Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...
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\rjCy TRA segni in Roma la solenne Irnslazione del- le sogie spoglie dell' illustre nobilissima vergine e martire s. Bonosa sua eroica concitladina , che i lomani (in da' secoli più remoti onorarono e l'invocarono pto- lettrice in alcuni mali. Questa santa nel Ili secolo, sotto il superstizioso impera- tore Aureliano, si mostrò intrepida soste- nitrice della fede di Cristo. Confuse ella con risposte,che lo Spirito santo non manca di suggerire a'suoi scivi, lo slesso im- peratore persecutore; stancò colla sua co- stanza ne' vari spietati tormenti soiFerti gli slessi carnefici , confortata sempre nelle sue pene e ne'suoi dolori da un angelo del Signore; trasse coli'esorlazione e cogli esempi dalle tenebre dell'errore ben 5o soldati,chefuronoat)cìi'essi martiri glorio- sissimi; e final mente col germano Eutro- pio e colla sorella Zosima, presso il Por- loRotnano ne riportò il più glorioso trionfo, ottenendo la doppia palma del mar- tirio e della sua intemerata verginità, nel iij^ dice il Piazza ncW Emerologìo di Ho/un, iì'i 5 luglio, giorno in cui se ne ce- lebra la ft'stiì. Si ba da pia tradizione, che fu s. Dunosa trasportata in llotna e se- polta nella casa ove nacque nel rione di Trastevere, nella via che poi prese il suq nome dall'anlicbissima chieda che vi si e- resse sopra, precisamente fra la via della Lungaretta e il Tevere. Questa chiesa di s. Bonosa già esisteva nel secalo XII, poi- ché è ricordata fra le chiese alle quali si distribuiva \\ presbiteriOjnGW Orcio Ror manus di Cencio Camerario, e fu parroc- chia fino a Clemente Vili, il quale l'uni a quella della vicina Chiesa di s. Salvatore della Corte o s. Maria della Luce (/^.)de'religiosi Minimi o Paolotti(V.)j\\ che peròsaràavvenulo pocodopo il 1 600, poiché il Panciroli che in tale anno pubbli- cò / Tesori nascosti di Romciy dice che le due chiese ciascuna era parrocchia se- parata. La chiesa fu concessa ^\V Univer- sità artistica, de calzolai (P^.), il cui sq* dalizioneli 70T la restauro e ne pose me gloria qpn lapide sulla porta niaggipre TRA della chiesa, e v'introdusse il cullo de'ss. Crispino, e Crispiniano loro protettori. Si pretese che in questa chiesa vi fosse stalo sepolto il famoso tribuno e senatore Co- la di Piienzo, il che ripetei nel voi. X II f, p. 3o, e forse altrove, tratto in errore dal- l'asserto del Gabrini, nell' Osservazioni sulla Vita di Cola diRienzo, e del march. Melchiorri nella Guida di Roma. S\ fondava l'asserzione dal Gabrini, citando l'A-» midenio, che un tempo vi si vedea in una lapide l'elligie del tribuno e senatore Rien- zi in abito senatorio, accompagnai;» dai suo n-ome in cifra gotica. L' Aujidenio scrisse dell'esistenza del ritratto, non però del nome, come lo riscontrò nel ms. del- l'Amidenio il dotto Nibby, e lo dichiarò wGWtiRonia nell'anno i 838; e siccouie più non esiste, è dubbiosissitno se realmente fosse l'immagine di Puienzi, come una po- polare tradizione affermava. Ciò sarebbe in aperta contraddizione al narrato dallo storicodel Rienzi, il quale lungi dall'asse- gnareil luogodella sua sepoltura, raccon- ta che il corpo suo fu arso nel Sepolcro a Mausoleo d'Augusto, e ridotto in cenere non ne rimase una bricciola, il che ripe- tei a'suoi luoghi. Aggiimge Nibby, opina- re che il monumento piuttostoche appartenere al tribuno senatore, spettasse ad un individuo della famiglia Irastiberina dei Renzi, che die nome ad una delle pi azze e vie di Trastevere, non lungi da quella dis. Ma ria, forse perchè vi avea le sue abitazio- ni, famiglia che non ebbe alcuna relazione con quella del tribuno, e pare che vidimo- l'asse per lungo lenì pò. Perciò riflelte be- ne il eh. Pudlui, nel Dizionario etinwlo-. giro delle strade e piazze di Ronia^ che Cola di Rienzo fu del rione Regola, ed ebbe l'abitazione incontro la chiesa di s. Ma- ria Egiziaca, già tempio pagano, che io descrissi nel voi, LXXllI, p. 3o3. Per le vicende politiche de'primi anni del secolo corrente, il sagro corpo di s. Donosa fu tol- to dalla chiesa, tenjendoseue la profana- zione, e riposto in luogo particolare, on- de il di lei cullo era andato u popò a poca
