Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...
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io8 TRA fondi pei- educare 20 giovani in provin- ci:i, e pagare la tassa slabilila pe'3 aliui- i)idi propaganda. Innanzi di parlare delia Duova provincia ecclesiastica di rito greco cattolico di lecente istituita in Tran- silvania, conviene che io dica come Iro- vavasi la religione riguardo a*greci, e aggiunga qualci»e altra notizia su Fogaras (/.).della quale riparlai a Grecia, comecliè di rito greco unito alla s. Sede, e da ultimo eretta in metropolitana. Fogaras è capoluogo altresì del ilistretto del suo nome, contiene più di 26,000 abitanti, principalmente valacchi, ungheresi esas- soiii, I gieci della Trausilvania altri so- no catlolici, altri scismatici. Sotto l'im- pero di M." Teresa abbracciarono l'unio- ne latina diretti da un tal Teofilo loro ve- scovo. Si conservaronocattolici anche sotto Atanasio successore di Teofìlo. Ma poi da'sassoni luterani introdotto un mo- iwico ruteno, diesi spacciava per profeta, ritornarono alio scisma, e da quel tem- po (ino al 1829 non si trattò più di unio- ne. Fu allora riordinata alquanto la cosa dal p. Ciocchino Pedrelli passionista,ma non si conosce la (ine. Le loro parrocchie erano circa 1000, il vescovo scismatico ri- siede in Ilernjannstadt, e dipende dal si- mile metropolita di Carlovvitz città della Schìavonìa, Come in Carlowitz si usa la lingua slava o illirica, ed i rituali stam- pati in Pietroburgo, e perciò quelli sci- smatici sono di rito ruteno, così anche questi di Trausilvania seguono il mede- simo rito. [ preti scismatici di Transilr Vania erano persuasi, che difendevano una pessima causa; bramavano la con- versione del vescovo, anche per fine se- condario, per ottenere cioè la protezio- ne della .cattolica casa regnante. Presso questi scismatici è comune la simonia e le tasse esorbitanti. Il sapere alquanto leggere basta tra loro per ascendere al sacerdozio. Chi desidera qualche tintura di scienza frequenta le scuole cattoliche, al che non si oppone l'ordinario scisma- lieo. 11 vescovato de'grcci cattolici inTran- TRA silvania, ossia greci-uniti, era Fogaras , ora elevato ad arcivescovato, risiedendo il vescovo greco cattolico nella città omonima ed estendendosi la sua giurisdi- zione a tutta la provincia ossia a! prin- cipato di Trausilvania. Il vescovato fu e- retto per le istanze dell'imperatore Carlo VI dal Papa Clemente XI, ma per la sua morte ne pubblicò la disposizione il suc- cessore Innocen^oXIlI colla bolla Ratio- ni congruità de' 17 giugno 1721, Bull. Pont, de Prop.fide, Appendixt. 2, p. 3, graeci-ritus ,\iQ s^VQcÀ, ruteni, valacchi,ra- sciani e altri che seguitavano questo rito e dimoratiti nella Trausilvania, iqualifu- rono perciò separati e sottratti dalla giu- risdizione ecclesiastica di altri ordinari, e sottomessi quindi a quella del vescovo del loro rito di Fogaras; dichiarandosi cattedrale la chiesa in tal città dedicata a Dio e sotto l'invocazione di s. Wicola, con capitolo, assegnandosi per mensa al vescovo 38o4fiorini, corrispondenti a cir- ca i5oo scudi romani; dotazione che as- segnata dal mentovato imperatore, a lui e successori fu dalla s. Sede conferito il privilegio della nomina de' vescovi. Però fu stabilito che nella vacanza della sede di Fogaras, si adunasse il clero e scegliesse i soggetti degni pel vescovato per voti, e quindi li raccomandasse all'imperatore secondo i meriti deVnedesimi, il quale uno ne presentasse al Papa per la canonica i- slituzione;e perii penultimo vescovo 2 12 furono gli elettori ecclesiastici. 11 vesco- vo e la sede furono dichiarati suiTraga- nei di Strigonia. Ecco il novero de'suoi vescovi che ricavo dalle Notìzie di Roma. Nel 173© d. Gio.InnocenzoKlajaba- siliano, nato in Transilvania. Nel 1753 d. Pietro Paolo Aaron basiliano, nato in Di- stra diocesi di Fogaras^già alunno di propagandaj^Jj. Nel 1 765 d. Atanasio Rednik di Szigert.Nel 1773 d. Gregorio Major basiliano di Szauka diocesi di Trausilvania. Nel 1783 Giovanni Baab d'Ormanes diocesi di Fogaras. Dopo lunghis- simo vescovato e per sua morte, Grego-
