Silvana Della Penna - Notizie Gruppo Reale - Reale Mutua
Silvana Della Penna - Notizie Gruppo Reale - Reale Mutua
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notizie<br />
150 anni d’Italia<br />
183 anni di <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong><br />
Carlo Felice<br />
e la prima polizza<br />
N° 1 - marzo 2011 - anno VI
Anno VI, n. 1 – marzo 2011<br />
<strong>Gruppo</strong> <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong><br />
Via Corte d’Appello, 11<br />
10122 Torino TO<br />
Tel. 011 43 12 552<br />
Periodico di informazioni e notizie<br />
per il personale, gli agenti e i<br />
collaboratori del <strong>Gruppo</strong> <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>.<br />
Registrazione Tribunale di Torino<br />
n. 5058 dell’11 settembre 1997<br />
Pubblicazione non in vendita<br />
è autorizzata la riproduzione<br />
dei testi citando la fonte.<br />
è vietata la riproduzione, anche<br />
parziale, delle illustrazioni senza<br />
il consenso dell’editore.<br />
In copertina:<br />
150 anni di Unità d’Italia<br />
183 anni di <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong><br />
Direttore responsabile:<br />
Luigi Bellotto<br />
luigi.bellotto@realemutua.it<br />
Coordinatore editoriale:<br />
Sergio Albesano<br />
sergio.albesano@realemutua.it<br />
Redazione:<br />
Milena Basso, Ilaria Bournique,<br />
Davide Chiarlo, Arnaldo De Marco,<br />
Emanuela de Zanna, Francesco Lo Turco,<br />
Marco Mazzucco, Tiziano Nobile,<br />
Marella Pentimalli, Elisabetta Ruà,<br />
Simona Senati, García Pilar Suárez-Inclán<br />
Fotografie di:<br />
Sergio Albesano, Francesco Lo Turco,<br />
Davide Nadalin, Tiziano Nobile<br />
Realizzazione grafica:<br />
Sunday s.r.l, Torino<br />
www.sundaygroup.it<br />
Stampa:<br />
Stamperia Artistica Nazionale<br />
Trofarello<br />
Sommario<br />
in questo numero<br />
1 La <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> tra Restaurazione e innovazione<br />
4 L’assicurazione postuma decennale indennitaria<br />
per gli immobili<br />
8 E adesso… pasta!<br />
11 Torna il Sei Nazioni<br />
12 Tris <strong>Reale</strong>, una combinazione di sicurezza<br />
14 <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> entra nel Museo dell’automobile<br />
16 Università <strong>Reale</strong>: formazione per l’eccellenza<br />
18 L’arte in mostra presso l’agenzia di Chivasso<br />
19 Festival della letteratura di viaggio<br />
20 Michelangelo in podesteria: un disegno di architettura<br />
21 La nuova agenzia <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> di Torino Porta Nuova<br />
22 Polizze e Nutella!<br />
23 Inaugurazione a Pontedera<br />
23 Nuovi locali a Casalecchio di Reno<br />
24 La sicurezza di chi dà sicurezza!<br />
27 ILAB, il nuovo spazio web aziendale<br />
29 Sulle orme di Tamerlano<br />
33 Incontri musicali al Filo<br />
34 Serata d’onore<br />
36 Quaranta e non sentirli!<br />
38 Sesto Calende, un’agenzia vicina alle persone<br />
41 Italiana si veste di nuovo<br />
43 Convention agenzie<br />
44 Un sms facilita la vita<br />
46 www.realeimmobili.it<br />
48 Novità in casa Banca <strong>Reale</strong><br />
51 Seniores sì, ma molto attivi!<br />
53 Sesto congresso della Associazione ex agenti <strong>Reale</strong><br />
55 Le famiglie come ammortizzatori sociali<br />
56 Due premi alla Fondazione<br />
57 L’agenzia <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> di Orbassano
<strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> e l’unità d’italia<br />
La <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> tra<br />
Restaurazione e innovazione<br />
Mentre nel 2011 si festeggia il 150° anniversario dell’Unità<br />
d’Italia, <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> vive il suo 183° anno di vita. Dunque,<br />
la nostra Società ha anticipato e poi accompagnato la vita<br />
della nazione. Durante quest’anno, attraverso cinque articoli,<br />
il nostro giornale racconterà alcuni episodi della Società<br />
collegati a vicende storiche del nostro Paese. Perché, come<br />
si può vedere nel nostro museo, la storia di <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> è<br />
profondamente legata a quella d’Italia.<br />
di <strong>Silvana</strong> <strong>Della</strong> <strong>Penna</strong><br />
Direttore,<br />
si cambia<br />
Novità in casa “<strong>Notizie</strong> gruppo<br />
<strong>Reale</strong>”. A partire da questo<br />
numero, il giornale del <strong>Gruppo</strong><br />
<strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> sarà firmato da Luigi Bellotto, responsabile<br />
comunicazione interna della società.<br />
Questa nomina intende dare continuità all’attuale<br />
linea editoriale, il cui obiettivo è realizzare una testata<br />
che, raccontando valori, capacità, strategie<br />
e sviluppi del <strong>Gruppo</strong>, sia sempre vicina ai suoi<br />
lettori e capace di rispondere ai loro bisogni di informazione,<br />
conoscenza e aggregazione.<br />
Leo Giovannelli, guida storica del giornale che ha<br />
visto nascere e diventare ciò che è oggi, continuerà<br />
a mettere a disposizione dell’house organ la sua<br />
professionalità, con il ruolo di intervistatore “speciale”.<br />
A lui i meritatissimi ringraziamenti del <strong>Gruppo</strong><br />
e di tutta la redazione per la passione con cui ha<br />
raccontato, in quattordici anni, i nostri successi. E<br />
al nuovo direttore l’augurio di un buon lavoro.<br />
Quando si pensa alla <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> e alla sua lunga storia,<br />
viene spontaneo associare le tappe del suo sviluppo alle<br />
date fondamentali del nostro Risorgimento e delle successive<br />
vicende italiane, soprattutto in questo periodo di<br />
celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.<br />
Ma qual è il contesto storico-sociale in cui la nostra Società<br />
affonda le radici?<br />
Proviamo a fare un piccolo passo indietro…<br />
Il periodo napoleonico aveva generato in tutta Europa<br />
un clima d’instabilità del sistema politico-economico e,<br />
contemporaneamente, aveva dato una fortissima spinta<br />
innovativa. Basti solo pensare all’elaborazione dei codici<br />
civili, all’introduzione del sistema metrico decimale<br />
e del sistema postale e, ancora, alla prima riforma del<br />
sistema scolastico.<br />
Il successivo Congresso di Vienna (1814-1815), ristabilendo<br />
la situazione politica precedente la Rivoluzione<br />
francese, volle invece erigere una forte barriera alle<br />
spinte rivoluzionarie, ma con la sua azione frenante si<br />
fece anche portatore di una certa stabilità dei confini nazionali<br />
e del sistema economico-sociale degli stati, creando<br />
così le premesse per la nascita di importanti istituzioni<br />
(di cui la <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> è un esempio) e, in generale,<br />
delle infrastrutture proprie di uno Stato moderno.<br />
La commistione di princìpi economico-sociali, innovativi da<br />
una parte e portatori di stabilità dall’altra, si avverte anche<br />
nella composizione della classe dirigente dell’epoca.<br />
1
<strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> e l’unità d’italia<br />
Era una nuova aristocrazia cautamente liberale, costituita<br />
da imprenditori e proprietari di terreni e di case,<br />
preoccupati fra l’altro di tutelare i propri beni principalmente<br />
dagli incendi, frequenti e devastanti in un’epoca in<br />
cui i materiali non erano ignifughi e il fuoco era ancora<br />
un grande protagonista della vita quotidiana.<br />
Nel 1828, accanto a esponenti della Restaurazione, nel<br />
Regno di Sardegna si trovavano ancora persone che si<br />
erano formate durante l’occupazione napoleonica e che<br />
avevano assorbito quantomeno le conoscenze teoriche e<br />
giuridiche di quel periodo. Ne abbiamo testimonianza anche<br />
nei vertici della <strong>Reale</strong> di allora: i nostri due primi presidenti<br />
del consiglio di amministrazione, Luigi Colla e il suo<br />
successore Modesto Paroletti, erano “compromessi”, per<br />
così dire, con il regime napoleonico, in quanto, negli anni<br />
del dominio francese in Piemonte, avevano occupato alcune<br />
importanti cariche istituzionali. Paroletti, tra l’altro, ebbe<br />
una certa notorietà come studioso e letterato, tanto che a<br />
Torino gli è stata dedicata una via. Fu membro della <strong>Reale</strong><br />
Accademia delle Scienze di Torino e autore di alcuni saggi<br />
storico-descrittivi su Torino e sul territorio subalpino, tra<br />
cui si ricorda il Viaggio romantico pittorico delle provincie<br />
occidentali dell’antica e moderna Italia, di cui conserviamo<br />
una riedizione nella nostra biblioteca aziendale.<br />
Il manifesto disegnato da Marcello Dudovich per il centenario 1828-1928<br />
2<br />
Il primo direttore generale di <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>, Giuseppe Henry<br />
La maggior circolazione delle idee e dei capitali si accompagnò<br />
anche a quella delle persone; non era raro<br />
il caso di stranieri che venivano negli Stati italiani per<br />
impiantare industrie, attività commerciali, creditizie e,<br />
in qualche caso, assicurative. Crebbe, inoltre, l’interesse<br />
per le forme associazionistiche, anche nell’allora nascente<br />
campo delle assicurazioni.<br />
Fu in questo contesto che Giuseppe Henry, un funzionario<br />
impiegato nell’amministrazione militare francese,<br />
avvocato ed esperto di materia assicurativa, giunse nella<br />
Torino di quegli anni, diventata frattanto centro della vita<br />
economica e politica dello Stato sabaudo, grazie anche<br />
a una discreta rete stradale e alla strategica posizione<br />
geografica di cui godeva il Piemonte, allora governato da<br />
Carlo Felice.<br />
Lo storico contemporaneo francese Pierre Milza, nella<br />
sua Storia d’Italia dalla preistoria ai giorni nostri sostiene,<br />
riguardo al processo economico negli Stati italiani<br />
nel periodo della Restaurazione, che “essi dipendono,<br />
per gran parte, dall’azione dei governi – in particolare di<br />
quello piemontese, il solo ad avere un autentico progetto<br />
di sviluppo”. Ciò si doveva anche alla solidità dell’antica<br />
dinastia sabauda, che poteva contare su un efficace apparato<br />
statale che (ancorché assai impoverito da guerre<br />
e calamità naturali) era sorretto da un impianto burocratico,<br />
fiscale e giudiziario efficiente, unito a un’organizzazione<br />
militare di grande esperienza.
La storiografia ufficiale ci ricorda Carlo Felice<br />
come figura scialba e conservatrice. Sarebbe<br />
ingiusto però non riconoscerne anche i<br />
meriti: ad esempio, fu lui ad aver avviato il<br />
Museo Egizio, ancor oggi vanto della città,<br />
a far edificare il teatro di Genova (che<br />
oggi porta il suo nome), ad aver fondato<br />
nel 1824 il corpo dei pompieri pubblici<br />
a Torino. Last but not least, fu Carlo<br />
Felice che seppe intuire l’importanza<br />
di costituire una compagnia di assicurazioni<br />
per far fronte ai frequenti<br />
incendi e arrestare nel contempo<br />
il flusso di capitali verso l’estero<br />
dovuto alla concorrenza spesso<br />
aggressiva delle compagnie assicurative<br />
straniere.<br />
Henry (è storia per noi ormai<br />
nota) propose alla Segreteria<br />
di Stato una sua bozza degli<br />
statuti di una società mutua di assicurazione;<br />
questi vennero approvati e redatti in forma<br />
definitiva, dopodiché Carlo Felice autorizzò con le Regie<br />
Patenti la costituzione della Società <strong>Reale</strong> d’Assicura-<br />
L’interno del Museo Storico della <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong><br />
<strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> e l’unità d’italia<br />
zione Generale e <strong>Mutua</strong> contro gl’Incendj, con Henry<br />
primo direttore generale.<br />
In quel periodo sospeso tra<br />
tradizione e cambiamento,<br />
prudenza e spirito imprenditoriale,<br />
incominciò<br />
dunque il cammino della<br />
nostra Società, che, sviluppandosi<br />
come riproduzione in<br />
chiave sociale ed economica<br />
dell’identità politica territoriale<br />
dello Stato in cui è nata, non può<br />
non riconoscersi parte integrante<br />
del processo storico che portò<br />
il Piemonte a essere protagonista<br />
dell’Unità d’Italia.<br />
3
GRuppo <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong><br />
L’assicurazione postuma<br />
decennale indennitaria<br />
per gli immobili<br />
Il ritratto di un prodotto assicurativo che va diffondendosi<br />
anche in Italia<br />
di Luigi Baroni<br />
L’Aquila: Casa dello studente<br />
“Mancava un pilastro; perciò è crollata la Casa dello<br />
studente”. Secondo la perizia consegnata alla procura<br />
dell’Aquila, l’ala nord della Casa dello studente è crollata<br />
anche per la mancanza di un pilastro portante, causando<br />
nella notte del sisma del 6 aprile 2009 la morte di otto<br />
studenti. Altri dettagli della perizia rivelano che la scala di<br />
emergenza, ristrutturata nel 2002, è crollata perché non<br />
era saldamente attaccata alla struttura; travi e pilastri del<br />
piano terra erano intrisi di umidità. Tra le altre anomalie<br />
riscontrate, il sovraccarico sul tetto crollato, causato dai<br />
pannelli solari e dai serbatoi dell’acqua.<br />
La scuola di San Giuliano di Puglia<br />
Nella scuola crollata il 31 ottobre 2002 morirono ventisette<br />
bambini e la maestra. Capovolto il verdetto: condannati in<br />
cinque. “Il terremoto non c’entrava”. La sopraelevazione<br />
della scuola era stata realizzata senza calcoli e risultava<br />
priva di ogni collaudo.<br />
Agrigento: ospedale civile<br />
Le conclusioni dei periti della procura nell’inchiesta sul<br />
nuovo ospedale inaugurato nel 2004, costato trentotto<br />
milioni di euro: “Va chiuso, cemento fragile”. La struttura<br />
dovrebbe essere dichiarata inagibile. L’inchiesta era partita<br />
da diverse richieste di risarcimento danni presentate da<br />
infermieri che avevano avuto incidenti proprio a causa di<br />
alcune crepe visibili lungo i corridoi dell’ospedale.<br />
Le villette in val Brembana<br />
Bergamo: inabitabile da sei anni un gruppo di villette in<br />
val Brembana. La frana distrugge il sogno della seconda<br />
casa. Un complesso di diciannove villette bifamiliari a<br />
settecento metri di quota inaugurato a fine 2000: sulla<br />
montagna sovrastante un successivo studio geologico<br />
4
ha rivelato terreno assai friabile. La parete continua a<br />
scaricare materiale, che ora preme anche sui muri di<br />
contenimento. Il Comune ha deciso di recintare il villaggio<br />
dichiarandolo inabitabile.<br />
Le ville a schiera in Sermoneta (LT)<br />
Sprofonda villa a schiera e trascina le altre adiacenti. In base<br />
alle dichiarazioni dei proprietari, a pochi giorni dall’acquisto<br />
si notano crepe in corrispondenza delle tramezzature<br />
e pavimentazioni. Dai successivi rilievi, si constata il<br />
progressivo cedimento in fondazione. Trattandosi di edifici<br />
a schiera, nel tempo, anche gli immobili in aderenza<br />
hanno risentito dell’abbassamento in fondazione e quindi<br />
l’inevitabile trascinamento delle strutture in elevazione ha<br />
provocato danni significativi anche alle ville in aderenza.<br />
Il perito ha identificato il danno nel vizio del suolo e nella<br />
cattiva esecuzione delle palificazioni per il consolidamento<br />
del terreno (ex paludi pontine).<br />
I casi esemplificati, presi dalla cronaca recente e da<br />
relazioni peritali, tra loro diversi per caratteristiche ed<br />
entità di danni, hanno in comune come causa il fattore<br />
umano.<br />
Così come per la scuola<br />
crollata di San Giuliano in<br />
Molise anche per la Casa<br />
dello studente dell’Aquila<br />
i periti hanno stabilito la<br />
causa prima nell’errore<br />
umano e non quindi nel<br />
terremoto, inteso come<br />
evento di forza maggiore.<br />
Per l’ospedale di Agrigento<br />
le colpe appaiono varie e<br />
distribuite.<br />
I danni agli edifici<br />
abitativi di val Brembana<br />
e di Sermoneta sono da<br />
