Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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128 TRA- sua morte avvenuta nel 1 434 resliluiTra- pani ad Alfonso I , che sotto il suo scettro avea riunito quello di Napoli, Que- sti dimorò nella cillà per ben 3 mesi, e vi cliiamòi tribunali supremi di giustizia, e decorò Trapani co'saggi suoi provvedi- menti. Trupani che sino al re Giacomo II d'Aingona era slata l'emporio del Irafii- co. ne avea poi risentito le funeste con- seguenze per le perdite che i suoi sovrani aveano fatto nell'Africa; altre lacune gli produssero poi la scoperta dell'America, che introdusse altre direzioni al commercio e alla navigazione. In tanto depe- rimento, sostenne colla sua industria i col- pi dell'avversa fortuna, e si aprì un nuovo sentiero alla sua mercatura. Sotto Al- fonso I si con)inciòa pescare il corallo nei mari di Trapani} tale scoperta, simile a scossa elettrica, raddoppiò l'attività dei j)opolo, ad animare la sua energia ed a somministrargli una nuova sorgente di ricchezze. Nel 14^9 •! ^'^ Ferdinando II ordinò lo sfratto di lutti gli ebrei dalla Si- cilia, la quale si videprivata di 100,000 a- bitanli. Trapani oltre alle sue passate dis- grazie patì ulteriore minorazione del suo commercio, per la perdila d'un significan- te numero d'israeliti. Afililta col resto di Sicilia da'corsari maomettani d'Africa, respirò per la strepitosa vittoria riporta- la dall'ammiraglio Luigi de Pvequesens, contro il corsaro Solimano che uccise. Nel i5i6 dagli Aragonesi, Trapani e la Sici- lia passò nel dominio di casa d'Austria, menile per l'odio contro il viceré Mon- cada insorse Trapani, e poco dopo sog- giacque ad altri disastri per le dissensio- ni delle primarie famiglie^de' Fardella e Sanclemente. Carlo V imperatore e re delle due Sicilie, vittorioso per le conqui- ste fatte sul regno di Tunisi^ dopo aver fiaccato l'ollracotanza barbaresca, venne per la i .'volta nell'isola nel 1 535, e giun- se in Trapani a'scagostoâlloggiandonel palazzo de' Chiaranionti , poi passalo in proprietà alla dislinla famiglia de'Pepoli. L'entusiasmo delia popolazione fu grau- TRA de, indicibili le dimostrazioni festive. Ol- tre il narrato dono, altro nefecealla par- rocchia di s. lîetro d' uno stendardo di broccato e di oro, e al convento dell'Ati- nunziata die due porte di legno coperte di ferro, che pure avea recato da Tuni- si. Giurò indi nella chiesa di s. Agostino^ duomo della città, l'osservanza de' suoi privilegi. Perciò sotto al favore di questa grazia, si pose intorno al sigillo delle armi della città l'epigrafe: Drepanum Civitas itmctissinia in qua Caesarprìmwn jaravi ti k\en(\o già fortificato questa piaz- za, Carlo V ne aumentò i propugnacoli per renderla munilissima. Nel i643 il re Filippo III concesse a'giurati il titolo di senato, confermalo dal figlio e successo- re Carlo III, sotto il cui regno per la quie- te della citlà fu eretto un forte sugli scogli occidentali della slessa. Per sua morte. Trapani e la Sicilia successivamente passò sotto i dominii di Filippo V re di Spagiia,di Vittorio Amedeo II di Savoia, a cui fu eretta una statua nell'ospedale grande,deirimperatoreCarlo VI,e dell'in- fante Carlo di Borbone , la cui dinastia tuttora felicemente regna, il quale effet- tuò nel 1736 il volere de' trapanesi, con innalzare una statua al suo padre Filippo V, ed esiste nel passeggio della Marina; indi nel 1700 eresse la città al medesimo re Carlo quella statua che trovasi rimpetto al piccolo molo, costruito per comodo dellebarchelte.il re delle dueSicilie Fran- cesco I conferì al suo figlio il principe Francesco di Paola il titolo di conte di Trapani che porta, ed è sposo dell'arci- duchessaM.'Isabella diToscana. Ad istanza del regnanleFerdinandoU, il Papa Gregorio XVI colla bolla Ut animarum pa- Stores^ de'3i maggioi844> nuovamente eresse la sede vescovile di Trapani, sot- traendola dal vescovo di Mazzara) nella cui diocesi era compresa, e dichiarandola suffraganea della metropolitana di Palermo, come lo è quella di Mazzara. A presentazione del ricordato re, nel concisloro de'22 luglio di detto anno, il me-
