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Leggi - I Cistercensi

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Fratelli, ritengo superfluo almeno il mio sforzo di dimostrare la<br />

sua carità: che è cosÌ grande, che nessuna intelligenza riesce a farsene<br />

un'idea. Questo senza dubbio è il castello, nel quale si degna di entrare<br />

Gesù. E senza dubbio sono più felici quelli che lo ricevono spiritualmente<br />

in questo castello, più di molti che lo ricevettero col corpo nelle loro<br />

case. Ma perché mai l'evangelista tace il nome del castello e non dice<br />

altro che Gesù «entrò in un tale castello »? (Luc. XI).<br />

« Tale» significa una certa singolarità: perciò tale prerogativa appartiene<br />

propriamente alla nostra beatissima Signora. Ella, infatti, è quel<br />

singolare castello, poiché in nessuna creatura vi fu una tale umiltà, in<br />

nessuna una tanto perfetta castità, in nessuna una sì eccellente carità.<br />

Senza dubbio castello singolare che il Padre edificò, lo Spirito S. santificò,<br />

il Figlio vi penetrò, castello che tutta la S.S. Trinità si scelse come<br />

singolare ospizio. Questo è il castello dove entrò Gesù. Entrò per la<br />

porta chiusa, ne uscì per la porta chiusa, come profetò Ezechiele: «Mi<br />

condusse alla porta che guardava ad oriente ed era chiusa» (Ez. 40).<br />

La porta orientale è la SS.ma Maria. Infatti la porta che suole essere<br />

esposta ad oriente per prima riceve lo splendore del sole. CosÌ la<br />

B.ma Maria, che sempre era rivolta verso oriente, cioè alla chiarezza di<br />

Dio, per prima accolse in sé il raggio, anzi tutta la pienezza dello splendore<br />

di quel vero scle che è il Figlio di Dio, di cui parla il profeta Zaccaria<br />

«Ci visitò l'Oriente dall'alto» (Luc. I).<br />

Questa porta era chin-a e ben munita. Il nemico non vi trovò alcun<br />

accesso, addirittura nemmeno un forellino. Era chiusa e segnata col sigillo<br />

della castità, che per l'ingresso del Signore non fu violata, ma piuttosto<br />

consolidata e confermata. Poiché quegli di cui è dono la verginità<br />

con la sua presenza non tolse la verginità, ma di più la confermò.<br />

Dunque in questo castello entrò Gesù. Anche noi, o fratelli, se avremo<br />

in noi questo spirituale castello in parola, senza dubbio entrerà Gesù<br />

spiritualmente. Ma alla B. Maria non solo spiritualmente, ma anche corporalmente<br />

entrò, poiché in lei e da lei prese il corpo. «E una donna di<br />

nome Marta lo accolse in casa sua. Ed ella aveva una sorella di nome<br />

Maria» (Luc. XI).<br />

Se, dunque, o fratelli, l'anima nostra, come abbiamo detto, è diventata<br />

castello, è necessario che vi abitino due donne: una che siede ai<br />

piedi di Gesù per udire la sua parola; l'altra che serva e nutra Gesù.<br />

Vedete, o fratelli, se vi fosse solo Maria in quella casa, non vi sarebbe<br />

chi pascesse il Signore. Dunque, o fratelli, Marta significa l'azione<br />

con cui l'uomo lavora per Cristo; mentre Maria significa quel riposo,

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