Leggi - I Cistercensi
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attraverso un percorso di pannelli con fotografie, grafici e didascalie vie-<br />
ne illustrata la storia di questo stile architettonico, un esempio di quanto<br />
le forme possano essere influenzate dai contenuti, in altri termini di<br />
quanto l'ideologia dell' ordine contò per diffondere attraverso rEuropa e<br />
oltre una struttura molto razionale, attrezzata per favorire i rapporti col<br />
mondo esterno e con le comunità di conversi che vivevano accanto ai<br />
monaci. "Siamo nati come sinistra dei benedettini - ha osservato con una<br />
punta d'ironia, illustrando gentilmente la mostra il vicepriore della Certosa<br />
- Siamo un ordine che dava molta importanza al lavoro e un po' meno<br />
dei certosini alla contemplazione, la spinta principale fu quella alla bonifica<br />
delle zone malsane e difatti la dislocazione dei monasteri, anche in Toscana,<br />
S. Galgano, Badia a Settimo per esempio, lo dimostra". Accanto alla<br />
mostra sull' architettura cistercense, ricca e documentata rappresenta un' iniziativa<br />
senza precedenti almeno in Italia, la Certosa ospita in questo periodo<br />
una mostra parallela dei lavori - il restauro dei chiostri, il ripristino di<br />
diversi locali danneggiati dalla guerra - condotti dalla Soprintendenza<br />
per restituire a completa agibilità il gigantesco complesso a due passi dal<br />
Galluzzo. Nell' ambito della mostra, infine, verrà presentato al pubblico<br />
il volume " l'architettura cistercense e l'abbazia di Casamari " realizzato<br />
da Federico Farina e Benedetto Fornari.<br />
2. l'Unità, giovedì 23 novembre 1978:<br />
UNA RASSEGNA SULL' ARCHITETTURA CISTERCENSE<br />
MOSTRA IN CERTOSA PER FESTEGGIARE UN «COMPLEANNO»<br />
Venti anni fa i monaci ritornavano al «Galluzzo» dopo due secoli.<br />
I caratteri dell'iniziativa<br />
I cistercensi si festeggiano: venti anni fa ritornarono a Firenze dopo<br />
un' assenza di quasi due secoli; l'avvenimento non poteva passare sotto<br />
silenzio, il " compleanno" andava solennizzato in qualche modo. I monaci<br />
lo fanno nel solco del loro tradizionale rigore organizzando una<br />
mostra sull' architettura dell' ordine che poi in fondo è un pretesto per<br />
ripensare alla loro storia, per meditare su se stessi, e per invogliare anche<br />
gli altri, i " laic i ", a farlo.