ricondursi a imperizia nella valutazione delle condizioni<br />
geotecniche del terreno e nel consolidamento dello<br />
stesso.<br />
Altro aspetto che caratterizza i casi è che sono inerenti a<br />
edifici costruiti o ristrutturati in tempi recenti.<br />
Tali rischi riconducibili a negligenze, relativi a edifici<br />
pubblici e privati di recente costruzione o ristrutturazione,<br />
possono essere considerati con la formulazione base di<br />
una polizza postuma decennale.<br />
La polizza postuma decennale è infatti la naturale<br />
continuazione della polizza Contractor’s All Risks (C.A.R.)<br />
per i rischi dipendenti dalla natura stessa dell’opera (esclusi<br />
quindi i danni da forza maggiore e da azioni di terzi).<br />
Con tale contratto, l’assicuratore è impegnato per un<br />
periodo di dieci anni, a partire dall’ultimazione dei lavori<br />
(durante i lavori la copertura è data dalla polizza C.A.R.),<br />
GRuppo <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong><br />
a collaudo effettuato, a indennizzare i danni causati<br />
all’opera assicurata e a terzi.<br />
Tale assicurazione, indubbiamente significativa, è diffusa<br />
negli altri Paesi europei (per interventi delle istituzioni o a<br />
prescindere dalle stesse) e assai meno in Italia.<br />
Accenniamo alla situazione in due Paesi a noi vicini, con<br />
sistema giuridico non dissimile dal nostro.<br />
In Francia, la legge 12/1978 (detta “legge Spinetta”),<br />
con le successive integrazioni, ha reso obbligatoria<br />
l’assicurazione ed è applicabile alle opere pubbliche e<br />
private.<br />
Per la stessa opera devono essere sottoscritti due tipi<br />
di polizza a seconda del soggetto contraente; per gli<br />
appaltatori, esecutori dei lavori, è data un’impostazione<br />
di tipo “risarcitorio” a copertura della responsabilità degli<br />
stessi; per il committente, proprietario dell’opera, una di<br />
tipo “indennitario” a tutela del proprietario dell’opera.<br />
Quando accade un sinistro il proprietario è indennizzato<br />
dal suo assicuratore, che poi attua azione di recupero<br />
degli importi pagati verso l’assicuratore o gli assicuratori<br />
(se le responsabilità<br />
sono plurime) delle<br />
imprese di costruzioni<br />
responsabili del sinistro.<br />
Esiste accordo, affinché<br />
il perito operi per conto<br />
di tutti gli assicuratori<br />
delle imprese coinvolte<br />
nel sinistro, suddividendo<br />
poi gli importi a seconda<br />
delle responsabilità delle<br />
imprese. La copertura<br />
assicurativa è molto ampia<br />
(tra l’altro non prevede<br />
franchigia a carico del<br />
proprietario e include<br />
l’inidoneità dell’opera alla propria destinazione) e quindi<br />
costosa (indicativamente, per le due polizze, 35-40% sul<br />
valore dell’opera, per il decennio).<br />
In Spagna, la legge 38/1999 (ley de ordenacion de la<br />
edificacion) ha imposto in modo organico l’assicurazione<br />
obbligatoria per tutti gli edifici residenziali. La polizza è<br />
di tipo indennitario, a tutela del proprietario dell’edificio.<br />
La copertura è per i danni materiali causati da difettosa<br />
progettazione, difettosi materiali o difettosa esecuzione<br />
degli elementi strutturali (portanti) dell’edificio. La<br />
franchigia per legge è pari all’1% del costo di costruzione<br />
dell’edificio.<br />
La situazione nel nostro Paese non è così lineare.<br />
L’art. 1669 del codice civile vigente dal 1942 pone a carico del<br />
costruttore una precisa responsabilità nel caso di gravi danni<br />
all’opera realizzata e questo per una durata di dieci anni.<br />
5
GRuppo <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong><br />
Il crollo del controsoffitto di una palestra<br />
L’ANIA ha predisposto specifiche polizze alla fine degli<br />
anni ‘80, anche sulla spinta di quanto successo in Francia,<br />
che aveva, appunto, imposto l’assicurazione obbligatoria,<br />
dando altrettanto una formulazione indennitaria a tutela<br />
del proprietario/committente e risarcitoria a tutela del<br />
costruttore/appaltatore per i danni occorsi all’opera dopo<br />
la consegna dei lavori.<br />
Fino a pochi anni fa, tali assicurazioni hanno avuto<br />
scarsissima diffusione in Italia, stante la poca<br />
sensibilizzazione dell’appaltatore e del committente.<br />
Il problema della qualità delle opere, soprattutto per uso<br />
abitativo, ma non solo, negli ultimi tempi si è fatto più<br />
sentito e sempre più dibattuto. Spesso si lamenta, anche<br />
da parte degli enti pubblici, la cattiva qualità degli immobili,<br />
a volte, come si è evidenziato, con gravissime conseguenze<br />
e spesso con costi elevati per difetti in parti dell’opera.<br />
Ciò ha portato a una maggior sensibilità al problema ed<br />
attenzione anche da parte del legislatore, che in alcuni<br />
casi ha ritenuto di prevedere specifici obblighi di stipula<br />
di polizza assicurativa indennitaria decennale a carico<br />
del costruttore, nell’interesse del proprietario.<br />
Nel caso di lavori pubblici, l’obbligo di stipulazione da<br />
parte del costruttore della polizza indennitaria a favore<br />
dell’ente, compresa la copertura per la responsabilità<br />
civile verso terzi (legge n. 109/1994 sugli appalti di<br />
lavori pubblici, abrogata dal decreto legislativo 163/2006<br />
“codice dei contratti pubblici”, e successivo d.p.r. n.<br />
554/1999 attuativo, sostituito dal recente d.p.r. 207/2010<br />
“regolamento appalti”), è “per opere il cui importo superi<br />
gli ammontari stabiliti con decreto del Ministero dei lavori<br />
pubblici” (allo stato 10.000.000,00 di diritti speciali di<br />
prelievo, d.s.p., circa 10.000.000,00 di euro).<br />
Il testo di polizza, uguale per le diverse tipologie di opere<br />
da assicurare, è quello del d.m. 123/2004 (lo “schema 2.4”,<br />
pubblicato con gli schemi tipo delle garanzie fidejussorie<br />
6<br />
e delle coperture assicurative obbligatorie tutte per i<br />
lavori pubblici).<br />
Nel caso di lavori privati, la disciplina introdotta con la<br />
legge n. 210/2004 è rivolta esclusivamente alla tutela<br />
dei diritti patrimoniali delle persone fisiche acquirenti<br />
di immobili da costruire (cioè non ancora esistenti,<br />
cosiddetto acquisto sulla carta), come copertura aggiunta<br />
a quella della fidejussione a garanzia delle somme<br />
riscosse dal costruttore/venditore.<br />
Per quanto riguarda il testo di polizza, attualmente non<br />
ne esiste uno previsto dalla legge. Per la redazione<br />
delle condizioni contrattuali ci si è riferiti all’art. 4 del<br />
d.l. 122/2005 attuativo della legge, che stabilisce “il<br />
costruttore è obbligato a contrarre ed a consegnare<br />
all’acquirente all’atto del trasferimento della proprietà<br />
una polizza assicurativa indennitaria decennale a<br />
beneficio dell’acquirente e con effetto dalla data di<br />
ultimazione dei lavori a copertura dei danni materiali e<br />
diretti all’immobile, compresi i danni a terzi, cui sia tenuto<br />
ai sensi dell’art. 1669 del codice civile, derivanti da rovina<br />
totale o parziale oppure da gravi difetti costruttivi delle<br />
opere, per vizio del suolo o per difetto della costruzione, e<br />
comunque manifestatisi successivamente alla stipula del<br />
contratto definitivo di compravendita o di assegnazione”.<br />
In sintesi, quindi, la previsione normativa si limita a<br />
indicare l’obbligo del costruttore di stipulare una polizza<br />
postuma indennitaria, con le caratteristiche di cui sopra,<br />
a favore dell’acquirente, di durata decennale.<br />
Occorre osservare che la stessa, mutuata come riferimento<br />
da quella redatta dall’ANIA dopo l’approvazione dalla<br />
legge n. 210/2004 (così come fatto dalle altre compagnie<br />
operanti in questo settore di mercato per i casi previsti<br />
dalla legge), non recepisce integralmente il disposto<br />
dell’art. 1669 del codice civile che, relativamente ai<br />
gravi difetti, la giurisprudenza perlopiù interpreta in<br />
modo molto ampio, in quanto configura come tali le<br />
carenze costruttive, se con menomazione grave della<br />
funzionalità e del godimento dell’edificio, anche se<br />
incidenti su elementi secondari e accessori dell’opera.<br />
Quindi le estensioni di garanzia previste come opzionali,<br />
quali la copertura dei gravi difetti a involucro, cioè i muri<br />
esterni dell’edificio, a impermeabilizzazioni, rivestimenti,<br />
pavimenti e intonaci, dovrebbero sempre essere attivate<br />
per tutelare gli acquirenti degli immobili nei casi previsti<br />
dalla legge n. 210/2004 (e comunque appropriate anche<br />
negli altri casi), con supplemento di premio commisurato<br />
alle caratteristiche e all’importo di tali parti dell’edificio.<br />
Considerata la portata e la durata decennale di tali<br />
garanzie occorre inoltre prevedere un controllo tecnico<br />
in corso d’opera effettuato da società accreditata presso<br />
Accredia – Sistema italiano di accreditamento, che, con<br />
costo a carico del contraente la polizza, ha il compito
di “normalizzare” i rischi mediante l’esame della<br />
documentazione progettuale e il monitoraggio dei lavori,<br />
appunto, in corso d’opera.<br />
è comunque importante considerare alcuni aspetti che<br />
caratterizzano in modo significativo il nostro <strong>Gruppo</strong>.<br />
Allo schema di polizza predisposto dall’ANIA sono state<br />
apportate alcune correzioni tecniche atte a garantire<br />
maggiormente quella tutela dell’acquirente che la<br />
legge mira a perseguire (quale ad esempio il prolungo<br />
a dieci anni delle estensioni di garanzia, nonché, nella<br />
sezione B, responsabilità civile verso terzi, l’inserimento<br />
dell’acquirente nel novero dei terzi) che differenziano<br />
in modo esplicito il nostro prodotto da quelli della<br />
concorrenza che tali estensioni non hanno.<br />
Inoltre, il lasso di tempo di durata delle polizze con<br />
conseguente allungamento temporale del controllo sui<br />
risultati della sinistrosità (molto di più di quanto si sia<br />
abituati a fare per le polizze danni, dove la statistica è<br />
annuale) comporta il cumularsi delle somme in rischio,<br />
a fronte di premi incassati a inizio garanzia. Sono<br />
determinanti pertanto, assieme all’accorta gestione del<br />
rischio, il volume delle riserve patrimoniali e il profilo<br />
della solvibilità, per il nostro <strong>Gruppo</strong> significativamente<br />
superiori a quanto richiesto dalle autorità di vigilanza.<br />
Evidenziamo in proposito che a partire da gennaio<br />
2013, con l’entrata in vigore della nuova normativa<br />
sulla solvibilità (Solvency II) verrà posta una sempre<br />
maggior attenzione alla gestione dei rischi e alla loro<br />
sottoscrizione. La qualità dei rischi assunti avrà infatti<br />
un riscontro diretto nell’ammontare del requisito di<br />
capitale richiesto alla compagnia. Allo stato attuale, gli<br />
studi fatti per valutare l’impatto della nuova normativa<br />
sulla solvibilità del <strong>Gruppo</strong> confermano una posizione di<br />
solidità patrimoniale.<br />
Alla luce di quanto sopra, è opportuna pertanto da parte<br />
della rete di vendita, una presa di coscienza sugli aspetti<br />
menzionati e un’attenta opera di sensibilizzazione in<br />
proposito verso i soggetti interessati e principalmente<br />
verso quelli che promettano in vendita o vendano un<br />
Lo sprofondamento di un edificio<br />
GRuppo <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong><br />
immobile residenziale da costruire, con acquisizione di<br />
somme a titolo di anticipazione prima dell’ultimazione<br />
dell’immobile, per una copertura “ampia”, comprensiva<br />
anche delle estensioni di garanzia, con l’effettuazione del<br />
controllo tecnico in corso d’opera, cosicché la polizza a<br />
tutela dell’acquirente sia il più possibile conforme allo<br />
spirito della legge.<br />
La tutela dai rischi, quali quelli di cui ai casi in premessa,<br />
che per aspetti umani, sociali ed economici, possono<br />
influire negativamente in modo significativo, è soddisfatta<br />
soprattutto con la copertura crolli/lesioni o gravi difetti<br />
con dichiarazione di inagibilità, tipologia caratterizzata<br />
spesso da elevata gravità (e relativa bassa frequenza),<br />
come per altri eventi coperti in polizze contigue (quale<br />
l’incendio, gli atti intenzionali, gli uragani, gli altri eventi<br />
naturali di forza maggiore). Va considerato che i difetti a<br />
involucro, impermeabilizzazioni, rivestimenti, pavimenti e<br />
intonaci, indubbiamente di più elevata frequenza e minore<br />
gravità, sono caratterizzati più spesso da condizionamenti<br />
economici e quindi minore aleatorietà.<br />
L’influenza delle istituzioni in materia è recente, con<br />
leggi che lasciano spazio a incertezze interpretative ed è<br />
limitata ad alcuni settori.<br />
Non va trascurato lo stato della cultura assicurativa della<br />
maggior parte dell’utenza a cui la polizza è indirizzata,<br />
non propensa ad aggravi di costi per una copertura di<br />
cui finora (in modo non oggettivo) non ha sentito una<br />
particolare esigenza.<br />
è quindi comprensibile una qualche gradualità nelle<br />
garanzie e quindi nei costi, per i casi per i quali non esiste<br />
obbligo di assicurare (quali i costruttori che costruiscano<br />
con la forma classica di appalto col committente o<br />
che direttamente costruiscano e poi vendano, senza<br />
quindi acquisire somme a titolo di anticipazione prima<br />
dell’ultimazione dell’immobile; si pensi anche a tutto il<br />
novero degli edifici commerciali, industriali, per uffici,<br />
nuovi o oggetto di ristrutturazione, di persone giuridiche,<br />
quali società, associazioni, enti collettivi in genere).<br />
Nel nostro Paese, per l’assicurazione postuma decennale<br />
degli immobili l’attuale fase può essere considerata come<br />
quella introduttiva di un nuovo prodotto che, in quanto<br />
nuovo, risulta poco conosciuto; l’utenza non sa bene quali<br />
bisogni il prodotto può soddisfare e il prodotto stesso non<br />
è ancora del tutto definito nella sua struttura.<br />
L’obiettivo è di sviluppare la possibile utenza accrescendo<br />
il livello di informazione sui vantaggi apportati dal nuovo<br />
prodotto, anche con l’evidenza di casi concreti.<br />
La sensibilizzazione al problema della copertura dai rischi<br />
post-costruzione, soprattutto quelli di elevata gravità, è<br />
obiettivo realizzabile, purché si agisca con competenza<br />
e professionalità, qualità necessarie affinché un’azione<br />
venga premiata da risultati soddisfacenti.<br />
7
i pRotaGonisti<br />
Maria Luisa Arrighi, Stefano Berruto e l’agente <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> di Carmagnola Antonio Giraudi<br />
E adesso… pasta!<br />
Incontro con i responsabili dell’azienda Pasta Berruto,<br />
socia dell’agenzia <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> di Carmagnola<br />
di Sergio Albesano<br />
Un piatto di pasta, che sia condita con ragù, con un sugo<br />
ai formaggi o con il pesto, è un’immagine indiscutibilmente<br />
legata alla cultura gastronomica italiana ed è una<br />
portata che manca sulle tavole di tutti gli altri paesi del<br />
mondo. Giusto? Sbagliato! La notizia ci coglie impreparati:<br />
il 99% della produzione dell’azienda Pasta Berruto,<br />
assicurata dell’agenzia <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> di Carmagnola, è<br />
destinata all’esportazione!<br />
Ma procediamo con ordine. Incontriamo nello stabilimento<br />
di Carmagnola, vicino a Torino, Stefano Berruto,<br />
8<br />
socio ed amministratore delegato della società, e Maria<br />
Luisa Arrighi, che ora è consulente dell’azienda ma che<br />
ne è stata proprietaria.<br />
Come vi è venuto in mente di produrre pasta?<br />
“Bisognerebbe chiederlo al suocero di Maria Luisa”,<br />
esordisce sorridendo Stefano Berruto, “che si chiamava<br />
Renato Arrighi e che nel 1930 impiantò il primo stabilimento…”.<br />
“E che già allora era un affezionato assicurato dell’agenzia<br />
<strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> di Carmagnola!”, interviene la signora Arrighi.
