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266 TRE Dianesseia perpetua amminislrazionetlel- l'arcivescovo di Camerino, con l'obbligo a'ireiesidi somministrare ad esso per ojen- sa annui scudi 5oo, e coll'obbligo all'ar- civescovo d'intitolarsi Amministratore, ìjcrpetito della chiesa vescovile dì Trcia, e di soggiornare alcuni mesi dell'anno in Treia e di tenervi uu vicario generale. Or- dinòa'treiesi di erigere il seminario, col la conveniente dotazione pel mantenimento degli alunni. Esecutore della bolla il Papa deputò il vescovo di Macerata e Tolentino, autorizzandolo anche a risol- vere le questioni e conti oversie che fosse- ro iìisorle. In tal modo l'antico pastore di Treia ne divenne lo speciale vescovo e rimase compensato dello smembramento di questa diocesi, col diritto trasfuso d'es- serne il perpetuo amministratore. La se* riede'vescovi di Camerino l'Ughelli la ri- porta x\^ Italia sacra^ '• i> P- 5^4^> ^^ in uno agli arcivescovi ed agli ammini- stratori di Treia, viene proseguita dalle Notizie di Roma. Grato il capitolo della cattedrale a Pio VII, 1' 1 1 marzo 1817 decretò che dovesse celebrarsi solenne messa in ogni anno, a' 1 4 dello slesso me- >e anniversario di sua assunzione al pon- tificato, e ciò da eseguirsi finche fosse vis- suto ; ed inolire stabilì, che in petpeluo si sarebbe celebrato con anniversario di requiem il giorno di sua morte. Quando Pio VII emanò la bolla era vacante la se- de di Camerino dal 1 8 1 5,per morte di U\ Angelico Benincasa cappuccino di Sassuo- lo di Reggio, fatto arcivescovo neh 796. Quindi li Papa a' 1 4 aprile 1817 fece arci- vescovo di Camerino e I."amministratore perpetuo della chiesa vescovile di Treia, KicolaMatteiBaldinidiPerg:o/tì'. Gregorio XVI a'27 gennaio 1842 lo trasferì a' ve- scovati di Monte Fiascone e Corneto,egli sostituì mg.' Gaetano Baluffi d'Ancona, già vescovo di Bagnorea e inlernunzio e delegalo apostolico della Nuova Granata nell'America n)eridionale: avendolo promosso a segreta I io de'vescovi e regolari, a'21 aprile 1845 lodichiaiò ai ci vescovo TRE di Pirgi inpartihus (poi dal Papa regnan- te traslalo alia già sua chiesa d'Imola e creato cardinale), surrogandogli Stani» slaa Tomba bolognese barnabita, già vescovo di Forlì. Per sua morte, il Pa- pa Pio IX nel concistoro de* 12 aprile 1847, Iraslalò da Acquapendente l'odierno e ottimo monsignor B^elicissimo Salvini di Nocera, arcivescovo di Came- rino e amministratore perpetuo della chiesa vescovile di Treia, che di recente nel suo zelo pastorale ha eseguilo la la- boriosa visita dell'arcidiocesi e della dio- cesi. Dice l'ultima proposizione concistoriale, che ogni nuovo arcivescovo e amministratore è tassalo ne'libri della came- ra apostolica in fiorini aSo, ascendendo la mensa a scudi 3ooo. Arcliidioecesis Camerincnsis amhitus ad ultra biscenta milliaria prò tenditur y et plusquam centuni quinquaginta oppida complectitur: item Dioccesi^ Trejae ad quadragintamilliaria sese extendiL,et quinquc coìitinet oppida. Si legge nel Giornale di Romade\ i855, che la città di Treia, dopo essere slata liberala dal flagello del cholera per intercessione della ss. Vergi- ne, cui fece ricorso, volle tributare i più dovuti ringraziamenti col festeggiare nei modi i pili solenni la dogmatica definizio- ne dcH'ImmacoIalo Concepimento di Lei. A tal fine, dietro gli ordini di mg.*^ Sal- vini zelantissimo amministratore, che in Roma avea assistito al grand'atlo, dispo- sta la cattedrale in bella forma ed eleijauo za a'2, 3 e 4 febbraio volle in essa celebra- re un festivo divolo triduo, pontificando l'illustre concittadino mg.*^ Grimaldi ve- scovo già di s. Severinoje nelle sere del triduo tutta la città fu vagamente illuminata, ed in tale festiva circostanza dopo letteraria accademia tenuta sull'augusto mistero, furono distribuiti i premi agli a- lunni del seminario e agli studenti de! gin- nasio. Dopo un mese e ne'medesimi giorni il capitolo celebrò nella cattedrale un solenne triduo alla ss. Trinità con Te Deum, coU'inlervento di tutte leconfra-

