Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...
Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ... Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...
200 TRE tanca rinunzia del vescovo Antonio Ri- ghi> intesoli parere tle'cartlinali delia con- gregazione di propaganda /tV/f^, sollo la cui giurisdizione sono i due vescovati, come esistenti nelle parti degT infedeli. Quindi a'23 marzo col moto-proprio, Espando la chiesa, vescovile di Maicana e Trebigne sprovveduta d'entrate sufficien- ti al decoroso sostentamento del propiio pastore,a dare al vescovo ^ro tempore un qualche aumento all'entrate di sua chie- sa, gli assegnò 1' annua rendila di scudi 200 spettanti alla congregazionedi S.Pie- tro in Cattedra de'sacerdoti di Ragusi, come notai a Mabcana, riportando i vescovi successorijfinchè GregorioXV I, trovando vacanti le sedi di Marcana e Trebigne, e governale dal vicario capitolare d. Domenico Socolovich , che risiedendo in Ra- gu^i ogni anno. portavasi alla visita delle due diocesi, e perciò riceveva annui scu- di 5o dalla congiegazione di propagan- da, a'3o setlembrei839 affidò 1' atnmi- nistrazione di Marcana e Trebigne al ve- scovo di Ragusi. Poiché nella circoscrizio- ne delle diocesi di Dalmazia, fatta daLeone XII colla bolla Locuinh. Petvi yipo- stolif de' 3o giugno 1828. Ragusi ccsnÒ d' essere arcivescovato, e fu dichiarata suffiaganea della metropoli di Zara, alla quale furono sottomessii vescovati diTre- bigne e Marcana. Ora le sedi vescovili sono vacanti del pastore e dell'amministra- tore. Dello stalo delle due diocesi di Tre- bigne e Marcana, a quest'articolo ne fe- ci cenno, essendovi parrocchie con curali in Marcana, che si compone di 5 isolette disabitale, che ha la parrocchia di Dubrave; in Trebigne con 20 villaggi e 886 cattolici, in Ranno con 19 villaggi 6x098 cattolici, in Gradazcon 16 villaggi e 1293 cattolici, e in Rasna con 32 villaggi e 1437 cattolici. Le parrocchie propriamente sono in maggior numero, ma sono amministrate da 5 parrochi residenti ne'Iuoghi nominali, secondo le ultime no- tizie. L'Herzegoviua o Erzegovina Hert- T R E zegovina, TTerlzegovinae, Cliulmia, già ducalo (li s. Saba, è mi paese dell'Europa che dipen^le parte dall'impero d'Au- stria e parte dell' impero di Turchia, e forma deli." di quest'imperi una parte della Dalmazia, verso il sud-est, senza es- servi considerala come una divisione po- litica; nel 2." costituisce il sangiacalo della Bosnia. Questo sangiacalo è limitalo al nord-ovest da quello di Dagna-luka, al nord e al nord-ovest da quello di Traw- nik, col quale ha per confine la catena delle Alpi Dinariche; le montagne islesse lo dividono all'est dal sangiacalo di No- vibazar. Tocca verso il sud-est il paese di Montenegi-o (che descrissi a Scutari), e verso il sud-est e l'ovest la Dalmazia, che [ ero lascia in due luoghi avanzarsi fino al mare Adriatico, ove sopra un'assai piccola estensione di coste, proietta la punta di Kleck in faccia alla penisola di Sabioiicello. La sua lunghezza è di 47 le- ghe, e la sua media larghezza di 20. E' questo paese quasi interamente coperto dalla ramificazione meridionale dell' Al- pi Dinariche, che coronano i monti Vra- batz e Lioubouchka nel nord del sangiacalo, i