TRA quasi in cìimenlicanza, quando Dìo dispo- st; (li ravvivarlo a onore e piolìllo spiri- tuale tli Roma. Giacendo dunque il corpodi s. Bonosa da vari anni quasi dimen- ticalo ed occulto, richiamò la pietà d'illu- stri e pii benelì«tlori,clie ne rinnovarono il sontuoso ornato. Aveiìdo il cardinale Odescalclii vicario di Roma dato la sua chiesa alla recente confraternita fondata da'ininori conventuali, sotto l'invocazione dell'Immacolata Concezione, e de'ss. Francesco d' Asisi e Antonio di Padova, giacché il sodalizio de'calzolai era passa* to nella chiesa di s. Salvatore a PoiiicRot' lo; i superiori della confraternita, nuo- vi proprietari della chiesa, fecero istanza perchè ad essa si restituisse il prezioso de- posito. Venne accolto benignamente tal pio desiderio, e non appena se ne propagò la notizia, ciie in petto di pietosa dama romana si suscitò l'impegno di ricoprire le sagre ossa d'un nuovo ammanto, che riuscì ricco e vaghissimo, come destò in cuore di divoto ecclesiastico romano an- cli'essò il racchiuderle in un'urna del tutto nuova, di gentile ed elegante lavoro. Que- ste piime dimostrazioni verso la santa concittadina risvegliarono il comun volo, che solennemente anche se ne facesse il trasporto, Il cardinal vicario, coll'annuen- za di Gregorio XVI, a'4 agosto 1 838 con apposito invilosagro annunziò a'romani, che nelle ore pomeridiane della domeni- ca 1 1) dello stesso mese ne sarebbe fatta la traslazione solenne dalla chiesa di s. Apol- linare del seminario «ornano, a quella de- dicala a s. Bonosa in Trastevere; pubblicando ancora che il Papa si era degnato di accordare l'indulgenza plenaria, a chi confessato e comunicato l'avesse visitata o in s. Apollinare, o ne'3 giorni consecu- tivi al trasporto, o avesse acccnnpagnato O seguito la processione pregando ili vola- tnente pe'bisogni spirituali elctnporali di S. Chiesa; concessione accordala da Gie- gorio XVI, come zelante dell'onore che Vendesi all'Altissimo in cpielto che si pre- Ha acauli, e a rendete sempi
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segni in Roma la solenne Irnslazione del-<br />
le sogie spoglie dell' illustre nobilissima<br />
vergine e martire s. Bonosa sua eroica<br />
concitla<strong>di</strong>na , che i lomani (in da' secoli<br />
più remoti onorarono e l'invocarono pto-<br />
lettrice in alcuni mali. Questa santa nel<br />
Ili secolo, sotto il superstizioso impera-<br />
tore Aureliano, si mostrò intrepida soste-<br />
nitrice della fede <strong>di</strong> Cristo. Confuse ella<br />
con risposte,che lo Spirito santo non manca<br />
<strong>di</strong> suggerire a'suoi scivi, lo slesso im-<br />
peratore persecutore; stancò colla sua co-<br />
stanza ne' vari spietati tormenti soiFerti gli<br />
slessi carnefici , confortata sempre nelle<br />
sue pene e ne'suoi dolori da un angelo del<br />
Signore; trasse coli'esorlazione e cogli esempi<br />
dalle tenebre dell'errore ben 5o<br />
soldati,chefuronoat)cìi'essi martiri glorio-<br />
sissimi; e final mente col germano Eutro-<br />
pio e colla sorella Zosima, presso il Por-<br />
loRotnano ne riportò il più glorioso trionfo,<br />
ottenendo la doppia palma del mar-<br />
tirio e della sua intemerata verginità, nel<br />
iij^ <strong>di</strong>ce il Piazza ncW Emerologìo <strong>di</strong><br />
Ho/un, iì'i 5 luglio, giorno in cui se ne ce-<br />
lebra la ft'stiì. Si ba da pia tra<strong>di</strong>zione, che<br />
fu s. Dunosa trasportata in llotna e se-<br />
