Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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28o TRE \isifo 1' eseguisce co' nuovi cardinali lo slesso cardinal sotto-decano, come fece il cardinal Maltei in grande formalilà e accompagnalo da vari prelati, come leggo nel n.° 146 di dello Giornale). Ripeto, che di quanto altro riguarda i treni de' cardinali, usuali, di mezza gala e di gala, ne ragionai ne'Iuoglii in principio ricor- dali ed in altri che vi hanno relazione. De'treni e delie prerogative de* cardi- nali Legati apostoliciy ragionai in tale articolo e in tulli gii altri che vi hanno relazione, ed in corsivo qui ricorderò i principali, per le loro diderenli specie, ed a seconda in che furono deputali gl'in- signiti di SI cospicua dignità, sia per ese- guire funzioni ecclesiasliche, sia per trat- tare gravi affari, sia per felicitazioni o rap- presentanze, oltre i legali apostolici pel governo delle Legazioni o provincie del- lo stalo pontificio. Pertanto dichiarai a Concistoro, che in esso il Papa crea i car- dinali legali a latcre, e dà loro la Croce pontificia e l'insegna di due Martel- li. Quanto alla Croce astala e pontifi- cia^ questa viene portata innanzi a* legali dal proprio Cror//?'ro come il Cau- datario vestilo del suo abito compito e colla Croccia^ e per le pubbliche strade incede a cavallo, precedendo dappertut- to il cardinal legalo a latere, in qualunque chiesa eziandio e in qualunque reg- gia d'imperatore, di re odi altro sovra- no, ftMinandosi il caudatario crocifero col- la croce legalizia nelle anticamere di det- te leggie. Quanto &.'Martelli, questi sono due specie di martelli posti sopra al- l'estremità di due aste, le quali si porta- no da due palafrenieri laleralraenfe al crocifero: sono una specie di Mazze d'ar- gento, antica insegna de'cardinali, al qua- le articolo la dissi figura e derivazione delle insegne de' legati degli antichi ro- mani, pretori, proconsoli, consoli, ditta- tori, de're e de'primi imperatori, le quali consistevano ne' fasci di verghe com- poste di rann di betula o d'olmo insie- ine legali, iu mezzo a'quali Slava una scii- TRE re il cui ferro usciva dall'alto, e li portavano i litlori innanzi a' nominati ma- gistrali e principi. Quando i patriarchi di G erusaleninie erano legati de' Papi, in venerazione de'Iuoghi di Terra San- ta^ essi permisero loro l'uso della Tiara e altre insegne pontificie. I cardinali legali alatere\^Qv\^x\^\\\Q. incedono senza M^«telletta,co\ Rocchetto scoperto, in segno d'autorità e gimisdizione, in ogni luogo compartendo colla mano destra l'aposto- lica Benedizione, perciò al passaggio lo- ro si deve genuflelfere, rappresentando il sommo Pontefice: nelle chiese assumono la Cappa cardinalizia; don)e- stica mente e in privato procedono col ferraiolone rosso. In Roma nell* assen- za de' Papi, per /^7

