Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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nulo A.\naiu](» cnnonico ilella Madonna
o Nosliii Signora di Parigi e di Totirs, ab-
hale della Trnppa deirordine di Cìstel-
lo^ della Madonna della Valle dell' or-
dine di s. Agoslino, e di s. Sinforiano di
Beau vmìs dell'ordine di s. Benedetto, prio-
re di Bonlogne presso Cliambord, pari-
menti dell'ordine di s. Benedetto, e di s.
Clemente nel Poitou j dimodoché senza
over prestalo alcun servigio alla chiesa e
incapace per la sua età a renderlene, già
n 20,000 lire di rendite ec-
godeva da i 5
tlesiasticlie. L'abbate di Rancé conside-
rò il suo impegno nello stalo ecclesiasti-
eo, tni nuovo motivo d'applicarsi alloslu-
dio, ed i progressi che fece nelle belle let-
tere dierono a conoscere l'elevatezza del
suo ingegno, e presagirono quale Sc»rebl)e
stalo un giorno. In età di i 2 anni die al-
le slampe una nuova edizione delle poesie
d' Anacreonle, da lui accompagnate
con un commentario greco, che fu animi
rato da'tiolli, e quindi tradusse in fran-
cese quel poeta. Compiuto il corso di fi-
losofia nel collegio d'Harcour, si dedicò
allo studio della teologia. Sostenne egli le
sue conclusioni in età di 2 1 anni, e quin-
di fu con felice successo laureato dalla
Sorbona del grado di Hcenzialo; nel 1 65
ricevè il sacerdozio dall' arcivescovo di
Tours suo zio, cui sperava d'essergli eoa
diulore, ma non volle accettare il vesco-
vato di Laon. Le sue doti naturali gli gua
dagnarono la stima e l'amicizia di lutti;
divenne coadiutore ali.° limosiniere del
duca Gastone d'Orleans fratello del re, e
fece pomposa mostra di se nell'assemblea
del clero deli65') in qualità di deputa-
lo del 2° ordine. Nujno possedeva meglio
di lui ([nelle prerogative che ci rendono
amabili al monilo, e che ci tanno brillarenella
società; ma sventuratamente amò
e con eguale affetto fu corrisposto, obliando
ciò che l'augusto carattere del sacer-
dozio esigeva da lui. Di lui andavano in
cerca i piaceri, ed ei non abhorriva il lo»
ro commercio. Non per questo s'abbandonò
a quella vita rea e liceuziosa, nel
TRA i3f
la quale suole la gioventù troppo incau-
tamente inabissarsi; ma viveacontalescialacquamenlo
e fasto, che insensibiknente
eslinsero in lui lo spiiito sacerdotale. Re-
gnala la delicatezza nella sua mensa, spi-
ravano lusso e magnificenza i suoi mobi-
li, gli etpjipaggi e gli abiti ; e siccome il
principale de* suoi diletti lo formava In
caccia, più che allrovesoggiornava volonlieri
nella sua casa di Véret nella Turre-
na, che avea ereditato dal padre. Un te-
nore di vita sì disdicevole a un ecclesia-
stico, non lo rendeva punto inquieto; an-
zi un giorno in Véret con 3 amici, do[)o
essersi sino alla nausea divertili, risolvet-
tero di mettere ciascuno 1000 doppie iu
lina borsa, e di cercar la ventura per terra
e per mare in qualunque luogo, quali
cavalieri erranti, finche non venisse meno
il denaro; ma il disegno in sul punto
d'effettuarsi andò a vuoto. Non avrebbe
certamente mancato l'ab. Rancé di per
der se stesso, se Dio che guardavalo con
occhio di misericordia , e deslinavalo a
grandi cose, non l'illuminava, con acci-
denti impensali. III. "fu lo morte di Leo-
ne le Boulhillier de Sciavigni suo cugino,
nel quale avea riposto tutte le speranze
di sua fortuna, onde il vederselo rapire sì
improvvisamente lo trafisse amaramente.
11 2° fu, che divertendosi sopra d'un
piano dietro la chiesa della Madonna di
Parigi, ov'era andato col suo fucile a ti-
rare a qualche uccello, le persone che slavano
lungo la riva del fiume, scaricarono
contro di lui un archibugio; le palle
colpirono nell'acciaio che guarniva la sua
sacca da munizione, il quale arrestò il
colpo e gli salvò la vita, altrimenti resta-
va morto. Troppo visibile fu la divina pro-
tezione, onde ne restò commosso, e rin-
venuto dallo sbalordimento esclamò. Ahi!
che sarebbe di me avvenuto, se Dio non
si muoveva a pietà di me. Questa savia
riflessione però non lo scosse abbastanza:
la gloria e 1' ambizione che lo tenevano
Il nacemenle attaccato al mondo, alfogi-
rono in lui i primi movimenti della già-