Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 79.pdf - Bibliotheca ...
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loo TBA sito giuslifìcò quest'ultima opinione. Nt^l I 5c)'o Sigismondo li in esecuzione di quel trattato si recò in Islesia nel giugno, ma tosto disgustatone ne pai ti per tornare in Transilvania, e per un nuovo tratto di sua leggerezza nel iSggin vestì dellaXran- silvania, col consenso degli stali adunati in marzo, suocugino cardinal i?tìf/tort ve- scovo di Varroia. Questi fu taccialo di ambizione di dominio, tuttavolla i tran* silvani si mostrarono contentissimi d'a- verlo per principe; e siccome pareva che fosse seguito divorzio fra Sigismondo e M." Cristina d'Austria, il cardinal ch'era semplicemente dell'ordine de'diaconi, in- viò al Papa il suo segretario Tomasi per ottenere dispensa di sposare l'arciduches- sa, la quale in vece si recò a Gratz e ve* stì l'abito religioso. 11 cardinale,per quan- to narrai nella biografìa e per sospetto d'inclinare a'turchi, non godè lungamen* te del principato, essendo 1' anno stesso a'28 settembre stato sconfitto presso Hermannstadl da Giorgio Basta generale del- l' imperatore e da Michele vaivoda di "Valacchia, e 3 giorni dopo sorpreso dal nemico valacconellasua fuga, mentre ri- fugiato in una spelonca recitava Icore ca- noniche a lume di luna, gli fu troncata Ja lesta da 5 va lacchi; il suo corpo fu tra- sportato in Alba Giulia, e poi sepolto in Claudiopoli in magnifico monumento. Presso il cardinale trova vasi nunzio apostolico di Clemente Vili, mg."^ Germano de'marchesi Malaspina vescovo di s. Se- vero, inviato pure in Polonia, il quale avea tentato più volte passando da un campo all'altro, di pacificare i guerreggianti, onde vietare 1' ulteriore spargimento di sangue cristiano, senza successo per le op- poste pretensioni de' contendenti. Sigismondo II voleva ripigliarsi di nuovo il governo della Transilvania, ma battuto più volte e specialmente a*2 agosto 1 60 a Moitin, la rinunziò un'altra volta nel 1602 , e si ritirò nel castello di Lobkovitz (culla de'principidi tal nomede'du- chi di Sagan) nella Ijoemia, assegnatagli T R A dall'imperatore per luogo del suo riliio. Poscia avendo tentalo di nuovamente sommoversi , fu arrestato e spedito pri- gioniero a Praga, ove morì nel 161 3 sen- z'aver avuto figli dalla sua sposa Cristina d'Austria. Neli6o2 dunque, divenuto r imperatore Rodolfo II padrone della Transilvania, per la delta cessione, istituì una specie di triumvirato per governare lostalo. Nel 1 6o3 i Iransilvani malconten» ti del suo governo si diedero a Mosè oMoi- ses principe de'siculi oszekleri. Questi en« trò a'9 giugno dell'anno stesso io Veissemburgo, ossia Alba Giulia, che gli avea volontariamente aperte le porte; ma nel settembre susseguente fu sconfìtto da- gl'imperiali e ucciso nel combattimeulo. In detto anno la Transilvania fu afELìtta gravemente dalla pestilenza. Nel 1 6o4Mosé s' impadronì di Claudiopoli, e il ma- gistrato per opera de'sociniani e calvini- sti distrusse da'fondamenli il collegio de* gesuiti, per l'opera mirabile de'quali e- rasi colla dottrina loro e zelo in Transilvania accresciuta la cattolica fede. L'em- pio Mosè fece imprigionarci gesuiti, e barbaramente molti ne uccise, tutti oltras»- giò. Nello slesso anno la Transilvania si ribellò di bel nuovo e con essa una pnrle dell'Ungheria