TRE P/^/r/rm/a'figU i\e Sovrani, talvolta som- nntiisliando ilsolenne Bntk'sìmo^ci\iì\\\- ili presentando i pontificii donativi della Ho fin (Coro benedetta o delle Faseìe be- nedette, delle quali riparlai a Spagna per le ulti»ne donale. L' ultimo esempio dei leg.ili a Intere, lodiè in quest'anno il Pa- pa Pio IX nel nominare con breve apo- stolico il cardinal Costantino Patrizi vi- cario di Roma, \e^^\.o a latere a Parigi presso l'imperatore de'francesi JXapoleo- ne III, per rappresentarlo e nel di Ini pon- tificio nome fare da padrino nel compimento delle solenni ceremoniedel battesimo del suo primogenito principe imperiale Napoleone Eugenio Luigi Giovan- ni Giuseppe, dato alla luce dall'impera- trice Eugenia a' i6 marzo 1 856 il dì del- le Palme, chesid)ilo ricevè privntamenlerac(juadel battesimo da mg.' Menjaud vescovo di Nancy e di 7o»/, gran limosi- niere dell'imperatore, essendone padrino il Papa Pio IX, madrina la regina di Svc- zia e Norvegia Giuseppina figlia del prin- cipe Eugenio viceré d' llalia e duca di Leuchleiiberg. Il treno e la forma colla quale il cardinal Patrizi si recò a Parigi, coinè incedette nel viaggio per la Francia e in ParigijColla descrizione della pom- posa funzione e le splendide feste fatte pei solenne battesimo da lui somministrato nella meti opolitana al principe imperia- le, lo narrarono gli ollìciali Giornali di Roma dal n.°i26 al n.^iSS inclusive, e la Civiltà cattolica nella 3.' serie, t. 3, p. loge 242. Dovendo limitarmi ad accennare quanto riguarda il treno e il trattamento ricevuto dal cardinal legato, mi limiterò in breve a dire. Partito il cardi* naie da Roma a'4 giugno, co'prelati d'accom[)agno mg.' Pietro Giannelli uditore di Rota, nig."^ Annibale Capalti segreta- rio della s. congregazione de'riti, e mg.*^ Raffaele Monaco la Vallette , oltre vari ecclesiastici e secolari suoi famigliari, fu incontrato a Palo da mg.' Pietro Gramic* eia delegato apuslolico di Civitavecchia e dalle autorità, e salutalo dall'artiglierie VOL. LXXIX. T R E 28 di quel forte. Giunto il cardinal legato al confine del lenitorio di Civitavecchia, fu compliuìentato dalla magistratura comunale e da'membri della camera di com- mercio, e presso la porta Romana da'lri- bunali e da' vari magistrati della provin- cia. Indossatosi dal cardinale l'abito car- dinalizio, col rocchetto scoperto, ed i pre- lati assunto l'abito prelatizio di mantelletta e rocchetto, entrò il cardinale in una carrozza di gala preceduto dal crocifero vestito di collare, sottana e fascia di seta paonazzi, e ferraiolone di seta nera, a ca- vallo portando la Croce dorata pontificia; e scortato dalla gendarmeria e da quanti l'aveano inchinato, il cardinale fe- ce il suo ingresso nella città messa a fe- sta. Venne inoltre complimentato dal comandante la guarnigione francese, che sì pose a destra della carrozza, e il suo aiu- tante a sinistra. L'ingresso seguì fra il suono di tutte le campane , delle trombe e tamburi de'francesi. Alla porta della cat- tedrale fu il cardinale accolto sotto bal- dacchino, le cui aste erano sorrette dai magistrati e da'inembri del tribunale. Ivi lo ricevè in abiti pontificali mg."^ Camil- lo Bisleti vescovo di Corneto e Civitavec- chia, alla testa del clero secolare e rego- lare, mentre i cantori della cappella cantarono : Ecce Sacerdoa Magniis, Dopo la benedizione col ss. Sagraraento data dal vescovo, il cardinale si recò all'episcopio, ove ricevette gli omaggi dalle autorità ci- vili e militari, e da'comandanti e officia- li della corvetta vaporiera Deschayla e del piroscafo Prometeo, che doveanocondur- lo in Francia. Dopo avere in esso pran- zato, co'personaggi da lui invitati, nella sera vi fu generale illuminazione della cit- tà e porto, con fuochi di Bengala accesi da'detti due legni da guerra francesi. Nel- la mattina seguente il legato recossi al molo, ricevuto sotto magnifico padiglio- ne,e montato sopra una lancia pontificia, salutato dall'artiglierie de'Iegni francesi, salì sulla Deschayla, ponendo essa all'al- bero maestro la bandiera papale, e salpò '9

