Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...
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i64 TRA insieme al celebrante sopra al catafalco, \ì fecero le 5 assoluzioni dette Majorìs Polentine. In lulto il giorno che restò e- spostoil pontificio cadavere nel detto let- to e catafalco, sempre colla descritta il- luminazione, indicibile fu il popolo d'o- gni età e d'ogni sesso e condizione che con- corse a porgere suffragi, non essendo sta- la sufiìcienle la soldatesca disposta per tutta la chiesa, ed intorno al catafalco in doppia fila a repnmerlo;il medesimo con- corso era avvenuto per la lunga strada, guarnita dalla soldatesca, che da s. Pie- tro conduce alla Minerva, la sera prece- dente per vedere la grandiosa pompa fu- nebre, accompagnata ancora nel transito che fece avanti Castel s. Angelo, dallo spa- ro della moschetteria,e dal suono lugu- bre delle campane di tutte le chiese per ovunquepassò.Finalmente nella sera del- lo stesso lunedì, i domenicani portatisi processionalmente intorno al cadavere pontificio, cantarono le solite preci secon- do il loro rilo, il p. maestro del sagro pa- lazzo vestilo de'paramenli sagri fece l'as- soluzione, dopo di chechiusele porte del- la chiesa per evitare la moltitudine del popolo, tumularono il cadavere di Bene- detto Xlll, riposto dentro 3 casse, nella cappella di s. Maria Maddalena, contigua alla sagrestia della chiesa, per luogo di deposito in un monumento distucco,fìn- chè eli venisse costruito un ben con vene- D vole sepolcro. Fu pubblicato: Distinto racconto della solenne traslazione del corpo di Benedetto XlIIy RomaiySS. Frattanto i domenicani nella cappella di s. Domenico, architettata dal p. Paglia domenicano, e poi riedificata e abbellita con disegno del Rauzzini da Benedetto Xlll, che inoltre di sua mano cousagrò tulli gli altari della chiesa, gli eressero un nobile e imponente deposilo marmoreo, che risente del gusto corrotto del secolo X \' 11. 11 disegno fu del celebreCarloMar- chioni, che scolpì il bassorilievo nell'in- nanzi tlcirtutio, rappresentante il conci- lio romano celebialo da Beuedetlo XIII, TRA e 1 due angeli in alto che reggono l'arme del Papa, la cui statua scolpì Pietro Bracci e quella della Virlù a dritta, mentre condusse l'altra della Virtù a sinistra Barlolomeo Pincellùtli, Terminato il monumento i religiosi stabilirono di eseguirvi la traslazione del corpo di Benedetto XIII a'23 febbraio 1 789 (perciò col qui narra- to vanno emendate le date equivocale nel voi. XII, p. 143), come dissi nella biogra- fìa (ma ivi pure lai. 'traslazione è ripor- tata nel 1738, mentre è la discorsa fjtta nel I 733). Riferisce pertanto il n.** 3365 del Diario di Roma, del 1 7 (il 89 nu»ne- ro del Diario 7983 che riportai nel voi. LXlV,p. I i3,col.i.^ appartiene alla tra- slazione di Benedetto XIV, come poi di- rò), che la 2.' traslazione del corpo di Benedetto Xlll dalla cappella di s. Maria Maddalena a quella di s. Domenico, dal deposito di stucco al marinorco, si elfet- tuo domenica di detto giorno ad ore 2 e a porte chiusele quantunque non si fe- ce precedente invito, pure v' intervenne un gran numero di persone, e vi assisterono molti de'priu^arÌ8Ìgiiori,come il car- dinale Alessandro Albani, che nella sua generosità contribuì all'edificazione del monumento, col somministrare preziosi marmi per renderlo magnifico. V'mtervennero ancora Ire alti i cardinali e crea- ture del defunto, con molli prelati bene- ficati da esso, e tra'principi il nipote del Papa Orsini duca di Gravina. Verso un 4.° di notte il p. m. fr. Tommaso Bipoli generale de'domenicani,benedì colle con- suete ceremonie il nuovo deposito sepol- crale; indi fu demolito quello di stucco, nelqual tempo i religiosi recitarono il ve- spero dei defunti, e altri salmi finché fu terminata la demolizione e fatta la rico- gnizione delle casse. Quando poi queste furono estralte dall'antico deposito, fu a- perta la i ." esteriore d'abete alla presenza del notaro e testimoni appositamente chiamati; indi riconosciuta senza aprirla quella di piombo nelle iscrizioni e sigilli posti sulla medesima, fu uuovameule