T R E temile, per ringraziamento e per pregare Dio a conservare e prosperare il Som- iMO Pontefice cheavea decretalo rtuiione alla calleilrale di due benefìzi diocesa- ni , concedendole un fondo camerale in perpetuo endleusi. Per questi aiuti bene- fici la parrocclìia di oltre 53oo anime, maggior comodila venne divisa in altre due cure rurali, e la chiesa ebbe così il modo di meglio sopperire alle necessità del cullo. TREIO oTRESSlO Gabrikle, Car- dinale, r . Paniacqua. TREMITO, TREMITUNTE.TER- MIDONTE o TRIMITHUGA , Tremi- thtts seu TrimilhuSj Tremitìiopolis. Sede vescovile dell'isola di Cipro, nel patriar- cato d'Antiochia, già sotto la metropoli di Costanza, o Salama o Salaraina, ossia Nicosia, eretta nel IV secolo. Dice il Terù nella Siria sacra che l' etimologia del suo nome deriva dalla pianta resi- nosa Terebinto, il cui legno somiglia a quello del lentisco,ed eguale liquore con- tiene il frutto, che in figura di grappo- lo ha il flore somigliante a quello dell'u- livo. Il terebinto è albero comunissimo nella Giudea, come si trae dalla s. Scrit- tura, e di tal pianta l'agro di Tremilo o Tremilunte possedeva foltissime selve. Stefano, seguendo i poeti, deduce il nome di Tremilo o Tremilunte, da un terremoto e dalla ftivola nella quale si fin- ge, che dalla presenza di Venere nel luogo , sgomentati i giganti della terra, lo scuotessero fortemente, onde la città ne prese il nome. Posta in mezzo ad una gran pianura, fu ciltà mediterranea lungi i6 miglia da Nicosia, e priora che Riccardo 1 re d'Inghilterra la minasse interamen» te neh 190, allorquando si por lo a Ila cro- ciala di Palestina, era assai grande e po- polala. Ebbe a vescovi s. SpiridionefF-) che nel 3^5 intrepido assistè al concilio ecumenico di Nicea I, e nel 344^ quello di Sardica, padre di s. Irene vergine, a- Tuta prima di sua vedovanza, chiarissimo per l'eccellenli doli dell' auimo, per T R E 2G7 le sue profezìe e miracoli, onde i greci gli dierono il soprannome di Taumaturgo. Il suo corpo essendo stalo molti anni do- po la sua morte trasferito a Corfù, fu pre- so a protettole di tutta T isola. Gli successe Eustazio, ed a questi Teopompo che nel 38 1 intervenne al concilio ge- nerale di Costantinopoli ; indi Arcadie, poi Nestore di cui è fatta menzione ne* Rlenologi greci sotto il giorno i4 feb- braio; Teodoro fu al 6." concilio genera- le, a cui si attribuiscono alcuni opusco- li relativi alla vita di s. Gio. Crisostomo; Giorgio sottoscrisse il concilio generale di Nicea li. Oriens chr. t. 2, p. 1070. Tre- mito, Tremilhciiy è ora un titolo vesco* vile in partibus, del siuiile arcivescovato di Nicosia, che conferisce las. Sede, e Gre- gorio XV^I a'2 marzo 1844 lo thè al ve- scovo coadiutore del vicario apostolicodi Leao-tung, già alunno del seminario del- le missioni straniere di Parigi, e n'è in- signito tuttora. TREMOILLE Gio. Francesco, Cardinale. De'visconti di Thourat, nato no- bilmente nelle Gallie, provveduto del- l'abbazie di s. Benedetto, di s. Flour, e della B. Vergine di Granataria nella dio- cesi di Lucon, nel 1490 Innocenzo Vili lo fece arcivescovo d' Auch, e nel i5o5 Giulio II lo nominò vescovo di Poiliers con titolo d'amministratore perpetuo; in- di a'4 gennaio i5o7 Io creò cardinale prete de'ss. Silvestro e Martino a'Monti. Questa dignità però scomparve in lui come un baleno, imperocché dopo 7 uiesi com- pì rapidamente la sua carriera mortale iu Milano , non senza sospetto di veleno , mentre recavasi in Roma per ringrazia- re il Papa, trovandosi nel seguito del re Luigi KIl, col quale avea fallo l'ingresso solenne in tal città. Trasportalo nel ca- stello Toarcense nella diocesi di Poiliers, trovò perpetuo riposo nella chiesa col- legiata di s. Maria di Thourat, dove fu creilo alla sua memoria un avello di marmo, fregialo di breve iscrizione. TREMOLILE Giuscri^E Emaiìuele,