monti Porim, Bielosok , Dubrava e Gradina nel centio, ed i monti Tzaba,Tzerna,Slarka, Zavedin,Stareli- na e Prologh nella parte occidentale; que- sti ultimi formano una porzione del san- giacalo, dal lato della Dalmazia. Lesole pianure un poco considerabili sono quel- le di Gabela, in cui si estendono le pa- ludi di Utovo, e quella di Grohovo, verso le frontiere del Montenegro. La Her- zegovina è inclinata al sud-ovest verso l'Adriatico, e quasi tulle le acque che la bagnano vanno in questo mare col mezzo della Narenta; questo corso di acqua considerabile percorre il centro del paese e vi riceve a destra la Dretsnilza, l' los- sinitza, che sorge dal lago Dialo, ed il Trebisat; a sinistra il Drinovnik, il le- sero, la Bouhna e la Crupa. In questa re- gione ripiena di piccoli piani elevali chiu- si da alle cinture di muutague, non è ra-
TRE ro il vedere delle riviere perdersi in prò* fondi abissi, per non ricomparir poscia se non dopo un corso mislerioso di qualche lega, ed anche per non più mostrarsi sulla superfìcie del suolo; di lai numero sono laTrebiuschìIza verso il sud, e la Miliaska verso il nord. Le rendile di questo sangiacalo sono calcolale in ragione di 245,eoo aspri. Trebigne n' è d capoluogo, e Moslar, Mostaria y Andetrium , Mande- trìum, situata verso il centro del paese, è poscia la più ragguardevole città. Mostar capoluogo di distretto a i 7 leghe da Bosna-Serai, capitale della Bosnia, è cìn- ta di mura merlate, i cui due terzi stan* no sulla riva destra della Narenla, e il re- stante sulla sinistra: si comunica dall'una alTaltra parte col mezzo di un ponte in pietra di un solo arco, lungo 45>o piedi, che si crede eretto da Traiano. Ha fabbriche d'armi rinomale e fa un com- mercio attivissimo in bestiame, biade e vino. Conta più di 10,000 abitanti, de* quali due terzi sono torcili e il restante greci-uniti cattolici. Alcuni geografi dicono corrispondere Moslar all'antica Sa- lo/ita7i£r,a\ìv\ la dicono chiamata anticamente Chulmia.Chclinum e Zacliulinia. Però con questi nomi è piuttosto denomi- nalo il paese deirilerzegovma, il quale fece parte del regno di Servia (f^).N{!l me- dio evo fu governalo da un principe in- dipendente, cheTimurlach pascià rese tri- butario; in seguilo Mohammed pascià ne fece la conquista, e fu incorporalo poco tempo dopo ne' [)ossedinìenli ottomani. La porzione occupata dalla possente repubblica di Venezia avea per capitale Ca- sleinuovo; fu riunita poscia alle Provin- cie ILlirirhe e quindi all'impero Austria- co in cui è ancora. Castel Nuovo, rV/.sY/v^m ìwvuw^ iVf06'6f 5- ^/-//m, città della Dalma* zia a più di 4 leghe da Catlaro, è posta sul golfo del nome istesso e sulle fdde di una montagna, ed ha qualche fortifica* /ione. La parte alla è occupala dalla cit- Ituleila di Castel di Terra, che domina in- lerauienle la città, e le cui lurlificazioui voli. LXXIX.. TRE 201 sono mal conservate. Ha sulla riva la cit- tadella di Castel di Mare, la miglior di- fesa di Caslelnuovo. Sopra un' altura a circa 23o tese da Castel di Terra , evvi il forte detto la Fortezza SpagnuoIa,per- chèifu eretta dagli spagnuoli, allorché es- sendo alleati de' veneziani, s'impadronirono diCaslelnuovo nel 1 538.Questo for- te domina i dintorni e soprattutto