Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...
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23o T R E comune per supplire alle spese tlell'accn- (lennnj e l'erezione d'una biblioleca a comodo degli studiosi. Questo stabilimen* to si effelluò l'i i luglio 1778. 11 Colucci rese molli e ben dovuti elogi a quest'ac- cademia, e ne celebrò il mirabile incre- mento, li nome di clii die il primo ini- j)(dso alla lodevole impresa, lo apprendo cl;d eli. avv. Castellano, Lo slato Fonti- Jicw, nell'articolo Treia. Fi\ questi l'ab. Angelo Grimaldi, fratello di R.ojfnolo dipoi presidente, cbe nel i 775TÌcbiaman- do in vita l'accademia de' Sollevati;, di cui erano stali lungamente sospesi i la- vori, ravvivò la scintilla del sagro fuoco, onde alzossi splendidissima fiamma. In- ollreilCaslellano mollo encomia l'instan-' cabili e dotte fatiche del d.' Fortunato Benigni, censore, bibliotecario e istorio- grafo della società, che al passionato amoie pegli sludi e per il luogo natale, sa- grificò la luce degli occhi, della quale re- stò privo nel 1816, e per isventura del Piceno, di Treia e della repubblica let- teraria, non potè terminare la storia pa- tria, cbe alle tante sue opere celebrate, biografiche, archeologiche e poetiche dovea apporre il suggello. Leggo nel Cenno sulla società Georgica di Treia, Ma- cerata 1840, del suo presidente Pacifico Fortunati, indirizzato a mg.*^ Giacomo Antonelli delegato apostolico di Macera- ta, ora cardinal segretario di slato, che l'antica accademia di poesia detta de'^o/- levati, fu con qualche solennità cambia- ta in Società Georgica a'20 luglio 1778. Che fu opera questo cambiamento del- l'amor patrio che ispirò alla studiosa gio- venlii Ireiese il pensiero d'applicaisi al- la più antica e più utile dell'arti l'agri- coltura, e ad altri oggetti di maggior van- taggio che non sono le amenità poetiche^ senza però queste del tutto om mettere come ricreazione ed esercizio lodevolis- simo, e sollievo allo spirito dall'applica- zione alle scienze. Si ebbe in mira anche d'eccitare con tal esempio l'altre città e luoghi della provincia all'imilazioDe, nel- T R E la lusinga che una piccola scintilla susci- tar potesse feconda imitazione pe'progres- si dell'arti e delle scienze. Ma nello stato pontifìcio non si era iif quel tempo pre^ palati pegli sludi econoanici, ne si avea- no delle società agrarie che idee astratte. L'accademia dunque di Treia restò con- finata fra le mura del suolo natale, e fa l'unica in que'lempi nello stato pontifi- cio. Nondimeno gli accademici formaro- no un corpo di leggi, e come unica nel detto stalo fu riguardata con singoiar compiacenza da Pio VI, il quale l'appro- vò e lodò. La fama non lardò a dilToii- dere futile proponimentOj onde il cardinal de Bernis ministro di Francia in Roma , ne fece partecipazione al conte di Vergennesi. "ministro di Luigi XV b Vol- tasi pertanto la società a istillare nell'a* nimo del pubblico il gusto degli studi e- conomici, compilò e pubblicò un giornale d'agricoltura, arliecommercio,che dagli amatori di siffatte discipline riscosse plau- so, imprimendosi in Macerata co*tipi di Chiappini e Cortesi. Per tenersi con mag- gior comodo le regolari adunanze, l'ac- cademia ricevè in dono dal pubblico con- siglio un f^ibbricato ben decente,che poi si denoaiinò stanze del l'accademia.Qui vi di-^ scutevBnsi le materie da inserirsi ne'gior- nali,a'qualifu aggiunto