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TRE<br />

Dianesseia perpetua amminislrazionetlel-<br />

l'arcivescovo <strong>di</strong> Camerino, con l'obbligo<br />

a'ireiesi<strong>di</strong> somministrare ad esso per ojen-<br />

sa annui scu<strong>di</strong> 5oo, e coll'obbligo all'ar-<br />

civescovo d'intitolarsi Amministratore,<br />

ìjcrpetito della chiesa vescovile dì Trcia,<br />

e <strong>di</strong> soggiornare alcuni mesi dell'anno in<br />

Treia e <strong>di</strong> tenervi uu vicario generale. Or-<br />

<strong>di</strong>nòa'treiesi <strong>di</strong> erigere il seminario, col<br />

la conveniente dotazione pel mantenimento<br />

degli alunni. Esecutore della bolla<br />

il Papa deputò il vescovo <strong>di</strong> Macerata e<br />

Tolentino, autorizzandolo anche a risol-<br />

vere le questioni e conti oversie che fosse-<br />

ro iìisorle. In tal modo l'antico pastore <strong>di</strong><br />

Treia ne <strong>di</strong>venne lo speciale vescovo e<br />

rimase compensato dello smembramento<br />

<strong>di</strong> questa <strong>di</strong>ocesi, col <strong>di</strong>ritto trasfuso d'es-<br />

serne il perpetuo amministratore. La se*<br />

riede'vescovi <strong>di</strong> Camerino l'Ughelli la ri-<br />

porta x\^ Italia sacra^ '• i> P- 5^4^> ^^<br />

in uno agli arcivescovi ed agli ammini-<br />

stratori <strong>di</strong> Treia, viene proseguita dalle<br />

Notizie <strong>di</strong> Roma. Grato il capitolo della<br />

cattedrale a Pio VII, 1' 1 1 marzo 1817<br />

decretò che dovesse celebrarsi solenne<br />

messa in ogni anno, a' 1 4 dello slesso me-<br />

>e anniversario <strong>di</strong> sua assunzione al pon-<br />

tificato, e ciò da eseguirsi finche fosse vis-<br />

suto ; ed inolire stabilì, che in petpeluo<br />

si sarebbe celebrato con anniversario <strong>di</strong><br />

requiem il giorno <strong>di</strong> sua morte. Quando<br />

Pio VII emanò la bolla era vacante la se-<br />

de <strong>di</strong> Camerino dal 1 8 1 5,per morte <strong>di</strong> U\<br />

Angelico Benincasa cappuccino <strong>di</strong> Sassuo-<br />

lo <strong>di</strong> Reggio, fatto arcivescovo neh 796.<br />

Quin<strong>di</strong> li Papa a' 1 4 aprile 1817 fece arci-<br />

vescovo <strong>di</strong> Camerino e I."amministratore<br />

perpetuo della chiesa vescovile <strong>di</strong> Treia,<br />

KicolaMatteiBal<strong>di</strong>ni<strong>di</strong>Perg:o/tì'. Gregorio<br />