il sob- borgo dalla parte di Ragusi. La città per se è di poca considerazione, e poco commerciante; vi è la chiesa pe'callolici, un convento di cappuccini, ed una chiesa greca. Il nuovo e ben costruito lazzaretto non è molto distante dalla città,i sobbor- ghi sono assai popolali, eia maggior par- te di greci per credenza. Credesi fondala questa città da Twartko re di Rascia, e che fosse altresì la capitale dell'Erzego- vina, perchè serv'i di residenza ad alcu- ni de'suoi principi. Uno de' suoi castelli fu fabbricato nel iSyS da Tuandeio re di Bosnia. I turchi l'occuparonocon altre città, ma nel 1 538 fu presa dall'armata combinata di Paolo III, dell'imperatore Carlo V, e della repubblica di Venezia, restandovi la guarnigione imperiale spagnuola:ma nel 1 589 il famoso corsaroBarbarossa,con poderoso esercilOjs'impadromdiCaslelnuovo con grandissima perdita degli spagnuoli. Nel 1572 i veneziani ten- tarono un assalto, ma inutilmente, finche se ne impadronirono poscia a'3o settembre 1687, comandali dal generale Gnolamo Corner, e la possederono sino al 1797, dopo la quale epoca Caslelnuovo subì la sorte di questa parie dell'Erzego- vina. Su questo paese ecco quanto scris- se il p. Parlalo nell' Illyrìci sacri t. i, p. 159. Ad llliiriun swe Ce. tiunm finmìuniri'^rcdinr nccesse est. Ah co cnirn ìnìtìum ducchat nobilissima Dalmatiae Mcditcrrancac provincia^ quani Ilerzc^ovinam et ducatums.Sahae vocant nacque ultra Naroncm lon^issime in (jf Or Inni cxciirrchat.Dc liacquac scrìpsit docte copioscqne Topo^raphus /funga- rieus, huic loco aUcxcre juvat. » /i«t' 14
- Page 153 and 154: TR A presa ili Belgrntlo (tli cui r
- Page 155 and 156: TUA ceml'ie, nel qiial gioiiio è i
- Page 157 and 158: TRA. cevere i fiiilll: il che ulcui
- Page 159 and 160: TRA cadavpie tiol Papa nella basHic
- Page 161 and 162: T R A per forra le torcie ad alcuni
- Page 163 and 164: T R A ivCìCc, perciò generale era
- Page 165 and 166: TR A. il lrn«;porlo tlel suo corpo
- Page 167 and 168: TRA fine il camerlengodel clero, co
- Page 169 and 170: T R ;V chiusa e inchiodata quella c
- Page 171 and 172: T II A nei secomli vespeii ilei Cor
- Page 173 and 174: TRA lìole ne gettarono le sagre po
- Page 175 and 176: TU A senxa le reliquie de'snnli, co
- Page 177 and 178: TUA nella bcisilica Vatìcniia la t
- Page 179 and 180: T R A Origo primicerio. Il capitolo
- Page 181 and 182: TRA quasi in cìimenlicanza, quando
- Page 183 and 184: TRA re coll'eseinpio di lauta viil
- Page 185 and 186: TRA della città fu vestita secondo
- Page 187 and 188: TR A islraortlinnria pooìpa. Dopo
- Page 189 and 190: TRA sia fiii'ono Wiseman arcivescov
- Page 191 and 192: TRA trsn n prcst.ue omaggio alla fo
- Page 193 and 194: TR A dal Pontifìcnle romano o cìa
- Page 195 and 196: T U A slenlMri (ìegli errori de^li
- Page 197 and 198: •j R A I.nnìl)ei!ini, poi lienct
- Page 199 and 200: TRA jil'iì sua cliiesa, pel suo uH
- Page 201 and 202: TRA zlone delle sagre funzioni, ond
- Page 203: T R E via. Delle copiose reiulile c
- Page 207 and 208: T R E lo nel vivo sasso; gli antich
- Page 209 and 210: TRE bisonda fu Donno, die nel 3 2 5
- Page 211 and 212: T U E stantinopoli{f .),i\ucUeiìt\
- Page 213 and 214: TRE furono citali due passi dì s.
