Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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36 TRA formi a quelle della Tiappa, cioè la congregazione d'Oival, e la Congregazione o monastero de'Sette Fonti, però meno austere della riforma del p. liancé. La fama de'monaci trappisti del Perche, riformali dal p. de Rancé, si propagò dapper- tutto, onde furono in processo di leoipo fondale diverse Trappe. La stima che i santi solitari trappisti si acquistarono colla vita austera e penitente, accese nel cuore religioso di Cosimo 111 granduca di Toscana, la brama di stabilire un monastero di questa riforma nell'abbazia di Buonsolazzo a i i miglia da Firenze, il che permise Papa Clemente XI. L'abbazia di s. Bartolomeo in Forcolese di Buonsolazzo, fu già sulla pendice settentrionale del Monte Sena- rio, monte celebre pel santuario da' Ser- vi di Maria, nella vallecola del torren- te Carza, tributario del fiume Sieve, dio- cesi e compartimento di Firenze. In ori- gine eia stuta un'abbazia di benedettini, subordinala all'abbazia di s. Gaudenzio a pie dell'Alpi. Nel 1820 d'ordine del Tescovo di Firenze Orso furono rimossi i monaci di Monte Cassino, i quali spo- gliarono in modo la casa di Buonsolazzo, che i cistcrciensi inviati colà per rimpiaz- zarli dall'abbazia diSeltimo,do veliero ri- correre alla repubblica fiorentina perchè li soccorresse d'aiuti, come fece nel i 82 i. Con bolla di Nicolò V del 1453, l'abba- zia di Buonsolazzo fu aggregata a quel- la di Settimo, con obbligo di non dimi- nuire il numero de'monaci,portando il di lui abbate il titolo di signore della Car- za, da un distrutto castello detto la Car- za Vecchia. Dipoi Cosimo III ampliò il chiostro, dispose il monastero a somiglianza di quello della Trappa, e con magnificenza riedificò la chiesa, e neh 7o5 diede l'abbazia a' solitari della Trappa chiamati di Francia, che vi si recarono in numero di 1 8 monaci, con licenza del le diFrsància.Uno di tali religiosi ch'era nolo al mondo col nome di conte d'A- viu piemontese, e che avea falla lumino- TRA sa comparsa nella corte del duca di Savoia, fu nominato abbate del monastero di Buonsolazzo. Parimenti del numero di tali trappisti eravi il p. Arsenio, già con- te di Rosemberg,e fialcllo niaggiore del marchese di Jan-ion e dell'ai), di Janson. Il Papa Alessandro Vili avea conferito in commenda al cardinal Gio. Francesco Albani l'abbazia de'cisterciensi di Casamari nella diocesi di Veroli (/^.), in- sieme al dipendente monastero di s. Domenico di Sora (V.), Il cardinale si por- tò in Casamari per restaurare e benefi- car la chiesa e il monastero. Divenuto il cardinalePapa Clemente Xl^avendo crea- to il nipote Annibale Albani cardinale, lo fece abbate commendatario di Casama- ri, e poi a di lui istanza e col suo assenso, avendo nel 1 7 1 7 rimossi i cislerciensi da' due monasteri di Sora e di Veroli, per farvi rifiorire la religiosa osservanza, vi collocò gli esea>plari religiosi trappisti, altri cislerciensi della stretta osservanza, che fece venire dalla Trappa di Buon- solazzo in Toscana, a'quali il cardinale somministrò non poco deiiaro,per rimet- tere in essere la chiesa e il monastero di Casamari, oltre di avergli compartiti al- tri favori e benefìzi, come leggo nel con- lem poraneoCresciu) beni, i5'to/0f/("//rtZ'^- silic.a di s. Maria in Cos/nedì/i a p. 83. Afferma il Novaes, nella Storia di Clemente XI, che questo Papa introdusse nell' antica abbazia di Casamari presso Veroli, i trappisti della riforma del p. Plance, e li provvide di lutto il necessa- rio per rendere perpeltìa la fondazione, per la quale rivendicò all'abbazia tulli i fondi che n'erano slati dismembrati, fra* quali il celebre monastero di s. Domeni- co con tulle le sue dipendenze nel piano di Sora. Clemente XI mollo confidava nella pleiadi questi religiosi solitari, che spesso diceva essere il mezzo più enioace per placar l'ira divina. Indi nel 17 18 in Firenze stampò il p. ab. Giacomo: Breve i-agguaglio delle costituzioni delle ba- die della D-appa di Buonaolazzo e di

