Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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264 TRE sis qunmp lurìni is fnculta fih iis in striirù\ Romae i yc)©. A memoria di quesla reinte- grazione e nuova denominazione di Tre- ia, fu coniata una medaglia con l'eHigie di Pio VI in mezzetta e stola, e l'epigra- fe: Pius riP. M. An. XFL Nel rovescio si vedeespressa la città personificatae tur- rita col coi no dell'abbondanza genufles- sa, col Papa in piviale e triregno che colla sua destra presa quella della città l'al- za in piedi; intorno si legge il motto: Trejcnscs Restitutori Mimicipii MDCCXC. Treia segui le vicende politiche di Blace* rata e del Piceno (^.); restituito questo a Pio VII, dopo la disfUla de'napoleta- ni di Murat, sotto Munte Milone presso la Rancia (nel vol.LXXVl,p. 277, 3^5 6 3-27, riparlai della vittoria riportala dagli austriaci, edel quadro che per memoria fu dipinto e posto nel palazzo municipale di Tolentino f ova vengo a sapere che non più esiste; poiché in odio a'via- cilori di Murat nel deplorabile 1849 fu brucialo nella pubblica piazza di Tolen- tino da un'orda di repubblicani, per cui qui ne fo debita avvertenza), la deputazione della città di Treia in occasione che portò a pie del trono pontificio i suoi 0maggi di fedeltà e sudditanza, umiliò pre- ci al Papa , acciò volesse erigere la loro chiesa collegiata in cattedrale, ed unir- la aeque principaliter a quella di s. Se- verino, per le ragioni esposte nella istan- za. I desiderii della popolazione treiese furono dal benigno Pio VII esauditi con rescritto pontificio della s. congregazione concistoriale del i." settembre 18 1 5, elevando a cattedrale la chiesa collegiata, non però unita a s. Severino, e con dichia- rare vescovo di Treia l'arcivescovo di Camerino prò tempore. Treia giustamente ne fece festa, e la novella si sparse tosto per le Marche. Affine poi di prontamen- te procedere alla verificazione degli arti- coli nel rescritto ajccennati , adunatosi il consiglio comunale stabilì la restaurazione dell'antico episcopio, fissò un aumen- to di rendita all'arcivescovo di Cauieri- TRE no, nella sua nuova qualità di vescovo di Treia, e s'incaricò d'un competente assegno di fondi pel seminario da erigersi ia Treia. Gli atli del consiglio vennero su- bitamenle esibiti a della s. congregazione, onde offrissero sicura testimonianza > di piena ubbidienza al definito dal Pa- pa, è dell'alacrità de'treiesi nel fornire i mezzi occorrenti per l'adempimento della ricevuta grazia. La grata riconoscenza de'treiesi gareggiò coli' esultanza, impe- rocché oltre i rendimenti di grazie dalla deputazione treiese umiliali al Papa, volle il consiglio municipale eternar la memoria d'un tanto benefizio, decretando un monumento a Pio VII. Quanto a'rendimenti di grazie, imparo dal n.°35 delle Notizie del giorno di Roma de'2 i settembre 1 8 1 5, che la deputazione di Ti eia composta del can. Francesco Ansaldo Te- loni (anche il p. ab. d. Sisto Benigni allora procuratore generale dell'ordine cislerciense), marchese Giambattista Castellani, e conte Alessandro Santamaria- bella (questo colto treiese divenuto poi guardia nobile pontificia, fu scelto nel i833 da Gregorio XVI a portare la no- tizia dell'esaltazione al cardinalato e il berrettino rosso al cardinal Monico pa- Iriai'ca di Venezia, e poi dallo stesso Pa- pa fu insignito del cavalierato del suo ordine di s. Gregorio I Magno), avendo avuto l'onore d'essere ammessa a nuova udienza l'i i settembre dal Papa, il caa. Teloni gli diresse gli ossequiosissimi sentimenti della medesima, espressi ne' se- guenti termini. «Ai vostri piedi sanfissimi si presenta con nuova esultanza la deputazione di Treia;esevi portò non ha gua- ri r umile tributo de* fedeli e ossequiosi sentimenti della patria, unitamente alla conferma di essi umilia oggi la più divo* la riconoscenza. Il vostro gran cuore, o PadreBeatissirao, si è palesemente dichia- rato a favore di questa tenue, ma affettuo- sa porzione di vostri sudditi e figli, col- r'onorarla dell'implorata cattedra vescovile ; e mediante il giù emanato grazioso