- Page 215 and 216: te avea invitato i TRE vescovi diss
- Page 217 and 218: TRE ri la Porta di s. Paolo (F.) e
- Page 219 and 220: TUE un libbra, da raildoppitn'si «
- Page 221 and 222: TRE mine limitato stabilito, e stab
- Page 223 and 224: TRE port miilucl que dans celid env
- Page 225 and 226: TRE scaltarsi dall'Ira tle'nemici c
- Page 227 and 228: TRE Quella legge fu consuleiula da'
- Page 229 and 230: TRE come In giierin, anche la più
- Page 231 and 232: T a E futarle, farà sì die molti
- Page 233 and 234: T 11 E Leon. Nel 1762 Giuseppe Dome
- Page 235 and 236: T R E olionì, poi Pio Vili. Tante
- Page 237 and 238: TUE tallì con pietra dura incisa a
- Page 239 and 240: TEE «servi vissuti 3 anni sinc mol
- Page 241 and 242: TRE bri (ìelln società Georgica e
- Page 243 and 244: T K E la slnpcndissima gemina col C
- Page 245 and 246: TRE portava in ]\ronleccliio per qu
- Page 247 and 248: TRE rlprodotla dal march. Ricci, e
- Page 249 and 250: TRE poeta, le cui rime furono stamp
- Page 251 and 252: R E chili tl'Ilnlia tutto il cloiul
- Page 253 and 254: TRE camera aposlolicn, fra 1 5 gior
TRE<br />
ro il vedere delle riviere perdersi in prò*<br />
fon<strong>di</strong> abissi, per non ricomparir poscia se<br />
non dopo un corso mislerioso <strong>di</strong> qualche<br />
lega, ed anche per non più mostrarsi sulla<br />
superfìcie del suolo; <strong>di</strong> lai numero sono<br />
laTrebiuschìIza verso il sud, e la Miliaska<br />
verso il nord. Le ren<strong>di</strong>le <strong>di</strong> questo sangiacalo<br />
sono calcolale in ragione <strong>di</strong> 245,eoo<br />
aspri. Trebigne n' è d capoluogo, e Moslar,<br />
Mostaria y Andetrium , Mande-<br />
trìum, situata verso il centro del paese,<br />
è poscia la più ragguardevole città. Mostar<br />
capoluogo <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretto a i 7 leghe da<br />
Bosna-Serai, capitale della Bosnia, è cìn-<br />
ta <strong>di</strong> mura merlate, i cui due terzi stan*<br />
no sulla riva destra della Narenla, e il re-<br />
stante sulla sinistra: si comunica dall'una<br />
alTaltra parte col mezzo <strong>di</strong> un ponte in<br />
pietra <strong>di</strong> un solo arco, lungo 45>o pie<strong>di</strong>,<br />
che si crede eretto da Traiano. Ha<br />
fabbriche d'armi rinomale e fa un com-<br />
mercio attivissimo in bestiame, biade e<br />
vino. Conta più <strong>di</strong> 10,000 abitanti, de*<br />
quali due terzi sono torcili e il restante<br />
greci-uniti cattolici. Alcuni geografi <strong>di</strong>cono<br />
corrispondere Moslar all'antica Sa-<br />
lo/ita7i£r,a\ìv\ la <strong>di</strong>cono chiamata anticamente<br />
Chulmia.Chclinum e Zacliulinia.<br />
Però con questi nomi è piuttosto denomi-<br />
nalo il paese deirilerzegovma, il quale fece<br />
parte del regno <strong>di</strong> Servia (f^).N{!l me-<br />
<strong>di</strong>o evo fu governalo da un principe in-<br />
<strong>di</strong>pendente, cheTimurlach pascià rese tri-<br />
butario; in seguilo Mohammed pascià ne<br />
fece la conquista, e fu incorporalo poco<br />
tempo dopo ne' [)osse<strong>di</strong>nìenli ottomani.<br />
La porzione occupata dalla possente repubblica<br />
<strong>di</strong> Venezia avea per capitale Ca-<br />