TRA Ciismnari della stretta osservanza del- Vordìne ci'sterciense. Abbiamo ptire del p. IVJalachia d'Inquibeii: I prodigi del- la grazia espressi nella conversione dì alcuni grandi peccatori^ morti da veri penitenti ne' monasteri della Trappa e del Biionsolnzzo, Roma 1727. INel l.i.° si legge la vita dei p. ai), de Rancé, e so- no ripoliate le cosliluzioiii delia Trappa. Nel I 782 fu soppressa la Trappa di Biion- solazzo in Toscana, nelle tristi vicende contro le case religiose; poscia i trappisti di Soia furono riuniti a cpielli di Veroli,ia cui abbazia di Casamari fiorisce tuttora, innalllata dal fecondo sangue de'suoi reli- giosi martiri, come dirò al citato articolo, comechè in origine fondata da 4sacerdoli \erolani pe'benedettini neri,da'quali pas- sò a' cistcrciensi bianclii di Chiara va He e da questi a'trappensi. Prima dell'introdu- zione di questi erasi publ)licato nel i 707 in Ronui: Monasterii s. Mariae et ss, Johanniset Pauli de Casaemario hrevis historia, studio et opera Philippi Ron- dinini faven tini digesta et illustrata. Il Rercastei nella Storia del cristianesimo t. 3G, n° 60 tratta : Delle cinque Trappe fondate in mezzo alla rivoluzionefrancese. Riferisce pertanto, che nel tempo in cui con una insultante compiacenza di- slruggevasi in Francia tutte le case reli- giose, nel len)po in cui più di 20,000 ec- clesiastici andavano a cercare un asilo nelle variecontrade d'Europa, Iddio sem- pre ammirabile ne'suoi profondi consi- gli, che sa trarre la luce dalle tenebre, si valse de'decreti delia slessa assemblea di Francia per portare le piò strette osser- vanze dei suoevangelo in 5 tii (Ferenti paesi. Alla condizione di tulle le altre comu- nità religiose dovette pur soggiacere la Trappa diJNormandiadel p.Rancé.Quando giunse colà l'infausto annunzio delift sua sop()ressione, il maestro de'novizi ne fu più degli altri costernato. Sospirando altamente sul destino di quelle tenere piante alla sua cura adidale, pensò di fon- dare una Irappa uclla Svizzera. Trovò la TRA 137 maniera d'uscir di Francia, e penetrato ne'd(Hninii Elvetici, si portò a Friburgo, presentò a quel senato una supplica sot- toscritta da un determinato numero di trappisti, che domandavano d'esser am- messi in quel douìinio, e ne ottenne la £;razia. Il luogo declinato per la novella fondazione fu Valsanla, luogo così det- to da un'antica colonia di certosini fondata neli2c)5, che aveala poi abbando- nata neli78o, ed il numero di 24 l'eìi- giosi fu quello che per allora con decre- to ne fu fissalo. Giunto il momento della loro partenza, alcune vecchie carrette a due rote con alcune panche ed una gros- sa tela 5 per sottrarli alla pubblica curio- sità, piucchè agli esterni incomodi del viaggio, fu la loro vettura, avendo per tutto equipaggio un sacco con alcuni abi- ti da regolari e vari slrumenli di peni- tenza. Arrivati i 24 trappisti in Friburgo, presenlaronsi al vescovo di Losanna per ricevere ia benedizione, indi volaro- no al loro nido di Valsanla. Avvicinatisi alla montagna, dislribuironsi in ordine di processione, e salendovi fecero echeg- giare quella solitudine d'inni, di cantici e di salmi. Entrati in chiesa, dato per sem- pre un addio al mondo, ripigliarono su- bito il loro tenore di vita, quello cioè del- la solitudine, del silenzio e dell'esercizio d' ogni virili. Per quanto procurarono que' felici solitari di occultarsi agli occhi del mondo, non fu però possibile che re- stasse occulto lo s[)lentlore delie loro vir- tù. La fuma de'nuovi elvetici trappisti si sparse per tutto rapidamente. Oltre un numero considerabile di personeche cor- sero ad arruolarsi sotto Io stendardo della croce e della penitenza, si domanda- rono dalle Fiandre e Spagna alcune co- Ionie di que'soiitari.Contemporaneameu- le si progettò di mandarne una in Pie- monte, ed anche un'altra nel Canada. Co- sicché dopo la rivoluzione francese 5 fu- rono le trap[>e nate dalla distruzione di quella della Normandia e dalla fondazio- ne di t|uclladi Friburgo, il Rci'cualci pai-