TR \ rio XVI nel concisloro cìe'K^opriIer833 preconizzò vescovo di Fogaras, di rito gieco-unilo nella Transilvaiiia, nig.'Gio- vanni Letneny di Deziner diocesi di Fo- garas, parroco per molti anni, e canoni- co della cattedrale, già vicario capitola- re della medesima. Per sua libera rinun- zia fatta nelle mani del Papa Pio IX, que- sti nel concistoro de' 1 7 febbraio 1 85 1 di- chiarò vescovo di Fogaras mg/ Alessan- dro Sleika Snlutz di Rerpenyes , di Abrudbanya diocesi di Fogaras, già alunno di quel seminario, cappellano e arci- diacono o assessore del concistoro di Fo- garas, e poi vicario foraneo dìSylvaniae, parroco di Szilagy-Samlyo; lodandolo per dottrina, morale, prudenza e perizia delle cose ecclesiastiche. Nuo\'a arcidiocesi e provìncia ecclesìa' stira di Fogaras di rito greco-catto- licope' valacchi della Transilvania, Il regnante Pontefice Pio IX nel con- cistoro de'ig dicembre i853, innanzi al sagro collegiode'cardinali, pronunziò l'al- locuzione £11 Apostolicae Sedisfastigio, che pubblicò in latino e io italiano il n.° 296 del Giornale di lìoma^ e riprodussero in Ialino gli Annali delle scienze re- ligiosCy 2/ serie, 1. 1 i, p. 4^4> '" italiano la Civiltà cattolica^ 2." serie, l. 5, p. 98. In italiano riporterò il brano spettante al- l'argomento in discorso.»' Collocali in sul- l'altezza delia Sede apostolica,quasi nella rocc^ e sul propugnacolo della fede cat- tolica, i Romani Pontefici nostri predeces- sori , secondo la podestà loro conceduta da Dio di governare la Chiesa universale, volsero ancora le paterne loro sollecitudi- ni alla chiesa orientale, e non permisero mai che da loro si potesse nulla desidera- re di quanto potesse o difenderla o giovar- la. Quanta industria, e cura o fatica essi venissero adoprando perchè quelli tra'po- poli d'Oriente, che sono per funesto scisma separali dalla Chiesa romana, a lei di buon grado facessero ritorno , e come membra col capo si riunissero col supremo Pastore in terra il Pontefice romano^ TUA 109 non ci è ora bisogno di spiegnrvelo lun- gamente, venerabili fratelli, siccome cosa che è a voi ben nota e provala dalla sto- ria con innumerabili documenti. Or vo- lendo noi emulare que'celebri esempi di paterna sollecitudine, già fin dall'anno 2.° del nostro pontificalo scrivemmo a lutti gli orientali lettere apostoliche, colle qua- li caldamente ed amorosamente gli esortavamo a voler ritornare alla comunione di questa s. Seóe, e restarle fermamente uniti. La necessità della quale riunione noi dimostrammo con gravissimi argomen- ti splendidi della luce della verità, chec- che abbiano osato allegar contro parec- chi vescovi scismatici in un certo loro scritto, nel quale versarono quel loro vec- chio ed astioso veleno contro la Sede a- postolica. 11 quale scritto, per convin- cere d'errore la scismatica pertinacia, noi faremo che sia confutato; ed intanto non mancheremo di pregare e di scongiurare per la salute di lutti loro il Padre celeste de'lumi; nulla rimettendo della carità cri- sliana ch'è paziente e benigna. Dal quale girilo di carità mossi, siccome noi, i nostri predecessori, giudicarono che q«e' sagri riti, che fossero in uso nella chiesa orien- tale e non si opponessero alla fede orto- dossa,non solo non si avessero a riprovare, ma dovessero anzi osservarsi econservar- sijsiccome quelli che erano raccomandali dalla slessa antichità della loro origine, ed in non piccola parte derivali da'ss. Padri: che anzi con savissime costituzioni decre- tarono che a niuno fosse lecilo dipartir- si da'riti orientali senza averne prima im- petrala dal sommo Pontefice la licenza. Sapevano infatti che 1' immacolata sposa di Cristo si abbella di una culai me- ravigliosa varietà che non nuoce all'uni- tà, che la Chiesa non terminata da con- fine alcuno di paesi abbraccia tulli i po- poli e le nazioni e le g
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rio XVI nel concisloro cìe'K^opriIer833<br />
preconizzò vescovo <strong>di</strong> Fogaras, <strong>di</strong> rito<br />
gieco-unilo nella Transilvaiiia, nig.'Gio-<br />
vanni Letneny <strong>di</strong> Deziner <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Fo-<br />
garas, parroco per molti anni, e canoni-<br />
co della cattedrale, già vicario capitola-<br />
re della medesima. Per sua libera rinun-<br />
zia fatta nelle mani del Papa Pio IX, que-<br />
sti nel concistoro de' 1 7 febbraio 1 85 1 <strong>di</strong>-<br />
chiarò vescovo <strong>di</strong> Fogaras mg/ Alessan-<br />
dro Sleika Snlutz <strong>di</strong> Rerpenyes , <strong>di</strong> Abrudbanya<br />
<strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Fogaras, già alunno<br />
