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Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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252 TRE<br />

nel 1^52 con sua lellera or<strong>di</strong>no al retlo-<br />

IL' eli costringerle a ripatriare, per evitare<br />

Ja decadenza d'un luogo tanto affeziona-<br />

lo alla s. Sede. Essendosi i monteccliiesi<br />

ricusali all'iulimazione del rettore Gerar-<br />

do, <strong>di</strong> marciare col suo esercito all'occu-<br />

pazione del contado <strong>di</strong> Jesi, e perciò mul-<br />

tali <strong>di</strong> i5oo lire usuali, Innocenzo IV a<br />

cui eransi appellati rimise loro la penale<br />

per metà, la quale fu condonata dal ret-<br />

tore Rollando, in considerazione de'mo! -<br />

li servigi che aveano reso e prestavano al-<br />

la s. Sede. Alessandro IV nel 12 56 inviò<br />

nella Marca per rettore il nipote Anni-<br />

baldo <strong>di</strong> Trasmondo, il quale giunto nel-<br />

Ja provincia insorsero contro <strong>di</strong> lui mol-<br />

ti luoghi e città. Perciò stimò bene <strong>di</strong><br />

stabilire la sua residenza in Montecchio,<br />

della cui ubbi<strong>di</strong>enza e soggezione non du-<br />

bitava, e da dove emanò <strong>di</strong>versi atti; riguadagnando<br />

tutti i malcontenti in poco<br />

tempo, colla sua saggezza, prudenza e ot-<br />

time maniere. Il copioso e ricco archivio <strong>di</strong><br />

Montecchio conserva una lettera scritta<br />

al comune da Alessandro IV, colla qua*<br />

]e lo pregò a prestargli ogni aiuto e assi-<br />

slenza, nel proseguir l'impresa comincia-<br />

la dal predecessore, contro il principe <strong>di</strong><br />

Taranto Manfre<strong>di</strong> naturale del defunto<br />

Federico II, che commetteva crudeli osti-<br />

lità nella Puglia. 11 Papa <strong>di</strong>e al vescovo<br />

<strong>di</strong> Faenza l'incarico <strong>di</strong> far leva nella Mar-<br />

ca, e <strong>di</strong> recarsi a Montecchio per concer-<br />

tarla, dovendo anch'esso somministrare<br />

una quantità <strong>di</strong> soldati. Intanto Manfre<strong>di</strong><br />

spedì nella Marca, col titolo <strong>di</strong> suo vica-<br />

rio generale d'Italia, Princivalle d'Oria<br />

d'Anversa, per corrompere la fedede'mar-<br />

chianij e in falli egli seppe tirarsi al suo<br />

parlilo i luoghi e le città principali della<br />

provincia, a cui favore spe<strong>di</strong>va poi Manfre<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>plomi amplissimi. Montecchio non<br />

si lasciò trasportare da silFatle lusinghe,<br />

nò dalla fortuna che accompagnava l'im-<br />

prese <strong>di</strong> Manfre<strong>di</strong>, e restò sempre attac-<br />

calo alla s. Sede, a costo <strong>di</strong> qualunque sa-<br />

grifìzio. 11 tiranno Manfre<strong>di</strong>, usurpatore<br />

del regno <strong>di</strong> Sicilia , il cui alto domiuio<br />

TRE<br />

spellava alla s. Sede, contro questa viep-<br />

più insolentendo. Papa Urbano IV per<br />

raffrenailo si propose d'investire del regno<br />

Carlo d'Angiò. Invece Manfre<strong>di</strong> per<br />

ven<strong>di</strong>carsi, nel 1 268 annientò le sue for-<br />

ze nell' Umbria e nella Marca, nella i.'<br />

fece ritornale Princivalle d'Oria, e nella<br />

2.^ vi spe<strong>di</strong> il proprio nipote principe Corrado<br />

d'Antiochia conte d'Albareale, ambedue<br />

con numerosi eserciti <strong>di</strong> saraceni<br />

dell'Africa. Princivalle in breve morì, ne<br />

fortuna migliore corse nella Marca Cor-<br />

rado. Questi al suo arrivo riacquistò l'a-<br />

derenza delle più forti città e <strong>di</strong> moltissimi<br />

luoghi, ma ne le sue minacce, ne il ter-<br />

rore del suo esercito poderoso bastarono<br />

a guadagnare i montecchiesi. Perciò determinò<br />

marciare contro <strong>di</strong> loro, animando<br />

l'esercito colla speranza <strong>di</strong> certa vitto-<br />

ria; ed intanto i montecchiesi coll'ingegno<br />

e l'arte si prepararono a resistergli. Avan-<br />

zatosi Corrado per espugnar Montecchio,<br />

i suoi assalti e sforzi furono valorosamen-<br />

te respinti <strong>di</strong> viva forza, finché per l'impeto<br />

de'suoi gli riuscì <strong>di</strong> penetrare con gran<br />

numero <strong>di</strong> soldati in Montecchio. Gli a-<br />

bitanti, senza scompigliarsi, l'alFrontarono<br />

con tanta bravura, che nella sangui-<br />

nosa mischia , me<strong>di</strong>ante imboscata , nel<br />

fervore del combaltimenlo lo fecero prigione<br />

co' suoi più intimi. 11 Colucci nou<br />

crede verosimile l'asserto da Camillo Li-<br />

lii neWHistoria <strong>di</strong> Camerino ^ che pre-<br />

tende <strong>di</strong> mettere a parte <strong>di</strong> questa gloria<br />

icamerinesi ealtri nobili del partito guel-<br />

fo, <strong>di</strong>cendo che nel combattimento vi accorsero<br />

in aiuto in molto numero; onde<br />

Colucci dà il meritalo encomio, più che<br />

alla natura del silo, dai Lilii lodato per<br />

fortissimo, esclusivamente al valore degli<br />

abitanti, e ad essi soli tutta la gloria del<br />

fatto. Saputasi da Manfre<strong>di</strong> la prigionia<br />

<strong>di</strong> Corrado, allamente sdegnato, riunì un<br />

nuovo esercito e lo spedì alla rovina <strong>di</strong><br />

Montecchio e al riscatto del nipote, sotto<br />

il comando <strong>di</strong> GualfanoLancia marescial-<br />

lo del regno suo suocero, con molti nobi-<br />

li e conti. Giunto Gualfuuoa Montecchio^

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