sotto la condotta di Stefano Botskai nobile ungherese. A'5 dicem- bre Stefano die battaglia al conte di Bei- gioioso generale degl'imperiali e lo scon- fìsse compiutamente. Il generale imperia- le Basta portatosi in Claudiopoli o Clau- senburg, dal preposto de' gesuiti fece ri- benedire il duomo che iniquamente aveno occupato gli eretici sociniani e calvi- nisti, dedicandolo alla B. Vergine e a s. Giorgio, e le loro imnìagini pose nell'al- tare maggiore. Consegnò la chiesa a' gesuiti, e perchè vi potessero erigere un collegio die loro le migliori case ch'erano rimpetto al tempio. Fu tanto lo zelo che i gesuiti impiegarono nella vigna del Si- gnore, che dall'ottobre al Natale conver- tirono più di 4000 alla cattolica religio- ue. Per aver poi il Basta liberato Strigo-
T R A lìia, Clenienle Vili gli scrisse un onore- volissimo breve, ringraziandolo paterna- nuMjle. Quindi Stefano Dotskai di religio- De protestante nell'aprile i 6o5 si fece ri- conoscere dagli slati del paese per prin- cipe di Transilvania, e nel segnente no- Tembre fu dal sultano Acaiet I, sotto la cni protezione erasi posto, confermato in quel principato, non die in quelli di Mol- davia e di Valaccbia, de'quali erasi del pari impadronito aggiungendosi il titolo tli re. Nel 1606 col trattato concluso a* 23 giugno tra la corte di Vienna eia Por- la, n()t>kai si fece riconoscere dall'impe- ratore per principe di Transilvania, conte de'Slctdi e palatino d'Ungheria; dignità elle si perpetuerebbero nella discenden' za maschile sino alla sua estinzione, e dopo di essa la Transil vania ritornerebbeal- I i«nperatore, o piuttosto alla casa d'Au- stria. Morì Stefano a Cassovia, dicesi av- velenato dal suo segretario ad istigazio- ne de' turchi, a' 28 dicembre dell'anno stessOjSenza lasciar prole dalla moglie Ca- terina figlia delcontetIogarassi.A'22 febbraio 1607 Sigismondo di Pelsoe Vadas principe di Racoczi (e non Ragotski), che 8Ì era distinto col suo valore nell'Unghe- ria conìro i turchi, fu eletto a suo malgrado in età avanzata principe di Trao- silvania dagli stati convocati a Clauseu- burg. Dissimulò l'imperatore Rodolfo II tale elezione, dovendo il principato a lui ritornare do[)o la morte di Cotskai, giù- .sta il seguito trattato. Nel 1608 Racoczi die la propria abdicazione a motivo delle sue infermità, e si ritirò a'Sarrento, ove mori nel 161 3 in una felice oscurità, lasciandoun figlio di nomeGiorgio,chepoi regnò in Transilvania.Nel 1608 Gabriele Battilori successe a Racoczi, elettovi dagli stali efivorito da'lurchi. Informato che l'imperatore si apparecchiava a far valere i suoi diritti sulla Transilvania, lo pre- venne col mezzo d'una deputazione, il cui successo fu un trattato col quale egli ve- niva riconosciuto per vaivoda di Tran* iilvauia,a condizione di ricevere guarni> TRA IDI gione alemanna nelle città del suo dominio. Istruita la Porta 'ottomana di questo trattato da Betletn o Bettleeni Ga- bor che aspirava al suo posto, inviò contro di lui due corpi di truppe comandati l'uno da Sandar pascià, l'altro da Ogli. Inseguito Batthori di piazza in piazza, e vedendosi senza espedienti, si fece dar la morte a Vallenese da uno de'suoi soldati a'27 ottobrei6i3. Osserva il Gontin nel Dizionario dell' eresie^ che in Transil- vania la religione cattolica fu quasi abolita sotto Gabriele Batthori, né incomin- ciò a ristabilirsi