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Leggi - I Cistercensi

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FLORILEGIO CISTERCENSE<br />

a cura di P. VITTORINO ZANNI<br />

1. « Non giudicate e non sarete giudicati» (Le 6, 37)<br />

La natura umana è talmente perversa che ognuno si sente portato<br />

a sindacare le parole e le azioni altrui e quindi a giudicarle in maniera<br />

tutt'altro che benevola.<br />

Alcuni criticano il prossimo perché hanno un cuore aspro e amaro,<br />

insoddisfatto di tutto e di tutti. Altri credono di essere superiori ai loro<br />

fratelli e quindi non perdono occasione di umiliarli per elevarsi al di<br />

sopra di essi. C'è poi chi getta la croce addosso agli altri per mascherare<br />

i propri vizi. C'è chi cerca fama e prestigio facendo l'anatomia sulle<br />

parole e azioni del prossimo, lusingandosi così di fare sfoggio della propria<br />

sapienza. Non mancano coloro che, annebbiati dall'ira, si vendicano<br />

spifferando calunnie. Altri sparlano del prossimo per pigrizia mentale,<br />

solo perché parlar male di una persona riesce loro più facile che parlame<br />

bene.<br />

La prima cosa da farsi è questa: evitare la curiosità, disinnescare<br />

le proprie antenne-radar. La seconda cosa necessaria è quest'altra: evitare<br />

i pettegolezzi, sia che si tratti di difetti naturali o che si tratti di<br />

vizi colpevoli.<br />

Soltanto Dio ha il diritto di giudicare le profondità del cuore umano.<br />

Colui che presume di giudicare e condannare i pensieri del proprio<br />

fratello invade il tribunale di Dio: lo, il Signore, scruto la mente e saggio<br />

i cuori, per rendere a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il<br />

frutto delle sue azioni (Ger 17, 10). Non giudicate e non sarete giudicati,<br />

non condannate e non sarete condannati, perdonate e vi sarà perdonato,<br />

date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi<br />

sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate sarà<br />

misurato a voi in cambio (Le 7, 37-38).<br />

Scrutare i vizi degli altri e divulgarli? E' come raccogliere il fetore<br />

della cloaca ed esporlo in pubblico.<br />

Vogliamo correggerci di questo vizio, non è molto difficile. Caliamo,<br />

prima nella profondità della nostra anima, tagliamo la testa ai sentimenti<br />

di orgoglio che senza sosta pullulano dal di dentro, pensiamo al male<br />

che abbiamo fatto, alle virtù che non abbiamo acquistato. Caliamoci,<br />

poi, nell'animo dei nostri fratelli, ammiriamo le loro virtù, diamo spazio<br />

alla lode e alla stima per loro.<br />

Perché lasciar briglia sciolta alla curiosità? Perché interessarci morbosamente<br />

delle faccende che non ci riguardano personalmente? Perché

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