Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...
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igB TRA ph'ctilur una nnn eie. atqiie ìtiuleeim paroeeìifi supprcssae (lioeeesìs Trni^iiriensìs nimJrnm^ Bossjglino, Pargomety Zechievieza^Berstranowo, Ogsye, Zoor- glieì'o, Plsoka, Liikidol, GlinhitorizzOy Bnsthùzzn^ et Blisua. TRAUTMANNSDORFWEINSBERG Maria Taddeo, Cardinale. Nacque in Gratz nella Sliria, diocesi di Secovia, a' 28 maggio I 76 r, da antica e nobilissima fiimiglia che possiede signorie in Austria e Boemia, creata sinodo! 1623 conti del- l'impero, nel 1715 magnati d'Ungheria, e poi neli8o5 principi dello stesso im- pero secondo l'ordine di primogenitura. Educato e istiuilo con molta cina, fece in patria i suoi studi sino alla filosofia. Manifestando traspoito e vocazione allo sfato clericale, passò nel collegio Germanico Ungarico di Ticino per appiendere la teologia, ove nel [78^, dopo aver so- stenute pubbliche di-pule, fu insignito della lamea dottorale. Ornalo di erudi- zione ecclesiastica, ascese i sag^ri ordini, e nel dello anno ricevè in Gratz il sacer- dozio, e quindi la cuia d'anime in Isle sia nella parrocchia diCarnovia.Nel i 785 fu fallo decano, arciprete e parroco Ho!- Icscoviense, e assessore del concistoro ec* tlesiaslico, ulTizi lutti che funse con lo- devole zelo. Indi volle istruirsi nella lingua moiava, esi dedicò con amore paterno all'assistenza dell' istituto de' poveri, fondato nel uionaslero della ss. Trinità. Maturo nelle virtù e edificante ecclesia- stico, nel 1793 fu designato vescovo di Trieste; futtavolla Pio VI nel concisto- ro del (."giugno 179'^ lo preconiz/ò ve- scovo di Kòuigsgratz, ricevendo l'episco- pale consagrazioner8 settembre. Vacata l'illuslre sede arcivescovile d'Olmiitzper morte del cardinal Colloredo, l'arcidu- ca d'Austria Rodolfo Ranieri, poi cardi- nale, che n'era il coadiutore con futura successione, a' i 5 setten»brei8i i cede i suoi diritti, onde a'26 novembre fu elet- to Maria Taddeo, il quale fu conferma- lo da Pio VII sollanlo nel concistoro de* T R A I 7 marzo 18 r5, a cagione dello polillcihc vicende, sciogliendolo dal vincolo della chiesa di Kònig'^giat/. Dopo di essere stato solennemente intronizzato nella me- tropolitanad'OlmiitZjl'imperatoieFran- cesco I fece calde istanze a Pio VII che lo annoverasse al sagro collegio, e il Pa- pa l'esaudì nel concistoro de'aS settem- bre 18 16, cieandolo cardinale dell'ordi- ne de'preli con bellissimo elogio, invian- dogli la notizia col berrettino cardinalizio per la guardia nobile d, Emanuele de* principi Ruspoli, a cui aflìdò egual incarico pel cardinal Salni vescovo di Gmk. La berretta cordinalizia gliela trasmise a mezzo dell'ableeiJto apostolico mg.*^ Leo- poldo Ruspoli fratello della guardia no- bile, come si ha i\iì* Diari di iìorna. n.° jj e 86. Ilcardiiiale zelantissimo paslore,vi- silo paternamente l'arcidiocesi nel 1816, 1817 e 1818; dall'imperatore fu deco- rato della grancroce dell'ordine di Leopoldo,ecessòdi vjverea' 1 o gennaio 1819 di morte prematura in Vietma, d' anni 58 non compiti; e tra