sleinuovo; fu riunita poscia alle Provin-<br />
cie ILlirirhe e quin<strong>di</strong> all'impero Austria-<br />
co in cui è ancora. Castel Nuovo, rV/.sY/v^m<br />
ìwvuw^ iVf06'6f 5- ^/-//m, città della Dalma*<br />
zia a più <strong>di</strong> 4 leghe da Catlaro, è posta<br />
sul golfo del nome istesso e sulle fdde <strong>di</strong><br />
una montagna, ed ha qualche fortifica*<br />
/ione. La parte alla è occupala dalla cit-<br />
Ituleila <strong>di</strong> Castel <strong>di</strong> Terra, che domina in-<br />
lerauienle la città, e le cui lurlificazioui<br />
voli. LXXIX..<br />
TRE 201<br />
sono mal conservate. Ha sulla riva la cit-<br />
tadella <strong>di</strong> Castel <strong>di</strong> Mare, la miglior <strong>di</strong>-<br />
fesa <strong>di</strong> Caslelnuovo. Sopra un' altura a<br />
circa 23o tese da Castel <strong>di</strong> Terra , evvi<br />
il forte detto la Fortezza SpagnuoIa,per-<br />
chèifu eretta dagli spagnuoli, allorché es-<br />
sendo alleati de' veneziani, s'impadronirono<br />
<strong>di</strong>Caslelnuovo nel 1 538.Questo for-<br />
te domina i <strong>di</strong>ntorni e soprattutto il sob-<br />
borgo dalla parte <strong>di</strong> Ragusi. La città per<br />
se è <strong>di</strong> poca considerazione, e poco commerciante;<br />
vi è la chiesa pe'callolici, un<br />
convento <strong>di</strong> cappuccini, ed una chiesa<br />
greca. Il nuovo e ben costruito lazzaretto<br />
non è molto <strong>di</strong>stante dalla città,i sobbor-<br />
ghi sono assai popolali, eia maggior par-<br />
te <strong>di</strong> greci per credenza. Credesi fondala<br />
questa città da Twartko re <strong>di</strong> Rascia, e<br />
che fosse altresì la capitale dell'Erzego-<br />
vina, perchè serv'i <strong>di</strong> residenza ad alcu-<br />
ni de'suoi principi. Uno de' suoi castelli<br />
fu fabbricato nel iSyS da Tuandeio re<br />
<strong>di</strong> Bosnia. I turchi l'occuparonocon altre<br />
città, ma nel 1 538 fu presa dall'armata<br />
combinata <strong>di</strong> Paolo III, dell'imperatore<br />
Carlo V, e della repubblica <strong>di</strong> Venezia,<br />
restandovi la guarnigione imperiale spagnuola:ma<br />
nel 1 589 il famoso corsaroBarbarossa,con<br />
poderoso esercilOjs'impadrom<strong>di</strong>Caslelnuovo<br />
con gran<strong>di</strong>ssima per<strong>di</strong>ta<br />
degli spagnuoli. Nel 1572<br />
i veneziani ten-<br />
tarono un assalto, ma inutilmente, finche<br />
se ne impadronirono poscia a'3o settembre<br />
1687, comandali dal generale Gnolamo<br />
Corner, e la possederono sino al<br />
1797, dopo la quale epoca Caslelnuovo<br />
subì la sorte <strong>di</strong> questa parie dell'Erzego-<br />
vina. Su questo paese ecco quanto scris-<br />
se il p. Parlalo nell' Illyrìci sacri t. i,<br />
p. 159. Ad llliiriun swe Ce. tiunm finmìuniri'^rc<strong>di</strong>nr<br />
nccesse est. Ah co cnirn<br />
ìnìtìum ducchat nobilissima Dalmatiae<br />
Mc<strong>di</strong>tcrrancac provincia^ quani Ilerzc^ovinam<br />
et ducatums.Sahae vocant<br />
nacque ultra Naroncm lon^issime in<br />
(jf<br />
Or Inni cxciirrchat.Dc liacquac scrìpsit<br />
docte copioscqne Topo^raphus /funga-<br />
rieus, huic loco aUcxcre juvat. » /i«t'<br />
14