Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...

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I02 T R A eluse a Vienna co'siioi deputati un tiat* lalo di pace con Ferdinando li, mercè il quale fu riconosciuto principe di TransiIvania,rinunciaiidoal litolodire d'Un- gheria, ed ottenne i ducali d'Oppeleu e di Ratibor nella Slesia. Nel i 629 senten- do che Gustavo II Adolfo re di Svezia si apparecchiava a penetrare in Germania, egli fece preparativi per entrare in Un- gheria. Ma un'idropisia sopravvenutagli ftce svanire il progetto, e ne morì nel novembre dell'anno stesso. Nel testamento legòall'imperalore Ferdinando II un ca- vallo di gran prezzoe riccamente bardato, oltre 40,000 ducali; simile legato fece ni re d'Ungheria Ferdinando li figlio delriu)peratore, ed anche al sultano A mu- rai IV. La bizzarria di questo testamento nonismenlì punto la condotta tenuta dal vaivoda nell'amministrazione de* propri affari, unendo a grandi qualità un po' di follia. Sua moglie Caterina di Brajidebur- gOjda cui non ebbe figli, gli sopravvisse, eresse la Transilvaniasinoalla tenuta degli stali. Questi nel i63o elessero a Va- radino Stefano Betleem prossimo parente del defunto, indi neli63i ne rivocarono l'elezione e acclamarono Giorgio Racoczi l volgarmente detloRagotzi, figlio del sud- detto Sigismondo. Determinato di farsi indipendente, egli non corteggiò né l'imperatore né il sultano, e si collegò cogli svedesijCo'quali saccheggiò la Polonia; ed i protestanti d'Ungheria trovarono in lui un ardente difensore. Nel 1 636 attaccato da'turchi protettori della casa di Betleem cui egli maltrattava, R.acoczi tenne lor fronte e vigorosamente li respinse. Nel 1644 P^'* f^*'® ""^ diversione alle forze di casa d'Austria impiegate in Germania contro gli svedesi, piombò suH'aha Un- gheria, devastò molte borgate o villaggi, prese d'assalto Cassovia nel maizo e pa- recchie altre piazze, fitìchè nel 164^8! pa- cificò coir imperatore Ferdinando 111 a coudizioni assai vantaggiose. Nel 1 64^ a- spirò alla corona di l'olonja, e si presentò nel regno gou 3o,ooo uomini per coui* TRA battere, se veniva eletto,i cosacchi co'quali i polacchi erano in guerra, o con cnsi u- nirsi se rigettalo. Questa alternativa pro- posta con indecenza lo fece esci udere.IVIori nello stesso anno a'24 ottobre, dopo essere stato ammogliato due volte, la i ."con Sofia figlia di Stefano Betleem, da cui ebbe Giorgio li Pvacoczi che gli succese; la 2..^ volta con Susanna Lorentza che gli die Sigismondo poi duca di Monlegatz. Questo principe morendolasciò i suoi sla- ti accresciuti dalle due Valacchie da lui conquistate, e grandi ricchezze, che alla smodata ambizione del suo successore porsero mezzo di scialacquare in pura per- dita, Nello slesso ottobre 1648 Giorgio II fu eletto successore al padre. Nel i 655 la Polonia si vide immersa in grave coster- nazione per essere stato il re Gio. Casimiro respinto sino alla frontiera da alcuni polacchi che aveano chiamato a loro soccorso il redi Svezia. Racoczi reputò favorevole l'occasione per farsi egli slesso liconoscere a re di Polonia; e nel 1657 entrò in questo regno per congiungere le sue armate con quelle degli svedesi. Scon- fitto nel luglio da'polacchi e dagl'imperiali,dovè tornare ne'suoi stali con 3o doniestici, infelice avanzo di iS o 3o,ooo uoiriini, dopo aver subito la legge da'vin- citori.ll sultano Maometto IV, sdegnalo di tale invasione, ordinò a'transilvani di daigli un successore. Giorgio 11 finse di dinietlersi dal principato a' 12 ottobre i658, per evitare una deposizione for- male. Gli stali a lui sostituirono il conte Redei, ma Giorgio 11 poco dopo locac- elo. Indi entrò in negoziazioni per porre la Transilvania sotto la protezione del- l' imperatore Leopoldo 1, ed essendovi riuscito, gl'imperiali egli ungheresi in fol- la si scliierarono sotto i suoi vessilli, figli n)arciòcon essi contro il pascià di Ba- da ch'erasi posto in campagna con nuiìie- roso esercito, e lo sbaragliò presso A rad. Intanto il granvisir avanzava^! con altra armata di 100,000 uouîiu. Gli stali di Trausilvauia speduongli una deputazio-
TRA ne per disapprovar la coiulolla del loro principe, lìgli giunse sui luoghi, depose Giorgio n e nominò a sua vece Acasio Ijarczai. Giorgio 11 rientrò inXransilvania dopo parlilo il visir e fece nuovi lenlalivi per riacquistare i suoi siali, morendo a Varadino a'iG giugno 1660 dalle ferite riportate nella battaglia condjatlula tra (iuile e Coloswar contro i turchi : altri Indicono ucciso avanti Clausenburg. Eb- be da Sofia Ballhori sua sposa Francesco che entrò a parte delle turbolenze d'Un- gheria,il quale ebbe da Elena sua moglie Francesco-Leopoldo e Giulia : Elena si rimaritò con Emerico Tekeli capo de' malcontenti d'Ungeria. Nel 1660 gli suc- cesseli suo generale KemeniJanoso Gio- vanni Kemin, eletto dagli stali convocati a Bistricz, in cui Acasio Barczai gli ce- de i suoi diritti al principato mediante pensione, ma poco dopo liemeui lo fece morire per sospetti che volesse tradirlo. Postosi Remeni sotto la protezione im- periale, i turchi lo deposero neh 661, e nominarono in sua vece nel 166*2 Michele^ A balli I, che preso in guerra da' tartari era stalo loro schiavo. Remeni morì il 1 febbraio nella battaglia contro il couìpe- lilore,chedivenne pacifico possessore della Transilvauia. Nel 1 664
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