Leggi - I Cistercensi
Leggi - I Cistercensi
Leggi - I Cistercensi
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
- 31-<br />
derivare da disposizioni di umiltà. Ma laddove queste sono il vero<br />
motivo dell'esitazione, l'uomo umile si presta ugualmente con generosità,<br />
quando si rende conto che Dio lo chiama a servirlo in tal modo. Il fatto<br />
è che tante volte l'esitazione oggi sembra derivare da una certa confusione<br />
circa il ruolo, da un senso di inadeguatezza - il che purtroppo<br />
corrisponde spesso a realtà - da un falso senso di egualitarismo, e talvolta<br />
dalla propria ritrosia.<br />
Paternità spirituale cristiana oggi<br />
Ci furono delle legittime e necessarie discussioni circa il preciso<br />
significato e la pratica della paternità spirituale nel nostro tempo, e<br />
ciò rappresenta la continuazione, la degenerazione o il cambiamento<br />
della pratica primitiva. In particolare si discusse se oggi «padre» sia<br />
il miglior archetipo per indicare questo rapporto. Ne furono suggeriti<br />
altri: amicizia, nutrice, guaritore. Ma nessuno sembrava racchiudere<br />
pienamente il significato di questo termine tradizionale. Le difficoltà circa<br />
il vocabolo sembrano derivare dai significati secondari di paternità<br />
naturale e dai problemi connessi con l'esercizio dell'autorità paterna nella<br />
famiglia oggigiorno. Ma il cristiano deve tener presente che ogni paternità<br />
viene dall'alto e che prende il nome dal Padre della Luce (Eph.<br />
3,14-15; jac, 1,17). Il suo ruolo esige dal padre spirituale che sia come<br />
Cristo, che rendere presente il Padre: «lo e il Padre siamo una cosa sola»<br />
(Cv. 10,30); «Chi vede me, vede il Padre» (Cv. 14,9), e che forma<br />
i discepoli come figli del Padre a somiglianza di Cristo.<br />
L'amicizia è certo una parte importante di questo ruolo paterno:<br />
«Non vi chiamo più servi... ma amici, perché vi ho fatto conoscere<br />
tutto quello che ho avuto dal Padre» (Cv. 15,15); ma da sola non sembra<br />
esprimere tutto ciò che qui è compreso, tutto quanto il discepolo legittimamente<br />
cerca ed aspetta quando si rivolge a un padre spirituale.<br />
Nel rapporto padre-figlio c'è anche dell'insegnamento, un insegnamento<br />
vivo, fatto di esperienza vissuta. E non è ancora tutto del ruolo<br />
paterno; non ne è neppure la parte più importante. Quel che si desidera<br />
ed è necessario è che il padre, riassumendo la sua esperienza vissuta,<br />
sappia guidare il figlio a realizzare il suo vero io. Col battesimo il cristiano<br />
è stato fatto vero figlio di Dio, una cosa sola con Cristo unigenito:<br />
«Non vivo più io, ma Cristo vive in me» (Cal. 2,20); ha ricevuto lo<br />
Spirito di Cristo come suo proprio spirito: « Avete ricevuto uno spirito<br />
da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo " Abbà, Padre!"» (Rom.<br />
8,15). Il cristiano deve soltanto imparare ad essere chi egli veramente è,