polta nella casa ove nacque nel rione <strong>di</strong><br />
Trastevere, nella via che poi prese il suq<br />
nome dall'anlicbissima chieda che vi si e-<br />
resse sopra, precisamente fra la via della<br />
Lungaretta e il Tevere. Questa chiesa <strong>di</strong><br />
s. Bonosa già esisteva nel secalo XII, poi-<br />
ché è ricordata fra le chiese alle quali si<br />
<strong>di</strong>stribuiva \\ presbiteriOjnGW Orcio Ror<br />
manus <strong>di</strong> Cencio Camerario, e fu parroc-<br />
chia fino a Clemente Vili, il quale l'uni<br />
a quella della vicina Chiesa <strong>di</strong> s. Salvatore<br />
della Corte o s. Maria della Luce<br />
(/^.)de'religiosi Minimi o Paolotti(V.)j\\<br />
che peròsaràavvenulo pocodopo il 1 600,<br />
poiché il Panciroli che in tale anno pubbli-<br />
cò / Tesori nascosti <strong>di</strong> Romciy <strong>di</strong>ce che<br />
le due chiese ciascuna era parrocchia se-<br />
parata. La chiesa fu concessa ^\V Univer-<br />
sità artistica, de calzolai (P^.), il cui sq*<br />
dalizioneli 70T la restauro e ne pose me<br />
gloria qpn lapide sulla porta niaggipre<br />
TRA<br />
della chiesa, e v'introdusse il cullo de'ss.<br />
Crispino, e Crispiniano loro protettori. Si<br />
pretese che in questa chiesa vi fosse stalo<br />
sepolto il famoso tribuno e senatore Co-<br />
la <strong>di</strong> Piienzo, il che ripetei nel voi. X II f,<br />
p. 3o, e forse altrove, tratto in errore dal-<br />
l'asserto del Gabrini, nell' Osservazioni<br />
sulla Vita <strong>di</strong> Cola <strong>di</strong>Rienzo, e del march.<br />
Melchiorri nella Guida <strong>di</strong> Roma. S\ fondava<br />
l'asserzione dal Gabrini, citando l'A-»<br />
midenio, che un tempo vi si vedea in una<br />
lapide l'elligie del tribuno e senatore Rien-<br />
zi in abito senatorio, accompagnai;» dai<br />
suo n-ome in cifra gotica. L' Aujidenio<br />
scrisse dell'esistenza del ritratto, non però<br />
del nome, come lo riscontrò nel ms. del-<br />
l'Amidenio il dotto Nibby, e lo <strong>di</strong>chiarò<br />
wGWtiRonia nell'anno i 838; e siccouie più<br />
non esiste, è dubbiosissitno se realmente<br />
fosse l'immagine <strong>di</strong> Puienzi, come una po-<br />
polare tra<strong>di</strong>zione affermava. Ciò sarebbe<br />
in aperta contrad<strong>di</strong>zione al narrato dallo<br />
<strong>storico</strong>del Rienzi, il quale lungi dall'asse-<br />
gnareil luogodella sua sepoltura, raccon-<br />
ta che il corpo suo fu arso nel Sepolcro a<br />
Mausoleo d'Augusto, e ridotto in cenere<br />
non ne rimase una bricciola, il che ripe-<br />
tei a'suoi luoghi. Aggiimge Nibby, opina-<br />
re che il monumento piuttostoche appartenere<br />
al tribuno senatore, spettasse ad un<br />
in<strong>di</strong>viduo della famiglia Irastiberina dei<br />
Renzi, che <strong>di</strong>e nome ad una delle pi azze e<br />
vie <strong>di</strong> Trastevere, non lungi da quella <strong>di</strong>s.<br />
Ma ria, forse perchè vi avea le sue abitazio-<br />
ni, famiglia che non ebbe alcuna relazione<br />
con quella del tribuno, e pare che vi<strong>di</strong>mo-<br />
l'asse per lungo lenì pò. Perciò riflelte be-<br />
ne il eh. Pudlui, nel <strong>Dizionario</strong> etinwlo-.<br />
giro delle strade e piazze <strong>di</strong> Ronia^ che<br />
Cola <strong>di</strong> Rienzo fu del rione Regola, ed ebbe<br />
l'abitazione incontro la chiesa <strong>di</strong> s. Ma-<br />
ria Egiziaca, già tempio pagano, che io<br />
descrissi nel voi, LXXllI, p. 3o3. Per le<br />
vicende politiche de'primi anni del secolo<br />
corrente, il sagro corpo <strong>di</strong> s. Donosa fu tol-<br />
to dalla chiesa, tenjendoseue la profana-<br />
zione, e riposto in luogo particolare, on-<br />
de il <strong>di</strong> lei cullo era andato u popò a poca