Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...
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TEE<br />
«servi vissuti 3 anni sinc molestia^ è da<br />
neilersi che nelle mede^ime vicinanze, Ira<br />
le (jtiali devesi coniprendere l'a^^ro Tie-<br />
iese, già vi fosse stabilita la cristiana cre-<br />
denza. Anzi ammesso ancora che i pode-<br />
ri <strong>di</strong> Piniano non fossero in Appigliano,<br />
ma in altra pai te delle vicinanze d'Osi*<br />
ino, sempre saia vero che in que'contor-<br />
ni s' era <strong>di</strong>latato il cristianesimo per la<br />
precedente pre<strong>di</strong>cazione de'santi vescovi,<br />
e gli stessi nominati santi martiri vi avianno<br />
colla loro conversazione cooperato<br />
moltissimo. Resa poi nel principio del se-<br />
colo I V, da Costantino I la pace alla Chie-<br />
sa, e professandosi senza timore in ogni<br />
parte le verità evangeliche,! Papi contri-<br />
buirono con tutti i mezzi per <strong>di</strong>latarla e<br />
rassodarla, coll'estirpazione de'rimasugli<br />
dell'idolatria che restavano ancora perle<br />
città. Da ciò ne venne il saggio provve-<br />
<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> accrescere il numero de'vesco*<br />
vi, iquali se prima si destinavano a qual-<br />
che città principale per soccorrere al bisogno<br />
de'cristiani, e alla <strong>di</strong>latazione del-<br />
la fede nelle città prossime che non aves-<br />
sero il proprio vescovo, dopo si <strong>di</strong>erono<br />
quasi a tutte,ecoirandar del tempo si ac-<br />
crebbero in modo le se<strong>di</strong> vescovili che poi<br />
fu d'uopo sopprimerne molte. Per tal ra-<br />
gione e per trovarsi de'vescovi <strong>di</strong> molte al-<br />
tre città anche inferiori a Treia, o almeno<br />
eguali, opina Colucci doversi credere<br />
che anco Treia avesse la sua cattedra ve-<br />
scovile; e se suo vescovo non fu quell'A-<br />
gnello, che credevasi dal Raffaelli, ricordalo<br />
nel 591 ©597, e se niuna memoria<br />
<strong>di</strong> lui ci pervenne, ciò non bastare per as-<br />
serire che Treia non ebbe il suo vescovo.<br />
»In vero, come sappianm noi che l'ebbe<br />
Falerio, come '1 saj)pian»o <strong>di</strong> Ui bisalvia,<br />
come<strong>di</strong> Malelica,<strong>di</strong> Seltempeila, per non<br />
iscostarci tanto da Treia V Solamente per<br />
qualche nanieesoscrizione <strong>di</strong> vescovo rav-<br />
visata lortuilamente in qualche concilio,<br />
o in qualche lettera. Eppure la sede ve-<br />
scovile <strong>di</strong> esse città, non sarà stala ne d'un<br />
vescovo, né <strong>di</strong> pochi anni. Come son pe-<br />
riti i nomi degli alili vescovi, così auco-<br />
TEE 235<br />
ra possono esser periti tutti i nomi <strong>di</strong> quel*<br />
li che avran seduto nelle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> altrecitlà,<br />
delle quali ignoriamo ogni nionumeolo.<br />
L'antichità ed il lustro con cui si è sempre<br />
mantenuto il capitolo <strong>di</strong> Monlecchio<br />
è un'altra prova non <strong>di</strong>spregievole del-<br />
l'antica sede vescovile Treiese soppressa<br />
colla slessa città <strong>di</strong> Treia. (Noterò , che<br />
siccome attesta lo <strong>storico</strong> della chiesa <strong>di</strong><br />
Camerino, Treia dopo <strong>di</strong> aver subito le<br />
devastazioni de'barbari fu a quella stessa<br />
chiesa commessa e raccomandata. La pri-<br />
mitiva esistenza della sede vescovile <strong>di</strong><br />
Treia, non solamente il Sarti, il Ralfaeli,<br />
il Marini, il Compagnoni, il Zaccaria, il<br />
Ruggieri, il Benigni, il Braii<strong>di</strong>marte, ma<br />
lo stesso scrittore camerte asserisce e pone<br />
fuor d'ogni dubbio). Successe già Mon-<br />
lecchio a Treia e dalle rovine <strong>di</strong> questa<br />
fu e<strong>di</strong>ficato; è ben probabile che se allo<br />
splendore della città successe la nuova ter-<br />
ra, alla <strong>di</strong>gnità della chiesa sarà succedu-<br />
ta la chiesa slessa, e se restò senza il suo<br />
vescovo, come ci rimasero altre simili cit<br />
là , non per questo si sarà abbandonalo<br />
da'sopravanzali Ireiesi il culto e '1 deco-<br />
ro del santuario, ed accresciuto coli' accrescimento<br />
della medesima terra". Fu<br />
grande e illustre al pari d'ogni altra co-<br />
lonia o municipio romano Treia, e per le<br />
umane vicende declinò a poco u poco e<br />
venne meno. 11 1 ."crollo funesto l'ebbe dal<br />
furore <strong>di</strong> Alarico re de'goti, che nel 4^4<br />
irritalo dalla risposta dell'imperatore Onorio,<br />
<strong>di</strong> preferire la guerra al comprar<br />
la pace a gran somme d'uro e d'argento,<br />
marciò furibondo alla rovina <strong>di</strong> Roma<br />
con esercito barbaro e poderosissimo.<br />
Valicalo ch'ebbe il Po presso Cremona,<br />
per Bologna e Rimini entrò nel Piceno,<br />
e per la via Flaminia, al <strong>di</strong>re<strong>di</strong> Paolo Dia-<br />
cono, cuncta per quae jernnt igm\ firroque<br />
vastantes, anche a Treia toccò ca-<br />
der vittima del crudele furore <strong>di</strong> (piella<br />
gente. Allora fu, al <strong>di</strong>r <strong>di</strong> Procopio, che<br />
cadde ancora Urbisalvia, <strong>di</strong> cu\ praetcr<br />
ìuia n<strong>di</strong>nodam portante ctpaucas slru-<br />
cturac pavimenti rclìquias, nieule io