T R E via. Delle copiose reiulile che a lui pro- venivano da tuli benefizi, si valeva o per sovvenire i poveri o per risarcire le chie- se, nìenando vita divola e lolla applica- ta a^ii sludi sagri, onde il cardinal Lani- bergh vescovo ili Passavia, che ne avea allo concelto, lo dichiarò suo vicario nel TAuslria inferiore. Nel nienUe che eser- citava lale impiego, contrasse in Vienna Sheila amicizia coH'arcivescovo cardinal Kollonitz, che dal Papa l'oUennea suo coadiutore, e gli successe nel i yS i . Pre- se possesso della metropolitana con plau- so di tulli i buoni, che presto amcnira- rono in lui maschia virtù, e le sanli$si> me leggi colle quali restaurò la decaduta disciplina ecclesiastica, procurando d' i- slillare nel suo popolo verace e sincera divozione. Si mostrò benefico e generoso colle persone vii luose, e non maiìcò nel tempo stesso di piovvedere all'indigenze e alle necessità delle povere e miserabili famiglie. L* imperatore Francesco I Io deputò prefetto e njoderatore degli slu- di nell'università di Vienna, e l'impera- trice M.^ Teresa lo dichiarò suo inlin)0 consiglierejcfece istanza aBenedettoXlV perchè lo creasse cardinole, ciò che il Pa- pa esegui a'5 aprile 1^56 e dell'ordine de'preti. Ma un colpo d'apoplesia lo rapi al ujondo in Vienna a' io marzo lySy, di 53 anni. Il suo cadavere ebbe sepol- tura in quella metropoltlana, dove alla di lui uit^moria fu eretto nobile e magni- fico monumento, fregiato d'onorevole e- logio, postovi dal suo fratello principe Gio. Gugliehno. TUElÌAoTIlEBlA. /.Trevi. TllEBlGNE (7Vz7;«//^v/). Città vescovile della Turchia Europea in Dalmazia e nella Bosnia (della (juale regione ripar- lai aSiRMio),sangiacatodi Ilertzegovina, della quale parlerò poi (con>e promisi al Irove), come sua capitale. Questa città è capoluogo di giurisilizione, a 5 leghe da Ragusi eil a i 4 da ISiksiki, sulla sponda destra della Trebignilza, presso al mare, già sede del vescovo. E' dilcsu da un forte T R E I (;() quadrato, rinfiancato da 4 torri, dal Ca- stellano chinmata ragguardevole città con Gooo abitanli;allri dicono di meno,e dedicali in gran parte all'agricoltura. Nel- la piìi parte sono turchi e greci scisma- tici. Come lontana dalla strada maestra è poco conosciuta, onde poco se ne scris'^e da' geografi. Altri la chiamano Tribi- gne o Trebigna, Tribuniu/n, Trìhiiliuni. 11 p. Parlato, Illirici sacri 1. 1 , p. i 6 i ancor egli dice ciie poco di Trebigne ne scrissero gli stessi topografi ungarici, ed ecco quanto ne riporta. Ci^ÙLas^cjuain ve- tcrcs T/ibuliuni, sive Trihiuiiain dixe- re, mine autcni Tribignc vulgo dicimus^ a filmo ejasdcm appellationis, a quo rigalur^ nomenclaiurani accepit. A Ra- gusina civilatc, cui olini ohnoxia fueratj aliquod inilliarihus italìcis ahsce- dit. Cactcruni civitas adinodum tennis, hcllique injuviisfcdwn ^'a stata j Turcis ab uno et aniplius sacculo obtemperat, scdes alioquin Episcopi, qui una cani Mcrcancìisi juxta posito Ragusini ine- tropolitae crat suffi-aganeus.ha sede ve- scovile diTrebigue fu eretta nelsecoloXI, e Papa Alessandro 11 del i o6 i la dichia- ròsulIVaganea della metropoli d'Anlivai i, ed in seguito lo