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formi a quelle della Tiappa, cioè la congregazione<br />

d'Oival, e la Congregazione<br />

o monastero de'Sette Fonti, però meno<br />

austere della riforma del p. liancé. La fama<br />

de'monaci trappisti del Perche, riformali<br />

dal p. de Rancé, si propagò dapper-<br />

tutto, onde furono in processo <strong>di</strong> leoipo<br />

fondale <strong>di</strong>verse Trappe.<br />

La stima che i santi solitari trappisti<br />

si acquistarono colla vita austera e penitente,<br />

accese nel cuore religioso <strong>di</strong> Cosimo<br />

111 granduca <strong>di</strong> Toscana, la brama<br />

<strong>di</strong> stabilire un monastero <strong>di</strong> questa riforma<br />

nell'abbazia <strong>di</strong> Buonsolazzo a i i<br />

miglia da Firenze, il che permise Papa<br />

Clemente XI. L'abbazia <strong>di</strong> s. Bartolomeo<br />

in Forcolese <strong>di</strong> Buonsolazzo, fu già sulla<br />

pen<strong>di</strong>ce settentrionale del Monte Sena-<br />

rio, monte celebre pel santuario da' Ser-<br />

vi <strong>di</strong> Maria, nella vallecola del torren-<br />

te Carza, tributario del fiume Sieve, <strong>di</strong>o-<br />

cesi e compartimento <strong>di</strong> Firenze. In ori-<br />

gine eia stuta un'abbazia <strong>di</strong> benedettini,<br />

subor<strong>di</strong>nala all'abbazia <strong>di</strong> s. Gaudenzio<br />

a pie dell'Alpi. Nel 1820 d'or<strong>di</strong>ne del<br />

Tescovo <strong>di</strong> Firenze Orso furono rimossi<br />

i monaci <strong>di</strong> Monte Cassino, i quali spo-<br />

gliarono in modo la casa <strong>di</strong> Buonsolazzo,<br />

che i cistcrciensi inviati colà per rimpiaz-<br />

zarli dall'abbazia <strong>di</strong>Seltimo,do veliero ri-<br />

correre alla repubblica fiorentina perchè<br />

li soccorresse d'aiuti, come fece nel i 82 i.<br />

Con bolla <strong>di</strong> Nicolò V del 1453, l'abba-<br />

zia <strong>di</strong> Buonsolazzo fu aggregata a quel-<br />

la <strong>di</strong> Settimo, con obbligo <strong>di</strong> non <strong>di</strong>mi-<br />

nuire il numero de'monaci,portando il <strong>di</strong><br />

lui abbate il titolo <strong>di</strong> signore della Car-<br />

za, da un <strong>di</strong>strutto castello detto la Car-<br />

za Vecchia. Dipoi Cosimo III ampliò il<br />

chiostro, <strong>di</strong>spose il monastero a somiglianza<br />

<strong>di</strong> quello della Trappa, e con magnificenza<br />

rie<strong>di</strong>ficò la chiesa, e neh 7o5<br />

<strong>di</strong>ede l'abbazia a' solitari della Trappa<br />

chiamati <strong>di</strong> Francia, che vi si recarono<br />

in numero <strong>di</strong> 1 8 monaci, con licenza del<br />

le <strong>di</strong>Frsància.Uno <strong>di</strong> tali religiosi ch'era<br />