XVI a'27 gennaio 1842 lo trasferì a' ve-<br />

scovati <strong>di</strong> Monte Fiascone e Corneto,egli<br />

sostituì mg.' Gaetano Baluffi d'Ancona,<br />

già vescovo <strong>di</strong> Bagnorea e inlernunzio e<br />

delegalo apostolico della Nuova Granata<br />

nell'America n)eri<strong>di</strong>onale: avendolo promosso<br />

a segreta I io de'vescovi e regolari,<br />

a'21 aprile 1845 lo<strong>di</strong>chiaiò ai ci vescovo<br />

TRE<br />

<strong>di</strong> Pirgi inpartihus (poi dal Papa regnan-<br />

te traslalo alia già sua chiesa d'Imola e<br />

creato car<strong>di</strong>nale), surrogandogli Stani»<br />

slaa Tomba bolognese barnabita, già<br />

vescovo <strong>di</strong> Forlì. Per sua morte, il Pa-<br />

pa Pio IX nel concistoro de* 12 aprile<br />

1847, Iraslalò da Acquapendente l'o<strong>di</strong>erno<br />

e ottimo monsignor B^elicissimo<br />

Salvini <strong>di</strong> Nocera, arcivescovo <strong>di</strong> Came-<br />

rino e amministratore perpetuo della<br />

chiesa vescovile <strong>di</strong> Treia, che <strong>di</strong> recente<br />

nel suo zelo pastorale ha eseguilo la la-<br />

boriosa visita dell'arci<strong>di</strong>ocesi e della <strong>di</strong>o-<br />

cesi. Dice l'ultima proposizione concistoriale,<br />

che ogni nuovo arcivescovo e amministratore<br />

è tassalo ne'libri della came-<br />

ra apostolica in fiorini aSo, ascendendo<br />

la mensa a scu<strong>di</strong> 3ooo. Arclii<strong>di</strong>oecesis<br />

Camerincnsis amhitus ad ultra biscenta<br />

milliaria prò ten<strong>di</strong>tur y et plusquam<br />

centuni quinquaginta oppida complectitur:<br />

item Dioccesi^ Trejae ad quadragintamilliaria<br />

sese exten<strong>di</strong>L,et quinquc<br />

coìitinet oppida. Si legge nel Giornale <strong>di</strong><br />

Romade\ i855, che la città <strong>di</strong> Treia, dopo<br />

essere slata liberala dal flagello del<br />

cholera per intercessione della ss. Vergi-<br />

ne, cui fece ricorso, volle tributare i più<br />

dovuti ringraziamenti col festeggiare nei<br />

mo<strong>di</strong> i pili solenni la dogmatica definizio-<br />

ne dcH'ImmacoIalo Concepimento <strong>di</strong> Lei.<br />

A tal fine, <strong>di</strong>etro gli or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> mg.*^ Sal-<br />

vini zelantissimo amministratore, che in<br />

Roma avea assistito al grand'atlo, <strong>di</strong>spo-<br />

sta la cattedrale in bella forma ed eleijauo<br />

za a'2, 3 e 4 febbraio volle in essa celebra-<br />

re un festivo <strong>di</strong>volo triduo, pontificando<br />

l'illustre concitta<strong>di</strong>no mg.*^ Grimal<strong>di</strong> ve-<br />

scovo già <strong>di</strong> s. Severinoje nelle sere del triduo<br />

tutta la città fu vagamente illuminata,<br />

ed in tale festiva circostanza dopo<br />

letteraria accademia tenuta sull'augusto<br />

mistero, furono <strong>di</strong>stribuiti i premi agli a-<br />

lunni del seminario e agli studenti de! gin-<br />

nasio. Dopo un mese e ne'medesimi giorni<br />

il capitolo celebrò nella cattedrale un<br />

solenne triduo alla ss. Trinità con Te<br />

Deum, coU'inlervento <strong>di</strong> tutte leconfra-

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