Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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io6 TRA delta, eia fortezza situata sopra una col- lina. Tra* principali eciifiz,i è l'antica cat- tedrale, di elegante gotica struttura, de- dicata a s. ]VIicli(de Arcangelo, ristaurala a'noslri giorni. Vi è il batlisterio e la cura d'anime, atrnninistrata dal canonico parroco, qui et pociiittritiario inuncre J'uugitur, Il capitolo si compone di 4
TRA Cinrìinlc ecclesiastico di nonia,t.ciyp. i33, degli scrini e degli (illi: S. Gcrdrdi episcopi Cluinadieiisis scripta, et A- cta haclenus inedita^ cura serie Episco- porimi Chanadieiisiiim. Opera et studio lionata comitis de BattUyan Episcopi Transili'aiiiae,k\ho Carolina i 7C)4- ^^^ i8oo Giuseppe Mai lorollì di Tiansilvaiiia stessa. Nel i 8 i6 Alessandro Rudnay (E,^ di s. Croce diocesi di Strigonia^ca- lìonico di quella metropolitana e poi arcivescovo di essa e cardinale. Nel 1820 Ignazioile'liberi baroni Szepesy deNegyes di Agiia, indi trnslalo a Cinque Chiese. Nel 1828 Nicola Rovalz de Csil-Tusnad della diocesi di Transilvania, già parroco lodato e canonico di Varadino pruden- te e dotto; mon a' 1 5 ottobre 1802 in se- guito di luarajJnio senile d'84 anni, uìunilo di lutti i confolli della religione. Non vacò la sede, poicliè il Papa Pio IX nel concistoro de' 1 5 del precedente marzo a- "^ vea dichiarato mg. Lodovico Haynald di Szecseny arcidiocesidi Strigonia,già cooperatore della parrocchia di s. Leopoldo di Pesi edeil.iB.Verginedi Budaar,predi- calore sagro, professore di teologia, segre- tario dell'arcivescovo diStrigonia e di esso cancelliere vicariale edirellore della can- celleria, cappellano aulico cesareo-regio, per le sue virtù vescovo d'Iibron in par' liliUSy e coadiutore con futura successio- ne del vescovato di Transilvania o Weissenburg , e divenne ellellivo nel giorno ilella morte del suopredecessore,ed è l'at- tuale pastore. Ogni nuovo vescovo è tassa- to ne'llbri della camera apostolica in (io- rini 1 5oo, ascendendo le rendite a 1 8,000 fiorini circa alicpiihus oiiei-ibiis graduili. La diocesi è ampia, contiene molli luoghi , et catholicornni niillid, \\\ questo gran piincipalo ereditario dell* augusta casa d'Austria, la religione cattolica è la dominante, e gli scismatici e gli eretici vi sono tollerati: da una slafistiea potei 1 ilcvarc che la maggior parie degli .d»i- lanti (h Transilvania sono Jiallolici. Tra' lallolici vi sono pure degli iuujcnijc lutti TRA 107 dipendono dal vescovo ialino di Transil- vania. Essi principahuente abitano inSza- mos-Vjvar, abitata da circa 5,ooo indi- vidui : (juando seguì la conversione degli armeni scismalici non vi erano che 5oo famiglie armene; altre città in cui sono più numerosi è Elisabeltopoli, ed Arrae- nierstadt città libera e reale quasi inte- ramente abitata da' medesimi. Circa il 171 3 gli armeni della Transilvania per opera del vescovo latino furono riuniti alla chiesa romana,insiemea i o sacerdoti. Neh 741 fecero istanza alla s. Sede per avere un vescovo di loro rito, ma non furono esauditi, temendosi di aprire la stra- da con tal concessione di ritornare allo scisma. 11 parroco di Elisabeltopoli nel 1707 ebbe la facoltà di confessare i la- lini e di assolverli colla forinola latina. Gli armeni di Elisabeltopoli celebrava- no già secondo l'uso Ialino 3 messe nel Natale del Signore servendosi del messa- le latino, Volle il Papa Clemente XI li nel 1762 tollerata questa consuetudine sino a nuova disposizione. Nella Transilvania eravi una missione apostolica alììdata a' minori osservanti riformali, della
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