nolo al mondo col nome <strong>di</strong> conte d'A-<br />

viu piemontese, e che avea falla lumino-<br />

TRA<br />

sa comparsa nella corte del duca <strong>di</strong> Savoia,<br />

fu nominato abbate del monastero<br />

<strong>di</strong> Buonsolazzo. Parimenti del numero<br />

<strong>di</strong> tali trappisti eravi il p. Arsenio, già con-<br />

te <strong>di</strong> Rosemberg,e fialcllo niaggiore del<br />

marchese <strong>di</strong> Jan-ion e dell'ai), <strong>di</strong> Janson.<br />

Il Papa Alessandro Vili avea conferito<br />

in commenda al car<strong>di</strong>nal Gio. Francesco<br />

Albani l'abbazia de'cisterciensi <strong>di</strong> Casamari<br />

nella <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Veroli (/^.), in-<br />

sieme al <strong>di</strong>pendente monastero <strong>di</strong> s. Domenico<br />

<strong>di</strong> Sora (V.), Il car<strong>di</strong>nale si por-<br />

tò in Casamari per restaurare e benefi-<br />

car la chiesa e il monastero. Divenuto il<br />

car<strong>di</strong>nalePapa Clemente Xl^avendo crea-<br />

to il nipote Annibale Albani car<strong>di</strong>nale, lo<br />

fece abbate commendatario <strong>di</strong> Casama-<br />

ri, e poi a <strong>di</strong> lui istanza e col suo assenso,<br />

avendo nel 1 7 1 7 rimossi i cislerciensi da'<br />

due monasteri <strong>di</strong> Sora e <strong>di</strong> Veroli, per<br />

farvi rifiorire la religiosa osservanza, vi<br />

collocò gli esea>plari religiosi trappisti,<br />

altri cislerciensi della stretta osservanza,<br />

che fece venire dalla Trappa <strong>di</strong> Buon-<br />

solazzo in Toscana, a'quali il car<strong>di</strong>nale<br />

somministrò non poco deiiaro,per rimet-<br />

tere in essere la chiesa e il monastero <strong>di</strong><br />

Casamari, oltre <strong>di</strong> avergli compartiti al-<br />

tri favori e benefìzi, come leggo nel con-<br />

lem poraneoCresciu) beni, i5'to/0f/("//rtZ'^-<br />

silic.a <strong>di</strong> s. Maria in Cos/nedì/i a p. 83.<br />

Afferma il Novaes, nella Storia <strong>di</strong> Clemente<br />

XI, che questo Papa introdusse<br />

nell' antica abbazia <strong>di</strong> Casamari presso<br />

Veroli, i trappisti della riforma del p.<br />

Plance, e li provvide <strong>di</strong> lutto il necessa-<br />

rio per rendere perpeltìa la fondazione,<br />

per la quale riven<strong>di</strong>cò all'abbazia tulli i<br />

fon<strong>di</strong> che n'erano slati <strong>di</strong>smembrati, fra*<br />

quali il celebre monastero <strong>di</strong> s. Domeni-<br />

co con tulle le sue <strong>di</strong>pendenze nel piano<br />

<strong>di</strong> Sora. Clemente XI mollo confidava<br />

nella pleia<strong>di</strong> questi religiosi solitari, che<br />

spesso <strong>di</strong>ceva essere il mezzo più enioace<br />

per placar l'ira <strong>di</strong>vina. In<strong>di</strong> nel 17 18 in<br />

Firenze stampò il p. ab. Giacomo: Breve<br />

i-agguaglio delle costituzioni delle ba-<br />

<strong>di</strong>e della D-appa <strong>di</strong> Buonaolazzo e <strong>di</strong>

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