Leggi - I Cistercensi

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5. Osservatore Toscano, lO gennaio 1979:
ARCHITETTURA CISTERCENSE
Una mostra alla Certosa del Galluzzo
E' in corso, alla Certosa del Galluzzo, una mostra dedicata all'Architettura
Cistercense, sistemata nella sala della Pinacoteca, che rimane
aperta fino al 31 gennaio 1979.
Essa è stata allestita dal Gruppo "Amici della Certosa" in collaborazione
con il "Centro incontri" della Certosa stessa e vuole essere
un omaggio per festeggiare i vent'anni di permanenza dei padri e dei
frati cistercensi nel monastero fiorentino.
Com' è noto, dal ramo riformato dell'Ordine benedettino, verso la
seconda metà del secolo Xl, trasse le sue origini, ad opera dell' Abate
Roberto da Molesme, l'Ordine cistercense che predicava il ritorno al
primitivo rigore della regola, con l'osservanza dei suoi precetti di solitudine,
di obbligo del lavoro manuale, di severa povertà e semplicità di
rinuncia ad ogni attività svolta fuori dal Chiostro.
In questo rinnovato spirito evangelico, in cui occupa posizioni di privilegiata
testimonianza della spiritualità cistercense Bernardo di Chiaravalle,
facile fu l'innesto, nella costruzione di Abbazie, di una [orma di
architettura che, nata nell' Ile de France, rappresentò un momento di
frattura fra le antiche forme romaniche, in cui il volume, il peso di
altre componenti avevano una vasta consistenza materiale, e le nuove
forme in cui il vuoto prevaleva sul piano, il carattere religioso prevaleva
sul " laico" in cui prevalevano carattere e [orza specifici di grandezza e
solidità spirituali, in cui le fanne riescono ad alleggerirsi ed a snellirsi,
fino ad eliminare ogni riempitivo murario, per creare esili colonne lanciate
verso l'alto, quasi a volersi congiungere con Dio in unità di spirito
e creare altissime quanto ampie finestre, bifore o trifore, che vengono
chiuse e ornate da vetrate policrome.
La mostra si snoda attraverso una galleria di pannelli che espongono
delle fotografie di Monasteri, nelle generali e nei particolari, che
sono di un nitore, senza ombra di millantenaria, eccezionale.
Il colore bianco e nero delle fotografie posto su un campo verde
oscuro del pannello, conferisce al soggetto un aspetto tridimensionale
che in certi momenti di ammirazione ti cala e ti confonde in quell' atmosfera
di spiritualità che emana dalla figura e dal luogo, stesso dov' essa
(~posta, e l'animo dello spettatore si sublima nella ricerca di una dimensione
principalmente spirituole.