28o TRE<br />

\isifo 1' eseguisce co' nuovi car<strong>di</strong>nali lo<br />

slesso car<strong>di</strong>nal sotto-decano, come fece il<br />

car<strong>di</strong>nal Maltei in grande formalilà e accompagnalo<br />

da vari prelati, come leggo<br />

nel n.° 146 <strong>di</strong> dello Giornale). Ripeto,<br />

che <strong>di</strong> quanto altro riguarda i treni de'<br />

car<strong>di</strong>nali, usuali, <strong>di</strong> mezza gala e <strong>di</strong> gala,<br />

ne ragionai ne'Iuoglii in principio ricor-<br />

dali ed in altri che vi hanno relazione.<br />

De'treni e delie prerogative de* car<strong>di</strong>-<br />

nali Legati apostoliciy ragionai in tale<br />

articolo e in tulli gii altri che vi hanno<br />

relazione, ed in corsivo qui ricorderò i<br />

principali, per le loro <strong>di</strong>derenli specie, ed<br />

a seconda in che furono deputali gl'in-<br />

signiti <strong>di</strong> SI cospicua <strong>di</strong>gnità, sia per ese-<br />

guire funzioni ecclesiasliche, sia per trat-<br />

tare gravi affari, sia per felicitazioni o rap-<br />

presentanze, oltre i legali apostolici pel<br />

governo delle Legazioni o provincie del-<br />

lo stalo pontificio. Pertanto <strong>di</strong>chiarai a<br />

Concistoro, che in esso il Papa crea i car-<br />

<strong>di</strong>nali legali a latcre, e dà loro la Croce<br />

pontificia e l'insegna <strong>di</strong> due Martel-<br />

li. Quanto alla Croce astala e pontifi-<br />

cia^ questa viene portata innanzi a* legali<br />

dal proprio Cror//?'ro come il Cau-<br />

datario vestilo del suo abito compito e<br />

colla Croccia^ e per le pubbliche strade<br />

incede a cavallo, precedendo dappertut-<br />

to il car<strong>di</strong>nal legalo a latere, in qualunque<br />

chiesa ezian<strong>di</strong>o e in qualunque reg-<br />

gia d'imperatore, <strong>di</strong> re o<strong>di</strong> altro sovra-<br />

no, ftMinandosi il caudatario crocifero col-<br />

la croce legalizia nelle anticamere <strong>di</strong> det-<br />

te leggie. Quanto &.'Martelli, questi sono<br />

due specie <strong>di</strong> martelli posti sopra al-<br />

l'estremità <strong>di</strong> due aste, le quali si porta-<br />

no da due palafrenieri laleralraenfe al<br />

crocifero: sono una specie <strong>di</strong> Mazze d'ar-<br />

gento, antica insegna de'car<strong>di</strong>nali, al qua-<br />

le articolo la <strong>di</strong>ssi figura e derivazione<br />

delle insegne de' legati degli antichi ro-<br />

mani, pretori, proconsoli, consoli, <strong>di</strong>tta-<br />

tori, de're e de'primi imperatori, le quali<br />

consistevano ne' fasci <strong>di</strong> verghe com-<br />

poste <strong>di</strong> rann <strong>di</strong> betula o d'olmo insie-<br />

ine legali, iu mezzo a'quali Slava una scii-<br />

TRE<br />

re il cui ferro usciva dall'alto, e li portavano<br />

i litlori innanzi a' nominati ma-<br />

gistrali e principi. Quando i patriarchi<br />

<strong>di</strong> G erusaleninie erano legati de' Papi,<br />

in venerazione de'Iuoghi <strong>di</strong> Terra San-<br />

ta^ essi permisero loro l'uso della Tiara e<br />

altre insegne pontificie. I car<strong>di</strong>nali legali<br />

alatere\^Qv\^x\^\\\Q. incedono senza M^«telletta,co\<br />

Rocchetto scoperto, in segno<br />

d'autorità e gimis<strong>di</strong>zione, in ogni luogo<br />

compartendo colla mano destra l'aposto-<br />

lica Bene<strong>di</strong>zione, perciò al passaggio lo-<br />

ro si deve genuflelfere, rappresentando<br />

il sommo Pontefice: nelle chiese assumono<br />

la Cappa car<strong>di</strong>nalizia; don)e-<br />

stica mente e in privato procedono col<br />

ferraiolone rosso. In Roma nell* assen-<br />

za de' Papi, per /^7

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