Leggi - I Cistercensi

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ti da Ferdinando Ughelli." Ancora entro la prima metà del XIII secolo
troviamo inoltre un imprecisato lascito di libri a Settimo da parte di
Ardingo Foraboschi, vescovo di Firenze dal 1230 al 1248-49. 24 Le notizie
si moltiplicano ancor più nel corso del '300: è del 28 dicembre 1311 il
testamento di Amato di Giano, presbitero e rettore di Sant'Andrea in
Firenze, che nomina erede di sei suoi libri, di contenuto sia sacro che
profano, il monastero cisterciense;" nel 1317 risulta aver fatto qualcosa
di simile un Guglielmo Antelminelli da Lucca;" del 28 maggio 1337 è
un inedito testamento di Simone Migliorelli, priore della medesima chiesa
di Sant' Andrea in Firenze di cui si è visto rettore anche l'Amato della
pergamena del 1311: un b~eve brano di esso ci fornisce curiose indicazioni
circa la dispersione di alcuni testi (anche questa volta sei e forse,
almeno in parte, da identificare appunto con quelli del 1311) appartenenti
a Settimo, ma giacent~·presso il Migliorelli stesso." Si giunge così
all'importantissimo ed in parte già noto inventario del 1338, che sto per
pubblicare nella sua integrità," ma in relazione al quale desidero anticipare
che esso, accanto agli oltre 121 29 volumi elencati come nella biblio-
23 Roma, Bjblioteca Vatfcana, ms, Baìrb, Lat. 31234; si 'trartta dii una Miscellanea
di notizie .'rielative ai Ctsrercensì ed a Loro monC1JSteri in JtalÌla, Iche raecoglie
documentd dei secoli XVI e XVII messi dnsìerne da F. U~be1li; a 'C. 1,90 V., in
uno ElpOglio seìcemtesoo, si lel~ge: «!in regula mamuecripta rnn ohoro Bonisolatdì iIn
principio atPpalret: Anno MCCXXXVI in quo comleptus est Iìber iiste apud monastenìum
Sanctì Galgani Cìstercìensìs Ordinìs pro necessanìa util1Ì1ta,te Monasterìi
S. Salvatoris de Septirno ... ».
2 ~ La notizia, Sf,UigJgi,ta ail Lasino, si lelgge in F. UGHELUI, Ital1..a SCliora,vol.
ILI, Romae, 1647, col. 1.54.
25 E. LASINIO, Ancora tieua Biblioteca di Settimo, in «:Rilvilsta deiJJle Biblìoteche
e degìì Anchdvi », XVI, 1905, 'PIP. 157-158 (da AS.F., Dìplornacìco, Ceetello,
1311, dicembre 28).
26 E. LASINIO, Un antico invent,ario iieua Badia di S. Salvatore a Settimo.
Eìrenze, 19.04, p. 37.
'27 AS.F., Diplomatico, Cesteldo, 13C3:7, malglgio ,218;il brano che qui li.nterressa
dice: « ... !l1mlP'rLIll.ÌJsq/Uildem dlirlt et asseruìt [iiI MilgUorellilÌi] se habere ìnfrasorìptos
'liibro.s rnonasterid Sanctì Salvatorìs de Septimo, florentìne diocesìs, vìdelicet:
unam Bìbbìam, lìbrum vutìorum et vìrtuturn, :J..iibrum sententiarasm, ìlibrurn Iegendarum,
urrum salterum et unurn missale: qUOId mìssade dìxit et asseruit esse apud
ecclesìam de Polverosa: ,oltiJus Bjbbia quarndam partem dlixilt et asseruèt subpìngnol'russe
Paulo Maglantimì, pOPUlld. Sarsctd Jacobì Ultrarnì de :81orentlia, iPl'0 florenìs
aureìs vÌlginlti ducbus, QuoiS vilg,illlti duos f[orooli laUlrei ldi!Xit et asseruìt se' ex
CaJU9a mutui habuisse 'et recepisse .a dicto Paulo Malg11alllltini... ».
28 Il dooumento, ipairzi,al1men1te edito 'Per da Iparte rellarUv,a ai liJbni da E. L.\-
SINIO, Della BibLioteca... oìt., pp. 4-5 e noto anche ,a PR . .I. JONES, Le finClinze della
Badia cistercense di Settimo nel XIV secolo, JJn «RdJvrista di Storia della Chiesa
ìm Ltallia », X, .1956, pp. 90-122, che lo Ulti:llzzò per quanto rÌiguairoa i Ibeni drnmobidd,
cantilene interessanti notizie anche SIU ,altri ,al'll"edi mobìlì, tI'a, cui una riloca €Id
ìmsospettata armenìe.
29 E' ÌlIl1lP'olslsti.Jbi;le precisare iiI numero dei l.iJbri, dato che ·aI]c.um sono inventairialti
.globallmente, senza ohe se me ~ecitfdlchi la quarstità. E' interessante nota/re
come tutti i voèumì della J.i:Slta abbiano contenuto l,itUJI'I~co 'e teologico, tranne
sei, di materia medica.