“è vero”, conferma Berruto. “Sono passate diverse proprietà<br />
e dirigenze in azienda, ma <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> è sempre<br />
rimasta la nostra assicurazione! Lo stabilimento dove<br />
ci troviamo è stato costruito nel 1963. Dai primi vagiti,<br />
l’azienda è cresciuta e si è sviluppata avendo come socio<br />
di riferimento la famiglia Arrighi. Nel 1986 fu ceduta a tre<br />
imprenditori-colleghi, Antonio Gazzola, Fiorenzo Revello<br />
e la famiglia Berruto. Dopo diverse vicende, nel 2001 dei<br />
tre soci rimase solo la famiglia Berruto, che nel 2004<br />
fuse l’azienda con l’Italpasta. Sono stati intelligentemente<br />
conservati i vari marchi, che erano già conosciuti dal<br />
pubblico. Infatti il 50% della produzione è commercializzata<br />
come Pasta Arrighi e Italpasta; il restante 50% viene<br />
prodotto e confezionato con i marchi di alcune delle più<br />
importanti catene della grande distribuzione organizzata<br />
in Europa. Infine, nel 2007, a seguito di una ristrutturazione<br />
interna alla famiglia, il 60% delle quote sono state<br />
cedute a un gruppo straniero, la multinazionale Webcor,<br />
che ha sede in Svizzera ma i cui proprietari sono libanesi.<br />
Ora abbiamo ottanta dipendenti e produciamo cinquantamila<br />
tonnellate all’anno di pasta, equivalenti a 220<br />
tonnellate al giorno. Abbiamo una macchina nuova che<br />
da sola produce quattro tonnellate di spaghetti all’ora.<br />
Inoltre, per produrre l’energia elettrica necessaria a far<br />
muovere i macchinari, abbiamo un impianto di cogenerazione<br />
che utilizza gas metano e che produce 1.000 kwh.<br />
Dal raffreddamento dei gas di scarico del motore otteniamo<br />
acqua surriscaldata che usiamo per produrre il<br />
calore per l’essicazione della pasta”.<br />
Quindi non si mangia pasta solo in Italia…<br />
“L’Italia è il primo paese al mondo per consumo di pasta,<br />
con circa ventotto chili pro capite all’anno, con diversificazione<br />
a seconda della regione: se ne consuma più al<br />
sud e meno al nord. Il secondo paese è il Venezuela, con<br />
diciotto chili. Il nostro primo cliente straniero è stato una<br />
cooperativa danese, che abbiamo iniziato a fornire nel<br />
1968 e che è ancora nostra cliente. Poi esportiamo nei paesi<br />
europei, in Francia, in Germania, in Scandinavia, nelle<br />
repubbliche baltiche, nell’Europa dell’est, soprattutto in<br />
Russia, e poi nei paesi dell’Africa mediterranea, in Togo<br />
Benin, in Angola. In Africa l’esportazione è condizionata<br />
dall’alternarsi delle situazioni politiche. Esportiamo anche<br />
in medio ed estremo oriente: India, Giappone, Nepal,<br />
Vietnam e Corea del sud. Una curiosità: in India, dove la<br />
pasta è un prodotto costoso a causa dei costi di trasporto<br />
e dei dazi, il principale canale di distribuzione sono i<br />
banchetti di nozze! Infatti non ci può essere un pranzo di<br />
matrimonio degno di questo nome in cui manchi la pasta<br />
e consideriamo che lì le feste per gli sposalizi durano in<br />
media una settimana!”<br />
“Ovviamente non è che dappertutto si mangi la pasta<br />
come da noi”, interviene la signora Arrighi. “Ovunque è<br />
i pRotaGonisti<br />
adattata ai gusti locali. Ad esempio in Francia viene servita<br />
come contorno e in Germania viene a volte condita<br />
con la marmellata, anche se noi, attraverso l’Associazione<br />
Pastai Italiani, cerchiamo di insegnare come usarla.<br />
La pasta è un bene di consumo economico e molto dietetico,<br />
importante per l’alimentazione perché, oltre ai carboidrati,<br />
contiene anche proteine e vitamine. Inoltre, in<br />
genere viene associata a verdure e formaggio e quindi<br />
diventa un pranzo completo. Non per niente la dieta mediterranea<br />
è stata riconosciuta bene dell’umanità.”<br />
Come si riconosce la qualità della pasta?<br />
“La qualità è data dal contenuto di proteine della semola<br />
di grano duro, che determina la tenuta in cottura”, riprende<br />
Stefano Berruto. “Anche i processi di essicazione sono<br />
fondamentali. La qualità si riconosce dall’aspetto del<br />
prodotto, che deve essere il più giallo possibile. I nostri<br />
prodotti di partenza sono solo acqua e semola di grano<br />
duro; non utilizziamo nessun additivo chimico.”<br />
Producete anche pasta integrale?<br />
“Sì. La pasta integrale, che per essere tale deve avere<br />
almeno il 7% di contenuto minimo di fibre, è un prodotto<br />
di nicchia che ha comunque un mercato in crescita.<br />
Qui da noi è arrivata sulla spinta di quello che avviene in<br />
nord Europa, dove invece il suo consumo è molto sviluppato.<br />
Lì c’è una ragione, perché l’alimentazione di quei<br />
paesi contempla molta carne e poche verdure e quindi è<br />
9
i pRotaGonisti<br />
necessario un apporto supplementare di fibre. Abbiamo<br />
invece deciso di non produrre pasta senza glutine per<br />
celiaci, che è destinata a un altro mercato di nicchia, perché<br />
sarebbero necessari impianti dedicati solo a quella<br />
produzione per evitare contaminazioni. Produciamo infine<br />
molta pasta all’uovo, utilizzando solo uova fresche.<br />
Inoltre, si sta arricchendo la linea commerciale di sughi,<br />
salse, aceto balsamico, olio d’oliva e altri prodotti legati<br />
al concetto di dieta mediterranea.”<br />
La crisi economica sta toccando anche voi?<br />
“Il consumo di pasta non ha risentito della crisi. Anzi forse<br />
la crisi ha incrementato i consumi di pasta, che in Italia<br />
sono stabili da anni e all’estero sono in forte aumento,<br />
perché il nostro è un prodotto sano che sfama e nutre<br />
con poca spesa.”<br />
L’ultimo argomento della conversazione riguarda ovviamente<br />
il rapporto con <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>.<br />
“Come detto in precedenza”, conclude Stefano Berruto<br />
“siamo assicurati con voi da sempre, perché ogni volta che<br />
ce n’è stato bisogno avete risposto alle nostre esigenze.<br />
In questi anni ovviamente abbiamo ricevuto proposte da<br />
tante altre compagnie, ma non abbiamo mai pensato di<br />
cambiare. Siamo quello che si dice un cliente fidelizzato.<br />
Ciò che mi piace del nostro rapporto è l’equilibrio degli<br />
sforzi, basato sul rispetto reciproco. Noi non chiediamo<br />
continuamente prezzi più bassi e quindi l’agente non ha<br />
ansia e può lavorare con serenità. è un rapporto di fiducia<br />
reciproca, una vera sinergia. Vorrei citare un aneddoto.<br />
Nel 1954 avevamo costruito nel centro di Carmagnola<br />
un magazzino; in una serata ventosa di primavera scoppiò<br />
un incendio e la costruzione prese fuoco. Era sabato<br />
sera. Al mattino alle 7 i due agenti <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> erano lì<br />
da noi per offrire il loro aiuto!”<br />
Una bella azienda, dunque, che possiamo giustamente<br />
esser fieri di annoverare fra i nostri assicurati. Quando<br />
10<br />
ormai l’intervista con i responsabili dell’azienda è conclusa<br />
e ce ne stiamo andando, una splendida ciliegina<br />
sulla torta ci fornisce ulteriore orgoglio. La signora della<br />
reception ci dice che anche lei e suo marito sono nostri<br />
assicurati e aggiunge: “Non cambierei <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> per<br />
nessun’altra compagnia, perché voi, quando c’è bisogno,<br />
ci siete sempre!”.<br />
Il consumo di pasta alimentare (in kg pro-capite)<br />
Italy 28.0 Bolivia 4.8<br />
Venezuela 18.0 Netherlands 4.4<br />
Tunisia 11.7 Lituania 4.4<br />
Greece 10.4 Latvia 4.1<br />
Switzerland 9.7 Australia 4.0<br />
Sweden 9.0 Israel 4.0<br />
United States 9.0 Dominican Rep. 4.0<br />
France 8.3 Costa Rica 3.8<br />
Chile 8.2 Panama 3.8<br />
Peru 7.5 Finland 3.2<br />
Germany 7.4 Colombia 3.0<br />
Argentina 7.2 Poland 3.0<br />
Brasil 6.7 Romania 2.7<br />
Portugal 6.7 Mexico 2.7<br />
Hungary 6.5 Ecuador 2.6<br />
Canada 6.5 United Kingdom 2.5<br />
Czech Republic 6.0 Guatemala 2.0<br />
Russia 6.0 Denmark 2.0<br />
Turkey 6.0 Libya 2.0<br />
Austria 5.6 Japan 1.7<br />
Belgium - Lux. 5.4 Egypt 1.2<br />
Estonia 5.3 Ireland 1.0<br />
Spain 5.0 El Salvador 1.0<br />
Slovak Republic 5.0
Torna il<br />
Sei Nazioni<br />
A cura del team comunicazione e<br />
marketing operativo<br />
Dal 4 febbraio al 19 marzo l’Italia del rugby si riunisce per<br />
tifare per i propri beniamini. è giunta infatti l’ora di scendere<br />
in campo. Parte l’edizione 2011 del torneo delle Sei<br />
Nazioni. Un appuntamento che ogni anno richiama folle di<br />
appassionati che si accalcano festosamente negli stadi per<br />
assistere a una grande dimostrazione di sportività, dando<br />
a loro volta la medesima dimostrazione dagli spalti.<br />
Si tratta di un vero e proprio scontro fra titani, dove<br />
ogni paese seleziona i suoi migliori atleti per cercare di<br />
vincere e soprattutto per non ritrovarsi a conquistare il<br />
poco ambito cucchiaio di legno, l’ironico premio di consolazione<br />
riservato alla squadra classificatasi ultima a<br />
ogni edizione.<br />
Gli appuntamenti previsti allo stadio Flaminio di Roma<br />
sono il 5 febbraio contro l’Irlanda, il 26 febbraio contro il<br />
Galles e infine il 12 marzo, data che vedrà opposti i nostri<br />
ragazzi ai temutissimi cugini transalpini.<br />
Dal debutto nel torneo allargato, le prestazioni della nostra<br />
nazionale sono notevolmente cresciute, anche se<br />
non abbiamo ancora i mezzi per poter competere con<br />
mostri sacri del calibro degli All Blacks.<br />
L’entusiasmo e i proseliti generati dagli azzurri sono un<br />
Alla partita Italia-Sud Africa<br />
CoMMeRCiale<br />
volano d’energia incredibile che dà sempre la carica ai<br />
nostri ragazzi quando calpestano l’erba delle arene, in<br />
cui si impegnano per difendere i nostri colori.<br />
Il legame tra <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> e la Federazione Italiana Rugby<br />
è stato rinsaldato anche da questa passione che i giocatori<br />
e la Federazione hanno saputo trasmettere, valore<br />
particolarmente caro alla compagnia torinese, che i suoi<br />
agenti mettono in campo quando affrontano tutti i giorni<br />
le insidie di un mercato sempre più competitivo, in continua<br />
evoluzione e molto esigente.<br />
Anche per il 2011 la presenza commerciale di <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong><br />
all’evento sarà particolarmente significativa. Lo spot<br />
televisivo, appena prodotto e di cui abbiamo parlato nello<br />
scorso numero di “<strong>Notizie</strong> gruppo <strong>Reale</strong>”, verrà mandato in<br />
onda durante le partite dell’Italia. Inoltre sarà predisposto<br />
materiale informativo e pubblicitario, gadget personalizzati<br />
e strutture di accoglienza. Questo ed altro per parlare<br />
di <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> al folto pubblico che affollerà il Flaminio.<br />
Tornerà inoltre il concorso che metterà in palio alcuni biglietti<br />
per assistere ai test match autunnali, che nell’ultima<br />
edizione ha riscosso una grande partecipazione di pubblico.<br />
La cornice delle gare, è anche e soprattutto occasione<br />
per stendere e intrattenere rapporti commerciali con i<br />
nostri soci e con nuovi potenziali assicurati che, ci auguriamo,<br />
scelgano di affidarsi alla competenza e professionalità<br />
dei nostri agenti.<br />
Insomma, tutto è pronto. Lo spettacolo dello sport è in<br />
onda. <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> è presente. Quindi, in bocca al lupo e<br />
vinca il migliore! E se non sarà la nostra nazionale, pazienza.<br />
Ha già vinto il premio simpatia. E ha conquistato i<br />
nostri cuori. Forza azzurri!<br />
11
CoMMeRCiale<br />
Tris <strong>Reale</strong>, una combinazione<br />
di sicurezza<br />
Nasce Tris <strong>Reale</strong>, il nuovo prodotto semplice e modulare per<br />
la tutela dalla casa, della famiglia e della salute<br />
A cura del team marketing di prodotto e campaign management<br />
Perché un prodotto casa e famiglia easy<br />
Da varie ricerche sulle famiglie italiane emerge che l’esigenza<br />
di tutelarsi con un prodotto multirischio abitazione<br />
è elevata e trasversale alle fasce di reddito. Inoltre,<br />
l’esigenza di tutelarsi per i rischi tradizionali legati alla<br />
salute è più sentita nelle persone di fasce di reddito medio/basse:<br />
20 euro al mese (cioè 240 euro all’anno) è la<br />
spesa massima che le famiglie sono disposte a sostenere<br />
per tutti i prodotti assicurativi. Oltre tale soglia la percentuale<br />
di persone disponibili all’acquisto decresce in<br />
modo più che significativo. I giovani (18 – 34 anni) risultano<br />
attenti al tema “rischi salute e casa”, ma dimostrano<br />
una disponibilità di spesa moderata.<br />
Inoltre, nell’attuale scenario assicurativo italiano, sempre<br />
più competitor hanno lanciato prodotti basic a pacchetto,<br />
da utilizzarsi anche in vendita abbinata all’auto.<br />
Se guardiamo al mondo <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>, possiamo notare<br />
che dall’analisi qualitativa di customer satisfaction sugli<br />
assicurati, emerge uno stato di stress nel quale entrano<br />
in conflitto la percezione sul doveroso e intelligente cautelarsi<br />
e la convinzione di non poterselo permettere. I nostri<br />
assicurati evidenziano, in molti casi, difficoltà a comprendere<br />
il valore della polizza casa e/o salute e la considerano<br />
troppo costosa rispetto ai servizi e le coperture offerte.<br />
12<br />
Le logiche e i punti di forza<br />
Per rispondere ai segnali provenienti dal mercato e alle<br />
esigenze espresse dai nostri assicurati, è nata la proposta<br />
casa e famiglia easy: un pacchetto di offerta semplice<br />
e modulare.<br />
Tris <strong>Reale</strong> è nato, infatti, con l’obiettivo di arricchire il catalogo<br />
prodotti con soluzioni in grado di fornire le principali<br />
coperture a un prezzo contenuto. Rappresenta una<br />
leva strategica, sia in termini di posizionamento concorrenziale<br />
sul mercato sia come strumento per far crescere<br />
segmenti di clientela basici, principalmente possessori<br />
di coperture auto, verso segmenti più completi in cui<br />
sia presente una componente rami elementari.<br />
La costruzione della nuova offerta parte da un presupposto<br />
basilare: creare una soluzione nuova e indipendente,<br />
non un appendice dell’attuale offerta commerciale. Tris<br />
<strong>Reale</strong> infatti si posiziona in un modo nuovo rispetto al<br />
resto del catalogo <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>.<br />
Le sue caratteristiche e i suoi punti di forza sono:<br />
• presenza di pacchetti di garanzie combinabili tra<br />
loro e possibilità di usufruire di uno sconto in caso<br />
di acquisto combinato;<br />
• costo contenuto, adatto a un assicurato di potenzialità<br />
economica media, anche giovane;<br />
• semplicità nella proposizione;
• tutela completa grazie alla combinazione di coperture;<br />
• garanzia assistenza sempre presente;<br />
• bassi oneri gestionali di emissione in agenzia attraverso<br />
un unico processo di vendita delle componenti<br />
casa e salute;<br />
• sistemi di pagamento agevolati, grazie alla possibilità<br />
di pagare tramite RID.<br />
I pacchetti di offerta<br />
Tris <strong>Reale</strong> è una soluzione a pacchetto, che combina coperture<br />
per l’abitazione e tutela per la salute. è un prodotto<br />
semplice da proporre, strutturato a tagli fissi, con<br />
coperture complete.<br />
La struttura prevede tre pacchetti nelle due sezioni principali<br />
(due casa/famiglia e uno malattia). In sintesi:<br />
Con le garanzie furto e incendio di Tris casa è possibile<br />
proteggere la propria abitazione, gli arredi, i mobili e più<br />
in generale il contenuto da molti imprevisti. Inoltre, per le<br />
emergenze domestiche è attiva la garanzia assistenza.<br />
Con la garanzia di responsabilità civile del capofamiglia<br />
di Tris famiglia è possibile tutelare se stessi e i propri<br />
familiari in caso di risarcimento per danni involontariamente<br />
arrecati a persone o cose di terzi.<br />
La garanzia salute di Tris salute assicura un indennizzo<br />
per intervento chirurgico non ambulatoriale, sia in<br />
strutture pubbliche sia private. La copertura prevede<br />
sette diverse fasce di importi di indennizzo, a seconda<br />
della complessità dell’intervento. In più, richiedendo al<br />
momento della sottoscrizione la card Blue Assistance, è<br />
possibile usufruire di tariffe agevolate per le prestazioni<br />
non coperte dalla polizza grazie al network convenzionato.<br />
Inoltre, è previsto uno sconto per i nuclei familiari<br />
(5% fino a due componenti e 10% da tre componenti in<br />
su). Infine, è stato creato un moderno sistema di gestione<br />
tramite sms delle informazioni sull’attività di liquidazione<br />
dei sinistri da parte di Blue Assistance (vedi articolo in<br />
questo numero di “<strong>Notizie</strong> gruppo <strong>Reale</strong>” Un sms facilita<br />
la vita).<br />
CoMMeRCiale<br />
I servizi aggiuntivi<br />
Tris <strong>Reale</strong> è stato anche arricchito con interessanti servizi<br />
aggiuntivi:<br />
• la possibilità di pagare il premio tramite RID (a<br />
partire dalla seconda annualità);<br />
• la card Blue Assistance per avere assistenza in<br />
caso di necessità, con una semplice telefonata alla<br />
centrale operativa e usufruire di tariffe agevolate<br />
nei centri del network di Blue Assistance;<br />
• la possibilità di richiedere, all’atto di sottoscrizione<br />
della polizza e senza nessun costo aggiuntivo,<br />
la carta di credito prepagata <strong>Reale</strong> Più, per acquistare<br />
in tutta sicurezza.<br />
Posizionamento, garanzie offerte e servizi aggiuntivi<br />
fanno di Tris <strong>Reale</strong> un prodotto a elevato appeal commerciale.<br />
Tris <strong>Reale</strong> è una combinazione di sicurezza, utile per conquistare<br />
nuovi target, ampliare le opportunità di cross<br />
selling e offrire un prodotto competitivo sul mercato.<br />
Insieme ad alcuni prodotti già presenti in catalogo (ReAttiva,<br />
Valore vita light, Buon viaggio <strong>Reale</strong>) e a quelli previsti<br />
per il 2011 (polizza auto pay as you drive e nuova<br />
offerta base malattie), Tris <strong>Reale</strong> completa la gamma dei<br />
pacchetti di offerta semplici e standardizzati, utili per<br />
una vendita diretta e veloce, adatta ad assicurati che ricercano<br />
coperture complete a basso importo. Il catalogo<br />
prodotti <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> si evolve e si adatta alle esigenze di<br />
mercato: stare al passo con i tempi è sempre fondamentale<br />
per un business di successo.<br />
13
CoMMeRCiale<br />
<strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> entra nel<br />
Museo dell’automobile<br />
A cura del team comunicazione e marketing operativo<br />
<strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>, in virtù del suo posizionamento e della sua<br />
mission, predilige sostenere iniziative e progetti culturali,<br />
meglio se vicini anche territorialmente alla compagnia. è il<br />
caso del Museo dell’automobile Carlo Biscaretti di Ruffia,<br />
una realtà storica e importante per la città di Torino.<br />
Inaugurato nella sua sede attuale nel 1960, il Museo<br />
dell’automobile è stato una delle attrazioni principali<br />
della storica esposizione realizzata a Torino per il centenario<br />
della nascita del nostro Paese, intitolata Italia61.<br />
Ma l’idea del museo aveva preso forma già negli anni ‘30,<br />
quando Carlo Biscaretti di Ruffia ricevette l’incarico di<br />
studiare e di creare una struttura in grado di raccogliere,<br />
catalogare e raccontare la storia dell’automobile.<br />
14<br />
L’edificio è attualmente oggetto di una profonda ristrutturazione,<br />
proprio per rifarsi il trucco in vista del centocinquantesimo<br />
anniversario dell’Unità d’Italia. Riaprirà<br />
ufficialmente i battenti nel mese di marzo.<br />
Il progetto di recupero prevede una serie di specifici interventi<br />
tra i quali uno, di particolare interesse per la nostra<br />
compagnia, relativo alla riorganizzazione funzionale del<br />
centro di documentazione. Esso raccoglierà la bibilioteca<br />
scientifica più completa che esista nel settore dell’automobile<br />
e occuperà un’area di tutto rilievo all’interno del<br />
museo. Tutto il materiale sarà ricatalogato, inventariato<br />
e, importante novità, sarà reso disponibile online, grazie<br />
a un imponente processo di informatizzazione.
Come dichiarato dall’ufficio stampa del museo: “Si sta<br />
delineando un lavoro molto articolato, mai svolto prima,<br />
che, collegando tra loro diverse parti dell’archivio finora<br />
tenute slegate per problemi di spazio e attuando un<br />
riordino completo e sistematico (operazione che solo<br />
un software come quello utilizzato attualmente poteva<br />
garantire), non ha solo permesso una registrazione di<br />
quanto conservato nell’archivio, ma ne ha reso possibile<br />
un deciso arricchimento e un’organizzazione interna<br />
molto migliore, sia ai fini della conservazione sia ai fini<br />
della futura gestione e consultazione.”<br />
La presenza di <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> sarà valorizzata da installazioni<br />
fisse all’interno degli spazi preposti. Il logo della<br />
nostra compagnia apparirà nel sito del museo e del centro<br />
di documentazione, nonché sul materiale commerciale<br />
e informativo che verrà realizzato per sostenere<br />
questo importante progetto.<br />
Seguendo le linee guida delle proprie strategie di mercato,<br />
la compagnia sta valutando insieme ad Alberto Zunino<br />
e Rodolfo Gaffino Rossi, rispettivamente presidente<br />
e direttore generale del museo, l’ipotesi di costituire<br />
nell’ambito del centro di documentazione un’area desti-<br />
CoMMeRCiale<br />
nata ad approfondire adeguatamente il tema della sicurezza<br />
stradale (con il partenariato dell’ANIA), argomento<br />
purtroppo scottante e al centro della cronaca quotidianamente.<br />
Le disattenzioni alla guida, o peggio, la guida in<br />
stato di ebbrezza, fanno registrare ogni giorno dati allarmanti:<br />
circa quindici vittime e ottocento feriti (da banca<br />
dati INAIL degli incidenti sul lavoro e sulla strada 2010).<br />
Tanto si è fatto, ma tanto resta ancora da fare. La cultura<br />
dell’attenzione e della guida responsabile è ai primi posti<br />
nella scaletta delle priorità di tutte le parti coinvolte,<br />
dagli organi di controllo preposti alle compagnie di assicurazione,<br />
alla Società Strade e Autostrade. Il nostro<br />
Paese paga ogni anno cifre prossime ai quarantamiliardi<br />
di euro per questo flagello che si lascia dietro una lunga<br />
scia di lutti e di invalidi. Denaro pubblico che potrebbe<br />
essere impiegato in maniera diversa e più utile, se ognuno<br />
di noi aggiungesse soltanto un pizzico di attenzione.<br />
15
CoMMeRCiale<br />
Università <strong>Reale</strong>: formazione<br />
per l’eccellenza<br />
A cura del team della formazione commerciale<br />
In un mercato sempre più competitivo e complesso, che<br />
richiede costanti aggiornamenti e impone continuamente<br />
nuove sfide, <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> ha sempre ritenuto indispensabile<br />
potenziare la preparazione e le conoscenze specifiche<br />
delle figure professionali d’agenzia.<br />
Gli sforzi fatti in questi ultimi anni, hanno confermato<br />
l’importanza strategica della formazione e hanno dato<br />
ragione alle scelte fatte, sia in termini di investimenti sia<br />
in termini di risorse.<br />
Ma come in tutte le cose, dopo alcuni anni è necessario<br />
innovare e seguire le necessità che si evolvono: le agenzie<br />
hanno sempre meno tempo a disposizione e sempre<br />
più necessità di avere, concentrato in un unico strumento,<br />
tutto quello che serve per poter fare le scelte corrette.<br />
è così iniziato un percorso di nuovo posizionamento della<br />
formazione di <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> che ha l’obiettivo di renderla<br />
sempre più personalizzata e funzionale agli obiettivi di<br />
sviluppo delle agenzie.<br />
Una formazione commerciale dev’essere intesa e percepita<br />
come un’opportunità da sfruttare per confrontar-<br />
16<br />
si, per mettere a fattor comune esperienze di successo<br />
e per approfondire tematiche tecniche e commerciali.<br />
Un’occasione, dunque, da cogliere per tutti i profili professionali<br />
esistenti in agenzia grazie anche alla profilazione<br />
del catalogo che anche quest’anno vede importanti<br />
novità.<br />
In linea con questa impostazione, il primo passo è stato<br />
la rivisitazione del logo e del pay-off, decisamente più<br />
coerenti nel rappresentare un’offerta formativa evoluta<br />
e al passo con le attuali richieste del mercato: Università<br />
<strong>Reale</strong> – formazione per l’eccellenza.<br />
La scelta di <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> è stata, dunque, quella di un posizionamento<br />
distintivo: non solo formazione di qualità,<br />
bensì formazione come mezzo per il raggiungimento di<br />
parametri di eccellenza.<br />
Forti di questa nuova identità, si è pensato a un piano di<br />
comunicazione che andasse a comprendere tutta la rete<br />
agenziale e si è lavorato molto, anche con la commissione<br />
formazione, alla semplificazione del processo di<br />
ricezione e adesione al piano formativo.