<strong>di</strong> quel seminario, cappellano e arci-<br />
<strong>di</strong>acono o assessore del concistoro <strong>di</strong> Fo-<br />
garas, e poi vicario foraneo dìSylvaniae,<br />
parroco <strong>di</strong> Szilagy-Samlyo; lodandolo<br />
per dottrina, morale, prudenza e perizia<br />
delle cose ecclesiastiche.<br />
Nuo\'a arci<strong>di</strong>ocesi e provìncia ecclesìa'<br />
stira <strong>di</strong> Fogaras <strong>di</strong> rito greco-catto-<br />
licope' valacchi della Transilvania,<br />
Il regnante Pontefice Pio IX nel con-<br />
cistoro de'ig <strong>di</strong>cembre i853, innanzi al<br />
sagro collegiode'car<strong>di</strong>nali, pronunziò l'al-<br />
locuzione £11 Apostolicae Se<strong>di</strong>sfastigio,<br />
che pubblicò in latino e io italiano il n.°<br />
296 del Giornale <strong>di</strong> lìoma^ e riprodussero<br />
in Ialino gli Annali delle scienze re-<br />
ligiosCy 2/ serie, 1. 1 i, p. 4^4> '" italiano<br />
la Civiltà cattolica^ 2." serie, l. 5, p. 98.<br />
In italiano riporterò il brano spettante al-<br />
l'argomento in <strong>di</strong>scorso.»' Collocali in sul-<br />
l'altezza delia Sede apostolica,quasi nella<br />
rocc^ e sul propugnacolo della fede cat-<br />
tolica, i Romani Pontefici nostri predeces-<br />
sori , secondo la podestà loro conceduta<br />
da Dio <strong>di</strong> governare la Chiesa universale,<br />
volsero ancora le paterne loro sollecitu<strong>di</strong>-<br />
ni alla chiesa orientale, e non permisero<br />
mai che da loro si potesse nulla desidera-<br />
re <strong>di</strong> quanto potesse o <strong>di</strong>fenderla o giovar-<br />
la. Quanta industria, e cura o fatica essi<br />
venissero adoprando perchè quelli tra'po-<br />
poli d'Oriente, che sono per funesto scisma<br />
separali dalla Chiesa romana, a lei <strong>di</strong><br />
buon grado facessero ritorno , e come<br />
membra col capo si riunissero col supremo<br />
Pastore in terra il Pontefice romano^<br />
TUA 109<br />
non ci è ora bisogno <strong>di</strong> spiegnrvelo lun-<br />
gamente, venerabili fratelli, siccome cosa<br />
che è a voi ben nota e provala dalla sto-<br />
ria con innumerabili documenti. Or vo-<br />
lendo noi emulare que'celebri esempi <strong>di</strong><br />
paterna sollecitu<strong>di</strong>ne, già fin dall'anno 2.°<br />
del nostro pontificalo scrivemmo a lutti<br />
gli orientali lettere apostoliche, colle qua-<br />
li caldamente ed amorosamente gli esortavamo<br />
a voler ritornare alla comunione<br />
<strong>di</strong> questa s. Seóe, e restarle fermamente<br />
uniti. La necessità della quale riunione noi<br />
<strong>di</strong>mostrammo con gravissimi argomen-<br />
ti splen<strong>di</strong><strong>di</strong> della luce della verità, chec-<br />
che abbiano osato allegar contro parec-<br />
chi vescovi scismatici in un certo loro<br />
scritto, nel quale versarono quel loro vec-<br />
chio ed astioso veleno contro la Sede a-<br />
postolica. 11 quale scritto, per convin-<br />
cere d'errore la scismatica pertinacia, noi<br />
faremo che sia confutato; ed intanto non<br />
mancheremo <strong>di</strong> pregare e <strong>di</strong> scongiurare<br />
per la salute <strong>di</strong> lutti loro il Padre celeste<br />
de'lumi; nulla rimettendo della carità cri-<br />
sliana ch'è paziente e benigna. Dal quale<br />
girilo <strong>di</strong> carità mossi, siccome noi, i nostri<br />
predecessori, giu<strong>di</strong>carono che q«e' sagri<br />
riti, che fossero in uso nella chiesa orien-<br />
tale e non si opponessero alla fede orto-<br />
dossa,non solo non si avessero a riprovare,<br />
ma dovessero anzi osservarsi econservar-<br />
sijsiccome quelli che erano raccomandali<br />
dalla slessa antichità della loro origine, ed<br />
in non piccola parte derivali da'ss. Padri:<br />
che anzi con savissime costituzioni decre-<br />
tarono che a niuno fosse lecilo <strong>di</strong>partir-<br />
si da'riti orientali senza averne prima im-<br />
petrala dal sommo Pontefice la licenza.<br />
Sapevano infatti che 1' immacolata sposa<br />
<strong>di</strong> Cristo si abbella <strong>di</strong> una culai me-<br />
ravigliosa varietà che non nuoce all'uni-<br />
tà, che la Chiesa non terminata da con-<br />
fine alcuno <strong>di</strong> paesi abbraccia tulli i po-<br />
poli e le nazioni e le g