Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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Leon. Nel 1762 Giuseppe Domenico de
Clieylus d'Avignone. Nel 1 767 Gio. Mar-
co de Royere della diocesi di Perigueux.
Nel 1775 Gio. Callista Giuseppe de Lubei'sac
della diocesi di Limoges. Nel i 780
Agostino Renato Lodovico leMititierdeU
la diocesi di s. Malo. Soppressa da Pio
VII la sede vescovile di Tieguier,col con-
cordato dell 801, Minlier ne fu l'ultimo
vescovo, e mori a Londra durante l* e-
niigrazione.
TREIA (Trejen). Città con residen-
la arcivescovile e con governo, distretto
e delegazione di Macerata nella Marca,
antichissima tra le Picene mediterranee,
distante 11 miglia buone da Camerino,
i5 da Osicuo, e da s. Severino 7 per la
via breve e 1 o per la più lunga, e 2 i poste
da Roma. Sorge su di lungo, molto
aperto, ameno e florido colle, cui sovra-
stano a tergo gli elevati Apennini, circa
UQ miglio lungi dalla prima, in aria as-
sai buona. Altri dicono col Benigni, che
Tarea dell'antica Treiaèlonlana per 976
passi geometrici all'ovest dall'odierno a»
bitato,e la contrada porta il nome di J//^*
ra de' Saraceni, ossia verso ponente del»
l'odierna Treia. La principale via condotta
orizzontalmente riesce agiata e ben
mantenuta, né mancano di decorarla re-
golari edilìzi. La vaga più grande apresi
dal lato della campagna, ed offre il gra-
to spettacolo dell' estesa aggiacente pia-
nura. Vi domina nel mezzo sopra gran-
diosa loggia una specie di tempietto so*
stenuto da colonne di travertino, desti-
nato a decorare il busto dì bronzo, che i
riconoscenti cittadini innalzarono a Pio
VI nel 1785, quando si costruirono per
sua munificenza le due grandi case, l'una
di correzione per rinchiudervi gli ozio-
si e vagabondi, l'altra per soccorrere e a-
niaiare il travaglio de'poveri, le cjuali tut-
tora sussistono.il eh. march. Ricci, /l/rmo-
rie storiche delle arti e defili artisti del-
la Marca d*Ancona, dice che il semi bu-
sto di Pio VI lo modellò Tommaso Righi
scultore romano, e lo fuse iu bronzo Au-
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ionio Calamanti treiese. Nella zecca pon-
tilìcia ancora si conserva il conio della
medaglia coniata in memoria di tali bene-
fiche provvidenze. Da un lato è l' effigie
del Papa con mozzelta e stola, coU'epigrafe:
Pius FI Pont. Max. An. XIL
Nel rovescio si vede il prospetto esterno
della pia casa pe' discoli oziosi, e quello
dell'accademia di Treia, con l'iscrizione:
Atorib. Castisrand. Juvandis Artib, Tree
jenses. Nell'esergo si legge : Ex Aiuto-
rit. O. P. Dalla suddetta loggia si osser-
va l'area sottoposta resa adatta al giuo-
co del pallone,al quale esercizio ginnastico
hanno i treìesi trasporto, avendo molti
di essi acquistato fama di valenti anche
lungi dal patrio suolo. Quanto all'acca-
demia, narra il Colucci, diesino dal se-
colo XV fu istituita un'accademia lette-
raria e di poesia dal benemerito cittadino
treiese Bartolomeo Vignati vescovo
di Sinigoglla, e con onore e lode ram-
mentata dal MazzuccheHi,dalCrescinìbe-
ni, dal Quadrio. Nel secolo posteriore, se-
condo l'umore dell'epoca, assunse il nome
di Accademia de' Sollevati, la quale
prese per simbolo una nuvola sollevata
in alto dal sole, col motto Coelum onine
c/eZ'Mw/.Tra'suoi membri vi fiorirono in-
signi letterali, e si rese rinomata per tut-
ta Italia. Si hanno stampate alcune poe-
sie di questi accademici, particolarmen-
te in una raccolta fatta da Gio. tVance-
sco Moisè intitolata : Rose d* amore, Vi-
cenza 16 15. Altre erano già state stampate
in Palermo nel 1 5c^5 e nel 1 602, ed
altre s'impressero a Macerata nel 1639.
Nel declinar del secolo XVII, come altre
ragguardevoli, venne a mancare 1* acca^
demia, indi risorse neli776col nome di
Società Georgica de* Sollevati. Variato
lo stemma, questo si formò d'un aratro
legato ad una colonna di porfido d'ordi-
ne toscano, e sopra di essa il sole che at'
trae le nuvole come pianeta fecondatore
della terra. Indi si progettò l'acquisto di
un campo pubblico o orto botanico per
l'esperii'uze agrarie; si slubifi uno cassa