Leggi - I Cistercensi
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IL PADRE - LA MADRE SPIRITUALE<br />
P. BASIL PENNINGTON - monaco di Spencer<br />
Uno dei convegni più interessanti a cui ho preso parte negli ultimi<br />
anni è stato il Quinto Simposio di Studi <strong>Cistercensi</strong> tenuto dal 12 al 16<br />
giugno 1978 nell'abbazia di New Clairvaux, Vina, California, sul tema:<br />
Il Padre Spirituale in Occidente e in Oriente. Il convegno riuniva circa<br />
cinquanta monaci e monache, religiosi di vita attiva, laici ammogliati e<br />
scapoli, provenienti da quindici e più paesi. A questi si aggiungevano<br />
maestri spirituali di varie tradizioni orientali ed esperti studiosi internazionali.<br />
In precedenza erano stati distribuiti fogli informativi, perché il<br />
Simposio potesse procedere spedito. La presenza di persone veramente<br />
dotte e di altre esperte di pastorale pratica rendevano il dialogo insolitamente<br />
ricco.<br />
Mentre scrivo, sento (come ho sentito durante il convegno) il pressante<br />
bisogno di un vocabolario « utrum». Non di uno « neutrum» che<br />
divide i due generi e riduce tutto a qualcosa di impersonale, ma di un<br />
« utrum» che abbraccia pienamente e il femminile e il maschile. Poiché,<br />
ciò che si dice del padre spirituale si applica totalmente ed egualmente<br />
alla madre spirituale. Inoltre, la nostra tradizione cristiana, rilevavano<br />
giustamente i fogli e le discussioni, ha sempre sostenuto che il padre<br />
spirituale deve anche essere una madre spirituale, seguendo gli archetipi<br />
di Maria e della Chiesa. In verità tutti i cristiani devono diventare madri<br />
spirituali: « Chi sono mia madre e i miei fratelli? '" Chiunque fa la volontà<br />
del Padre mio è per me fratello e sorella e madre (Mc, 3,33-35).<br />
In quanto cristiani, siamo tutti chiamati a curare come una madre la<br />
vita di Cristo in noi stessi e negli altri.<br />
Una necessità.<br />
L'obiettivo del convegno era un vero rinnovamento all'interno della<br />
tradizione cistercense, in quanto corpo promotore, e in modo più ampio<br />
nell'ambito della comunità cristiana. Il teologo gesuita Daniel O'Hanlon,<br />
della GeneraI Theological Union di Berkeley, aveva trascorso un anno<br />
in giro per l'Asia. Ora era sul punto di intraprendere un altro viaggio,<br />
patrocinato dal Centro di Studi sulle Nuove Religioni, per cercare di<br />
scoprire perché gli americani si sono rivolti all'Oriente in cerca di maestri<br />
spirituali. Egli aveva già intervistato un gran numero di americani<br />
tornati dall'Oriente. Le sue ricerche finora davano un'unica risposta:<br />
i cercatori riuscivano a trovare nelle chiese e nelle sinagoghe dell'Occidente<br />
uomini dotti, organizzatori, ma non uomini e donne profondamen-