Con grande soddisfazione, dal momento che da un punto<br />
di vista informatico non è stato un passaggio semplice,<br />
il 2011 ha visto la nascita di un nuovo mondo dedicato<br />
alla formazione, che fa di Università <strong>Reale</strong> un punto di<br />
riferimento unico: la comunicazione e l’operatività quotidiana<br />
si sono incontrate. è, infatti, nato il portale di<br />
Università <strong>Reale</strong>, che presenta funzionalità innovative<br />
e consente un accesso piú snello ed efficiente ai corsi,<br />
permettendo alle agenzie di pianificare la preparazione<br />
di ciascuna risorsa in base alle sue reali necessità, il<br />
tutto in un ambiente moderno e interattivo, ricco di contenuti<br />
sempre aggiornati.<br />
Università <strong>Reale</strong> è uno di quegli elementi distintivi che da<br />
sempre fa della nostra compagnia una realtà unica nel<br />
panorama assicurativo italiano: forti di questo concetto<br />
si è lavorato affinché l’elemento distintivo portasse la<br />
formazione e la sua operatività a coesistere in un mondo<br />
unico e completo.<br />
Un nuovo look, i contenuti interattivi, le schede di ogni<br />
singolo corso d’aula e il rimando diretto all’operatività di<br />
Campus semplificano le scelte e riducono i tempi.<br />
Collegandosi da Punto-net o accedendo tramite l’area riservata<br />
del sito www.realemutua.it tutta la rete vendita<br />
potrà navigare tra le logiche e le regole che governano<br />
Università <strong>Reale</strong> e potrà direttamente iscriversi o consultare<br />
il proprio piano formativo.<br />
Il piano formativo 2011<br />
Il 2011 è sicuramente un anno di importanti novità e anche<br />
il piano formativo porta con sé nuove opportunità<br />
per tutti i ruoli professionali delle agenzie.<br />
In tutto, per quanto riguarda l’offerta d’aula, ci sono dieci<br />
nuovi corsi che si aggiungono all’offerta già presente<br />
nel 2010.<br />
CoMMeRCiale<br />
Nell’ambito delle competenze manageriali degli agenti,<br />
oltre a una rivisitazione del master dedicato alle risorse<br />
umane, ci saranno due importanti novità: la prima riguarda<br />
sempre il mondo della gestione delle risorse umane,<br />
mentre la seconda affronta lo sviluppo sostenibile del<br />
portafoglio di agenzia.<br />
Alla conferma del catalogo formativo per i subagenti e<br />
i collaboratori, si aggiungono nuovi e importanti corsi<br />
per il front office, realtà sempre più importante anche<br />
da un punto di vista commerciale: le tecniche di vendita<br />
dei prodotti al bancone e la valorizzazione delle trattative<br />
R.C. auto, conoscendo la concorrenza e argomentando<br />
le garanzie contenute, saranno gli argomenti clou per la<br />
loro formazione.<br />
Visto il successo, si è confermato, sdoppiandolo nei due<br />
moduli base e avanzato, il corso sulla gestione del socio<br />
attraverso l’uso di Excel e si è creata una nuova e importante<br />
opportunità formativa grazie alla collaborazione<br />
dei colleghi dell’ispettorato amministrativo, creando un<br />
corso sulle tematiche normative che regolano gli aspetti<br />
contabili dell’attività di intermediazione.<br />
Le opportunità di formazione tecnica si ampliano sia nel<br />
mondo delle persone sia in quello delle aziende sia ancora<br />
in quello del vita, seguendo le novità commerciali<br />
di <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> per il 2011 e il piano vendite previsto.<br />
La rivisitazione dell’offerta malattia, il ritorno ai prodotti<br />
unit linked e alcuni approfondimenti su aree di business<br />
importanti come l’R.C. delle imprese edili si aggiungeranno<br />
all’implementazione costante del catalogo dei corsi<br />
online.<br />
Le pre-adesioni all’offerta formativa e il servizio<br />
di conferma aula<br />
Si sono appena concluse le pre-adesioni, il sistema di<br />
pianificazione ormai consolidato di Università <strong>Reale</strong>, che<br />
permettono a tutte le agenzie che aderiscono di definire,<br />
fin da subito, gli impegni formativi per l’anno in corso.<br />
Proprio in materia di pianificazione, elemento sempre<br />
più importante per poter sfruttare tutte le opportunità<br />
a disposizione, è stata introdotta un’importante novità<br />
nel servizio alle agenzie: dieci giorni prima dell’inizio del<br />
corso a cui risultano essere iscritti uno o più componenti<br />
di un’agenzia, Università <strong>Reale</strong> invierà in automatico una<br />
mail di conferma del corso, in tempo utile, dunque, per<br />
cancellare la propria iscrizione qualora fossero intervenuti<br />
impedimenti.<br />
17
CoMMeRCiale<br />
Citgo, 2009, olio su lino, cm. 25x42<br />
L’arte in mostra presso<br />
l’agenzia di Chivasso<br />
L’agenzia <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> di Chivasso, guidata dall’agente<br />
Teresio Pozzo, ha aperto le porte alla pittura contemporanea.<br />
Nei giorni 19, 20 e 21 novembre il pittore chivassese<br />
Francesco Capello ha vestito con i colori della pittura<br />
iperrealista i locali di via Torino 72, allestiti con tutti<br />
i quadri più recenti dell’artista. Le tematiche più amate<br />
da Capello, tra cui le vedute tipicamente statunitensi, i<br />
paesaggi urbani e le automobili, senza dimenticare alcuni<br />
ritratti, hanno impreziosito i locali e attratto un folto<br />
Da sinistra Francesco Capello, il delegato Vittorio Viora e l’agente Teresio Pozzo<br />
18<br />
pubblico di soci/assicurati e di appassionati d’arte. Capello,<br />
classe 1944, ha saputo unire l’insegnamento delle<br />
tecniche pittoriche presso alcuni licei con l’attività puramente<br />
artistica, conquistando l’Europa e gli Stati Uniti,<br />
cui è legato da intensi rapporti di lavoro. Il pittore è oggi<br />
ritenuto uno degli artisti italiani più quotati all’estero,<br />
dove conosce una fama anche superiore a quella raggiunta<br />
in patria. La mostra presso l’agenzia di Chivasso<br />
testimonia il profondo rapporto che lega l’artista alla sua<br />
città natale, in cui tuttora vive e crea le sue opere. Il connubio<br />
arte e assicurazioni non è un’esperienza nuova e<br />
<strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> può senz’altro dire la sua su questa felice<br />
coniugazione. La compagnia cerca anzi di porsi sempre<br />
un passo avanti, come nel caso di questa iniziativa, alla<br />
cui inaugurazione hanno partecipato le più importanti<br />
autorità cittadine e la stampa locale.<br />
L’agenzia di Teresio Pozzo riesce ancora una volta a fare<br />
cultura sul territorio, distinguendosi anche così su un<br />
mercato assicurativo sempre più dinamico.
Festival della letteratura<br />
di viaggio<br />
A cura del team comunicazione e marketing operativo<br />
La cultura è un altro campo a cui <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> dedica<br />
particolare attenzione. Poiché è importante promuovere<br />
e divulgare il pensiero umano anche attraverso una<br />
delle sue più alte espressioni, la letteratura, l’agenzia<br />
<strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> di Tivoli/Prati ha contribuito<br />
alla sponsorizzazione del Festival della<br />
letteratura di viaggio, svoltosi a Roma lo<br />
scorso ottobre. Il tema attorno al quale<br />
ruotavano gli eventi previsti per questa<br />
edizione è stato “Verso oriente, il levante”.<br />
Organizzato dalla Società Geografica<br />
Italiana (S.G.I.) e da Federculture, sotto<br />
il patrocinio di importanti istituzioni<br />
pubbliche tra cui il Ministero per i beni<br />
e le attività culturali e il Ministero degli<br />
affari esteri e con il contributo di<br />
aziende private tra cui <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>,<br />
il festival ha trasformato Villa Celimontana<br />
(sede della S.G.I.) in una<br />
sorta di “casa del viaggio”, che ha<br />
CoMMeRCiale<br />
ospitato gran parte delle iniziative. Non solo letteratura,<br />
ma anche cinema, fotografia, teatro, musica e fumetto,<br />
passando tra geografia e storia, si sono alternate nei<br />
vari appuntamenti che hanno coinvolto e appassionato<br />
i visitatori, proiettandoli in una realtà entusiasmante,<br />
che è quella del viaggio e della scoperta.<br />
La presenza di ospiti illustri,<br />
come Tony e Maureen Wheeler, fondatori<br />
della Lonely Planet, e l’omaggio<br />
cinematografico a Gabriele Salvatores<br />
con una rassegna di sue pellicole strettamente<br />
dedicate all’argomento, hanno<br />
ulteriormente impreziosito la manifestazione,<br />
lasciando una promessa per la<br />
prossima edizione: la qualità! Qualità degli<br />
argomenti e dei partecipanti: il pubblico<br />
non rimarrà deluso. Per il momento godiamoci<br />
questo piccolo successo e ringraziamo<br />
l’agenzia di Tivoli/Prati per averci avvicinato<br />
a questa singolare e interessante iniziativa.<br />
19
CoMMeRCiale<br />
Michelangelo in podesteria:<br />
un disegno di architettura<br />
Arte e cultura a Chiusi della Verna<br />
di S. A.<br />
Michelangelo torna nel territorio aretino. Un suo disegno<br />
originale inaugura la riapertura dell’antica podesteria di<br />
Chiusi della Verna, l’antico edificio che ospitò il padre di<br />
Michelangelo Buonarroti, podestà della Repubblica Fiorentina.<br />
Il 18 dicembre la mostra è stata inaugurata con<br />
l’esposizione di un progetto grafico del maestro, nel contesto<br />
della mostra “Michelangelo<br />
in podesteria.<br />
Un disegno di architettura”.<br />
Fino al 9 gennaio<br />
Chiusi della Verna ha<br />
dunque ospitato un suo<br />
antenato illustre, che,<br />
nato a Caprese Michelangelo,<br />
ha poi probabilmente<br />
frequentato questi<br />
luoghi nel periodo in cui il<br />
padre Ludovico era podestà<br />
dei territori di Chiusi<br />
e Caprese nel XV secolo.<br />
Il disegno manoscritto di<br />
Michelangelo, raffigurante<br />
progetti architettonici<br />
per scale e basi di colonne,<br />
affiancati da studi per<br />
le figure, è un’opera che<br />
raramente lascia gli archivi<br />
fiorentini nei quali è<br />
custodita.<br />
L’iniziativa è stata promossa<br />
dall’agenzia <strong>Reale</strong><br />
<strong>Mutua</strong> di Perugia e la<br />
locandina dell’evento riporta<br />
i loghi di <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong><br />
e di Banca <strong>Reale</strong>.<br />
20
A cura del team comunicazione e marketing operativo<br />
Il 4 novembre scorso la direzione <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> si è recata<br />
in via San Secondo 3 a Torino, per raccogliere l’invito<br />
ricevuto dai fratelli Portaluri, Alessandro e Sergio,<br />
agenti della neocostituita agenzia di Torino Porta Nuova.<br />
La storia dell’agenzia legata alla famiglia Portaluri risale<br />
al 1955, quando papà Antonio iniziò l’attività di agente<br />
con la Piemontese Assicurazioni, divenuta poi società del<br />
<strong>Gruppo</strong> <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>.<br />
I due fratelli, seguendo le orme del papà, hanno proseguito<br />
la guida dell’agenzia, continuando a puntare sui valori<br />
e sulla qualità dei servizi alla clientela e arrivando<br />
a tagliare questo prestigioso traguardo: cinquantacinque<br />
anni di attività dell’agenzia e venticinque anni di mandato<br />
di Sergio Portaluri.<br />
La giornata è stata una bella occasione per visitare<br />
l’agenzia e conoscere tutte le persone che hanno contribuito<br />
al raggiungimento di questo successo.<br />
CoMMeRCiale<br />
La nuova agenzia <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong><br />
di Torino Porta Nuova<br />
La direzione ha voluto celebrare i due importanti anniversari,<br />
consegnando targhe ricordo e sottolineando, attraverso<br />
le parole di Luca Filippone, “il piacere di collaborare<br />
con un’agenzia virtuosa e professionale, attenta<br />
alla crescita e, al tempo stesso, a mantenere un’adeguata<br />
redditività.”<br />
Sergio Portaluri, ringraziando per la partecipazione, ha<br />
rilasciato un commento che sintetizza perfettamente lo<br />
spirito dell’agenzia di Torino Porta Nuova: “Una vera e<br />
propria squadra, ben affiatata, giovane, snella e capace<br />
di cogliere immediatamente le mutevoli esigenze del socio/assicurato,<br />
che rimane sempre al centro dell’attenzione.”<br />
Facciamo i nostri migliori auguri ad Alessandro e Sergio<br />
Portaluri, sperando che l’agenzia di Torino Porta Nuova<br />
riesca a cogliere altri importanti successi.<br />
21
CommerCiale<br />
Polizze e Nutella!<br />
Grazie al contributo di Academy, è stata organizzata<br />
una interessante occasione di scambio di esperienze<br />
con una società appartenente a un settore diverso da<br />
quello assicurativo.<br />
Si tratta di un incontro organizzato per la famiglia professionale<br />
sviluppo offerta con la Ferrero. Già, proprio<br />
quella della Nutella, scelta in quanto esempio riconosciuto<br />
di innovazione. La società di Alba ha saputo crearsi un<br />
brand con una forte reputazione, pur gestendo le differenze<br />
dettate dai mercati di riferimento. Alcuni obiettivi<br />
già raggiunti dalla Ferrero sono quelli che stanno ispirando<br />
<strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>, quali la reputazione del brand, l’efficienza,<br />
il time to market. Per Ferrero sono intervenuti Ivan<br />
Pavesio, attualmente responsabile scenari concorrenza<br />
e analisi dati SPE, e Mauro Clara, dirigente dell’area risorse<br />
umane, che hanno illustrato i valori peculiari della<br />
loro azienda, nonché come viene trasmessa la qualità, il<br />
servizio e l’importanza della reputazione e del territorio<br />
locale. è stato inoltre posto un accento sull’attenzione<br />
ai particolari e alla globalità, sull’importanza di essere<br />
leader e di crearsi nuovi mercati, cercando di anticipare<br />
le necessità dei consumatori e non limitandosi solo<br />
a conoscerle. Per Ferrero, creatività e innovazione rappresentano<br />
i presupposti per il raggiungimento di standard<br />
di innovazione altissimi e seguono la strada che<br />
dallo sviluppo dell’idea porta alla sperimentazione pratica,<br />
sempre affiancata a rigidi business plan. Le risorse<br />
22<br />
umane sono l’elemento imprescindibile per il successo<br />
del marchio. L’uomo al centro dei processi e della qualità<br />
è il primo ingrediente per un prodotto vincente.<br />
Alla fine dei lavori, a tutti è rimasto impresso il loro sincero<br />
credo nell’innovazione, nell’ascolto del mercato e<br />
nella strutturazione dei processi, oltre alla totale condivisione<br />
e partecipazione ai valori della così detta Ferrerità.<br />
Del resto Ferrero è, come <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>, una società<br />
particolare. Siamo entrambe società fortemente identificate<br />
e entrambe siamo a modo nostro indipendenti, noi<br />
come mutua e loro come società non quotata in borsa.<br />
Abbiamo punti che ci contraddistinguono e che possono<br />
sicuramente insegnare vicendevolmente lo sviluppo del<br />
business e il consolidamento delle posizioni di mercato.<br />
(D. N.)
