Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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te le molle persone invitale. Mg/ vesco-
"vo ci' Asisi, avutane speciale facoltà, permise
che scendessero a visitare la tomba
della loro fondatrice anche le monache,
alle quali appartiene la chiesa, e che tri-
pudiarono di santa gioia «Ila vista di sì
prezioso deposito. La santa fu trovala col
capo leggermente inchinato, volto verso
i'altare, con la sinistra posata sul petto,
e la destra distesa. Una corona d'alloro,
le cui foglie erano intatte e odorose, ed
aveano il naturale colore e la flessibilità
della foglia di recente disseccata, cinge-
va il virginale suo capo, e nella destra si
vedevano gli steli iW/iorì cUe le furono
posti in niano, quasi a simboleggiare la
virtù di che in vita fu adorna. Nessun tubo
con entro pergamena si trovò, nessu-
na medaglia, che indichi l'epoca, nessuna
cifra ed eudjlema: nondiuieno è cosa cer-
tissima esser quello il corpo di s. Chiara,
perchè si hanno documenti storici con-
leujporaneied autentici, che fanno cono-
scere essere stala quivi collocata per di-
sposizione di Papa Alessandro IV, il qua-
le ne affidava l' incarico con lettera del
1*260 a' vescovi d' Asisi, di Spoleto e di
l'erugia, e la tradizione costante ritene-
va che in quello stesso luogo in cui Ritro-
vato fosse stato ab antico seppellito il ca-
davere della santa. Compiuto il legale riconoscioiento,
fu dall'arcivescovodi Spo-
leto inluonalo il Te Deum in rendimen-
to di grazie all'Altissimo, per essersi tolto
dall' oscurità della tomba il corpo di Lei,
che vivente aveva già illustralo il mondo
collo splendore della sanlilà sua. Appena
cessò la calca degli accorrenti fede-
li, colla assistenza de' medici, chirurghi,
chimici ed archeologi , alla presenza di
molli leslimonifu tolto il corpo della santa
dalla cassa di travertino, la cui mole
rendeva difficile il trasporlo, e collocalo
in un'urna a cristalli, che dipoi chiusa e
sigillala da'y vescovi, fu posta sull'altare
maggiore alla venerazione de'fedeli che in
folla accorsero qi venerare le reliquie della
vergine eroiuciireliquie che per quasi 6 se-
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coli stettero sepolte in una fossa,aellaqiìa-
le parca dovessero dormire fitìchè nel gior-
no estremo del mondo le avesse scosse il
suono dell'angeliche trombe. Ma lo zelo
e la pietà esemplare del vescovo d' Asi-
si, non che la cooperazione d'altre rispet-
tabili persone le tolsero da quel sotterra-
neo, e le restituirouoalla luce del sole, ed
agli omaggi de'concilladini e del mondo
cattolico ; e siccome Asisi fece gran lesta
per l'invenzione del corpo del patriarca
s. Francesco, così meritamente esultò per
lo scoprimento del corpo di s. Chiara; giac-
ché ambedue rendono illustre quella cit-
tà del Subasio. Compiute le ceremonie
che ebbe«o luogo dopo il fortunato ritrovamento
del corpo di s. Chiara, i prela-
ti lasciarono tulli Asisi. Quindi il vesco-
vo diocesano rng.' Landi-Villori, con bre-
ve notificazione annunciò a'suoi fedeli sì
fausto avvenimento, e la solenne processione
che avrebbe avuto luogo domenica
28 settembre, onde portare in trionfo per
la città le sagre spoglie della vergine se-
rafica. E nello stesso tempo ordinava che
un triduo solenne fosse futlo in rendimento
di grazie a Dio, nella slessa chiesa di
s. Chiara ne'gioriii 26, 27 e 28 settembre.
L'encomialo d. Domenico Zanelli fu nuovamente
dal vescovo pregalo a sermona-
re in que'giorni, e condiscendendo al gen-
tile invilo. Io fece con quella valentia e
con quella stessa ammirazione e fruito
ricavalo nel i .''triduo. Intanto la grata no-
tizia dello scoprimento del corpo di s.
Chiara si era sparsa nelle vicine città e
borgate; e l'arcivescovo di Spoleto, e i ve-
scovi di Cagli e Pergola, e di Foligno ri-
tornarono in Asisi, per assistere alla so-
lenne processione. Questi pielali, unitamente
al vescovo diocesano, alla commissione
municipale e a lutti i deputati, che
assisteronoalloscoprimenlo del corpo del-
la santa, la sera del giorno 28 recaronsi
al tenipio^ e volta l'tnna dall'altare maggiore,
ruppero i sigilli e l'aprirono, onde
pomposamente vestire la serallca vergine.
Col concorso d'alcune distinte dame