Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...
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i42 TRA<br />
mento della frugale mensa. Il trappista<br />
non conosce né carne, né pesce, né bur-<br />
ro, né uova, lo voglio provarvi, che anco<br />
astenendosi dalla carne e pregando<br />
molto, si può essere virtuosi e mollo uti-<br />
li cilta<strong>di</strong>nì. Contale dunque se potete i<br />
servigi pieslati alla società da' conventi<br />
della Trappa! Contate i campi <strong>di</strong>ssoda-<br />
li e migliorali, i terreni incolli e sabbio-<br />
si coperti presentemente <strong>di</strong> ricche messi.<br />
Conlate i poveri vestiti e nutriti,! ma-<br />
lati e gì' infermi soccorsi, gli orfani rac-<br />
colli. Si potrebbe adunque chiamare i<br />
trappisti i beoefattori dell* umanità, la<br />
provvidenza <strong>di</strong> tutti quelli che stanno<br />
intorno a loro. Una colonia <strong>di</strong> trappi-<br />
sti è un intero villaggio, ove trovansi i<br />
<strong>di</strong>versi generi <strong>di</strong> mestieri. Al fianco del<br />
trappista coltivatore sta il mugnaio , il<br />
fabbro, il falegname, il meccanico, e tut-<br />
ti questi uounai lavorano dallo spuntar<br />
del sole fino al tramonto. Vorrei che il<br />
tempo mi permettesse <strong>di</strong> <strong>di</strong>rvi ciò ch'essi<br />
hanno fallo alla Meilleraye, a Mortagne,<br />
al PortodelSalut,a Valsainte, ad Aigue-<br />
belle, a Briquebec, a Font-Combaut, a<br />
Sette Fonti, a Slaoueli, ed u<strong>di</strong>reste quai<br />
pro<strong>di</strong>gi opera la fede, l'amor <strong>di</strong> Dio, ed<br />
il desiderio d'essere u\\\e a'suoi sitnili. lo<br />
visitai circa 3o anni fa uno de'luoghi,che<br />
poco tempo dopo scelse per sua residen-<br />
za una colonia <strong>di</strong> questi religiosi. Il terreno<br />
non era ricoperto che <strong>di</strong> rocce, <strong>di</strong> bo-<br />
scose e fangose pahi<strong>di</strong>, né si osava tra-<br />
versarlo a cavallo a motivo delle frane che<br />
vi si rinvenivano ad ogni passo. In oggi<br />
i campi <strong>di</strong> un'ammirabile fecon<strong>di</strong>tà rim-<br />
piazzano le palu<strong>di</strong> e le felciaie; gli scogli<br />
o rocce sono iu gran parte scomparsi sot-<br />
to il terreno vegetabile, e la falce vi miete<br />
hbeiaoìente i ricchi prati, creazione del<br />
pio cenobita. De' canali ingegnosamente<br />
<strong>di</strong>stribuiti rendono freschi que' verdeg-<br />
gianti boschetti; altri canali sotterranei,<br />
«cavati oltre ad un metro <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà,<br />
ricevono le acque de' terreni umi<strong>di</strong> e le<br />
scaiicano in un bacino che alimenta <strong>di</strong>-<br />
versi molini. Parmi the tulli questi lavo-<br />
T R A<br />
ri incominciati e compiuti da'padri dellfi<br />
Tiappa rivelino un'intelligenza paziente<br />
ed attiva e profonde cognizioni in agri-<br />
coltura. Una delle loro officine colpisce<br />
d' ammirazione e <strong>di</strong> stupore Itilti i visi-<br />
tatori... lo credo (l'aver detto abbastanz;»<br />
per provare, che i trappisti >ono uomini<br />
utili alla società". Sulle osservanze dei<br />
trappisti, colla vita del loro istitutore e<br />
riformatore p. d. Armando Giovarmi le<br />
Bouthillier de Raiicé, ne tratta ancora il<br />
p. Helyot usila Storia degli or<strong>di</strong>ni mo^<br />
ìiastici, l. 6,cap, r . Avendo proceduto con<br />
lui nelle notizie dell'istituzione della gran<br />
Trappa <strong>di</strong> Perche a Mortagne, mi rima^<br />
ne a riferire le principali osservanze dei<br />
trappisti, olire il già narrato. Secondo<br />
dunque il p. Helyot, contemporaneo del<br />
la riforma della Trappa, sono le seguen-<br />
ti, ed in processo <strong>di</strong> tempo avranno su-<br />
bito delle variazioni, che sono andato <strong>di</strong>-<br />
cendo. Poiché iu alcune trappe, per te cir-<br />
costanze de'lempi, i Papi rallentarono al-<br />
quanto l'austerità della vita e mo<strong>di</strong>ficarono<br />
la qualità del nutrimento, come in<br />
quella <strong>di</strong> Casamari, nello stalo pontificio,<br />
ferme però restando la sostanza dell'os-<br />
servanze religiose,secondo l'istituzione del<br />
riformatore p. ab. de Rancé. I trappisti<br />
nell'estate vanno a riposare 8 ore dopo<br />
mezzodì, e nell'inverno 7 ore 1/2. S'alzano<br />
2 ore dopo la mezzanotte per andare<br />
a recitare mattutino, qonsuruaudovi due<br />
ore e mezza, imperocché al grande uffizio<br />
aggiungono quello della Madonna, e tra<br />
l'uno e l'altro uftizio fanno una mezz'ora<br />
<strong>di</strong> me<strong>di</strong>tazione. INe'giorni in cui si <strong>di</strong>ce l'uf-<br />
fìzio della feria, recitano ancora l'uffizio<br />
de* morti. Dopo mattutino , nell' estale,<br />
ponno andare a riposarsi nelle loro celle<br />
fino all'ora <strong>di</strong>i.^, ma nell'inverno si riti-<br />
rano tutti in una camera comune, vicina<br />
al luogodestinato per iscaldarsi,nella qua-<br />
le ciascuno da se applica alla lezione <strong>di</strong><br />
qualche libro. I sacerdoti però or<strong>di</strong>naria<br />
mente in questo tempo celebrano la lor»<br />
messa. Cinque ore e mezza dopo la mez-<br />
zanotte <strong>di</strong>cuuoi/, in<strong>di</strong> vauno nel capilo-