Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...
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T K E<br />
la slnpcn<strong>di</strong>ssima gemina col Convilo ilu-<br />
gli Dei. Copiosa fu pure la raccolta dei<br />
pio«nbi e bronzi anche dorati trovali in<br />
tlello scavo, la maggior parte però fusi<br />
dalla violenza del fuoco, ede'più interes-<br />
santi il Benigni ne pubblicò i <strong>di</strong>segni. Nei<br />
tempi però anieriori allo scavo, si trovò<br />
gran copia d'idolelli <strong>di</strong> bronzo, piombo<br />
e marmo <strong>di</strong> varie grandezze. Nella classe<br />
de'bronzi sfuggì all'altrui rapacità il bel-<br />
lissimo bronzo dorato rappresentante da<br />
una parte il Giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> Paride e dall'ai»<br />
tra una specie <strong>di</strong> Sagriflcio, proprietà del<br />
car<strong>di</strong>nal Griu)al<strong>di</strong>, insieme ad una colle-<br />
zione <strong>di</strong> medaglie e <strong>di</strong> altri preziosi og-<br />
getti, <strong>di</strong> cui fu intelligente amatore e rac<br />
coglitore. Pro<strong>di</strong>giosa fu la quantilà rinve-<br />
nuta <strong>di</strong> vetri antichi e figuline bellissi;ìie,<br />
il che <strong>di</strong>e motivo a credere potesse esser-<br />
vi sfata in quel sito una fabbrica <strong>di</strong> essi,<br />
anche pe'coiitrassegni d'unafurnace. Non<br />
pochi pure furono gli utielli d'oro, ma più<br />
<strong>di</strong> icrro, ed alcuni muliebri smanigli, spil-<br />
loni e altri ornamenti. Si trovarono anche<br />
de* Priapi iu terra cotta in buon nume-<br />
ro, e fu in<strong>di</strong>zio che in Ti eia vi furono ini-<br />
ziatori e sacerdoti degli abboni ine voli mi-<br />
steri de' baccanali, e pochi passi lontani<br />
dagli scavi anteriormente si scuoprirouo i<br />
vestigi d'un tempio de<strong>di</strong>cato a Bacco. In<br />
materia <strong>di</strong> statuaria si rinvennero <strong>di</strong>versi<br />
frammenti <strong>di</strong> statue, due delle quali mu-<br />
tilate si credono <strong>di</strong> M. Vibice <strong>di</strong> L. Ne-^<br />
vio Frontone, collocate nella galleria del<br />
municipio <strong>di</strong> Treia, <strong>di</strong> pregievole scalpel-<br />
lo: un leone, pure <strong>di</strong> marmo, dall'antica<br />
pieve <strong>di</strong> Treia, fu trasportato nella catte-<br />
drale. Il Benigni riprodusse una quanti-<br />
tà <strong>di</strong> lapi<strong>di</strong> rijivenule inTreia,alciuie del<br />
le quali non conosciute da Colucci, e <strong>di</strong>-<br />
ce che cotne in altre parti del Piceno, le<br />
campagne <strong>di</strong> Treia furono popolate sot-<br />
to gl'unperatori, anche da famiglie sena-<br />
torie romane che vi pcjssederono vaste te-<br />
nute, deliziose possidenzee ville, efors'au-<br />
che taluno de'Cesario delle Auguste, poi-<br />
ché Treiu non fu «ma colonia or<strong>di</strong>naria,<br />
tua delle più <strong>di</strong>stinte ^ e riguardata con.<br />
T B E 239<br />
qualche pre<strong>di</strong>lezione da alcun imperato-<br />
re o imperatrice, e che l'avrà ornata <strong>di</strong><br />
ville <strong>di</strong> delizie per loro soggiorno. Termi-<br />
na il Benigni la sua importante Lettera,<br />
con in<strong>di</strong>care altri pezzi <strong>di</strong> scultura che si<br />
conservano nella detta galleria munici-<br />
pale, riproducendone i <strong>di</strong>segni , e quelli<br />
altresì esistenti presso i privati citta<strong>di</strong>ni.<br />
Innanzi <strong>di</strong> parlare della nuova e o<strong>di</strong>erna<br />
Treia, secondo il mio metodo, <strong>di</strong>rò prima<br />
<strong>di</strong> sue chiese, <strong>di</strong> sue case religiose, e de-<br />
gli illustri treiesi , col Colucci precipua-<br />
mente.<br />
Dopo la devastazione de' goti , crede<br />
Colucci, Treia fu ristorata dal patito ec-<br />
ci<strong>di</strong>o, ma non colla precedente magnifi-<br />
cenza e con tutte le anteriori borgate; col-<br />
l'incursione poi de' devastatori saraceni,<br />
abbattuta la città, gli abitanti si rifugia-<br />
lono nelle 3 prossime collinette e vi fab-<br />
bricarono rozzamente le loro abitazioni,<br />
tlando così principio a Montecchio , che<br />
cresciuto e fortificato meritò anch'esso il<br />
nome <strong>di</strong> Treia , ed il Colucci ne riporta<br />
la veduta. Ritiene iaollreche laddove gia-<br />
ceva la celebre Treia vi restò l'antica pie-<br />
ve, la quale fu ristorata da'moutecchie-<br />
si,che non piìi lontani d'un miglio a veano<br />
gettato le fondamenta d'altra glorio-<br />
sa patria, per proprio comodo. Cresciu-<br />
ta poi e ingran<strong>di</strong>ta Montecchio, per mol-<br />
to tempo continuò a restare in Treia la<br />
pieve, anche per usarsi ne'teojpi antichi<br />
<strong>di</strong> aver le pievi fuori del sito murato e<br />
chiuso, perchè senza impe<strong>di</strong>mento e <strong>di</strong>-<br />
sturbo potessero i fedeli averci un facile<br />
accesso. La pieve pare che fosse la chie-<br />
sa poi data a'minori osservanti riforma-<br />
ti, la quale sorge nel centro dell'area del-<br />
l'antica città <strong>di</strong> Treia, e vuoisi che sia il<br />
tempio innalzato alla B. Vergine da'primiti<br />
vi cristiani treiesi e denominala s. Ma-<br />
ria. Ristorata colla città per le rovine ca-<br />
gionile da Alarico, in seguilo più volle<br />
fu liinodernata. lITurchi \\Q\C(fnieriiuini<br />
xacrum^ <strong>di</strong>ce esser fama elicivi fosse l'an-<br />
tica cattedrale <strong>di</strong> Treia: Tcniiìluni illnd<br />
ffuod ho<strong>di</strong>c fratres reformali jìossident