Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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170 TRA stigi diabolici i miiacoli, cbe facevansi alle loro tombe, olire alhi errori. Ma inRoina sino a'iempi di s, Gregorio l del 590 non fu in costume la traslazione delle ss. Reliquie, anzi i Pa{3Ì non permettevano, che ogni quantnncjtie mi«iimn reliquia si lrasferisse,anchead istanza di principi,ma solamente mandavano ve/zo braudei,che fossero stati sopra ad esse , e chiavi che avessero toccato il corpo di s. Pietro oche contenessero qualche poca di limatura delle catene di lui. Perciò s. Gregorio 1 si ricusò di esaudire Costanza Augusta, che gli aveva domandato il capo di s. Pao- lo, o qualche insigne reliquia dell'aposto- lo, ossia altra parte del suo corpo , per collocarla in una chiesa eretta da essa iu suo onore nel proprio palazzo. Gli scrisse quindi il Papa: No»» essere usi i roma- ni di toccare i sagri corpi, e levarli dai loro tumuli, e solo concedere de' veli ch'erano stati a contatto di essi; di essere i veli in tanta venerazione, come ne'medesimi fossero involte le reliquie stesse, poiché esisteva costante tradizione, che a tempo di s. Leone I dubitando i gi-eci di tali reliquie, quel Papa colle forbici tagliò un velo, e ne stillò del sangue; e che in Roma e in tutto l'occidente era intollera- bile e sacrilego il toccar solamente i corpi santi. Qui aggiungerò, che s. Giego- tìo 1 di più narrò a Costanza Augusta alcuni prodigi avvenuti in Rema, contro chi avea tentalo di cavar la terra ples- so a Sepolcri lìes?,. Pi(}tro e Paolo (delle loro tiaslazioni ragionai alle biogia- fìe di essi) e di s. Loie»)zo, come riporta il Borgia nelle Memorie di Benevento, t. I, p.128; anzi egli osserva, che già erasi introdotto in occidente, prima di s. Gre- gorio 1, lo stile di Iraspoitare i corpi santi da un luogo all'altro, come aveano fat- to s. Ambi'ogio vescovo di Milano, co'corpi de' ss. Gervasio e Prolasio; s. Perpetuo vescovo diTours, col corpo del piedeces- sore s. Maiiino; Gregorio Lingonico, col corpo di s. Benigno martire;Palladio San- tonico, col corpo di s.Eutiopiovescovo;E- T R A biegìsilo Agrippinense, j:oI corpo di s. Mal- ioso martire ; Monulfo Trajetfense , col corpo di s. Arvazio vescovo della «lede- sima chiesa; e s. Germano vescovo di Pa- rigijColcorpodis.Uisino vescovo diBour- ges. Per tultociò c»-ede il Borgia, che s. Gregorio I non poteva ig»iorare tali esecn- pi, nondimeno perchè l'esperienza insegnò a'sagri pastori, che ciò alloivi talvol- ta avveniva non senza detrimento della leiigione, cosi aveano a'iempi di s. Gre- gorio I già desistilo dall'introdotto costume, sebbene poi si iip»endesse con maggiore frequenza dopo la morte di sì gran Papa, e perciò ben a ragione sciisse a Costanza Augusta, di non poterla compia- cele. Laonde conclude il Borgia, non esse»e vei'o l'asserto del Vipeia, che s, Gre- gorio 1 mandò in dono ad xArigiso duca di Benevento il corpo di s. Modesto levila e martire, e doversi liportai'e ad altro tempo la traslazione di quel coipo in Bene- vento, da dove fu liasferito a Monte fêr- gine, senza che in Benevento ve ne ricna- nesse reliquia, e contio la consuetudine, che rilevai alti'ove, come nel voi. LXVII, p. 60. Ivi parlando, con critica digi-essio- ne, del coipo contiaslato di Papa s. Sisto /, non solo rimarcai che molte chiese pretendono avere il corpo d'un medesimo santo , piendendo una parte di esso pel tutto, ma dichiarai la grave avvertenza: Che fu costume dc'Papi, nel concedere i coipi de' santi, di non farne restare priva olfatto la chiesa dalla quale gli eslraevano, riservandolene qualche buona parie, ciò che serve a conciliai'e le diverse con ti*o- versie sui diversi possessori. Ritornando al Sarnelli, egli dichiai'a :Ma dacché i franchi, vinti i longobaidi, li cacciarono d'I- talia , si cominciò anche iu occidente a traslatarei corpi de'ss. Martiri; imperoc- ché i re de'franchi e gli altri principi ne feceio grandi istanze al sommo Pontefi- ce,eneotlennero le tiaslazioni per laFiancia e per la Germania, a fine di onmarne i templi da loro edificati, e perchè né Al- tari né Templi si potevano consagiare
