Leggi - I Cistercensi
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senziali del loro stato particolarmente in rapporto alla povertà ed al distacco.<br />
dal mondo. Tuttosommato i religiosi apparivano dei privilegiati,<br />
ed in realtà lo. erano, e le loro ricchezze (talora più apparenti che effettive)<br />
davano facile esca all'invidia ed alla cupidigia in un'epoca in cui<br />
scarsi raccolti ed inverni particolarmente rigidi (come ad esempio quello<br />
del 1788-89) avevano fatto proliferare la miseria.<br />
Tuttavia, nonostante che la disistima verso lo stato religioso fosse un<br />
fenomeno generalizzato e che lo spirito scettico degli Enciclopedisti permeasse<br />
un po' tutto e tutti, non esclusa la classe clericale, è doveroso<br />
mettere in rilievo che le cause immediate del grande avvenimento, che<br />
doveva sconvolgere da capo a fondo le istituzioni secolari della Francia,<br />
sono di natura economica e non religiosa. Infatti le Finanze erano esauste,<br />
e gli storici di qualsiasi estrazione sono concordi nell'ammettere che<br />
l'alienazione dei beni ecclesiastici fu soprattutto un espediente di carattere<br />
finanziario, e un provvedimento di «salute pubblica », A. Latreille<br />
scrive in proposito: «Un'opinione assai diffusa ... sostiene che gli ideologi<br />
dell'Assemblea Nazionale abbiano affrontato il rischio di un conflitto<br />
con la Chiesa con lo scopo di dare soddisfazione ai loro postulati...<br />
Si tratta di una valutazione dei teorici. A nostro avviso i fatti stanno a<br />
dimostrare che la maggioranza della Costituente si è resa succube di una<br />
soluzione molto semplicistica: quella che consiste nel prendere il denaro<br />
dove è più agevole trovarlo » (« L'Eglise catholique et la Révolution<br />
Française »), fasc. 1946, I, pp. 78-79). Infatti il susseguirsi degli eventi<br />
sta a dimostrare la tesi: 4 agosto 1789: abolizione dei privilegi: 2 novembre<br />
1789: i beni ecclesiastici e quelli del re vengono posti a disposizione<br />
della Nazione; 13 febbraio 1790: soppressione degli Ordini Religiosi;<br />
12 luglio 1790: Costituzione Civile del Clero; 26 maggio 1791:<br />
prima legge di proscrizione.<br />
La dispersione dei beni ecclesiastici temporali.<br />
Questo cumulo di beni temporali della Chiesa, realizzato. nel corso<br />
dei secoli, costituiva un patrimonio di notevole entità. Secondo una stima,<br />
la globalità delle proprietà fondiarie ecclesiastiche assorbiva 1/6 o<br />
1/10 del territorio nazionale, ed era inegualmente distribuita al pari<br />
delle sedi episcopali e delle abbazie. Da un esauriente studio relativo<br />
ai beni ecclesiastici nel dipartimento della Sarthe, ad esempio, risulta<br />
che il clero diocesano era due volte meno ricco. di quello regolare (il<br />
32% contro il 67%), ed inoltre che fra gli stessi regolari gli ordini cnntemplativi<br />
erano i più dotati di beni fondiari, casa normale d'altronde,<br />
perché «erano i più numerosi ed i più vincolati alla clausura, e, di con-