banda delcocchiere.che alcu-<br />
ni tenevano per luoghi più degni, ma Lu-<br />
nadoro <strong>di</strong>ce che in Roma si tenevano pei*<br />
luoghi più degni quelli delle portiere, per-<br />
chè stanno vicini a' più degni e perché<br />
camminando la carrozza non vanno al-<br />
l'in<strong>di</strong>etro.Andando a spasso perR.oma più<br />
car<strong>di</strong>nali in un cocchio e trovando un am-<br />
basciatore de'6 primi o altri personaggi,<br />
a'quali i medesimi car<strong>di</strong>nali fossero.soliti<br />
fermarsi, in tal caso appressandosi i coc-<br />
chi, il car<strong>di</strong>nale più antico dovea or<strong>di</strong>nare<br />
al cocchiere che si fermasse, ed anco<br />
che poi partisse, non dovendosi aspetta-<br />
re che lo ficesse il padrone del cocchio, al<br />
quale ciò non toccava ,<br />
sebbene fosse <strong>di</strong><br />
tulli il car<strong>di</strong>nale più antico, onde onora-<br />
re i foraslieri. Andando un car<strong>di</strong>nale per<br />
Roma, per qualsivoglia occasione, essendo<br />
incontrato da signori titolati, amba*<br />
sciatoria car<strong>di</strong>nali, con tutti faceva com-<br />
plimenti, con pie<strong>di</strong> a terra. Stando ilcar<strong>di</strong>nale<br />
in carrozza o lettiga, faceva complimenti<br />
con prelati e gentiluomini man-<br />
dati da'car<strong>di</strong>nali, dagli ambasciatori e simili.<br />
Se un car<strong>di</strong>nale incontrato da un<br />
car<strong>di</strong>nale prete era preso in carrozza, in-<br />
<strong>di</strong> incontrandosi un car<strong>di</strong>nale <strong>di</strong>acono ,<br />
questi entrava nella carrozza, non potendo<br />
il [ ."car<strong>di</strong>nale nominato lasciar la car-<br />
rozza del prete per passare a quella del<br />
<strong>di</strong>acono. XJw car<strong>di</strong>nale non dovea lascia-<br />
re la carrozza d*all,ro cardmale, per en-<br />
trar in quella <strong>di</strong> ambasciatori o titolati.<br />
Nel montare un car<strong>di</strong>nale in carrozza incombeva<br />
al cavallerizzo maggiore alzar-<br />
gli la veste e dargli il braccio, così nel <strong>di</strong>-<br />
scendere da essa. Le persone che dovea-<br />
no andare in carrozza d'un car<strong>di</strong>nale, toc-<br />
cava al maestro <strong>di</strong> camera d'invitarle.<br />
TRENTO (Tridentini Cillà con re-<br />
sidenza vescovile celebre e nobilissijuji<br />
dell' impero d' Austria, nel Titolo nieri-<br />
<strong>di</strong>onulc ilaliuno, capoluogo del circolo