Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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zia. Le iodi che riscosse nella ricordata as*
seiriblea di Francia, la stima ch'essa nio-
sliò fare del suo sa p,ere, quando lo pregò
ad assistere ad un'edizione più corretta
d'Eusebio e di alcuni padri greci, non die
la deferenza per lui del duca d'Orleans,
riaccesero in lui il desiderio di rendersi ce-
lebre, e tutte le sue cure rivolse per appa-
garlo. Iddio però che sa confondere i pen*
sieri degli uomini, e che talvolta si serve
delle nienoraecose per operar grandi me-
raviglie, seppe ben presto tutte queste
grandi idee di mondana ambizione disor-
dinare, con far sì che un semplice sospet-
to prendesse nel suo cuore possesso; que-
sto fu che temè riuscisse disaggradevole
alla corte il suo modo di procedere nel-
l'assemblea. Altro non vi volle perabbat-
tere la sua vanagloria, e non potendo so-
stenere l'impressione ricevuta dal gra-
ie riflesso, si ritirò a Véret in Lorena. In
questo ritiro a cui Dioavea fissalo il momento
di sua conversione, gli somministrò
campo bastevole onde riflettere da
senno sull'incostanza della fortuna, equal
fidanza si debba in lei riporre. A questo
si aggiunse la morte del duca d'Orleans,
succeduta nel 1660, dopo averlo assistito
all'estremo passaggio all'eternità, la quale
finalmente lo fece risolvere a cambiar
\ita. Per determinarsi a quale stato si do-
vesse appigliare, avendo conosciuto che
un cristiano, e con più forte ragione un
prete, non poteva salvarsi menando una
\ita delicata , e che V uso ch'egli faceva
delle rendite ecclesiastiche era contrario
alla loro destinazione, sì propose di tro-
vare il modo per tranquillare la sua co-
scienza e di mettersi nella via della salute.
A tale effetto consultò i vescovi diParaiers,
d' Aleth, di Chàlons e di Comminges, i
quali lo consigliarono a darvi principio
con rinunziare a'suoi benefizi ecclesiasti-
ci. Ciò non solo eseguì, non ritenendo che
la sola abbazia della Trappa per ritirar-
\isi, ma sapendo che per essere perfetto
e seguire Gesù Cristo bisognava spogliar-
si di luUO| veudè ancora i sugi beni pa-
TRA
trimoniali di Véret, tranne dufe case di
Parigi che donò all'ospedale di quella cit-
tà. Tulli i beni da lui venduti ascesero al-
la somma di 3oo,ooo lire, e con questa,
dato quanto spettava al fratello e alla so-
rella, soddisfatto i debiti paterni, ricom-
pensata la fedeltà de' suoi domestici, de*
quali se ne ritenne due e uno lo seguì nel-
la vocazione e riuscì fervente religioso ;
tutto il restante del denaro die aìi' HO'
tei Dieu e allo spedale generale di Pari-
gi, a riserva d'una mediocre somma per
restaurare l'abbazia della Trappa, le cui
fabbriche minacciavano rovina, e si con-
tentò di sole 3ooo lire circa di rendila,
ch'era tutta l'entrata di quell'abbazia; a
questa poi die la sua biblioteca. Sistemati
tutti i suoi affari, si ritirò nella Trap-
pa. 1 suoi primi pensieri furono di farvi
osservare la regola di s. Benedetto nella
sua purità primitiva, e di togliere i disor-
dini che vi regnavano; ma vedendo che
invano esortava i religiosi a cambiar vi-
ta, perchè risoluti di vivere nel liberlinag-
gio,dichiaròloro d'essere risoluto di chiamarvi
i monaci cistcrciensi della stretta
osservanza, acciò in loro luogo occupas-
sero il monastero. Allora si sollevarono
contro di lui i religiosi, e lo minacciarono
d'ucciderlo o col pugnale, o col veleno, o
affogandolo ne'loro stagni. L' ab. Rancé
non ne restò punto intimorito, e con fer»
mezza introdusse nell'abbazia i cistcrcien-
si della stretta osservanza, e gli anteriori
cistcrciensi furono obbligati a convenire
ad un concordato, da loro sottoscritto ai
1 7 agosto 1662, poi approvato dal parlamento
di Parigi. Questi antichi religiosi
erano 7, compreso un converso, ciascuno
de'quali per la convenzione ebbe 100
lire di pensione. L'ab. di Rancé per met-
tere i monaci riformati in grado di pote-
re restaurar l'abbazia in avvenire, cede
loro la terra di Ruisemeut che apparte-
neva alla mensa abbaziale , disponendo
ch'ella restasse perpetuamente unita alia
mensa conventuale, e si addossò come
abbate l' iucaiico di ristabilire una patte