se non dopo che l'impe- ratore Leopoldo l ne acquistò il dominio. Bellem-Gabor o Gabriele Betleem, nobi- le ungherese e calvinista, persecutore del predecessore che lo avea ricolmato di beneficenze, fu dichiarato principe di Tran- silvania a'3o ottobre da Sandar pascià, titolo che gli venne confermato dagli stati raccolti ad Hermannsladt. NeliGig egli si dichiarò protettore de* ribelli di Boemia, e concluse con essi una lega. Mentre l'imperatore Ferdinando II era intento a soggiogare il paese,entrò Betlem nel mese di settembre nell'alfa Ungheria alla testa d'un esercito, facendo portare davanti a lui uno stendardo sul quale erano e/figiati due cavalieri che univano le loro mani e nel basso leggevasi questa divisa : Confederatìo et Concoì'dia. Non trovando quasi ninna resistenza, egli si avanzò sino a Presburgo, di cui impadronissi il 20 ottobre, e si fece riconoscere a principe d' Ungheria. Vienna attendevasi già di vederlo sotto le sue mura e ne tremava per ispavento; ma la mancanza de'viveri l'obbligò a retrocedere. Fermatosi a Neu- hausel vi convocò un'assemblea degli sta- ti d'Ungheria, di Slesia e di Lusazia, nel- la quale fu fermato a dichiararlo re d* Ungheria; ma la proclamazione e V in- coronaraento furono ad altro tempo dif- fv?riti. Il conte di Buguoi riprese Presbur- go a' IO maggio i()2 r, e mise poi l'asse- dio a Neuhausel, ove rimase ucciso a' io luglio. Nel 1624 1*8 maggio Bcllem con-
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I 5c)'o Sigismondo li in esecuzione <strong>di</strong> quel<br />
trattato si recò in Islesia nel giugno, ma<br />
tosto <strong>di</strong>sgustatone ne pai ti per tornare in<br />
Transilvania, e per un nuovo tratto <strong>di</strong><br />
sua leggerezza nel iSggin vestì dellaXran-<br />
silvania, col consenso degli stali adunati<br />
in marzo, suocugino car<strong>di</strong>nal i?tìf/tort ve-<br />
scovo <strong>di</strong> Varroia. Questi fu taccialo <strong>di</strong><br />
ambizione <strong>di</strong> dominio, tuttavolla i tran*<br />
silvani si mostrarono contentissimi d'a-<br />
verlo per principe; e siccome pareva che<br />
fosse seguito <strong>di</strong>vorzio fra Sigismondo e<br />
M." Cristina d'Austria, il car<strong>di</strong>nal ch'era<br />
semplicemente dell'or<strong>di</strong>ne de'<strong>di</strong>aconi, in-<br />
viò al Papa il suo segretario Tomasi per<br />
ottenere <strong>di</strong>spensa <strong>di</strong> sposare l'arciduches-<br />
sa, la quale in vece si recò a Gratz e ve*<br />
stì l'abito religioso. 11 car<strong>di</strong>nale,per quan-<br />
to narrai nella biografìa e per sospetto<br />
d'inclinare a'turchi, non godè lungamen*<br />
te del principato, essendo 1' anno stesso<br />
a'28 settembre stato sconfitto presso Hermannstadl<br />
da Giorgio Basta generale del-<br />
l' imperatore e da Michele vaivoda <strong>di</strong><br />
"Valacchia, e 3 giorni dopo sorpreso dal<br />
nemico valacconellasua fuga, mentre ri-<br />
fugiato in una spelonca recitava Icore ca-<br />
noniche a lume <strong>di</strong> luna, gli fu troncata<br />
Ja lesta da 5 va lacchi; il suo corpo fu tra-<br />
sportato in Alba Giulia, e poi sepolto in<br />
Clau<strong>di</strong>opoli in magnifico monumento.<br />
Presso il car<strong>di</strong>nale trova vasi nunzio apostolico<br />
<strong>di</strong> Clemente Vili, mg."^ Germano<br />
