Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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mine limitato stabilito, e stabilita la pace,
o contrattata ia tregua, durante il tem-
po o dell'una o dell'altra, i chierici, i fo-
restieri, gli agricoltori, non debbono dal-
le loro operazioni distornarsi, ed inquietarsi
, e debbono avere sicurezza. Tanto
ricavo dalla lez. 34^ Della tregua e della
pare, delie Lezioni di diritto cano-
nico del prof. Vermiglioli. Questi inoltre
dichiara, che presentemente non ha più
luogo quanto si prescrissedaldìrittocanonico
sulla tregua e sulla pace, e non ha
luogo sulla guerra che potesse farsi fra
nazioni e sovrani, ma riguardano le con-
tese, e le privale e domestiche guerre ed
inimicizie, e queste vennero riprovate e
segnatamente da'concilii generali di La-
tetano Il e III, e per reprimere la bar-
barie e la violazione, eh' erano frequen-
ti neir invasione de' barbari e nei ferrei
secoli, ne' quali impunemente i privati
impugnavano le armi senza avere riguardo
agli amici e a*parenti,per cui erano in
trionfo le inimicizie, le rapine, i saccheggi,
gì' incendii, gli omicidii, che neppure
i principi ed i re aveano forza e mo-
di da reprimere, come ci assicura s. Pier
Damiani e altri. Quanto all'armistizio, si
definiscepacetemporanea.Qualunquesia
l'origine di questa parola armistizio, ella
desta in tutti l'idea d'una convenzione,
perla quale due eserciti in campagna e di
fronte impegnansi reciprocamente a ces-
sare da ogni atto di ostilità. Gli armisti-
zi sono generali o parziali. I primi sono
conclusi da due eserciti interi , in modo
che le loro operazioni aggressive sieno so-
spese su tutti i punti ad un tratto. Questi
armistizi non si concludono tra'generali
supremi degli eserciti, ma tra gli slessi governi.
Gli armistizi parziali producono
una sospensione d'armi fra due corpi d'e-
sercito, fra truppe isolate, ovvero fra as-
sedianti ed assediati. Essi ponno venir
conclusi da'generali e da' capi de' corpi,
senza la ratiiicazione de'loro governi; devono
però essere approvati o ratificati dal
Gomaudante supremo, almeno qualora
VUL. LXXIX.
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abbiano ad avere qualche durala. Forse
sarebbe più conveniente indicare sotto il
nome di semplici sospensioni d'armi ta-
li convenzioni fra due capi di corpi; chiamare
armistizi propriamentedetti le con-
venzioni concluse per due eserciti interi
da'Ioro comandanti supremi; ed appellar
tregue quelle che, derivando direttamente
da'governi, concernono ad un tempo
e in ogni punto tutte le forze combatten-
ti. Il diritto delle genti ha stabilito rego-
le, a fin d'impedire, che per la mala fe-
de d'una delle parti contraenti, l'armistizio
non torni in detrimento dell'altra. La
regola primaria, quella dalla quale scatu-
riscono tutte le altre, è l'obbligo, che assume
ciascuna parte, d'astenersi non solo
da ogni atto simigliante ad un combattimento
, ma eziandio da qualunque
impresa militare, la quale, senza essere
una diretta aggressione, tendesse a dimi-
nuire i vantaggi e le forzedel nemico, che
avrebbe ad essa potuto opporsi senza l'ar-
mistizio. Questo principio è posto sotto la
salvaguardia dell'onore militare; un ge-
nerale, che se ne allontanasse, macchie-
rebbe il suo nome di slealtà. Una tale so-
perchieria è rarissima. Però siccome essa
è possibile, si danno ordinariamente re-
ciproche malleverie. Altra volta solevan-
si consegnare in deposito fortezze e piaz-
ze, come pegno dell'intenzioni del nemi-
co, o per maggiormente vincolarlo ad adempiere
le sue obbligazioni. Ma le con-
venzioni di questo genere sono divenule
assai rare. Si fanno al più quando trat-
tasi, prima della pace definitivamente, di
far isgombrare un territorio da un esercito
intero. Altra volta eziandio prendevansi
od esigevansi slalichi o ostaggi. Si ricorre
pur oggi a questo provvedimento, quando
trattasi co'sudditi del nemico, ne'paesi oc-
cupati; ma tra'principali stati dell'Euro-
pa più non si esige da potenza a potenza la
guarentigia degli ostaggi. O^gimai la fe-
dele osservanza degli armistizi è assicu-
rata sopr.ittulto dal legittimo peso dell'o-
piuiouc pubblica. La potenza che uè abu-