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Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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120 TRA<br />

volse quin<strong>di</strong> a colfivar le arti, le mani*<br />

fatture, le opere <strong>di</strong> gusto, dì galanteria e<br />

<strong>di</strong> mollezza, e vi fece in breve tempo i più<br />

rapi<strong>di</strong> progressi. Questo popolo si vuole<br />

il 1 ."cliefece servire la navigazione al coin*<br />

mercio, che necomprese i vantaggi, l'am-<br />

pliò per tutto il Me<strong>di</strong>terraneo, anzi por-<br />

tò le sue merci dalle rive dell'aurora sino<br />

fiirisole dell'occaso. Le conquiste fat-<br />

te da Giosuè, condolliero degl' israeliti ,<br />

sulla Cananea, e che si estesero vicino a<br />

Sidone,tolseroa'féniciiquelh» gran quan-<br />

tità <strong>di</strong> terreni che furono assegnati alla<br />

tribù d'Aser. La capitale col suo piccolo<br />

territorio, rimasta <strong>di</strong> ricovero a que'lug-<br />

gilivi, non era più bastevole ad alimenta-<br />

re tanta inoltitu<strong>di</strong>ne. Fu quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> mestieri<br />

che si facessero uscire quel gran nume-<br />

ro<strong>di</strong> colonie, che cercando un asilo si <strong>di</strong>f-<br />

fusero in Ci[)ro, Ro<strong>di</strong>, Grecia, Sicilia, A-<br />

frica, Sardegna, nelle Gallie e nelle coste<br />

meri<strong>di</strong>onali <strong>di</strong> Spagna. L'esito fortunato<br />

<strong>di</strong> queste emigrazioni coronò la loro au-<br />

dacia e incoraggi a intraprendere de'gran*<br />

<strong>di</strong> viaggi sopra incogniti mari. Visitarono<br />

tutte le nazioni sconosciute per recar-<br />

vi i generi <strong>di</strong> loro industria, e per unire<br />

i popoli anche più lontani col mezzo del<br />

])iù terribile degli elementi. S'ignora, se<br />

queste colonie originarie della Siria, fon-<br />

datrici <strong>di</strong> Trapani e <strong>di</strong> altre città, occupando<br />

le coste occidentali e meri<strong>di</strong>onali<br />

<strong>di</strong> Sicilia, vi trovassero in queste contra-<br />

de i sicani e altri popoli in<strong>di</strong>geni. Alcuni<br />

ritengono, che i fenicii trovarono questi<br />

luoghi quasi aifatto <strong>di</strong>sabitati. Non mai<br />

perchè la como<strong>di</strong>tà del porto, l'amenità<br />

dell'aere, la feracità del suolo non vi a-<br />

vesserò invitato degli altri ad occuparli;<br />

n)a perchè il poco numero de'sicani e dei<br />

sicoli estender non si poteva in tutte le<br />

contrade ed in ogni punto della Sicilia.<br />

1 fenicii raccolti quivi in società, <strong>di</strong>venne<br />

per essi il suolo come loio patria adot-<br />

tiva, anciie per la sicurezza del porto e la<br />

sua eccellenza pel trallico. Ere<strong>di</strong> delle arti<br />

d'Egitto, coltivarono il bello^il njagnifico<br />

e lornato; e si premunirono p^r la via <strong>di</strong><br />

TRA<br />

terra e per quella <strong>di</strong> mare dagl* insulti<br />

de'nemici e de'pirati, e per non rimane-<br />

re esposti a quelle celebrate guerre tra i<br />

sicani e i sicoli, <strong>di</strong> cui pqrla Diodoro. La<br />

Sicilia ripartita in quell'epoca in tanti pie •<br />

coli <strong>di</strong>fferenti e in<strong>di</strong>pendenti governi, ge-<br />

losi della maggioranza del vicino, <strong>di</strong>visi<br />

per interessi, percostumi eper inclinazio-<br />

ni, stavano in una guerra continua, non<br />

meno cogli stranieri che cogli slessi in<strong>di</strong>-<br />

geni. La nascente città <strong>di</strong>Trapani, sebbene<br />

occupata nel commercio e nell'agricoltu-<br />

ra, non poteva tuttavia <strong>di</strong>sprezzare quelle<br />

cautele che la <strong>di</strong>fendessero da ogni insulto<br />

straniero, l suoi primi fondatori, emu-<br />

li delle scoperte egiziane, e che seppero<br />

anche render migliori, portarono in que-<br />

ste contrade de'lumi che parvero allora<br />

un pro<strong>di</strong>gio <strong>di</strong> sapere. Vennero essi inol-<br />

trea propagare in quest'isola la conoscen-<br />

za de'caratteri alfabetici; e dalle loro let-<br />

tere, che aveano una rassomiglianza col-<br />

le samaritane, ne ricavarono i greci le loro,<br />

che in<strong>di</strong> trasmisero a'iatini. In somma<br />

i fenicii colla loro industria grande<br />

nelle vaiie inanifalture, colle loro cogni-<br />

zioni nautiche, squarciarono quel foscQ<br />

velo d'ignoranza che adombrava i bar-<br />

bari abitatori delh Sicilia. Portarono in<br />

questa ezian<strong>di</strong>o i fenicii i loro numi, i lo-<br />

ro riti, co -ministri del culto per <strong>di</strong>rigere<br />

leceremoniede'sagrifizi. Il principale oggetto<br />

del culto era Saturno ossia il Tem-<br />

po, ch'ebbe in Trapani tempio e simula-<br />

cro, il quale poi fu convertito nella chie-<br />

sa <strong>di</strong> s. Bartolomeo: gli olfrivano vittime<br />

umane, e Gelone nel pacificarsi co'trapa-<br />

nesi, volle peri. ''con<strong>di</strong>zione abolito si bar-<br />

baro uso. Prestarono ancora culto ad Isi-<br />

de o Cerere, a Venere Bd^lide e ad altre<br />

deità.Trapani qual città marittima e com-<br />

merciante, ricorse pure alla protezione <strong>di</strong><br />

Nettuno<strong>di</strong>odell'oqde, egli eresse un tem-<br />

pio ove ora esiste la chiesa <strong>di</strong> s. Nicolò,<br />

immolandogli i pescatori il tormo. In tut-<br />

ti gli antichi marmi <strong>di</strong> Trapani vi fu scol-<br />

pito un delfino, simbolo d'un popolo na-<br />

vigatore, ed i fenicii portarono seco loro,

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