Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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piò che Gesù solo. E mentre discendevano
dalla moiitngnn, Gesù loro disse:non
direle nd alcuno questa visione fino a che
il FislitJolo dell' Uomo sia risuscitato da
morte." La storia della Trasfigurazione
di Gesù Cristo leggesi pure negli Evan-
geli di s. Marco e di s. Luca. La diffe-
renza di 6 a 8 giorni che trovasi fra la
narrazione di s. Matteo e s. Marco con
quelladis. Luca, può naturalissimamente
derivare dall' avere quest' ultimo inco-
minciato a conlare dal giorno della promessa
che nvea fatto il Salvatore di ma-
nifestare la sua gloria ad alcuno de'suoi
discepoli, fi no al giorno della sua esecuzio-
ne inclusivamente; mentre invece gli al-
tri due hanno distinto i soli 6 giorni che
passarono tra l'una e l'altra. Quanto alle
meraviglie che fanno alcuni sull'avere
que'3 discepoli potuto conoscere Mosè ed
Elia, vogliono alcuni che Gesù Cristo gli
avrà fatti loro conoscere o chiamandoli
per nome od in qualche altro modo ta-
ciuto dalla s. Scrittura.il p. Manduit nella
Dissertazione sulla Trasfigurazione ,
rispotide a tutte le dilìicoltà fatte std luo-
go , sul giorno, e sulle circostanze della
Trasfigurazione. 11 Butler ragionando di
(juesta festa e del raggio della gloria di
Gesù Cristo nel mistero della Trasfigurazione,
dice ch'Egli con esso volle mo-
strare che i
patimenti de'suoi servi sono
d'ordinario accompagnati da consolazio-
ni, e darci una prova evidente della ve-
rità delle promesse che ci ha fatto di ri-
compensarci in un'altra vita con una bea
liludine eterna. Un anno avanti la sua pas-
sione, manifestò la sua gloria a 3 de'suoi
discepoli, i quali poi furono testimoni di
sua agonia nell'orto degli olivi. Il Salva-
tore ne [jrese 3, aflinchè si dovesse prestar
tede alla toro testimonianza, ma non
volle sceglierne un nihnero maggiore per
dare a/I intendtM'e a quelli che credono in
lui, che debbono tener celate le grazie che
ricevono dal cielo. Gesù volendo operar
nel ritiro il miracolo cui meditavii, condusse
i suoi 3 Apostoli sopra un allo mon-
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te, essendo suo costume di cercare qualche
hjogo solingo per fare orazione; e s. Cirillo
di Gerusalemme, s. Giovanni Damasceno,
e più altri Padri antichi, affermano
che secondo la tradizione de'crisliani di
Palestina, questo mo!ite fu il Tabor, as-
sai elevato e anticamente coperto d'albeii
e fertilissimo, che s'innalza a modo
di piramide in una vasta pianura in mez-
zo della Galilea. La Trasfigurazione del-
l' UomoDio accadde essendo lui in orazio-
ne ; e mentre orava, lasciò apparire w\\
raggio della gloria dovuta alla sua santa
uraanità,edi cui erasi spogliato per amor
di noi. Con questa gloriosa Trasfigura-
zione ci ha dato una prova di quella ch'e-
gli destina a'noslri corpi, una vera idea
della vita avvenire, allorquando riuniti al-
le anime nostre, ne partiranno la felicità
nel regno de' cieli, colla contemplazione
beatifica della stessa divinità. Osserva in-
oltre il Butler, che durante la Trasfigu-
razione, i 3 Apostoli videro Mosè ed E-'
lia, i quali parlavano col Salvatore della
morte che dovea soffrire a Gerusalemme.
Mosè rappresentava gli antichi Patriar-
chi, ed i primi santi vissuti sotto la leg-
ge: Elia rappresentava gli ultimi Profeti.
Essi mostravano ambedue colla loro pre-
senza, che tutti i giusti ispirati da Dio han-
no, fin dal principio del mondo, reso te-
stimonianza a Gesù Cristo come al vero
Messia. Aveano inoltre sofferto non poco
ambedue per la causa della virtù. Elia es-
sendo statocrudelmenle perseguitato da*
tristi, e Mosè avendo voluto piuttosto di-
videre le afflizioni del popolo di Dio, che
gli onori e i piaceri della corte di Faraone;e
siccome l'amoreche ne porta vaGesù,
lo facea ardentemente sospirare il momento
di spargere il suo sangue per noi,
non teneva con esso loro ragionamento
che de'tormenti edelle ignominie che do-
vea patire in Gerusalemme;ene avea pa-
rimenti parlato più volte co' suoi disce-
poli, per mostrar loro l'ardentissimo suo
desiderio di consumare il sagrifizio di se
medesimo sulla croce. Il vescovo Sarncllii