Inaugurazione a Pontedera<br />
Il 24 novembre si è svolta l’inaugurazione dei nuovi locali<br />
dell’agenzia di Pontedera Valdelsa. Hanno partecipato<br />
all’evento i dirigenti di <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> Luca Filippone,<br />
Nuovi locali a<br />
Casalecchio di Reno<br />
Il 25 novembre si è tenuta l’inaugurazione del nuovo distaccamento<br />
dell’agenzia <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> di Casalecchio di<br />
Reno. Si tratta di un locale al piano terra, che vuole essere<br />
qualcosa di diverso dal comune front office di agenzia,<br />
per essere piuttosto un punto di accoglienza dove il nostro<br />
socio/assicurato possa immediatamente percepire<br />
il nostro valore. Esiste, infatti, un forte richiamo architettonico<br />
all’identità di <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>, nei colori, nella trasparenza<br />
e nella solidità che questo locale vuole esprimere.<br />
Si tratta del primo progetto di questo tipo a livello nazionale,<br />
fortemente legato a un’immagine coordinata della<br />
compagnia e al suo inequivocabile stile. Ha partecipato<br />
all’evento la direzione generale rappresentata da Luca<br />
Filippone, Tommaso Montelli, Marco Mazzucco, Luca<br />
Colombano, Anna Deambrosis e Salvatore Grammatico;<br />
erano presenti anche il capo-area Enrico Celesti, gli specialisti<br />
dell’area commerciale esterna Antonino Ferraro,<br />
Riccardo Fiorentini, Simona Ghiselli e i rappresentanti<br />
locali del C.L.D. Giancarlo Gambardella ed Ester Vignoli.<br />
Il vice direttore generale, nel suo intervento di saluto, ha<br />
inauGuRaZione<br />
Luca Colombano, Anna Deambrosis, Marco Mazzucco,<br />
Tommaso Montelli, oltre a Salvatore Grammatico, Marcello<br />
Martis e ai dipendenti della struttura commerciale<br />
esterna e del centro liquidazione danni di zona. L’agenzia<br />
di Pontedera Valdelsa, di cui avevamo pubblicato un<br />
servizio sul numero di dicembre 2009 di “<strong>Notizie</strong> gruppo<br />
<strong>Reale</strong>”, è una realtà relativamente nuova, riorganizzata a<br />
fine 2008 con l’inserimento di tre agenti provenienti da<br />
altra compagnia, David Ciardelli, Massimo Gerbi e Pietro<br />
Vanzella, i quali, nel ricordo e come riconoscimento del<br />
ruolo svolto per la realizzazione dell’operazione da parte<br />
del collega Massimo Martelli, hanno voluto che partecipassero<br />
alla serata d’inaugurazione anche sua moglie<br />
Grazia e i figli Lorenzo e Leandro. A conclusione della<br />
serata il vice direttore generale Luca Filippone ha portato<br />
il saluto della compagnia a tutti i presenti. (S. A.)<br />
rivolto all’agente Silvano Rinaldi parole di apprezzamento<br />
per la scelta fatta di investire nello sviluppo dell’attività<br />
attraverso il potenziamento del proprio modello operativo-gestionale,<br />
che vuole essere ancora più efficace e<br />
vicino alle esigenze dei nostri soci/assicurati.
i pRotaGonisti<br />
La sicurezza di chi dà<br />
sicurezza!<br />
Intervista alla Sintel Italia, socia dell’agenzia <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong><br />
di Roma Esedra, che produce soluzioni tecnologiche per le<br />
forze dell’ordine<br />
di Sergio Albesano<br />
Da sinistra Sergio Rossi, Gianfranco Polizzi, Alberto Serafin e il responsabile del distretto Lazio - Sardegna Fabrizio Campofreda<br />
Domenica pomeriggio. Una grande città italiana. Tra poco<br />
meno di un’ora si disputerà il derby fra le due rappresentanze<br />
calcistiche cittadine. Di fronte allo stadio molte<br />
persone si stanno avviando verso i cancelli. All’improvviso<br />
gruppi delle tifoserie avverse si incrociano, vola qualche<br />
sberleffo, si passa agli insulti e infine agli spintoni.<br />
Qualcuno urla. Alcune persone scappano correndo. C’è<br />
confusione. La situazione può facilmente degenerare.<br />
Nella sala operativa della polizia arrivano le immagini di<br />
ciò che sta accadendo. Sono immagini prese da diverse<br />
angolazioni, che permettono al responsabile della sala<br />
24<br />
di comprendere con esattezza ciò che sta accadendo.<br />
Dà immediatamente gli ordini. Un gruppo di poliziotti interviene<br />
subito e separa i due gruppi di tifosi. Non sono<br />
passati neppure tre minuti dall’inizio di quello che poteva<br />
trasformarsi in un focolaio di guerriglia urbana e la calma<br />
è stata ristabilita. La folla si avvia di nuovo tranquilla<br />
verso la stadio. Tra poco inizierà la partita…<br />
La strumentazione tecnologica che ha permesso in questo<br />
caso alla polizia di bloccare sul nascere uno scontro<br />
tra facinorosi che poteva avere brutte conseguenze è fornita<br />
da un’azienda che <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> si onora di avere fra
i propri soci: la Sintel Italia,<br />
assicurata dell’agenzia di<br />
Roma Esedra. Per saperne<br />
di più siamo andati a Pomezia,<br />
località a una manciata<br />
di chilometri da Roma, dove<br />
ha sede l’azienda e ci troviamo<br />
a parlare con Gianfranco<br />
Polizzi, il presidente<br />
della società.<br />
Come è nata l’idea di produrre<br />
apparecchiature per<br />
le forze dell’ordine?<br />
“L’azienda è stata costituita<br />
nel 1982, quindi quasi<br />
trent’anni fa”, ci racconta<br />
“e all’inizio io mi interessai,<br />
non posso neppure dire a<br />
un nuovo mercato, perché<br />
di fatto non esisteva ancora,<br />
ma a un’esigenza, che<br />
fino a quel momento non<br />
aveva trovato una soluzione,<br />
cioè il campo della<br />
security. Presentai al ministero<br />
degli esteri e a quello<br />
della difesa alcune proposte che furono accettate. Realizzammo<br />
quindi la sicurezza per la Farnesina, con il<br />
controllo degli accessi e le telecamere a circuito chiuso.<br />
Si tratta di tecnologie che oggi sono normali, ma che allora<br />
rappresentavano una novità e che erano importate<br />
da altri settori. Consideriamo che alla fine degli anni ‘80<br />
una telecamera a circuito chiuso costava circa sei milioni<br />
di lire, quindi una cifra importante. Da allora abbiamo<br />
realizzato la sicurezza di molte ambasciate nel mondo,<br />
ad esempio quelle di Beirut, di Damasco, di Washington<br />
e di Mosca. L’attività è poi proseguita negli anni con molte<br />
altre realizzazioni, soprattutto a favore della pubblica<br />
amministrazione e abbiamo lavorato per Poste, E.N.E.L.,<br />
Telecom, Siemens, I.B.M., solo per citare alcune delle<br />
aziende alle quali abbiamo fornito le nostre soluzioni. Da<br />
una decina di anni, abbiamo affiancato al nostro lavoro<br />
classico, che è quello della sicurezza, un mercato nuovo<br />
a livello nazionale e internazionale, e cioè la tecnologia<br />
da installare a bordo delle automobili delle forze dell’ordine.<br />
Fino alla fine degli anni ‘80 l’unica tecnologia che la<br />
polizia aveva a disposizione era la radio, che comunque<br />
era un’invenzione che aveva quasi cento anni, e questo a<br />
fronte del fatto che invece il panorama in cui si trovava<br />
a operare chi presidia il territorio nel frattempo era mutato<br />
considerevolmente. Era profondamente cambiato il<br />
contesto in cui si muovevano le forze dell’ordine, ma non<br />
i pRotaGonisti<br />
gli strumenti che avevano a<br />
disposizione. Noi abbiamo<br />
quindi inventato Provida, che<br />
deriva da una strumentazione<br />
allora in uso alle forze<br />
dell’ordine britanniche che,<br />
installata su un’automobile,<br />
serviva a rilevare la velocità<br />
degli autoveicoli che la<br />
precedevano. Questa apparecchiatura<br />
utilizzava una<br />
telecamera e dunque una<br />
tecnologia nuova. Noi abbiamo<br />
pensato di usare questa<br />
telecamera anche per fare<br />
altro, ad esempio per controllare<br />
le targhe, per registrare<br />
immagini e inviarle a<br />
una sala operativa. Allora noi<br />
fornivamo il software, ma i<br />
materiali erano forniti da altre<br />
aziende. Ciò faceva lievitare<br />
i costi. Inoltre, si trattava<br />
di una tecnologia fissa, che<br />
doveva essere installata su<br />
Il presidente di Sintel Italia, Gianfranco Polizzi<br />
tutti i mezzi. In realtà, però,<br />
mediamente gira solo il 50% del parco macchine delle<br />
forze dell’ordine. La tecnologia fissa obbliga a installare<br />
le apparecchiature anche su veicoli che stanno fermi. Noi<br />
abbiamo allora realizzato una soluzione mobile, chiamata<br />
Scout, che si potesse spostare da un’automobile a<br />
un’altra e anche da una macchina a una motocicletta. è<br />
evidente il risparmio per la polizia: le nostre apparecchiature<br />
sono sempre in funzione sui mezzi che vengono<br />
Scout, il pc portatile veicolare multifunzione utilizzato dalla Polizia stradale<br />
25
i pRotaGonisti<br />
utilizzati. In una prima fase noi compravamo il prodotto<br />
e ci occupavamo solo del sistema. Poi abbiamo deciso di<br />
costruire anche gli apparecchi. Si è trattato di un grande<br />
salto di mentalità, che ha comportato grossi investimenti.<br />
Per farci capire con un esempio banale, c’è una<br />
grande differenza fra vendere scarpe e produrre scarpe.<br />
Noi quindi ci siamo inventati un mercato, che abbiamo<br />
attraversato nella fase pioneristica, e contemporaneamente<br />
abbiamo inventato una cultura. Infine abbiamo<br />
inventato Explor, che è il fratello minore di Scout e che,<br />
con termine impreciso potremmo definire l’i-phone delle<br />
forze dell’ordine. Come abbiamo detto prima, un tempo<br />
le comunicazioni fra squadre sul territorio e sala operativa<br />
avvenivano solo a voce, tramite la radio; ora invece<br />
noi mettiamo a disposizione una tecnologia video. Ciò<br />
significa che siamo passati da una situazione soggettiva,<br />
poiché influenzata dall’emotività di colui che si trova<br />
a operare sul campo, a una situazione oggettiva, fornita<br />
dalle immagini. Infatti un video non ha emozioni e quindi<br />
forniamo a chi deve prendere decisioni elementi obiettivi<br />
su cui può basarsi. Noi siamo in grado di fornire al regista,<br />
cioè a chi dirige le operazioni, analisi oggettive su più lati<br />
dello stesso fronte. Le nostre apparecchiature poi permettono<br />
il controllo immediato delle automobili su strada per<br />
evidenziare ad esempio se sono state rubate o se hanno effettuato<br />
la revisione.”<br />
Avete concorrenti?<br />
“Il nostro è un mercato di piccoli numeri ed è difficile investire<br />
in questo settore.”<br />
Lavorate anche con l’estero?<br />
“Certo. Con questo prodotto stiamo andando su mercati<br />
esteri, in Spagna, Germania, Olanda, Romania, Lituania e<br />
anche in paesi extraeuropei, come la Giordania e la Malesia,<br />
solo per citare alcuni paesi con i quali lavoriamo.<br />
La nostra è una proposta trasversale per mercati anche<br />
molto differenti fra loro. L’elemento comune è che ci rivolgiamo<br />
alle forze di polizia, che ovunque nel mondo<br />
hanno le medesime esigenze. Noi riusciamo a soddisfare<br />
le esigenze precise dei nostri interlocutori, anche se<br />
talvolta ci scontriamo con tendenze protezionistiche, ma<br />
ora abbiamo un primato sui mercati esteri.”<br />
Quali sono i progetti per il futuro?<br />
“Quello della sicurezza a bordo auto è un nuovo mercato,<br />
che oggi è ancora dotato soltanto della radio. Stiamo<br />
realizzando accessori per gli strumenti che abbiamo<br />
realizzato, ad esempio stiamo progettando un apparecchio<br />
che sarà in grado di leggere il chip del passaporto<br />
elettronico. L’evoluzione riguarderà quindi funzionalità<br />
complementari e l’evoluzione del prodotto. Ad esempio,<br />
stiamo studiando un accessorio che consenta di operare<br />
anche all’interno di zone chiuse, mentre attualmente il<br />
gps lavora solo in esterni.”<br />
26<br />
Il <strong>Gruppo</strong> Sintel in Italia<br />
Il <strong>Gruppo</strong> Sintel Italia comprende le società Sintel Italia<br />
s.p.a., Sintel Sepura Italia s.r.l. e Sintel Servizi Italia s.r.l.<br />
Il fatturato 2010 ammonta a circa 20 milioni di<br />
euro con una percentuale di crescita sul 2009<br />
del +49%.<br />
Numero dipendenti: 70.<br />
Qual è il vostro rapporto con <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>?<br />
“Tempo fa avevamo un altro assicuratore, vostro concorrente.<br />
Poi abbiamo conosciuto Alberto Serafin e Sergio<br />
Rossi, che ci hanno convinti ad assicurarci con voi. Con<br />
una battuta possiamo dire che voi fornite sicurezza a chi<br />
fornisce sicurezza! Noi abbiamo un’esigenza assicurativa<br />
specifica, che è quella della rapidità delle risposte.<br />
Infatti, oltre all’ovvia richiesta di avere risposte precise,<br />
competitive, con il miglior servizio al miglior prezzo,<br />
noi, per il particolare mercato in cui operiamo, abbiamo<br />
necessità di soluzioni immediate, in giornata. E i vostri<br />
agenti sono sempre stati in grado di garantircele. Se proprio<br />
devo evidenziare un difetto, è che ancora non riescono<br />
a intuire il giorno prima quello di cui avremo bisogno<br />
il giorno dopo! Ma”, conclude Polizzi sorridendo “Serafin<br />
e Rossi sono bravi e presto ci riusciranno…”.<br />
eXplor, l’ultimo nato in casa Sintel Italia, il personal security assistant definito<br />
da molti un vero e proprio i-phone per le forze dell’ordine
ILAB, il nuovo spazio web<br />
aziendale<br />
Un’opportunità per condividere idee e scambiarsi opinioni<br />
di Sara Salute<br />
è un fatto appurato che la rete Internet favorisce la cooperazione<br />
tra le persone. In particolare l’avvento del<br />
web 2.0 e delle community professionali ha ampliato la<br />
possibilità di intessere relazioni dentro e fuori l’azienda,<br />
condividendo idee e informazioni. In questo scenario<br />
è nata l’idea, anche nella nostra società, di creare uno<br />
strumento web 2.0 che si autoalimenti attraverso gli interventi<br />
e i contributi degli stessi colleghi che possono<br />
essere protagonisti attivi nella generazione dei contenuti<br />
e nella creazione di relazioni orizzontali tipiche della comunicazione<br />
web. Un microcosmo virtuale, all’interno del<br />
quale si possono condividere informazioni, conoscenza e<br />
opinioni. Un’opportunità fruibile da ogni livello aziendale.<br />
Un vero e proprio luogo dove è possibile promuovere<br />
iniziative e comunicare benefici derivanti dall’appartenenza<br />
alla società e dove condividere obiettivi e visione<br />
aziendale, nonché valorizzare performance e idee. Lo<br />
spazio è la naturale evoluzione degli incontri sul tema<br />
“Circolazione delle idee e sviluppo del pensiero critico”,<br />
a cui si affianca, allargando la possibilità di partecipazione<br />
a tutta l’azienda. Inizialmente<br />
l’intento era<br />
quello di mettere a disposizione<br />
un’area dove<br />
poter esprimere le proprie<br />
riflessioni a seguito<br />
dell’evento; dopo alcuni<br />
sondaggi di opinione interni,<br />
il suo potenziale è<br />
stato esteso alla trattazione<br />
di qualsiasi argomento<br />
inerente l’azienda.<br />
All’interno di tale<br />
spazio, si ha la possibilità<br />
di pubblicare articoli,<br />
commentare una discussione<br />
e rispondere<br />
italiana assiCuRaZioni<br />
ai sondaggi in atto. Attualmente, ad esempio, è presente<br />
un sondaggio in cui si chiede il parere di tutti i dipendenti<br />
riguardo a quali convenzioni si potrebbero attivare per<br />
migliorare il proprio benessere. Si sono già sviluppate discussioni<br />
interessanti, spunto per iniziative di efficienza<br />
e miglioramento della quotidianità lavorativa. è lo spirito<br />
giusto e ci auguriamo che continui. Inoltre, nell’area multimediale<br />
sono presenti alcuni filmati di video interviste,<br />
rese possibili grazie alla disponibilità del direttore generale<br />
e di alcuni colleghi che hanno colto l’opportunità di<br />
esprimere i propri pensieri in una nuova forma. L’utilizzo<br />
della piattaforma freeware WordPress, ospitata sui nostri<br />
server e personalizzata secondo le nostre esigenze,<br />
unita alla passione, all’impegno e alla creatività del team<br />
dell’architettura tecnica (in particolare Diego Tormene),<br />
hanno praticamente azzerato i costi di realizzazione, in<br />
linea con le indicazioni di <strong>Gruppo</strong>. Gli stessi video sono<br />
di tipo amatoriale e hanno richiesto pochissimo tempo<br />
per la realizzazione e la messa in linea. Il punto di forza<br />
di questa innovazione è la dinamicità, requisito essenziale<br />
per la messa<br />
in atto di discussioni su<br />
problematiche gestibili<br />
in modo tempestivo e<br />
trasversale. La fruibilità<br />
dei contenuti è garantita<br />
a chiunque abbia le<br />
credenziali di accesso<br />
alla nostra Intranet, ma<br />
per partecipare attivamente<br />
è necessario essere<br />
registrati. Questo<br />
spazio rappresenta il<br />
primo tassello verso la<br />
creazione di una Intranet<br />
che ponga, tra i suoi<br />
obiettivi, una maggiore<br />
27
italiana assiCuRaZioni<br />
attenzione nei confronti delle persone che compongono<br />
la nostra società. Questo è lo scopo del progetto ILAB il<br />
cui obiettivo è quello del passaggio da una Intranet come<br />
canale di comunicazione e informazione unidirezionale a<br />
uno spazio integrato dove le persone possono trovare il<br />
28<br />
Tratto da “Da Peter Drucker a Gary Hamel passando dal web 2.0”<br />
a cura di Maurizio Naitana<br />
necessario per ampliare le loro conoscenze, svolgere al<br />
meglio il proprio lavoro, informarsi e interagire tra loro.<br />
Ad oggi, abbiamo più di ottanta iscritti sul totale dei dipendenti<br />
di Italiana, ma confidiamo in una più ampia partecipazione<br />
e quindi... vi aspettiamo numerosi!<br />
Il valore di un’impresa, a metà del secolo, era generato da un alto livello di produzione,<br />
in tempi brevi e a basso costo (standardizzazione e catena di montaggio).<br />
Oggi si afferma che per produrre valore sono necessarie idee e innovazione.<br />
Queste nascono dalle persone di azienda in un ambiente che sia predisposto: libera<br />
circolazione delle idee e accesso alle informazioni. Le tecnologie web sono<br />
nate con questi ideali e si sono sempre più evolute arrivando a influenzare il<br />
nostro modo di relazionarci e apprendere.<br />
Tale evoluzione non è dipesa solamente dal numero di persone che vi accedono,<br />
ma anche da come è cambiato il loro ruolo: da spettatori passivi a creatori di<br />
contenuti. I contenuti generati dagli utenti di Internet si avviano ad essere la fetta principale del traffico complessivo<br />
della rete. Il termine di web 2.0 è stato coniato per sottolineare questo cambio di paradigma (pur con qualche<br />
dissenso). Volendo usare un slogan sintetico si può affermare che il primo web interconnetteva hardware e<br />
la versione 2.0 interconnette persone.<br />
Oltre a queste conseguenze dirette del web 2.0, tutte le aziende sul mercato devono anche registrare alcuni cambiamenti<br />
consolidati a livello sociale, in gran parte spinti dal web stesso, come ad esempio:<br />
• la grande espansione del dominio conoscitivo (necessità di informazioni sempre più dettagliate ed elevata<br />
specializzazione per ogni item analizzato) unita al surplus di informazioni (necessità di selezionare quelle<br />
realmente utili);<br />
• l’aumento della velocità con cui lavoriamo (il fattore tempo sembra diventato strategico e determinante per il<br />
successo e l’utilità di qualsiasi azione);<br />
• il continuo modificarsi degli scenari di riferimento: tecnologia, mercati, legislazioni e norme.<br />
Se tutto cambia velocemente, se le informazioni necessarie per prendere decisioni sono sempre di più, l’apprendimento<br />
in questo contesto diventa sempre più strategico e deve necessariamente diventare un processo<br />
continuo e non un prodotto del momento.<br />
Quindi l’investimento in una formazione aggiornata, continua e di livello dovrà essere uno dei cardini portanti<br />
delle aziende. Con la scelta di Academy il <strong>Gruppo</strong> <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> ha già delineato un percorso chiaro.<br />
Ma l’apprendimento in un’azienda passa anche dalle relazioni tra le persone. Le sfide quotidiane rendono necessario<br />
che la “community” aziendale sia in grado di interagire per trovare soluzione a problemi sempre più<br />
complessi per la cui risoluzione non basta più la vista “verticale” della procedura di settore, ma è necessario un<br />
approccio multisettoriale che analizzi l’intero processo.<br />
In questo contesto le tecnologie offerte dal web 2.0 aumentano e accelerano questa interazione e rendono facilmente<br />
disponibili le informazioni generate.<br />
La maggior parte delle aziende è molto lontana da un approccio web 2.0 per Intranet e o Portali rivolti ai dipendenti:<br />
l’approccio è ancora orientato alla sola pubblicazione e alla diffusione di informazioni.<br />
Sono personalmente convinto che nel breve gli strumenti di supporto alle community aziendali, tipici del web<br />
2.0, saranno di uso corrente nel nostro lavoro quotidiano. Se ad oggi questi strumenti costituiscono un carattere<br />
distintivo che può dare un vantaggio competitivo alle aziende che li adottano, nel prossimo futuro saranno un<br />
elemento abilitante, un fattore indispensabile per la sopravvivenza di un’azienda.