divenne di quella di Ra- gusi. Quindi Pio 1 1 a' 1 9 marzo i 463 l'imi alla sede vescovile d\Marca/ia{^l'.)oI\fcrcana oDIcrca^x] che confermò a' i 7 dicem- bre i482Sisto IV. 11 p.lMireocheneliGi 3 pubblicò la Notitia Episcopatunni^ve'^x- stiò Marcatenais et Tribunicnsis uniti, sub dominio reipublicac Ragusinam, e di lale metropoli sulhaganee. Altrettanto si legge in Commanville, che nel i 700 ci diede 1' Ilistoirc de tous Ics Evcsckcz, notando che Trebigne era piena di tur- chi e di greci, e con •i/\. famiglie cattoliche. Si legge ucW Appcndix del Bull. Pont, de Propaganda fide, t. 2, p.i4> il breve Àposlolatus o//icinni,i\tì 17 marzo 1 727, diretto a Francesco Girolamo bo- na di Ragusi, vicario generale e primi- cerio di quella chiesa, da lui eletto ve- scovo di Trcbigue e Mutcaua, per spon-
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via. Delle copiose reiulile che a lui pro-<br />
venivano da tuli benefizi, si valeva o per<br />
sovvenire i poveri o per risarcire le chie-<br />
se, nìenando vita <strong>di</strong>vola e lolla applica-<br />
ta a^ii slu<strong>di</strong> sagri, onde il car<strong>di</strong>nal Lani-<br />
bergh vescovo ili Passavia, che ne avea<br />
allo concelto, lo <strong>di</strong>chiarò suo vicario nel<br />
TAuslria inferiore. Nel nienUe che eser-<br />
citava lale impiego, contrasse in Vienna<br />
Sheila amicizia coH'arcivescovo car<strong>di</strong>nal<br />
Kollonitz, che dal Papa l'oUennea suo<br />
coa<strong>di</strong>utore, e gli successe nel i yS i . Pre-<br />
se possesso della metropolitana con plau-<br />
so <strong>di</strong> tulli i buoni, che presto amcnira-<br />
rono in lui maschia virtù, e le sanli$si><br />
me leggi colle quali restaurò la decaduta<br />
<strong>di</strong>sciplina <strong>ecclesiastica</strong>, procurando d' i-<br />
slillare nel suo popolo verace e sincera<br />
<strong>di</strong>vozione. Si mostrò benefico e generoso<br />
colle persone vii luose, e non maiìcò nel<br />
tempo stesso <strong>di</strong> piovvedere all'in<strong>di</strong>genze<br />
e alle necessità delle povere e miserabili<br />
famiglie. L* imperatore Francesco I Io<br />
deputò prefetto e njoderatore degli slu-<br />
<strong>di</strong> nell'università <strong>di</strong> Vienna, e l'impera-<br />
trice M.^ Teresa lo <strong>di</strong>chiarò suo inlin)0<br />
consiglierejcfece istanza aBenedettoXlV<br />
perchè lo creasse car<strong>di</strong>nole, ciò che il Pa-<br />
pa esegui a'5 aprile 1^56 e dell'or<strong>di</strong>ne<br />
de'preti. Ma un colpo d'apoplesia lo rapi<br />
al ujondo in Vienna a' io marzo lySy,<br />
<strong>di</strong> 53 anni. Il suo cadavere ebbe sepol-<br />
tura in quella metropoltlana, dove alla<br />
<strong>di</strong> lui uit^moria fu eretto nobile e magni-<br />
fico monumento, fregiato d'onorevole e-<br />
logio, postovi dal suo fratello principe<br />
Gio. Gugliehno.<br />
TUElÌAoTIlEBlA. /.Trevi.<br />
TllEBlGNE (7Vz7;«//^v/). Città vescovile<br />
della Turchia Europea in Dalmazia<br />
e nella Bosnia (della (juale regione ripar-<br />