T R ;V chiusa e inchiodata quella cì*abele, e co- perta COI) una coltre, essendosene di tut- lociò rogato pubblico strumento per l'i- dentità del corpo. Si pose allora in ordi- ne la processione, per portare le dette cas- se in giro per le due navate laterali della chiesa, e fu cominciato il canto delle lau- di deirutìlzio de*morli. Portavano gli al* tri religiosi una candela accesa in mano, 5o de' quali più graduali portavano la torcia. Ai fianchi delle casse procedeva- no il p. maestro del sagro palazzo, il p. procuratore generale, il p. segretario del- l'indice, con 3 pp. maestri provinciali, cioè quello delia Lombardia, quello diTerrasanla e quello di Scozia, portando tutti e 6 con una uìano la torcia accesa, e reggendo coir altra la coltre che copriva le casse. Terminato il giro fu collocata la cassa a- vanti la cappella di s.Domenico,nella qua- le in tempo della processione si trattenne- ro i cardinali, il duca di Gravina e mol- ti altri signori. Indi fu cantato il respon- sorio. Ubera me^ Domine^ e poscia il p. generale funzionante, che co' suoi solili ministri era vestito de' paramenti sagri, dopo aver aspersa la cassa con l'acqua be- nedetta, e dopo averla incensata, cantò la consueta orazione Pro defunclo sitmmo Ponlifìcey e susseguentemente fu porta- ta la cassa nel luogo destinalo dentro il deposito di marmo,edin tal forma fu com- pita la pia funzione di questa nuova tra- slazione. Clemente XI 1 Corsini a'6 febbraio 1740 finì di vivere nel palazzo Qui- rinale, indi in una di quelle stanze fu e- *posto vestito di soltana, mozzetta e camauro di lana, poscia a due ore di not- te in una lelliga fu trasportato il corpo, col cappello in capo, senza stola e senza croce, nella Sistina del Vaticano, dove fu \eslilo cogli abili pontificali di color ros- so, e con mitra di tela d'oro, secondo la descrizione che di queste pompe funebri pubblicò il n.° 35 1 5 del Dittrìo di Roma del 1740. Trasportato il cadavere nel- l'adiacente basilica di s. Pietro, fu poi se- l»oUu lidia solila nicchia sulla poi tu che TRA i65 conduce alla cantoria, obbligandosi il capitolo Vaticano di riconsegnarlo quando fosse a loro stato richiesto. Avendo Clemente XII disposto con chirografo del- l'i iluglioi734, cheil suo corpo, passato un anno dalla sua morte, fosse trasportato nella propria cappella gentilizia da lui edificata, insieme al Sepolcro (V.)^ nella basilica Lateranense, ciò s'efleltuò a'20 luglio I 74^ (secondo il Novaes, o di altro giorno al dire di Cancellieri, che di questa traslazione riporta erudite notizie a p. 25o eseg. del Mercato) privatamen- te a 4 ove di notte; previo il permesso di Benedetto XIV per la disumazione, ri- cognizione e trasporlo del cadavere sles- so, permettendo l'intervento de'cardina- li da lui creali, e anche di quelli non sue creature da lui beneficati, non che del sa- gro collegio all'esequie. Seguì il traspor- lo ponendosi le casse decentemente sul- le stanghe portate da' muli, coperte di coltre e sovrastate dal cuscino e triregno, mentre alla testa delle casse fu colloca- ta una croce di legno doralo (come erasi praticato nella traslazione del corpo d'In- nocenzo X da s. Pietro alla Chiesa di s. Jgnese in piazza Navona, della quale ri- parlai nel voi. LXXV, p. 218). Le casse nveauo l'accompagnamento di 24 sacer- doti, ciocia Vaticani ei 1 Lateranensi, con cotte e torcie di cera, oltre di altre 6 a vento portaleda'palafrenieridicasaCor- sini vestili a lutto per questa lugubi e funzione. Intorno incedevanoi 2 svizzeri con colletti di pelle e armati di fucile, coman- dati da òviG ufllziali della loio guardia. Seguivano i\y\G carrozze di della casa, con dentro al primo luogo d. Giovanni Miichna marra segretario d'ambasciata del nipote dei defunto il cardinal Corsini, il quale a lui avea consegnato il cadavere dello zio, facendo anche le veci del curato di s. Pietro. Alla porta della basilica La- teranense fu ricevuto il convoglio funebre dall' arciprete cardinal Corsini, che dopo la ricognizione
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chiusa e inchiodata quella cì*abele, e co-<br />
perta COI) una coltre, essendosene <strong>di</strong> tut-<br />
lociò rogato pubblico strumento per l'i-<br />
dentità del corpo. Si pose allora in or<strong>di</strong>-<br />
ne la processione, per portare le dette cas-<br />
se in giro per le due navate laterali della<br />
chiesa, e fu cominciato il canto delle lau-<br />
<strong>di</strong> deirutìlzio de*morli. Portavano gli al*<br />
tri religiosi una candela accesa in mano,<br />
5o de' quali più graduali portavano la<br />
torcia. Ai fianchi delle casse procedeva-<br />
no il p. maestro del sagro palazzo, il p.<br />
procuratore generale, il p. segretario del-<br />
l'in<strong>di</strong>ce, con 3 pp. maestri provinciali, cioè<br />
quello delia Lombar<strong>di</strong>a, quello <strong>di</strong>Terrasanla<br />
e quello <strong>di</strong> Scozia, portando tutti e 6<br />
con una uìano la torcia accesa, e reggendo<br />