l'altro d'osserva- zioni meteorologiche che accuralamente facevansi da uno de'soci,raerilando gradi- ta accoglienza dal celebre Toaldo prof di Padova e socio corrispondentej ma dopo 22 anni mancato di vita lo scienziato, cessarono le importanti osservazioni. S'in- trapresero quindi corrispondenze colle rr. accademie agrarie di Torino e di Napoli, e con quelle de'Georgofili di Firenze, di Padova, Vicenza, Brescia, Udine e Co- negliano. In qualità di soci figurarono più centinaia di nazionali ed esteri dotti prelati e cardinali, ed i cardinali Casali, Honorati e Braschi successivamente ne assunsero la protettoria. Fra l'eletto no- vero de'soci corrispondenti, a cagione d'o- nore ricorderò Francesco Saveiio Casti-
T R E olionì, poi Pio Vili. Tante onorevoli re- lazioni furono jìo>re a profiUo per acqui- star Unni e nozioni, e servirono a coniii- niranieni^li altri come ;i La-Lande, e poi a F'ilippo Ile. Intanto gli slmli agrari pro- gredendo, molte buone pratiche s'intro- dussero nella provincia, ani he a più ab- I)ondanle nutriinen.lo del bestiame, e co* semi fatti venire da più parli, pr«)pagan- dosi la coltivazione del ricino e delle pa- tate poco allora conosciute; promossela riforma de' seminati, rese più estesa la coltivazione degli olivi e di altre piante oleose, incoraggiati ì\ìA solerte tesoriere Ruffo, ed alcuni soci nel 1782 ottenne- ro da Pio VI la privativa di eslrarre o- lio da'semi di lino e vinaccioli, costruen- do un molino con felice e lucroso risul- tato. I vini furono migliorati, la custodia de'gelsi accresciuta, le canape acquista- rono un grande sviluppo. Meritandosi la società considerazione estima dal gover- no, da questo a pubblico beneficio fu incaricata della compilazione di memorie istruttive, che il medesimo fece sfampare in Roma. Riflettendo la società, che agri- coltura e arti si danno mania vicenda, né può lungamente prosperar l'una senza il soccorso delle altre, videqual utile stabilimento sarebbe stato quel lo d'erigere pub- bliche case di lavoro, onde separatamen- te raccogliere la gioventù d'ambo i sessi, l'una ad esercitarsi con soldo giornalie- ro in manifatture di varie sorti, eglio- 2.Ì0SÌ discoli racchiudere a correzione, af- fine di ricondurli per via di conveniente educazione,così nel sentiero del buon co- slume, come all'amor del travaglio, on- de poi ne traessero onorata sussistenza, così din)inuendosi la n)endicità e gli o- ziosi. Umiliatosi dairaccademia il piano a Pio VI, ne ottenne non solo la sanzione, ma i fondi pili che sulììcienli alla son- tuosa edificazione di due ampie e ben co- struite case di lavoro, e a procacciarsi (pia- lunque sorte di materie prime da impie- garsi in manifatture, stante ramuia per- l>etua rendila di scudi oltre i 2000. Il là- , rallegrate TUE 23 moso stabilimento d'Amburgo,9omig]iau- lissimo a questo di Treia, è posteriore di circa c) anni. Riconoscente la città al gran beneficio, nella pubblica piazza eresse il discorso monumento di gratitudine a Pio VI, inaugurandolo con 3 giorni di feste. Lo stabilimento tosto fiorì, sotto la di- rezione di due depiAtali georgici, e vi si fabbricarono finissime tele emule delle o- landesi , e pregiatissimi pizzi o merletti d'ogni qualità ad uso di Fiandra. Nelijì 3."fista di Pentecoste solevasi radunale le fanciulle addette al lavorio nella sala del palazzo comunale, e premiarle con doli e donativi, pe'progressi delle mani- fatture, dopo