TRE rescritto risiete compiaciuto, che risplen- dessero in singoiar maniera su di essi i primi albori del bel giorno, in cui la divi- na provvidenza vi ba resliluilo il pieno e- sercizio della sovrana paterna vostra do* minaKione. Non isdegnate intanto, Padre Santissimo, di gettare uno sguardo sul- l'idea del Tempio (la puova caltedralegià collegiata riedificata) recentemente da noi costrutto. Che seden troie sue miu'a viep- più c'inculcberanno d'ora innanzi i sagri nostri Pastori di adorare Iddio in ispiri- lo e verità , noi trasmetteremo a' nostri posteri, che il principale ornamento a questo Tempio essendo stato apposto dalla benefica mano di Pio VII, egli è da Lui che tanto bene ci è derivalo. Confermi io noi, Padre Beatissimo, questi religiosi e grati sensi 1* eflìcacia della vostra apostolica benedizione, la quale per noi e la patria nostra ferventemente imploriamo". Mentre i treiesi tranquillamente attendevano l'estensione del decreto concistoriale, alcuni della curia camerinesecon trop- po spinto ed esageralo zelo dierono ope- ra a impedirlo, pretendendo invalidare la grazia dando eccezioni al rescritto pontificio come orretizio e sorretizio, con ci- tazioni innanzi la s. congregazione conci sloriale,deprimeiulo la condizione di Tre- ia contro la verità de'falti e della storia; malumore cominciato da tempo più antico e ravvivatosin daquando Pio VI rein- tegrò Treia del suo nomee del grado di città, ed ora aumentato dal dismembra mento del territorio di Treia, dalla vastissima arcidiocesi di Caajerino(la quale fra terre, castella e ville conta 2o4 parrocchie: la sola arcidiocesi comprende l'antico ducato di Camerino, oltre una lunga striscia di mare, con g terre, 3 i castella, 45 vdle, ed ollreioo parrocchie; Camerino colla sola sua arcidiocesi supera in e- stensione quasi tutte le altre diocesi del Piceno e delle provincie adiacenti; prima era ancora assai più grande, venendo ristretta con ismembramenli), seb- bene poi unito con miglior titolo d'ono- VCL. LXIIX. TRE 26i re vescovile all'arcivescovo di Camerino prò tempore. Ma la zelante sullodata deputazione di Treia energicamente sostenne la validità del pontificio rescritto, Oportel Rescriptum Princìpis esse man- siirum^ in nome del capitolo, clero e cit- tà di Treia, contro la comunità e città di Camerino, e difese la lite sulla concatte- dralità di Treia e Camerino avanti la stessa s. congregazione concistoriale. Nuovamente espose virilinente tutte quante le ragioni che favorivano la patria idoneità, d'essere degna della reintegrata cattedra vescovile, e provocata enumerò pure le tante esorbitanze da lungo tempo patite, e le gravi esigenze della curia episcopale di Camerino, le quali aveano esacerba- lo gli animi de' treiesi. Tutto lesssi nel Summarìmn contìnens epitome clocumentorum exhibitam ciim precibus SS. D. N. Pio VII a deputatis Trejensihusj e nelle Riflessioni della deputazione di Treja sul rescritto pontificio dalla medesima ottenuto sotto il dì i."settembre 1 8 1 5, per la erezione della cattedra i'e- scovile nella lorocittàjlXoma 1816, nella stamperia della rev. camera apostolica. Le giustissime ragioni di Treia trion- farono, per autorità di Pio VII colla bolla, Pervetustam locoruìn origine, dtW febbraio 1816, Bull. Rom. cont. 1. 1 3, p. 44?) che fu stampala a parte con questo titolo: SS. D. N.PiiPP. FIflit terne decretales quibus^ perantiquuni Oppiduni Trejense^/ani afel. rec.PioPP. VI ad titulum Civitatis restitutum (prae- via illiusyetnonnullarum villarwn ej'iis Territorium constituentium ab Archi' dìoccesi Canierinen. perpetua dismcm* bratione) Civitatis Episcopalis honore decoratury ibique Episcopatus ejusdem nominis ininsìgni nenipc Collegiata Ec-^ desia Annunciationis lì. Marine Vir* ginis dictae Civitatis Apostolica nuctoritate itidcm perpetuo erigitur, Romae 18 17. Così Pio VII coronò i voti di Tre- ia, coudecorando la città dell'onorifica di* gnitù di sede vescovile, stabilendo che ri- 18
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