Al mercato di Samarcanda<br />
Sulle orme di Tamerlano<br />
Un resoconto di viaggio in Uzbekistan, paese dell’Asia centrale<br />
attraverso il quale nel corso dei millenni è transitata la storia<br />
di Sergio Albesano<br />
L’Uzbekistan non è una meta usuale per un viaggio e<br />
lo dimostra il fatto che, se cercate una guida in italiano<br />
dedicata solo a questo Paese, non la troverete neppure<br />
nelle librerie specializzate. Eppure si tratta di una destinazione<br />
che vi stupirà per la sua bellezza.<br />
Il primo gioiello nascosto che scoprirete si chiama Khiva<br />
ed è una cittadina attorniata di mura, all’interno delle<br />
quali la vita sembra essersi fermata a cinquecento anni<br />
fa. Non ci sono automobili e le madrase, cioè le scuole<br />
coraniche, si alternano alle moschee e ai minareti che<br />
svettano verso il cielo. Ci si trova immediatamente proiettati<br />
in un altro mondo e in un’altra epoca.<br />
Nonostante il paese confini con l’Afghanistan, la situa-<br />
ViaGGi<br />
zione è molto tranquilla, nessun fanatico infastidisce<br />
i turisti e una donna da sola potrebbe visitare il paese<br />
senza timore di essere molestata. L’islam è la religione<br />
ufficiale, ma qualunque fede è tollerata, anche se è vietato<br />
a tutte di fare proselitismo. In realtà gli uzbechi non<br />
sembrano molto religiosi, in quanto in tutte le moschee<br />
che ho visitato nel paese ho visto soltanto due persone<br />
che pregavano e sembravano pure un po’ distratte. Niente<br />
a che vedere con altri paesi, come ad esempio l’Egitto,<br />
dove è normale vedere persone che srotolano il tappetino<br />
e si mettono a pregare in qualunque luogo, anche<br />
nello spartitraffico di un corso cittadino. In Uzbekistan<br />
in apparenza non sembrano molto interessati alle pro-<br />
29
ViaGGi<br />
Panorama di Khiva<br />
blematiche religiose. Forse decenni di dittatura sovietica<br />
hanno lasciato il segno. In compenso qui la vicenda narrata<br />
nel Vangelo dove Gesù caccia i venditori dal tempio<br />
sarebbe di attualità, visto che ogni madrasa è ormai trasformata<br />
in mercatino e ho trovato negozi persino dentro<br />
le moschee; lì ci si deve togliere le scarpe in segno di<br />
rispetto ma, grande contraddizione, proprio lì dentro ci<br />
sono le bancarelle. Per farmi capire, è come se a Roma<br />
le cappelle laterali di San Giovanni in Laterano fossero<br />
state trasformate in negozi! Pecunia non olet…<br />
I sovietici hanno lasciato anche altri segni del loro passaggio.<br />
Anzitutto le strade larghissime, che agevolano la<br />
circolazione, e poi le case popolari, che qui i locali nicchiano<br />
a farci vedere, perché per loro sono brutte, casermoni<br />
tutti uguali. Quando finalmente riusciamo a vederle<br />
non notiamo nulla di obbrobbrioso: molte case di edilizia<br />
privata delle periferie delle nostre città sono decisamente<br />
peggiori.<br />
Gli uzbechi, la cui fisionomia è un incrocio fra gli aspetti<br />
occidentali, cinesi e mongoli, sono gioviali ed estremamente<br />
corretti. Un esempio spiega bene l’onestà di questo<br />
popolo. Dopo una contrattazione per acquistare un<br />
souvenir (qui trattare prima di comprare qualunque cosa<br />
è un rito), ho lasciato a un uomo una moneta più grossa<br />
di quanto avevamo pattuito, ma lui non aveva da darmi il<br />
resto. Mi disse allora di andare tranquillamente a visitare<br />
il monumento che desideravo vedere, che all’uscita lo<br />
avrei trovato con il resto. E così fu. Dopo una mezzora era<br />
ad attendermi davanti al museo con il resto in mano.<br />
Lasciata Khiva, proseguiamo per Bukhara e qui, come a<br />
Shakhrisabz, la città natale di Tamerlano, e a Samarcanda,<br />
i monumenti si alternano sempre simili uno all’altro<br />
eppure ognuno diverso e non ci si stanca mai di ammirare<br />
queste costruzioni. Dobbiamo chiarire che qui hanno<br />
30<br />
fatto un’operazione che lascerebbe perplessi gli esperti<br />
di restauro conservativo. Infatti hanno ricostruito i monumenti<br />
com’erano ai tempi del loro splendore. è un po’<br />
come se noi avessimo ricostruito il Colosseo così com’era<br />
nell’80 d. C. Ma quest’opera di ricostruzione l’hanno fatta<br />
molto bene e sono così riusciti a trasformare alcuni ruderi,<br />
che avrebbero interessato solo un centinaio di archeologi<br />
in tutto il mondo, in monumenti che lasciano i<br />
turisti a bocca aperta.<br />
Bancarelle
Fino a qualche secolo fa gli abitanti del luogo erano piuttosto<br />
selvaggi. Lo testimonia il fatto che le esecuzioni<br />
capitali, che erano feste pubbliche (ma questo accadeva<br />
anche da noi), venivano effettuate o impalando il malcapitato<br />
o seppellendolo vivo o facendolo cadere dalla cima<br />
del minareto!<br />
Abbiamo citato Tamerlano poco prima e vale la pena ricordare<br />
questo conquistatore che nel quattordicesimo<br />
secolo riuscì in pochi anni a costruire un impero che<br />
andava dall’India al Mediterraneo! Rimane il fatto che,<br />
come tutti i conquistatori, edificò il suo impero sul sangue<br />
e sull’oppressione.<br />
Geograficamente il paese è molto vario, in quanto si passa<br />
dal deserto alle montagne e il paesaggio è sempre<br />
diverso: attraversare il suo territorio da ovest a est con<br />
Cammello nel deserto<br />
il naso schiacciato contro il finestrino è come vedere un<br />
film bellissimo. Il lato peggiore del vostro viaggio probabilmente sarà il<br />
cibo. Infatti il pranzo e la cena consistono in un’entrata<br />
a base di insalate, quindi una minestra e infine riso con<br />
verdure o carne. Nulla di orribile, penserete. Certo, ma<br />
già dopo una settimana di questo menù invariato, mentre<br />
berrete l’ennesima minestra inizierete a sognare le mille<br />
sfaccettature della cucina italiana.<br />
Dal punto di vista politico il paese è oggi una democrazia,<br />
ma l’impressione è che il controllo centrale sia abbastanza<br />
forte. Infatti non cercate di far parlare di politica qualche<br />
uzbeco, perché tergiverserà, svicolerà e vi farà così<br />
capire che quello è un argomento che preferisce evitare.<br />
Invece non arretrate sbigottiti se qualche bella ragazza<br />
sorridendovi vi mostrerà una fila sbilenca di denti d’oro.<br />
Alcune addirittura inanellano in bocca tutti denti dorati. è<br />
perché qui, soprattutto nel recente passato, avere i denti<br />
d’oro era un segno di ricchezza. A noi è capitato che una<br />
donna ci venisse a chiedere se eravamo poveri, perché<br />
Donne al mercato<br />
ViaGGi<br />
31
ViaGGi<br />
vedeva che nessuno di noi aveva denti d’oro da mostrare<br />
in bocca! Ma, a parte i denti d’oro, evidentemente a loro<br />
sembriamo strani, al punto che spesso ci chiedono di poterci<br />
fotografare. Qui non c’è un giorno della settimana<br />
preciso per sposarsi e quindi, visitando i parchi pubblici<br />
dove i giovani sposi vanno a farsi fare il servizio fotografico,<br />
si ha l’impressione che in Uzbekistan si sposino tutti<br />
continuamente. E spesso proprio gli sposi ci chiedono di<br />
posare insieme a loro, noi con jeans e maglietta e loro<br />
elegantissimi, per avere un ricordo così esotico! Arriviamo<br />
finalmente a Samarcanda, città in cui il mito del passato<br />
lungo la via della seta si abbraccia ora ai ritmi quotidiani<br />
dei suoi duecentocinquantamila abitanti. è come il<br />
nostro Colosseo che condivide la sua imponenza storica<br />
con il traffico ininterrotto di via dei Fori Imperiali.<br />
La necropoli di Samarcanda<br />
32<br />
Giovani sposi uzbechi<br />
La città è stata fondata nel 750 a. C. e quindi è coeva di<br />
Roma. Qui, tra monumenti con almeno mille anni di vita,<br />
una visita al mercato è indispensabile. Potrete assaggiare<br />
datteri dolcissimi, fichi secchi ripieni di noci e altre<br />
prelibatezze (rifacendovi così dei pranzi tutti uguali),<br />
mentre gli occhi si inebrieranno di un mare di colori. A<br />
proposito di colori, in Uzbekistan le donne vestono sempre<br />
elegantissime, con costumi dai colori vivaci e anche<br />
se vanno solo al mercato a fare la spesa sono vestite<br />
come per una festa di nozze.<br />
Arriviamo infine a Tashkent, che è la capitale ed essendo<br />
una città con duemilioni e mezzo di abitanti, ricorda più<br />
le capitali occidentali che i paesi dell’Asia centrale. è una<br />
città verdissima, in cui gli spartitraffico dei corsi principali<br />
sono larghi e pieni di alberi, tanto da sembrare veri<br />
e propri boschi.<br />
In questo paese una delle cose che apprezzano di più degli<br />
italiani è la musica, o almeno un certo genere di musica:<br />
i biglietti per il concerto di Toto Cutugno che si tiene<br />
nella capitale durante la nostra visita sono tutti esauriti<br />
da settimane. Ma in ogni caso ci saremmo ben guardati<br />
dall’andare a comprarli!<br />
Qui finisce il nostro viaggio in questo paese attraverso<br />
il quale nel corso dei millenni è transitata la storia. Ora<br />
sembra sonnecchiante e tranquillo, ma si tratta solo di<br />
apparenza e lo dimostra la strage di Andijan, quando nel<br />
2005 il governo sedò nel sangue una manifestazione di<br />
protesta, lasciando a terra un migliaio di cadaveri.
Incontri musicali al Filo<br />
di Francesco Lo Turco<br />
Giunti ormai al quarto anno consecutivo, gli “Incontri<br />
musicali al Filo” si sono confermati un appuntamento di<br />
successo, con un assoluto gradimento da parte di studenti<br />
e insegnanti.<br />
Dal 26 novembre al 3 dicembre sei appuntamenti hanno<br />
avuto luogo al Teatro Filodrammatici di Milano, vicino<br />
alla Scala, in cui oltre mille ragazzi delle scuole medie<br />
inferiori e superiori, accompagnati dai loro professori,<br />
hanno assistito con interesse e grande coinvolgimento<br />
ai concerti.<br />
è spesso la mancanza di ascolti diretti dal vivo che genera<br />
il luogo comune per cui la musica classica, specialmente<br />
dal punto di vista dei giovani, sia noiosa. è in<br />
questi momenti che è stato piacevolmente dimostrato<br />
che i ragazzi la pensano diversamente. A darci un bilancio<br />
di questa manifestazione, il suo ideatore, il maestro<br />
Roberto Porroni, direttore dell’Ensamble Duomo: “Questi<br />
incontri danno un’opportunità peculiare agli studenti<br />
delle scuole medie inferiori e superiori di concretizzare<br />
il percorso di avvicinamento al mondo della musica che<br />
inizia con la teoria nelle aule e si completa con l’ascolto<br />
a teatro. Abbiamo proposto due diversi repertori, il primo<br />
più classico con brani dal barocco al romanticismo, il secondo<br />
più innovativo che realizzava una sorta di viaggio<br />
in musica con brani che spaziavano da Piazzolla a Theodorakis,<br />
ad alcuni brani del film Braveheart. Un’iniziativa<br />
che è resa possibile dal sostegno meritevole di Italiana<br />
Assicurazioni cui va il mio ringraziamento e su cui contiamo<br />
anche per il 2011; sarebbe infatti un’ideale completamento<br />
della nostra stagione ufficiale de ‘I Concerti<br />
della Domenica’ che si sono aperti il 30 gennaio sempre<br />
al Teatro Filodrammatici di Milano e che segneranno il<br />
quinto anno di collaborazione con Italiana”.<br />
italiana assiCuRaZioni<br />
Conclusa la 4° edizione del viaggio musicale dedicato ai<br />
ragazzi<br />
I concerti della domenica<br />
Riprende anche quest’anno l’atteso e ormai<br />
tradizionale appuntamento con “I concerti della<br />
domenica” al Teatro Filodrammatici di Milano.<br />
Dal 30 gennaio al 27 marzo nove emozionanti concerti<br />
più un postludio ci conducono nel mondo della musica<br />
da camera e non solo, passando attraverso sonorità<br />
uniche e brani rivisitati in vesti inedite.<br />
Come main sponsor Italiana dà la possibilità ai propri<br />
clienti interessati di assistere alle esibizioni, ospiti<br />
della Compagnia.<br />
Il maestro Roberto Porroni e l’Ensemble Duomo<br />
33
italiana assiCuRaZioni<br />
Serata d’onore<br />
di Silvia Castagnozzi<br />
Nella storica sede di San Paolo Converso, prestigioso<br />
edificio religioso del 1549 esempio dell’architettura<br />
lombarda, oggi sconsacrato e sede della Fondazione Metropolitan,<br />
si è svolta lo scorso 25 novembre la Serata<br />
d’Onore dedicata agli agenti che hanno compiuto venticinque,<br />
trenta e trentacinque anni di mandato unitamente<br />
a coloro che hanno concluso, nel corso dell’anno, la<br />
collaborazione con la nostra Compagnia.<br />
La serata si è aperta con la presentazione di alcune sculture,<br />
incisioni e litografie del grande artista Salvador<br />
Dalì, celebrato quest’anno con una importante mostra a<br />
Palazzo <strong>Reale</strong>, commentate da un’esperta d’arte.<br />
34<br />
Gli ospiti hanno potuto ammirare da vicino la collezione,<br />
di proprietà della Fondazione Metropolitan. Sul palco,<br />
per il momento celebrativo, il direttore generale Sergio<br />
Finesso e il direttore commerciale e mercato Renato Profili<br />
hanno consegnato, com’è ormai tradizione, agli agenti<br />
presenti una targa e un esclusivo omaggio, simbolo della<br />
riconoscenza della Compagnia per il fattivo contributo<br />
apportato alla crescita di valore nel tempo delle singole<br />
agenzie e della Compagnia stessa.<br />
Dopo la premiazione, si è tenuto un breve intrattenimento<br />
musicale.<br />
Sono stati celebrati gli anniversari dei seguenti agenti:<br />
Sante Gino Liberalato Agenzia 18X Asti “Centro”<br />
Maria Giovanna Guasti Agenzia 506 Barberino (FI)<br />
Luciano <strong>Della</strong> Torre Agenzia A25 Bergamo “Orobica”<br />
Antonio Colarusso Agenzia 408 Carpi “Vasco D.G.” (MO)<br />
Maurizio Lukianenko Agenzia 219 Casalmaggiore (CR)<br />
Antonino Vita Agenzia H66 Catania “Casalotto”<br />
Pia Donata Demetria L’Episcopo Agenzia H12 Catania “Imbriani”<br />
Michele Critelli Agenzia 711 Catanzaro<br />
Giuseppe Berlingieri Agenzia 757 Foggia “Battisti”<br />
Luciano Precerutti Agenzia 275 Pavia “Garibaldi”<br />
Angelo Mauro Angeli Agenzia 553 Perugia “Fontivegge”<br />
Giancarlo Barberio Agenzia G11 Pompei (NA)<br />
Alfredo Iaricci Agenzia 621 Roma “Colombo”<br />
Giorgio Semproni Agenzia F18 Tivoli (RM)<br />
Antonio Milan Agenzia 363 Vicenza “Castello”<br />
Ettore Capoccioni Agenzia 622 Viterbo “Centro”<br />
A tutti rinnoviamo le più vive felicitazioni.