TU A senxa le reliquie de'snnli, come da un canone d'un concilio Africano era stalo prescritto; e quanto airallie, prescrive il Pon- tillcale romano, che almeno nella Pietra (/".) sagra vi si lacchiudino delle reliquie, in memoria deiranticocostumedellaChie- sa, di celebrare i sagri misteri sul sepol- cro de'marliri. Iddio comprovò co'miracoli il suo piacimento in queste traslazioni, fra le quali celebre è quella di s. Floriano prete e martire nel 1 184, quando Casimiroll redi Polonia chiedendo al Papa reliquie d'alcun santo per la chiesa di Cracovia, Lucio III entralo nel sagrario, ove stavano i corpi di molti martiri, domandò loro chi voleva andare in Polonia; alla quale interrogazione, soggiunge il vescovo Sarnelli, dicesi che Floriano stese una mano al Papa, in segno di volervi andare; pel qual miracolo, commosso Lucio HI, mandò al re il corpo del santo, per Egidio vescovo di Modena; e da Casimi- ro li, dal vescovo e popolo di Cracovia fu accollo con grandissima divozione come in trionfo, e poi gli fu fobbricato un bel- lissimo tempio. Dopo le traslazioni, molte città e luoghi elessero a principale loro Protettore [V.) il santo del di cui sa- gro corpo erano divenuti possessori, e ne sperimentarono il possente patrocinio.O- ra facendosi queste traslazioni, da prin- cipio non erano di corpi interi, ma d'u- na parte di essi, perchè que'che prima li possedevano non volevano restarne a (Fat- to privi, massime se i santi erano litolari delle chiese. In proposito il Sarnelli addu- ce la testimonianza di Baronio, il quale narra che neir827GregorioIV trasportò da'ciraileri nell'oratorio di s. Gregorio 1 i corpi de'ss. Sebastiano e Tiburzio, e col- locò ciascuno di essi in separati altari. In- di avverte, quanto al corpo di s. Sebastia- no, che in Francia e nel monastero di s. Medardoj non vi fu portata che una parte. wSovente nelle invenzioni, elevazioni e traslazioni eseguile in Roma, non si tro- varono interi i corpi de'santi, anzi in alcuni neppure la metà, la parte mancan- T R A 171 te essendo mandala altrove. »> Ma non per questo la pietà cristiana ha falsamente af- fermato di possedere i corpi de'santi, dei quali non ne ricevè che parte; sentendo ella, che non gli avea dimezzati o dimi- nuiti nell'operazione de'miracoli, ma interi e perfetti, secondo la regola insegna- ta dal teologo nelT invettiva da se fatta contro Giuliano V Apostata ^ ove mostra, che qualunque segno delle passioni fa lo slesso, che i corpi loro interi, e che i corpi santi, il medesimo ponno in terra, che le anime beate in cielo; talché il santo in qualunque piccola polvere del suo martirizzalo corpo persevera intero, quantunque latrino i diavoli e bestemmino gli eretici. Così nelle preci che la Chiesa ha prescritto per la benedizione de' vasi da conservar le reliquie de'santi si legge: Quatcnus flde.les tiii inagnitudine^ sis'e universitate heneficiorum tuoriim , in morta modica reliquìarum integra Sanctorum Corpora se percepisse gratulen- tur. In quanto poi ad essere più teste, più mani e più braccia dello stesso santo,deve- si intendere non del capo,raano o braccio intero, ma di parte di quello. Imperocché avendo dimostrato l'esperienza essere la stessa virtù in una piccola parte di qualche reliquia del martire, che in tutta la medesima reliquia, questa si soleva divi- dere alle volte in più parti, e porre in diversi altari, li quali sono sepolcri de'marliri; e quindi è avvenuto, parte della reliquia del capo, della mano, del braccio, dirsi capo, mano e braccio. Tollerabile errore, dice il cardinale Barooio, nell'an- no 55,u.''i5, al quale non ha posto cagione l'inganno umano,ma la liberalità gran- de di Dio". Quindi il Sarnelli parla della virtù de* veli o brandoi, che operarono prodigi, come i corpi de'santi che aveanu toccalo; che le vesti degl'infermi e de'mor- ti poste sugli altari ov'eraiio le reliquie dei martiri, riceverono virtù da Dio por sa- nar gl'infermi e restituire la vita/a'mor- li, come racconta s. Agostino, De Civit. IJeif lib. 2, e. 23; il quale dottore a con-
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