coir altra la coltre che copriva le casse.<br />
Terminato il giro fu collocata la cassa a-<br />
vanti la cappella <strong>di</strong> s.Domenico,nella qua-<br />
le in tempo della processione si trattenne-<br />
ro i car<strong>di</strong>nali, il duca <strong>di</strong> Gravina e mol-<br />
ti altri signori. In<strong>di</strong> fu cantato il respon-<br />
sorio. Ubera me^ Domine^ e poscia il p.<br />
generale funzionante, che co' suoi solili<br />
ministri era vestito de' paramenti sagri,<br />
dopo aver aspersa la cassa con l'acqua be-<br />
nedetta, e dopo averla incensata, cantò la<br />
consueta orazione Pro defunclo sitmmo<br />
Ponlifìcey e susseguentemente fu porta-<br />
ta la cassa nel luogo destinalo dentro il<br />
deposito <strong>di</strong> marmo,e<strong>di</strong>n tal forma fu com-<br />
pita la pia funzione <strong>di</strong> questa nuova tra-<br />
slazione. Clemente XI 1 Corsini a'6 febbraio<br />
1740 finì <strong>di</strong> vivere nel palazzo Qui-<br />
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*posto vestito <strong>di</strong> soltana, mozzetta e camauro<br />
<strong>di</strong> lana, poscia a due ore <strong>di</strong> not-<br />
te in una lelliga fu trasportato il corpo,<br />
col cappello in capo, senza stola e senza<br />
croce, nella Sistina del Vaticano, dove fu<br />
\eslilo cogli abili pontificali <strong>di</strong> color ros-<br />
so, e con mitra <strong>di</strong> tela d'oro, secondo la<br />
descrizione che <strong>di</strong> queste pompe funebri<br />
pubblicò il n.° 35 1 5 del Dittrìo <strong>di</strong> Roma<br />
del 1740. Trasportato il cadavere nel-<br />
l'a<strong>di</strong>acente basilica <strong>di</strong> s. Pietro, fu poi se-<br />
l»oUu li<strong>di</strong>a solila nicchia sulla poi tu che<br />
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conduce alla cantoria, obbligandosi il capitolo<br />
Vaticano <strong>di</strong> riconsegnarlo quando<br />
fosse a loro stato richiesto. Avendo Clemente<br />
XII <strong>di</strong>sposto con chirografo del-<br />
l'i iluglioi734, cheil suo corpo, passato<br />
un anno dalla sua morte, fosse trasportato<br />
nella propria cappella gentilizia da<br />
lui e<strong>di</strong>ficata, insieme al Sepolcro (V.)^<br />
nella basilica Lateranense, ciò s'efleltuò<br />
a'20 luglio I 74^ (secondo il Novaes, o <strong>di</strong><br />
altro giorno al <strong>di</strong>re <strong>di</strong> Cancellieri, che <strong>di</strong><br />
questa traslazione riporta eru<strong>di</strong>te notizie<br />
a p. 25o eseg. del Mercato) privatamen-<br />
te a 4 ove <strong>di</strong> notte; previo il permesso <strong>di</strong><br />
Benedetto XIV per la <strong>di</strong>sumazione, ri-<br />
cognizione e trasporlo del cadavere sles-<br />
so, permettendo l'intervento de'car<strong>di</strong>na-<br />
li da lui creali, e anche <strong>di</strong> quelli non sue<br />
creature da lui beneficati, non che del sa-<br />
gro collegio all'esequie. Seguì il traspor-<br />
lo ponendosi le casse decentemente sul-<br />
le stanghe portate da' muli, coperte <strong>di</strong><br />
coltre e sovrastate dal cuscino e triregno,<br />
mentre alla testa delle casse fu colloca-<br />
ta una croce <strong>di</strong> legno doralo (come erasi<br />
praticato nella traslazione del corpo d'In-<br />
nocenzo X da s. Pietro alla Chiesa <strong>di</strong> s.<br />
Jgnese in piazza Navona, della quale ri-<br />
parlai nel voi. LXXV, p. 218). Le casse<br />
nveauo l'accompagnamento <strong>di</strong> 24 sacer-<br />
doti, ciocia Vaticani ei 1 Lateranensi,<br />
con cotte e torcie <strong>di</strong> cera, oltre <strong>di</strong> altre 6<br />
a vento portaleda'palafrenieri<strong>di</strong>casaCor-<br />
sini vestili a lutto per questa lugubi e funzione.<br />
Intorno incedevanoi 2 svizzeri con<br />
colletti <strong>di</strong> pelle e armati <strong>di</strong> fucile, coman-<br />
dati da òviG ufllziali della loio guar<strong>di</strong>a.<br />
Seguivano i\y\G carrozze <strong>di</strong> della casa,<br />
con dentro al primo luogo d. Giovanni<br />
Miichna marra segretario d'ambasciata<br />
del nipote dei defunto il car<strong>di</strong>nal Corsini,<br />
il quale a lui avea consegnato il cadavere<br />
dello zio, facendo anche le veci del curato<br />
<strong>di</strong> s. Pietro. Alla porta della basilica La-<br />
teranense fu ricevuto il convoglio funebre<br />
dall' arciprete car<strong>di</strong>nal Corsini, che dopo<br />
la ricognizione