Foto di gruppo con la direzione<br />
Un momento dello spettacolo dei Sei Ottavi<br />
Un momeno della serata<br />
La facciata di San Paolo Converso<br />
italiana assiCuRaZioni<br />
35
italiana assiCuRaZioni<br />
Una vista del Teatro Politeama Pratese che ha ospitato la cena<br />
Quaranta e non sentirli!<br />
Le agenzie di Prato e Pistoia festeggiano i loro primi<br />
quarant’anni<br />
di Ilaria Bournique<br />
Mercoledì 1° dicembre 2010 le agenzie Italiana di Prato<br />
“Filicaia” e Pistoia, Bigagli Landi Mariotti s.n.c. e BLM Bini<br />
Pistoia s.r.l., hanno festeggiato un anniversario importante:<br />
quarant’anni di attività in campo assicurativo. Per<br />
l’occasione è stata realizzata anche una rivisitazione del<br />
marchio societario di agenzia ad opera di un grande disegnatore<br />
pratese, Umberto Primi.<br />
Agenti e collaboratori hanno deciso di festeggiare questo<br />
importante traguardo assieme ai propri clienti e alla<br />
direzione della compagnia in un’eccezionale location: il<br />
Teatro Politeama Pratese. Il teatro, infatti, è testimonianza<br />
dell’unione e della determinazione della popolazione<br />
pratese che, a partire dal 1985, si è attivamente adoperata<br />
per evitarne la demolizione, riportandolo poi in auge<br />
nel 1999, quando il Politeama ha riaperto ufficialmente i<br />
battenti con la Tosca di Giacomo Puccini.<br />
36<br />
Il bozzetto offerto dall’artista Umberto Primi
La scelta del palcoscenico di un teatro per festeggiare un<br />
traguardo così importante ha avuto anche un valore simbolico:<br />
fare in modo che i clienti si sentissero non solo<br />
ospiti ma interpreti della serata. “I clienti, infatti, sono stati<br />
e saranno la nostra storia; noi non esisteremmo senza di<br />
loro e senza di loro non sarebbe stata una vera festa”, ha<br />
dichiarato Mirko Landi, agente sia di Prato sia di Pistoia.<br />
“Perché da sempre ciò che contraddistingue nell’operatività<br />
le nostre agenzie è far in modo che i clienti compiano,<br />
guidati dall’esperienza e dalla consulenza che siamo in<br />
grado di offrire, scelte assicurative consapevoli e che siano<br />
autori e attori delle proprie scelte.”<br />
La cena<br />
Il coro gospel<br />
italiana assiCuRaZioni<br />
La serata è trascorsa in un’atmosfera magica, grazie anche<br />
alla splendida interpretazione di un coro gospel che<br />
ha intrattenuto gli ospiti. Al termine dell’evento questi<br />
ultimi sono stati salutati con una famosa frase di Henry<br />
Ford: “Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è<br />
un progetto, lavorare insieme un successo”, scelta dagli<br />
agenti come sintesi della loro storia.<br />
“<br />
Mettersi insieme è<br />
un inizio,<br />
rimanere insieme è<br />
un progetto,<br />
lavorare insieme<br />
un successo<br />
Henry Ford<br />
“<br />
37
un’aGenZia, una Città<br />
Sesto Calende, un’agenzia<br />
vicina alle persone<br />
Dialogo, umiltà e disponibilità sono alcune delle<br />
caratteristiche principali che fanno di questa agenzia un<br />
punto di riferimento per i clienti della zona<br />
di Francesco Lo Turco<br />
Da sinistra l’agente Luciano Pastrello, Luisa Cane, Elena Colombo, Katia Gabrini, Maura Stella, l’agente Angelo Errichiello, Franco Piglia e Silvano Bianchi<br />
Attraversando il famoso ponte sul Ticino che divide la<br />
Lombardia dal Piemonte si giunge in una cittadina che<br />
sorge dove il fiume si divide dal lago Maggiore per riprendere<br />
il suo viaggio verso il Po.<br />
Ad attenderci, Angelo Errichiello e Luciano Pastrello, che<br />
ci raccontano come è nata e come si sta evolvendo una<br />
realtà fortemente radicata sul territorio: l’agenzia di Sesto<br />
Calende.<br />
Quando e come è nata la vostra agenzia?<br />
“Siamo partiti come collaboratori”, inizia Pastrello “e poi<br />
38<br />
alcuni anni fa è nata l’esigenza di camminare con le nostre<br />
gambe e abbiamo costituito la società. Era il 2007.<br />
Dopo esser diventati agenti ci siamo uniti all’agenzia di<br />
Verbania. Nella sede di Sesto Calende abbiamo inserito<br />
un collaboratore e nel primo anno di mandato abbiamo<br />
avuto il grande riconoscimento di essere invitati al Forum<br />
di Italiana, grazie ai risultati conseguiti dall’agenzia<br />
nel 2009. L’obiettivo per il 2011 è quello di consolidare il<br />
portafoglio e trovare nuove leve che ci aiutino nel nostro<br />
compito.”
Attualmente come siete strutturati?<br />
Interviene Errichiello: “Nella nostra struttura ci sono<br />
quattro impiegate, tre qui in agenzia e una quarta che<br />
lavora nella sede distaccata di Verbania; abbiamo un<br />
subagente, oltre alla preziosa collaborazione di Franco<br />
Piglia.”<br />
Come è suddiviso il vostro portafoglio e com’è la vostra<br />
clientela?<br />
“Nel nostro portafoglio vige un certo equilibrio; i premi<br />
imponibili di tutti i rami sono suddivisi equamente: 40%<br />
auto, 30% vita e 30% rami elementari. La nostra clientela<br />
è costituita prevalentemente da piccoli artigiani, commercianti,<br />
professionisti e privati. Questa zona purtroppo<br />
non ha più grosse aziende; sono infatti state tutte chiuse,<br />
trasferite, oppure fallite. Il fenomeno è cominciato circa<br />
dieci anni fa, ma si è evoluto in maniera preoccupante<br />
negli ultimi due o tre anni.”<br />
“I nostri punti di forza sono i liberi professionisti e le imprese<br />
edili”, interviene Pastrello. “Su questi target riusciamo<br />
a raccogliere soddisfazioni nonostante la crisi.”<br />
“Come dicevo”, riprende Errichiello “la nostra clientela<br />
è eterogenea e questo ci consente di affrontare serenamente<br />
il naturale spin off di portafoglio.”<br />
L’agente Angelo Errichiello<br />
un’aGenZia, una Città<br />
Parlavate prima di un fenomeno emergente; volete spiegarlo<br />
meglio?<br />
“è la disdetta definitiva senza rinnovo della polizza con<br />
nessuna compagnia. Ci sono infatti diverse persone che<br />
disdicono ma non riattivano altre polizze perché non<br />
possono pagarle. Ciò è significativo, perché dimostra che<br />
le disdette arrivano a causa delle ristrettezze economiche,<br />
non perché i clienti sono insoddisfatti del servizio o<br />
perché vogliono cambiare compagnia.”<br />
C’è secondo voi un modo per cercare di contrastare questo<br />
trend? Per esempio, attraverso il dialogo coi clienti è<br />
possibile migliorare la situazione?<br />
“In Italia manca una vera cultura assicurativa e spesso<br />
le compagnie stentano nell’istaurare un dialogo continuativo<br />
coi clienti. A questo si aggiungono i media che<br />
prevalentemente si concentrano sulle tariffe delle polizze<br />
auto dedicando spazi esigui alle diverse e altrettanto<br />
importanti tematiche che ruotano attorno all’esigenza di<br />
sicurezza e di protezione della clientela.”<br />
“Noi crediamo che per mantenere un legame sempre<br />
forte con i clienti sia importante frequentarli e conoscere<br />
i loro bisogni rinnovando giorno per giorno il rapporto”,<br />
afferma Pastrello. “Per questo andiamo a trovarli, per<br />
capire meglio alcuni loro bisogni e informarci su quali<br />
altri potrebbero esserci. è una cosa che<br />
comporta un grande impegno di tempo,<br />
ovviamente, ma è anche il nostro vero<br />
punto di forza. La nostra filosofia infatti è<br />
basata sul mantenere la stima e la fiducia<br />
che le persone hanno nei nostri confronti.<br />
Ciò porta anche a non avere contenziosi<br />
e ad un passaparola tra i clienti<br />
che genera così nuovo business.”<br />
Quali sono le vostre caratteristiche distintive?<br />
Continua Errichiello: “Nella nostra società<br />
le caratteristiche più importanti sono<br />
la complementarietà e la condivisione<br />
dei valori fondamentali, insieme alla valorizzazione<br />
delle diverse personalità e<br />
attitudini di ciascuno. Tra di noi ci siamo<br />
divisi i compiti in maniera naturale. Mettiamo<br />
però lo stesso impegno e la stessa<br />
passione nel lavoro; io seguo principalmente<br />
la contabilità e il mio socio si dedica<br />
maggiormente all’agenzia di Verbania,<br />
proprio perché ha un’indole più commerciale.<br />
Ognuno adempie al suo compito arrivando<br />
al risultato in maniera differente,<br />
sempre con la massima trasparenza e<br />
fiducia reciproca.”<br />
39
abCd un’aGenZia, una Città<br />
L’agente Luciano Pastrello<br />
Siete un’agenzia giovane. Di che cosa vi occupavate prima<br />
di diventare agenti di assicurazione?<br />
“Io lavoravo per un’azienda che costruisce aerei addestratori<br />
come quelli per la pattuglia acrobatica nazionale.<br />
Quando sono venuto qui ho scoperto di avere molti più stimoli<br />
lavorativi, autonomia e soddisfazioni anche economiche<br />
facendo questo lavoro.”<br />
Risponde Pastrello: “Io e la mia famiglia avevamo un panificio<br />
e un negozio ed eravamo assicurati con Italiana<br />
ormai da quarant’anni. In agenzia cercavano personale e<br />
cominciai perché incuriosito da questa nuova professione.<br />
Quando arrivai c’era Piglia con cui iniziai a visitare i<br />
primi clienti. E da lì non ho più smesso.”<br />
Prosegue Errichiello: “Da qualunque realtà uno provenga,<br />
penso che le caratteristiche principali per fare<br />
questo lavoro siano la serietà, la preparazione e l’onestà;<br />
non c’è più spazio per quelli che si arrangiano e che<br />
pensano al guadagno a tutti i costi. L’umiltà è fondamentale,<br />
come lo è partecipare ai corsi di formazione per<br />
aggiornarsi e non rimanere mai indietro, per quanto uno<br />
pensi di poter essere preparato. Per questo apprezzo<br />
molto l’investimento della compagnia per la formazione<br />
dei propri agenti.”<br />
Quali sono i vostri piani di sviluppo e quanti collaboratori<br />
inserirete?<br />
“Finita la fase di consolidamento, inizieremo la ricerca di<br />
subagenti per sviluppare e ingrandire l’agenzia. Un’ipotesi<br />
potrebbe essere quella di investire su ragazzi giovani,<br />
garantendo loro uno stipendio e un anno di prova. Le<br />
persone che cerchiamo possono avere già un portafoglio<br />
40<br />
o partire da zero, l’importante è che tutto venga fatto con<br />
la massima serietà, per crescere insieme.”<br />
Se poteste fare un bilancio su quest’anno e previsioni<br />
per il prossimo futuro, che cosa ci direste?<br />
“Quest’anno è andato bene, è stato profittevole, ma siamo<br />
preoccupati per il futuro a breve. I clienti del futuro, con<br />
la crisi del lavoro attuale, avranno i soldi per comprarsi<br />
qualcosa e poi assicurarla? Una casa, un’automobile?<br />
Perché il tesoretto dei padri prima o poi finisce e dopo?<br />
Una delle nuove strade è quella di allargare la base di<br />
raccolta; vogliamo e dobbiamo sfruttare più a fondo la<br />
zona. Nonostante ciò, per questi tre anni possiamo comunque<br />
dirci soddisfatti, anche se penso che possiamo<br />
fare ancora meglio. Il 2011 dovrà essere l’anno della ricerca<br />
di nuova forza lavoro, della crescita; abbiamo chiesto<br />
anche aiuto alla compagnia per trovare le persone<br />
giuste, perché noi vogliamo crescere, insieme. Il nostro<br />
compito è quello di dare consulenza e offrire soluzioni<br />
assicurative e quello che facciamo e vogliamo continuare<br />
a fare è soprattutto dare sicurezza. Perché il cliente<br />
riceve un foglio di carta e si aspetta da noi che quel foglio,<br />
nel malaugurato caso dovesse succedere qualcosa,<br />
gli sia di aiuto; per questo pensiamo che le polizze vadano<br />
fatte col massimo della precisione senza lasciare<br />
nulla al caso, perché saremo noi a risponderne, sempre.<br />
In questo senso sentiamo una grande responsabilità, in<br />
particolar modo nei confronti di quei clienti che ci dicono:<br />
“Fai tu”, affidandosi completamente a noi. Quello che<br />
abbiamo fatto e che facciamo e faremo sempre è mantenere<br />
salda nel tempo questa fiducia, chiave di sviluppo<br />
per il nostro lavoro.”
Italiana si veste di nuovo<br />
di Ilaria Bournique<br />
Nel 2008 Italiana presenta il riposizionamento del marchio,<br />
in termini di comunicazione, lanciando il nuovo payoff:<br />
“Parlaci di te”.<br />
Il primo strumento a essere investito dal nuovo posizionamento<br />
è il sito Internet. Grazie a un restyling integrale,<br />
il sito diviene più interattivo, proponendo anche rubriche<br />
alle quali i navigatori possono inviare commenti, esperienze,<br />
consigli su argomenti diversi, non necessariamente<br />
legati al mondo assicurativo.<br />
Mentre il sito si arricchisce di questionari finalizzati ad<br />
aiutare i clienti ad acquisire maggiore consapevolezza<br />
sui loro bisogni assicurativi, con lo stesso obiettivo inizia<br />
la realizzazione della collana composta da filmati e argomentari<br />
“Due parole su...”.<br />
I primi tre soggetti, a disposizione di tutte le agenzie, riguardano<br />
la casa, la previdenza e la tutela economica in<br />
caso di premorienza del capofamiglia.<br />
Nascono, quindi, nel 2009 le nuove linee grafiche istituzionali<br />
e di conseguenza è pubblicato e distribuito il Manuale<br />
d’immagine.<br />
Parallelamente si avverte l’esigenza di ripensare completamente<br />
anche la veste grafica dei prodotti, fino a quel<br />
momento invariata e pertanto distonica rispetto allo stile<br />
di comunicazione della compagnia.<br />
italiana assiCuRaZioni<br />
Il nuovo listino d’offerta è suddiviso e organizzato sulla<br />
base di tre macroaree di bisogno: per la persona, per il<br />
patrimonio, per l’attività lavorativa.<br />
La veste grafica scelta per i prodotti richiama fortemente<br />
lo stile istituzionale. Il fumetto, unitamente a scelte<br />
iconografiche di forte impatto visivo, si configura come<br />
l’elemento distintivo della compagnia.<br />
41
italiana assiCuRaZioni<br />
Questo impegnativo processo di trasformazione ha origine<br />
in occasione dell’emissione del nuovo prodotto Auto,<br />
In 1° Classe, e investe globalmente circa centotrenta<br />
prodotti.<br />
Ma il lavoro continua, poiché si rende più che mai necessario<br />
modernizzare anche i supporti commerciali<br />
42<br />
dei prodotti. Il percorso è già cominciato ed è previsto il<br />
suo completamento entro la fine di giugno 2011. Sempre<br />
entro il primo semestre è previsto il lancio del catalogo<br />
prodotti, uno strumento in più per coadiuvare l’attività<br />
quotidiana della rete di vendita.
MADRID CHIAMA TORINO - MADRID CHIAMA TORINO - MADRID CHIAMA TORINO - MADRID CHIA<br />
Convention agenzie<br />
di Javier Valbuena<br />
Attualmente il canale agenziale di <strong>Reale</strong> Seguros è formato<br />
da 334 agenzie e 763 agenti che producono un<br />
portafoglio complessivamente di 241 milioni di euro e<br />
che rappresentano un 30% del portafoglio intermediato<br />
e un 50% del risultato globale.<br />
Durante il 2010 abbiamo intrapreso vari progetti, come<br />
ad esempio la segmentazione e azioni di marketing<br />
esclusive in funzione del profilo del mediatore.<br />
L’obiettivo prioritario sia per la compagnia sia per il canale<br />
è consolidare la linea di lavoro avviata e sviluppare<br />
nuovi progetti, strumenti, sistemi e piattaforme di informazione<br />
per rendere ancora più dinamico il canale agenti<br />
della compagnia.<br />
Per premiare lo sforzo realizzato, si è tenuta a Londra la<br />
convention delle agenzie <strong>Reale</strong> Seguros 2010.<br />
Londra, città cosmopolita, riferimento a livello mondiale,<br />
sede dei prossimi giochi olimpici del 2012 e culla di<br />
creatori di tendenze, è stato lo scenario scelto per la riunione<br />
e lo scambio di opinioni ed esperienze personali<br />
e professionali.<br />
Sono stati quattro giorni di visite a luoghi emblematici<br />
come l’abbazia di Westminster, Buckingham Palace con il<br />
cambio della guardia, il Big Ben, The House of Parliament,<br />
il famoso numero 10 di Downing street, Trafalgar square,<br />
Piccadilly Circus, la Torre di Londra, Covent Garden.<br />
Sabato mattina si è tenuta una riunione informativa con<br />
le agenzie vincitrici. Si sono commentati i numeri del<br />
2010 sia del settore sia della società, i progetti per il<br />
2011 e inoltre si è presentato, in anteprima, il nuovo portale<br />
del mediatore che è entrato in funzione agli inizi del<br />
2011 per gli agenti.<br />
Alla fine del viaggio sono state premiate le migliori dieci<br />
agenzie per il lavoro svolto durante l’anno: un premio<br />
alla migliore agenzia dell’anno 2010 e tre premi nelle<br />
categorie “maggior incremento nel business”, “miglior<br />
risultato” e “migliore andamento professionale”. I premi<br />
sono stati consegnati dall’amministratore delegato Luigi<br />
Lana e dal direttore generale Ignacio Mariscal.<br />
Nel suo discorso Lana ha comunicato che probabilmente<br />
la destinazione della convention per il 2011 sarà la città<br />
di Torino, sede del <strong>Gruppo</strong> <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>.<br />
Siamo convinti che il nuovo percorso intrapreso nel 2010<br />
sarà consolidato nel 2011 e ci permetterà di raggiungere<br />
gli obiettivi di crescita e di reddittività e di migliorare il<br />
nostro livello di qualità del servizio.<br />
43
lue assistanCe<br />
Abcdefg hilmno<br />
di Abcdef ghilmno<br />
Francesco Lionetti, responsabile progetto Info sms Blue Assistance<br />
Un sms facilita la vita<br />
di Davide Nadalin<br />
Ci troviamo in Blue Assistance e Francesco Lionetti,<br />
responsabile dell’area marketing e sviluppo prodotti<br />
dell’azienda, risponde alle nostre domande sul nuovo<br />
servizio per gli assistiti: Info sms Blue Assistance.<br />
Blue Assistance ha sviluppato negli ultimi mesi un nuovo<br />
servizio di invio sms ai propri assistiti. In che cosa consiste<br />
e quali sono gli obiettivi che si pone?<br />
“Abbiamo deciso di applicare questa tecnologia, già utilizzata<br />
sia dal nostro <strong>Gruppo</strong> sia dal mercato in altri settori,<br />
perché crediamo che il servizio offerto possa generare<br />
un cospicuo plusvalore della nostra attività di assistenza.<br />
In questa prima fase di sviluppo abbiamo concentrato<br />
l’attenzione sulle attività liquidative, che sono quelle che<br />
generano il maggior numero di informazioni in uscita nei<br />
confronti dell’utenza. Per quanto riguarda la gestione dei<br />
sinistri, quindi, produrremo l’informazione tempestiva<br />
via sms sullo stato dell’arte della liquidazione, la richiesta<br />
dell’IBAN per il versamento degli indennizzi nonché<br />
messaggi che annunciano la liquidazione della pratica o<br />
44<br />
l’invio di lettere da parte di Blue Assistance. Il gruppo<br />
di lavoro che ha realizzato questa innovazione ha curato<br />
molto i particolari; ad esempio il servizio è operativo<br />
solo dalle 8 alle 18 dal lunedì al sabato perché vuole essere<br />
rispettoso della vita privata degli utenti. La richiesta<br />
di informazioni via sms è legata a ciascuna pratica;<br />
è l’assistito che decide ogni volta se attivare il servizio<br />
oppure no e questo anche per ovvie ragioni di privacy.<br />
Anche i testi sono stati attentamente analizzati per essere<br />
chiari ed efficaci. Il progetto è modulare ed è previsto<br />
in futuro lo sviluppo dell’offerta complessiva che<br />
potrà gestire, ad esempio, la conferma di prenotazioni<br />
sanitarie e lo scadenziario delle polizze sino ad arrivare<br />
all’attività di relazione (ad esempio l’invio degli auguri<br />
di buon compleanno, la segnalazione della scadenza del<br />
bollo auto, ecc.). Ci aspettiamo un ottimo ritorno in termini<br />
