Leggi - I Cistercensi

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01.06.2013 Views

B. CERTOSA DI FIRENZE 100 - Dal 25 novembre 1978 al 28 febbraio 1979 sono state allestite due mostre in occasione del ventesimo anno di presenza dei monaci cistercensi alla Certosa di Firenze. La prima mostra curata direttamente dagli amici della Certosa e dai monaci riguardava l'architettura Cistercense: origine e sviluppo. La seconda curata direttamente dalla soprintendenza ai monumenti di Firenze ha inteso documentare tutti gli interventi di restauro della Certosa operati in questi ultimi venti anni. Durante le mostre sono state organizzate alcuni incontri culturali. Il 27 gennaio '79, alle 16,30 il Prof. M aurilio Adriani ha parlato su " Il moto cistercense in Italia e in Toscana". Il 24 febbraio '79 dedicato interamente all'architettura cistercense, hanno parlato i professori Antonio Cadei, Marina Righetti Tosti Croce, Paola Puglisi e Alessandro Guidotti. Le relazioni saranno pubblicate entro l'anno nella nostra rivista. In questo numero è stata pubblicata solo la comunicazione del Cuuiotti, Il Ciclo iconografico di un gruppo di codici del trecento provenienti da Badia a Settimo. Abbiamo creduto opportuno raccogliere e pubblicare gli articoli dei giornali che si sono interessati delle due mostre. 1. Paese Sera, giovedì 23 novembre 1978: A CERTOSA LIBRI ARK DEI MONACI SABATO IN MOSTRA L'argomento della terza edizione di Certosa Libri era quasi obbligato. Nell'abbazia sopra il Galluzzo i monaci cistercensi erano tornati venti anni fa, 175 anni dopo essere stati costretti ad abbandonare Firenze ad opera del Granduca Leopoldo II. Si stabilirono alla Certosa rimasta libera "per estinzione" dei certosini e segnarono subito una svolta, in chiave col loro precetto - "uomini di Dio aperti al mondo" - intensificarono i rapporti con la città, creando con un gruppo di laici un centro di incontri e dandosi da fare per restaurare la Certosa e adeguarla a un ruolo che non sarebbe più stato quello di ospizio contemplativo e chiuso all' esterno. Sabato alle 17, dunque, verrà inaugurata la terza edizione di Certosa libri dedicata all' architettura Cistercense. In una mostra che si snoda

- 101- attraverso un percorso di pannelli con fotografie, grafici e didascalie vie- ne illustrata la storia di questo stile architettonico, un esempio di quanto le forme possano essere influenzate dai contenuti, in altri termini di quanto l'ideologia dell' ordine contò per diffondere attraverso rEuropa e oltre una struttura molto razionale, attrezzata per favorire i rapporti col mondo esterno e con le comunità di conversi che vivevano accanto ai monaci. "Siamo nati come sinistra dei benedettini - ha osservato con una punta d'ironia, illustrando gentilmente la mostra il vicepriore della Certosa - Siamo un ordine che dava molta importanza al lavoro e un po' meno dei certosini alla contemplazione, la spinta principale fu quella alla bonifica delle zone malsane e difatti la dislocazione dei monasteri, anche in Toscana, S. Galgano, Badia a Settimo per esempio, lo dimostra". Accanto alla mostra sull' architettura cistercense, ricca e documentata rappresenta un' iniziativa senza precedenti almeno in Italia, la Certosa ospita in questo periodo una mostra parallela dei lavori - il restauro dei chiostri, il ripristino di diversi locali danneggiati dalla guerra - condotti dalla Soprintendenza per restituire a completa agibilità il gigantesco complesso a due passi dal Galluzzo. Nell' ambito della mostra, infine, verrà presentato al pubblico il volume " l'architettura cistercense e l'abbazia di Casamari " realizzato da Federico Farina e Benedetto Fornari. 2. l'Unità, giovedì 23 novembre 1978: UNA RASSEGNA SULL' ARCHITETTURA CISTERCENSE MOSTRA IN CERTOSA PER FESTEGGIARE UN «COMPLEANNO» Venti anni fa i monaci ritornavano al «Galluzzo» dopo due secoli. I caratteri dell'iniziativa I cistercensi si festeggiano: venti anni fa ritornarono a Firenze dopo un' assenza di quasi due secoli; l'avvenimento non poteva passare sotto silenzio, il " compleanno" andava solennizzato in qualche modo. I monaci lo fanno nel solco del loro tradizionale rigore organizzando una mostra sull' architettura dell' ordine che poi in fondo è un pretesto per ripensare alla loro storia, per meditare su se stessi, e per invogliare anche gli altri, i " laic i ", a farlo.

B. CERTOSA DI FIRENZE<br />

100 -<br />

Dal 25 novembre 1978 al 28 febbraio 1979 sono state allestite due<br />

mostre in occasione del ventesimo anno di presenza dei monaci cistercensi<br />

alla Certosa di Firenze.<br />

La prima mostra curata direttamente dagli amici della Certosa e<br />

dai monaci riguardava l'architettura Cistercense: origine e sviluppo.<br />

La seconda curata direttamente dalla soprintendenza ai monumenti<br />

di Firenze ha inteso documentare tutti gli interventi di restauro della<br />

Certosa operati in questi ultimi venti anni.<br />

Durante le mostre sono state organizzate alcuni incontri culturali.<br />

Il 27 gennaio '79, alle 16,30 il Prof. M aurilio Adriani ha parlato su<br />

" Il moto cistercense in Italia e in Toscana".<br />

Il 24 febbraio '79 dedicato interamente all'architettura cistercense,<br />

hanno parlato i professori Antonio Cadei, Marina Righetti Tosti Croce,<br />

Paola Puglisi e Alessandro Guidotti. Le relazioni saranno pubblicate entro<br />

l'anno nella nostra rivista. In questo numero è stata pubblicata solo<br />

la comunicazione del Cuuiotti, Il Ciclo iconografico di un gruppo di<br />

codici del trecento provenienti da Badia a Settimo.<br />

Abbiamo creduto opportuno raccogliere e pubblicare gli articoli dei<br />

giornali che si sono interessati delle due mostre.<br />

1. Paese Sera, giovedì 23 novembre 1978:<br />

A CERTOSA LIBRI<br />

ARK DEI MONACI SABATO IN MOSTRA<br />

L'argomento della terza edizione di Certosa Libri era quasi obbligato.<br />

Nell'abbazia sopra il Galluzzo i monaci cistercensi erano tornati venti<br />

anni fa, 175 anni dopo essere stati costretti ad abbandonare Firenze<br />

ad opera del Granduca Leopoldo II. Si stabilirono alla Certosa rimasta<br />

libera "per estinzione" dei certosini e segnarono subito una svolta, in<br />

chiave col loro precetto - "uomini di Dio aperti al mondo" - intensificarono<br />

i rapporti con la città, creando con un gruppo di laici un centro<br />

di incontri e dandosi da fare per restaurare la Certosa e adeguarla a<br />

un ruolo che non sarebbe più stato quello di ospizio contemplativo e<br />

chiuso all' esterno.<br />

Sabato alle 17, dunque, verrà inaugurata la terza edizione di Certosa<br />

libri dedicata all' architettura Cistercense. In una mostra che si snoda

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