de'marchesi Malaspina vescovo <strong>di</strong> s. Se-<br />
vero, inviato pure in Polonia, il quale avea<br />
tentato più volte passando da un campo<br />
all'altro, <strong>di</strong> pacificare i guerreggianti,<br />
onde vietare 1' ulteriore spargimento <strong>di</strong><br />
sangue cristiano, senza successo per le op-<br />
poste pretensioni de' contendenti. Sigismondo<br />
II voleva ripigliarsi <strong>di</strong> nuovo il<br />
governo della Transilvania, ma battuto<br />
più volte e specialmente a*2 agosto 1 60<br />
a Moitin, la rinunziò un'altra volta nel<br />
1602 , e si ritirò nel castello <strong>di</strong> Lobkovitz<br />
(culla de'principi<strong>di</strong> tal nomede'du-<br />
chi <strong>di</strong> Sagan) nella Ijoemia, assegnatagli<br />
T R A<br />
dall'imperatore per luogo del suo riliio.<br />
Poscia avendo tentalo <strong>di</strong> nuovamente<br />
sommoversi , fu arrestato e spe<strong>di</strong>to pri-<br />
gioniero a Praga, ove morì nel 161 3 sen-<br />
z'aver avuto figli dalla sua sposa Cristina<br />
d'Austria. Neli6o2 dunque, <strong>di</strong>venuto<br />
r imperatore Rodolfo II padrone della<br />
Transilvania, per la delta cessione, istituì<br />
una specie <strong>di</strong> triumvirato per governare<br />
lostalo. Nel 1 6o3 i Iransilvani malconten»<br />
ti del suo governo si <strong>di</strong>edero a Mosè oMoi-<br />
ses principe de'siculi oszekleri. Questi en«<br />
trò a'9 giugno dell'anno stesso io Veissemburgo,<br />
ossia Alba Giulia, che gli avea<br />
volontariamente aperte le porte; ma nel<br />
settembre susseguente fu sconfìtto da-<br />
gl'imperiali e ucciso nel combattimeulo.<br />
In detto anno la Transilvania fu afELìtta<br />
gravemente dalla pestilenza. Nel 1 6o4Mosé<br />
s' impadronì <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>opoli, e il ma-<br />
gistrato per opera de'sociniani e calvini-<br />
sti <strong>di</strong>strusse da'fondamenli il collegio de*<br />
gesuiti, per l'opera mirabile de'quali e-<br />
rasi colla dottrina loro e zelo in Transilvania<br />
accresciuta la cattolica fede. L'em-<br />
pio Mosè fece imprigionarci gesuiti, e barbaramente<br />
molti ne uccise, tutti oltras»-<br />
giò. Nello slesso anno la Transilvania si<br />
ribellò <strong>di</strong> bel nuovo e con essa una pnrle<br />
dell'Ungheria sotto la condotta <strong>di</strong> Stefano<br />
Botskai nobile ungherese. A'5 <strong>di</strong>cem-<br />
bre Stefano <strong>di</strong>e battaglia al conte <strong>di</strong> Bei-<br />
gioioso generale degl'imperiali e lo scon-<br />
fìsse compiutamente. Il generale imperia-<br />
le Basta portatosi in Clau<strong>di</strong>opoli o Clau-<br />
senburg, dal preposto de' gesuiti fece ri-<br />
bene<strong>di</strong>re il duomo che iniquamente aveno<br />
occupato gli eretici sociniani e calvi-<br />
nisti, de<strong>di</strong>candolo alla B. Vergine e a s.<br />
Giorgio, e le loro imnìagini pose nell'al-<br />
tare maggiore. Consegnò la chiesa a'<br />
gesuiti, e perchè vi potessero erigere un<br />
collegio <strong>di</strong>e loro le migliori case ch'erano<br />
rimpetto al tempio. Fu tanto lo zelo che<br />
i gesuiti impiegarono nella vigna del Si-<br />
gnore, che dall'ottobre al Natale conver-<br />
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