T R \ ilesimo Gregorio XVF ne tlicìì'mrò i. "vescovo mg.' Vincenzo MJ^ IMaiolda della congregazione del ss. Redentore, nato in Muro, professore di teologia, zelante predicatore nelle missioni , già superiore di varie case di sua congregazione, e di es- sa visitatore generale e consultore, lodan- dolo con queir elogio che si legge nella proposizione concistoriale. Avendo questo prelato spontaneamente rinunziato dipoi il vescovato nelle mani del Papa Pio IX, questi nel concistoro de'27 giugno 1 852 preconizzò l'odierno vescovo mg.' Vincen- zo Ciccolo di Messina, dottore in s. teologia, predicatore e parroco dis. Antonio abbate di Civitate o Teano ossia s. Seiê- rOy disingoiar zelo e carità co'poveri, ret- tore del seminario, esaminatore sinodale dell'arcivescovo di Messina, encomiando- lo per gravità, prudenza,dottrina,sperien- ra e altre virtù. Ogni nuovo vescovo è tassato ne'libri della camera apostolica in fiorini 2 53, ascendendo le rendite della mensa a ducati 3ooo napoletani. La diocesi si estende in più miglia, et sepieni oppida complectitur. TRAPEZOPOLI, Trapezopolis. Sede vescovile della Frigia Pacaziana, nel- V esarcato d' Asia, sotto la metropoli di Laodicea, eretta nel V secolo. Ne furono vescovi Jerofilo trasferito alla sede di Pio* tinopoli , Asclepiade che nel 4^1 sottoscrisse il concilio d'Efeso, Giovanni nel 45 1 assistè a quello di Galcedonia, Eugelìio sottoscrisse i canoni in Trullo, Zaccaria fu al VII concilio generale, Leone intervenne al concilio di Fozio. Oriens ehr. 1. 1, p. 809. Trapezopoli, Trapezo- politan, al presente è un titolo vescovile in partibiif!, dell'eguale arcivescovato di Laodicea che conferisce il Papa, eGrego* l'io XVI a'2 Qttobrei845 lo conferì al- l'attuale coadiutore del vicario apostoli- co di Xansi, come si legge ntWt Notizie di Roma. TRAPPISTIoTRAPPENSI. Monaci Solitari iì^Wvk congregazione della Trap- pa. Il celebralissiino e beueaierilo oidi- VOL. LXXIX. TRA. 119 ne óe Cistcrciensi (/^.) è una delle con- gregazioni dell'ordine di s. Benedetto pa- triarca de'monaci d'occidente, e osservanti la sua regola da lui concepita e medilata a Sahiaco(F.) e promulgata a Mon* te Cassino (/^.). Deirencoraiata congregazione cistcrciense fu istitutore s. Rober- to (F.) abbate dì Molesme, e qual 2.' fon- datore si venera il dottore della Chiesa s. ' Bernardo abbate di Cliiaravalle^ per a ver fondalo circa 60 abbazie, cui pose a governare i suoi monaci di Chiara valle. Dal- l'ordine Cisterciense derivarono diverse riforme sì di monaci, che di monache, che descrissi in tale e in altri articoli. Altra celebre riforma fu l'insigne ed esempla- rissima congregazione della Trappa, ed insieme la più austera. L'abbazia cisterciense della B. Veigine dello spedale della Trappa, nella diocesi di Seez, fu fon- data a' IO settembre i nô da Rotrudo o Rotroldo II conte di Perche e dalla sua moglie Tolenda,inSoligny borgo di Francia nellaNormaudia, presso la città di Mortagne capitale del Perche, dipartimento deirOrne, in mezzo a'boschi, in una valle ritagliata da 9 slagni considerabilij io- di per la rivoluzione di Francia soppres- sa nel J 790,6 venduti in seguito i fabbri- cati, nella più parte furono distrutti. Dipoi venne ristabilita, e si chiama la gran Trappa. Ili ."abbate del monastero della Trappa fu il ven. Adamo, insigne perope- re di santa vita, la di cui memoria è nel lib. 3 di Segnino nel compendio e meno- logiode'ss.Cisterciensi, nella Neustria santa a'7 maggio, e presso il Manriquez al- l'annoi i5o, t.ijCap. 12. Serlone,clie ne fu4-°abbate, l'unì all'ordine cisterciense, e per mezzo di s. Bernardo fu compresa l'abbazia co'monasteri dipendenti nella fì- gliuolanza di Chiaravalle. La chiesa venne consagrata nel 12 i4 da Roberto arcivescovo di Rouen , da Radolfo vescovo d'Evreux, e da Silvestro vescovo di Seez, ad istanza di Guglieluio5.*' abbate del monastero. L'abbazia della Trappa, riferisce il p. IIelyol,per lungo tratto di tempo fi*
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