essersi fatta la pubblica e- sposizione de'loro differenti lavori; indi in altra sala gli accademici ne celebrava- no il progressivo incremento con poesie dalla musica. Ma l'infelice e- ))Oca lepiibblicana del I 799, per una tur- ba d'insorgenti, e quella pure del regno Italico, manomise e paralizzò lutto lo sta- bilimento, colla sottrazione di cospicua parte dell'annue rendite e minacciando to"liere le rimanenti. Il magistrato d'al- lora, in viitù del breve pontificio, suc- cesse alla presidenza dello slabilimenlo, ed in vece di delegare in suo luogo il pre- sideyr;ro tewporc della Marca, sostituì al- tro soggetto contro ledisposizioiii'del bre- ve, did che ne derivò alla società un ab- baltimento dal quide non potè riaversi, con pubblico e manifesto pregiudizio, seb- bene tuttora riposi sub magni No/ninis umbra. A. comodo della numerosa popo- lazione, che ascende a quasi 9000 , dal comune si stipendiano 4 maestii di scienze, cioè uno di grammatica, altro d'umanità e rellorica, il 3.° di filosofia e ma- tematiche, il ^° di teologia doguialica e morale. Si esercilnno in Treia molle ar- ti, che formano corpo e università, e spe- cialmente (piella de'liiiaiiioli e canepini, che gii ano anche per la provincia. Secondo l'idtima pro[»o>>izione concistoriale, ec- co lo slato religioso della città, che poi de- scriverò con purlicoliiri nolÌ7.ic,che trassi
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olionì, poi Pio Vili. Tante onorevoli re-<br />
lazioni furono jìo>re a profiUo per acqui-<br />
star Unni e nozioni, e servirono a coniii-<br />
niranieni^li altri come ;i La-Lande, e poi<br />
a F'ilippo Ile. Intanto gli slmli agrari pro-<br />
gredendo, molte buone pratiche s'intro-<br />
dussero nella provincia, ani he a più ab-<br />
I)ondanle nutriinen.lo del bestiame, e co*<br />
semi fatti venire da più parli, pr«)pagan-<br />
dosi la coltivazione del ricino e delle pa-<br />
tate poco allora conosciute; promossela<br />
riforma de' seminati, rese più estesa la<br />
coltivazione degli olivi e <strong>di</strong> altre piante<br />
oleose, incoraggiati ì\ìA solerte tesoriere<br />
Ruffo, ed alcuni soci nel 1782 ottenne-<br />
ro da Pio VI la privativa <strong>di</strong> eslrarre o-<br />
lio da'semi <strong>di</strong> lino e vinaccioli, costruen-<br />
do un molino con felice e lucroso risul-<br />
tato. I vini furono migliorati, la custo<strong>di</strong>a<br />
de'gelsi accresciuta, le canape acquista-<br />
rono un grande sviluppo. Meritandosi la<br />
società considerazione estima dal gover-<br />
no, da questo a pubblico beneficio fu incaricata<br />
della compilazione <strong>di</strong> memorie<br />
istruttive, che il medesimo fece sfampare<br />
in Roma. Riflettendo la società, che agri-<br />
coltura e arti si danno mania vicenda, né<br />
può lungamente prosperar l'una senza il<br />
soccorso delle altre, videqual utile stabilimento<br />
sarebbe stato quel lo d'erigere pub-<br />
bliche case <strong>di</strong> lavoro, onde separatamen-<br />
te raccogliere la gioventù d'ambo i sessi,<br />
l'una ad esercitarsi con soldo giornalie-<br />
ro in manifatture <strong>di</strong> varie sorti, eglio-<br />
2.Ì0SÌ <strong>di</strong>scoli racchiudere a correzione, af-<br />
fine <strong>di</strong> ricondurli per via <strong>di</strong> conveniente<br />
educazione,così nel sentiero del buon co-<br />