lai aSiRMio),sangiacato<strong>di</strong> Ilertzegovina,<br />
della quale parlerò poi (con>e promisi al<br />
Irove), come sua capitale. Questa città è<br />
capoluogo <strong>di</strong> giurisilizione, a 5 leghe da<br />
Ragusi eil a i 4 da ISiksiki, sulla sponda<br />
destra della Trebignilza, presso al mare,<br />
già sede del vescovo. E' <strong>di</strong>lcsu da un forte<br />
T R E I<br />
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quadrato, rinfiancato da 4 torri, dal Ca-<br />
stellano chinmata ragguardevole città<br />
con Gooo abitanli;allri <strong>di</strong>cono <strong>di</strong> meno,e<br />
de<strong>di</strong>cali in gran parte all'agricoltura. Nel-<br />
la piìi parte sono turchi e greci scisma-<br />
tici. Come lontana dalla strada maestra<br />
è poco conosciuta, onde poco se ne scris'^e<br />
da' geografi. Altri la chiamano Tribi-<br />
gne o Trebigna, Tribuniu/n, Trìhiiliuni.<br />
11 p. Parlato, Illirici sacri 1. 1 , p. i 6 i<br />
ancor egli <strong>di</strong>ce ciie poco <strong>di</strong> Trebigne ne<br />
scrissero gli stessi topografi ungarici, ed<br />
ecco quanto ne riporta. Ci^ÙLas^cjuain ve-<br />
tcrcs T/ibuliuni, sive Trihiuiiain <strong>di</strong>xe-<br />
re, mine autcni Tribignc vulgo <strong>di</strong>cimus^<br />
a filmo ejasdcm appellationis, a quo rigalur^<br />
nomenclaiurani accepit. A Ra-<br />
gusina civilatc, cui olini ohnoxia fueratj<br />
aliquod inilliarihus italìcis ahsce-<br />
<strong>di</strong>t. Cactcruni civitas a<strong>di</strong>nodum tennis,<br />
hcllique injuviisfcdwn ^'a stata j Turcis<br />
ab uno et aniplius sacculo obtemperat,<br />
scdes alioquin Episcopi, qui una cani<br />
Mcrcancìisi juxta posito Ragusini ine-<br />
tropolitae crat suffi-aganeus.ha sede ve-<br />
scovile <strong>di</strong>Trebigue fu eretta nelsecoloXI,<br />
e Papa Alessandro 11 del i o6 i la <strong>di</strong>chia-<br />
ròsulIVaganea della metropoli d'Anlivai i,<br />
ed in seguito lo <strong>di</strong>venne <strong>di</strong> quella <strong>di</strong> Ra-<br />
gusi. Quin<strong>di</strong> Pio 1 1 a' 1 9 marzo i 463 l'imi<br />
alla sede vescovile d\Marca/ia{^l'.)oI\fcrcana<br />
oDIcrca^x] che confermò a' i 7 <strong>di</strong>cem-<br />
bre i482Sisto IV. 11 p.lMireocheneliGi 3<br />
pubblicò la Notitia Episcopatunni^ve'^x-<br />
stiò Marcatenais et Tribunicnsis uniti,<br />
sub dominio reipublicac Ragusinam, e<br />
<strong>di</strong> lale metropoli sulhaganee. Altrettanto<br />
si legge in Commanville, che nel i 700 ci<br />
<strong>di</strong>ede 1' Ilistoirc de tous Ics Evcsckcz,<br />
notando che Trebigne era piena <strong>di</strong> tur-<br />
chi e <strong>di</strong> greci, e con •i/\. famiglie cattoliche.<br />
Si legge ucW Appcn<strong>di</strong>x del Bull. Pont,<br />
de Propaganda fide, t. 2, p.i4> il breve<br />
Àposlolatus o//icinni,i\tì 17 marzo<br />
1 727, <strong>di</strong>retto a Francesco Girolamo bo-<br />
na <strong>di</strong> Ragusi, vicario generale e primi-<br />
cerio <strong>di</strong> quella chiesa, da lui eletto ve-<br />
scovo <strong>di</strong> Trcbigue e Mutcaua, per spon-