slume, come all'amor del travaglio, on-<br />
de poi ne traessero onorata sussistenza,<br />
così <strong>di</strong>n)inuendosi la n)en<strong>di</strong>cità e gli o-<br />
ziosi. Umiliatosi dairaccademia il piano<br />
a Pio VI, ne ottenne non solo la sanzione,<br />
ma i fon<strong>di</strong> pili che sulììcienli alla son-<br />
tuosa e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> due ampie e ben co-<br />
struite case <strong>di</strong> lavoro, e a procacciarsi (pia-<br />
lunque sorte <strong>di</strong> materie prime da impie-<br />
garsi in manifatture, stante ramuia per-<br />
l>etua ren<strong>di</strong>la <strong>di</strong> scu<strong>di</strong> oltre i 2000. Il là-<br />
, rallegrate<br />
TUE 23<br />
moso stabilimento d'Amburgo,9omig]iau-<br />
lissimo a questo <strong>di</strong> Treia, è posteriore <strong>di</strong><br />
circa c) anni. Riconoscente la città al gran<br />
beneficio, nella pubblica piazza eresse il<br />
<strong>di</strong>scorso monumento <strong>di</strong> gratitu<strong>di</strong>ne a Pio<br />
VI, inaugurandolo con 3 giorni <strong>di</strong> feste.<br />
Lo stabilimento tosto fiorì, sotto la <strong>di</strong>-<br />
rezione <strong>di</strong> due depiAtali georgici, e vi si<br />
fabbricarono finissime tele emule delle o-<br />
landesi , e pregiatissimi pizzi o merletti<br />
d'ogni qualità ad uso <strong>di</strong> Fiandra. Nelijì<br />
3."fista <strong>di</strong> Pentecoste solevasi radunale<br />
le fanciulle addette al lavorio nella sala<br />
del palazzo comunale, e premiarle con<br />
doli e donativi, pe'progressi delle mani-<br />
fatture, dopo essersi fatta la pubblica e-<br />
sposizione de'loro <strong>di</strong>fferenti lavori; in<strong>di</strong><br />
in altra sala gli accademici ne celebrava-<br />
no il progressivo incremento con poesie<br />
dalla musica. Ma l'infelice e-<br />
))Oca lepiibblicana del I 799,<br />
per una tur-<br />
ba d'insorgenti, e quella pure del regno<br />
Italico, manomise e paralizzò lutto lo sta-<br />
bilimento, colla sottrazione <strong>di</strong> cospicua<br />
parte dell'annue ren<strong>di</strong>te e minacciando<br />
to"liere le rimanenti. Il magistrato d'al-<br />
lora, in viitù del breve pontificio, suc-<br />
cesse alla presidenza dello slabilimenlo,<br />
ed in vece <strong>di</strong> delegare in suo luogo il pre-<br />
sideyr;ro tewporc della Marca, sostituì al-<br />
tro soggetto contro le<strong>di</strong>sposizioiii'del bre-<br />
ve, <strong>di</strong>d che ne derivò alla società un ab-<br />
baltimento dal quide non potè riaversi,<br />
con pubblico e manifesto pregiu<strong>di</strong>zio, seb-<br />
bene tuttora riposi sub magni No/ninis<br />
umbra. A. comodo della numerosa popo-<br />
lazione, che ascende a quasi 9000 , dal<br />
comune si stipen<strong>di</strong>ano 4 maestii <strong>di</strong> scienze,<br />
cioè uno <strong>di</strong> grammatica, altro d'umanità<br />
e rellorica, il 3.° <strong>di</strong> filosofia e ma-<br />
tematiche, il ^° <strong>di</strong> teologia doguialica e<br />
morale. Si esercilnno in Treia molle ar-<br />
ti, che formano corpo e università, e spe-<br />
cialmente (piella de'liiiaiiioli e canepini,<br />
che gii ano anche per la provincia. Secondo<br />
l'idtima pro[»o>>izione concistoriale, ec-<br />
co lo slato religioso della città, che poi de-<br />
scriverò con purlicoliiri nolÌ7.ic,che trassi