di gradimento in quanto l’assistito si sentirà al centro<br />
delle nostre attenzioni e avrà la certezza di informazioni<br />
tempestive e chiare. Inoltre riteniamo che questa più
tempestiva modalità di comunicazione possa contribuire<br />
a ridurre le chiamate di primo livello al nostro call center<br />
migliorando conseguentemente la disponibilità di tempo<br />
da dedicare ad attività più complesse. Tutto ciò riassume<br />
coerentemente il motto che ci contraddistingue: “Più facile<br />
la vita!”.<br />
Blue Assistance consolida dunque la sua missione di<br />
rendere più facile la vita agli assistiti. In particolare a chi<br />
è destinato questo servizio e come si fa ad attivarlo?<br />
“è destinato a tutti gli assicurati del <strong>Gruppo</strong>. Si attiva<br />
come detto di volta in volta dando il proprio assenso sul<br />
modulo di denuncia sinistro e indicando il numero di telefono<br />
da contattare. A tale scopo sono stati riformulati<br />
i moduli di denuncia e gli stessi sono in distribuzione.<br />
Abbiamo annunciato questo strumento in commissione<br />
tecnica malattie previdenza e abbiamo ottenuto un caloroso<br />
consenso. Ora chiediamo anche in questa sede la<br />
collaborazione degli agenti alla promozione di tale innovazione.<br />
è necessario utilizzare i nuovi modelli, raccogliere<br />
le adesioni e i numeri telefonici, dare in sostanza<br />
visibilità e attivare coerentemente questo servizio. La<br />
customer satisfaction è sicuramente un’arma vincente<br />
per un’espansione del business.”<br />
Quali sono i ritorni che vi aspettate in termini di soddisfazione<br />
degli assistiti e di impatto sull’organizzazione<br />
interna?<br />
“Essendo un servizio già utilizzato nel <strong>Gruppo</strong> abbiamo<br />
fatto una valutazione sulla redemption in REM, in quanto<br />
va ricordato che il progetto Info sms nasce anche dalle<br />
competenze maturate dalla Compagnia con il servizio di<br />
invio sms utilizzato in origine per le coperture CVT vendute<br />
dai concessionari e dai costruttori. L’adesione al<br />
servizio in questo caso è attivata dal perito al momento<br />
della perizia e l’indice di gradimento è pari al 70% circa,<br />
dato che riteniamo confortante in termini di gradimento<br />
degli assistiti. Per noi la centralità del cliente è il primo<br />
punto della nostra mission e il nostro lavoro tende alla<br />
soddisfazione dei bisogni e delle attese degli assistiti.<br />
Come anzidetto, ci aspettiamo anche benefici in ordine<br />
di organizzazione interna. Con la riduzione delle chiamate<br />
di primo livello sarà più efficace la gestione di problemi<br />
più complessi e i tempi d’attesa per una risposta<br />
saranno evidentemente più brevi.”<br />
Questo progetto si inserisce in un contesto di offerta di<br />
servizi all’assistito ormai articolata attraverso il telefono,<br />
Internet e ora, appunto, l’invio di sms. Qual è il disegno<br />
sull’integrazione dei servizi e sul futuro?<br />
“Questo è un primo passo. Uno dei primi sviluppi futuri<br />
sarà l’invio di e-mail, in sinergia con il progetto Internet,<br />
in quanto il meccanismo informatico per la gestione di<br />
sms ed e-mail è lo stesso. Prospettiamo per il medio<br />
lungo termine un’evoluzione naturale in conseguenza<br />
blue assistanCe<br />
dello sviluppo della nostra piattaforma tecnologica e ci<br />
attendiamo come risultato una conseguente espansione<br />
dei servizi offerti alla clientela. Mi piace pensare a nuovi<br />
obiettivi da superare. Info sms è appena partito ma gli<br />
sms, pur essendo fruibili dalla maggioranza della popolazione,<br />
hanno ovvi limiti in ordine di caratteri disponibili.<br />
La società si sviluppa giorno per giorno con nuove tecnologie<br />
condivise quali ad esempio smart phone e tablet.<br />
Un domani si potrebbero inviare mms con anticipazione<br />
dei prospetti di liquidazione e avviare una maggiore interazione<br />
tra assistito e Blue. è importante saper cogliere<br />
queste opportunità e adattare ad esse il nostro modello<br />
di servizi. I tempi non sono ovviamente ancora definiti<br />
ma la flessibilità sarà sicuramente il modello vincente<br />
per adattare i nostri futuri servizi alle evolute esigenze<br />
degli assistiti. Offrire strumenti sempre più sofisticati e<br />
veloci è sicuramente un plus che determina fortuna e<br />
successo di un’attività.”<br />
Concludiamo l’articolo sottolineando l’evidente volontà<br />
di guardare lontano che traspare dal tono e dai discorsi<br />
del nostro interlocutore. Complimenti quindi a lui e a tutti<br />
quelli che hanno collaborato alla realizzazione di questa<br />
iniziativa per l’ottimo traguardo raggiunto che, siamo<br />
certi, verrà utilizzato quale trampolino per rendere<br />
“sempre più facile la vita”.<br />
45
<strong>Reale</strong> iMMobili<br />
www.realeimmobili.it<br />
Immobili di prestigio (e non solo) a portata di click<br />
di Arnaldo De Marco<br />
Novità nel campo della comunicazione per <strong>Reale</strong> Immobili,<br />
compagnia del <strong>Gruppo</strong> totalmente controllata dalla<br />
Società <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> di Assicurazioni, che entra nel mondo<br />
del web.<br />
<strong>Reale</strong> Immobili, nata nel febbraio 2002 a seguito del<br />
conferimento del ramo immobiliare della controllante, è<br />
dunque una società relativamente nuova, ma che ha potuto<br />
godere fin da subito dell’esperienza pluridecennale<br />
già maturata nel settore dal <strong>Gruppo</strong> <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>.<br />
Il patrimonio immobiliare gestito è prevalentemente costituito<br />
da interi fabbricati a uso terziario e residenziale<br />
distribuiti sull’intero territorio italiano. La gestione di<br />
46<br />
questo patrimonio avviene attraverso la sede centrale di<br />
Torino, la filiale di Milano e una rete di professionisti che<br />
collaborano dalle diverse aree del territorio nazionale.<br />
Consapevole dell’importanza delle nuove tecnologie nella<br />
società contemporanea, <strong>Reale</strong> Immobili, con il supporto<br />
del servizio informatico, ha avviato nel corso del 2010<br />
le iniziative necessarie per l’attivazione di un proprio sito<br />
Internet. Un sito che, ampliando gli strumenti di comunicazione<br />
a disposizione, si prefigge di migliorare la visibilità<br />
del brand e incentivare di conseguenza le attività di<br />
locazione e vendita del patrimonio immobiliare di proprietà<br />
e di quello gestito.
Il sito, www.realeimmobili.it, è stato progettato prestando<br />
la massima attenzione alla fruibilità dei contenuti e<br />
alla flessibilità di utilizzo, senza trascurare al contempo<br />
l’aspetto grafico, offrendo così agli utenti un’esperienza<br />
di navigazione piacevole e invitante che invogli a usarlo,<br />
conoscerlo e sfruttarne a pieno le potenzialità.<br />
Il sito, pur non tralasciando una breve presentazione della<br />
società, dei servizi offerti e dei progetti realizzati e in<br />
corso, è incentrato principalmente sulle proposte di locazione<br />
e di vendita disponibili. A tal proposito digitando<br />
l’indirizzo si arriva su una welcome page che presenta<br />
alcuni degli immobili più rappresentativi del patrimonio<br />
gestito: una galleria fotografica che invita a scoprire di<br />
più riguardo all’offerta della società.<br />
In home page un pannello di ricerca progettato in modo<br />
da essere chiaro e dettagliato permette all’utente di selezionare<br />
le principali caratteristiche desiderate in termini<br />
di localizzazione, tipologia dell’immobile, superficie<br />
e range di prezzo, ottenendo così tra i risultati un’offerta<br />
ottimale per le esigenze di ognuno. Cliccando sui risultati<br />
proposti viene presentato per ognuno una dettagliata<br />
scheda con le caratteristiche dell’immobile, la planimetria<br />
salvabile sul proprio pc e stampabile e la localizzazione<br />
su Googlemaps. Oltre a queste informazioni è presente<br />
uno strumento che sarà senza dubbio gradito ai<br />
visitatori del sito: un modulo per richiedere automaticamente<br />
tramite e-mail ulteriori informazioni riguardo alla<br />
proposta; per gli utenti più tradizionalisti è ovviamente<br />
presente anche il numero di telefono e di fax per contattare<br />
la società.<br />
Il gruppo di lavoro che ha realizzato il sito<br />
<strong>Reale</strong> iMMobili<br />
In parallelo allo sviluppo del sito, e proprio per offrire<br />
agli utenti un’offerta ottimale, è stata sviluppata una<br />
nuova attività finalizzata alla redazione di apposite schede<br />
in formato elettronico nelle quali far confluire tutte<br />
le informazioni utili per evidenziare le caratteristiche di<br />
ciascun fabbricato e consentire di determinarne la relativa<br />
redditività effettiva e quella potenziale.<br />
Per ogni immobile si avrà perciò una scheda che evidenzia<br />
le caratteristiche oggettive dello stesso, le potenzialità<br />
e le criticità, in modo da poter valutare gli eventuali interventi<br />
di rivalutazione o di riconversione del cespite per<br />
pervenire a un aumento della redditività finale, anche in<br />
considerazione delle tendenze del mercato immobiliare.<br />
Dal punto di vista della realizzazione del sito, questa<br />
nuova attività oggi consente a <strong>Reale</strong> Immobili di ottenere<br />
quelle informazioni necessarie per regalare agli utenti<br />
un’offerta che sia il più possibile vicina ai gusti di ognuno,<br />
mettendo in vetrina le proposte che più possano attirare<br />
l’interesse e soddisfare le esigenze del pubblico.<br />
In un’ottica futura, invece, permetterà di migliorare ulteriormente<br />
la valorizzazione del patrimonio immobiliare<br />
e di ottenere un prodotto sempre più accattivante e appetibile<br />
per il target <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> e le sue esigenze.<br />
Il sito, sviluppato con tecnologie standard in modo da essere<br />
navigabile da tutti i pc, diventa quindi uno strumento<br />
ottimale per rappresentare l’azienda sul web, per pubblicizzarla<br />
come parte integrante del <strong>Gruppo</strong> <strong>Reale</strong>. Grazie<br />
alla presenza su ogni pagina di un banner con i link ai siti<br />
delle altre compagnie, si ottiene un’azione combinata che<br />
moltiplica l’efficacia della comunicazione per promuovere<br />
i propri immobili arrivando nelle case di tutti.<br />
47
anCa <strong>Reale</strong><br />
Novità in casa Banca <strong>Reale</strong><br />
di Emanuela de Zanna<br />
La nuova filiale di Milano<br />
Banca <strong>Reale</strong> ha avviato nel 2009 un’ambiziosa iniziativa<br />
di espansione sul territorio con l’apertura delle prime<br />
filiali e, dopo Torino e Borgosesia, il 2 dicembre è stata<br />
inaugurata la filiale di Milano.<br />
L’obiettivo del progetto è quello di completare l’offerta rivolgendosi<br />
prevalentemente alla clientela già assicurata,<br />
proponendo consulenza e soluzioni in ambito bancario.<br />
La nuova iniziativa di crescita e sviluppo si fonda sulla<br />
collaborazione e la sinergia con le agenzie del <strong>Gruppo</strong><br />
<strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>. I soci-assicurati <strong>Reale</strong> possono trovare<br />
48<br />
presso la filiale tutta la nuova gamma di prodotti bancari<br />
dedicati ai privati, agli artigiani, ai commercianti, ai professionisti<br />
e alla piccola e media impresa.<br />
Si tratta di una scelta in linea con la tradizione del <strong>Gruppo</strong><br />
<strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>, che pone da sempre al centro dell’attenzione<br />
le esigenze dell’assicurato e ne consolida il rapporto<br />
con la struttura di vendita.<br />
Nella selezione dei territori sono stati privilegiati luoghi<br />
in cui ci fosse un’importante concentrazione di soci/assicurati<br />
e al tempo stesso la presenza di agenti pronti a<br />
collaborare per lo sviluppo del progetto.<br />
Da sinistra Alessia Testa, operatrice di sportello, Carlo Raimondo Furlanetto, direttore della filiale, Ilaria Zuddas, vicedirettrice,<br />
Paolo Trucco, direttore mercato di Banca <strong>Reale</strong>, e Gemma Montelli, gestore family
Il presidente Iti Mihalich durante la cerimonia di inaugurazione della filiale<br />
banCa <strong>Reale</strong><br />
Per la nuova filiale di Milano è stato scelto<br />
uno stabile di proprietà del <strong>Gruppo</strong> <strong>Reale</strong>,<br />
già sede di una storica agenzia <strong>Reale</strong><br />
<strong>Mutua</strong>, situato nel cuore della città, in una<br />
zona strategicamente importante, a pochi<br />
passi dal Duomo e da Piazza Affari.<br />
Nella scelta dei collaboratori ci si è orientati<br />
verso professionisti con una solida conoscenza<br />
del mondo bancario ma anche<br />
del territorio locale; con queste prerogative<br />
sono state identificate le figure del direttore<br />
Carlo Raimondo Furlanetto e della<br />
vicedirettrice Ilaria Zuddas, che hanno entrambi<br />
maturato una pluriennale esperienza<br />
nell’ambito dei prodotti bancari e delle<br />
peculiarità territoriali.<br />
L’inaugurazione è stata preceduta da una<br />
serie di incontri tra gli agenti della zona e il<br />
nuovo team della filiale milanese.<br />
“Questa azione propedeutica all’avvio<br />
dell’attività ha messo le basi per un’efficace<br />
sinergia tra la Banca e le agenzie assicurative”,<br />
ci spiega il direttore. “La filiale di<br />
Milano così come Banca <strong>Reale</strong> è una realtà<br />
giovane che, in sinergia con gli agenti, può<br />
trovare le soluzioni bancarie ottimali per la<br />
sua clientela”.<br />
49
anCa <strong>Reale</strong><br />
Luigi Lana, Massimo Luviè, Mario Minella e Alessandro Piovano<br />
Nasce il primo Spazio Banca <strong>Reale</strong><br />
Lo scorso 18 novembre nell’agenzia <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> di Torino<br />
Cavour si è festeggiata la nascita del primo Spazio<br />
Banca <strong>Reale</strong>. Si tratta di un progetto assolutamente innovativo,<br />
unico nel suo genere, che dà fisicità a Banca <strong>Reale</strong><br />
all’interno delle agenzie, mettendo a disposizione dei<br />
soci/assicurati una serie di servizi personalizzati.<br />
Ponendo al centro dell’attenzione le esigenze del cliente, la<br />
realtà bancaria e quella assicurativa si uniscono per creare<br />
un’offerta di prodotti e servizi veramente completa.<br />
Il responsabile dello Spazio Banca e il suo staff di promotori<br />
finanziari offrono consulenza diretta e personalizzata,<br />
offrendo la possibilità di sottoscrivere, nei medesimi<br />
locali dell’assicurazione, tutta la gamma di prodotti<br />
per la gestione della liquidità, per i finanziamenti e per<br />
gli investimenti.<br />
Paolo Trucco insieme ad Alessandro Piovano, responsabile dello Spazio Banca<br />
50<br />
Lo Spazio Banca mette a disposizione dei clienti una tecnologia<br />
moderna che consente di effettuare operazioni<br />
tipiche di uno sportello bancario, come ad esempio il versamento<br />
e il prelievo di contanti e il versamento di assegni.<br />
Inoltre, attraverso una postazione Internet dedicata,<br />
i clienti possono operare direttamente sul proprio conto<br />
corrente accedendo alla propria home banking.<br />
Proprio nell’anno in cui celebra i dieci anni di attività,<br />
l’agenzia di Minella, Garbaccio e Jorio fa dunque da apripista<br />
per avviare questa importante sinergia tra il mondo<br />
bancario e quello assicurativo.<br />
Banca <strong>Reale</strong> nel frattempo sta preparando una serie<br />
di nuovi prodotti e inziative tagliati su misura per lo<br />
Spazio Banca.
assoCiaZione senioRes GRuppo <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong><br />
Seniores sì, ma molto attivi!<br />
di Gisella Demaria Barbi<br />
Un gruppo di seniores in visita ad Albi<br />
Per l’Associazione Seniores <strong>Gruppo</strong> <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> il 2010 è<br />
stato un anno caratterizzato da un’attività supplementare,<br />
quella di concretizzare l’adesione degli ex-dipendenti<br />
di Italiana Assicurazioni.<br />
Grazie alla fattiva collaborazione di tutte le strutture interessate<br />
di <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> e di Italiana, le non poche operazioni<br />
burocratiche sono state totalmente espletate ed<br />
attualmente l’Associazione può contare tra i suoi iscritti<br />
anche soci provenienti da Italiana.<br />
In questa occasione, per aiutare chi non conosceva l’Associazione<br />
ad apprezzarla maggiormente in tutta la sua<br />
realtà, è stata elaborata la brochure il cui testo riportiamo<br />
qui di seguito.<br />
La storia<br />
L’Associazione Seniores, come la si conosce oggi, è frutto<br />
di un lungo cammino cominciato trent’anni or sono e<br />
portato avanti con amore e con tenacia da un gruppo di<br />
colleghi pensionati. Lo scopo che animò i primi passi di<br />
questo piccolo gruppo fu di mantenere vivi, nella stagione<br />
del pensionamento, i valori che avevano caratterizzato il<br />
loro ambito lavorativo di rapporti di amicizia che si erano<br />
creati nel tempo lavorando insieme. Si iniziò negli anni<br />
‘80 con un programma di uscite occasionali che radunavano<br />
gli amici di sempre attorno a una allegra tavolata<br />
per tenersi buona compagnia e passare serenamente il<br />
tempo insieme.<br />
51
assoCiaZione senioRes GRuppo <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong><br />
Con il passare degli anni, complici il genuino spirito di<br />
amicizia e il crescente successo di quelle iniziative, il numero<br />
degli aderenti andò via via aumentando sino a raggiungere<br />
un ragguardevole livello di presenze. A questo<br />
punto si sentì la necessità di una gestione delle attività<br />
più strutturata e articolata, per cui venne costituito ufficialmente<br />
il “<strong>Gruppo</strong> Pensionati <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>”, munito di<br />
statuto e con chiari indirizzi e scopi operativi.<br />
Nell’aprile del 2006, grazie all’interessamento e allo stimolo<br />
della direzione generale di <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>, si arrivò<br />
alla forma statutaria di “Associazione Seniores delle Società<br />
del <strong>Gruppo</strong> <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> di Assicurazioni” e grazie a<br />
questa formula è stato possibile estendere a tutti gli exdipendenti<br />
delle società del <strong>Gruppo</strong> <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> (ai sensi<br />
dell’art. 2359 c.c.) l’adesione all’Associazione. Quest’ultima<br />
evoluzione ha determinato un profondo cambiamento<br />
e tutti i membri del consiglio direttivo hanno cominciato<br />
a lavorare a un progetto avente lo scopo di consentire la<br />
realizzazione dell’allargamento al <strong>Gruppo</strong> delle attività<br />
e dei benefici che, sino a quel momento, erano risultati<br />
patrimonio esclusivo dei pensionati di <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> e di<br />
<strong>Reale</strong> Riassicurazioni.<br />
Dall’aprile 2010 la denominazione è variata in “Associazione<br />
Seniores <strong>Gruppo</strong> <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>”.<br />
Le attività<br />
Le attività previste dall’Associazione si sviluppano secondo<br />
due filoni.<br />
Il primo è dedicato agli aspetti di aggregazione e svago<br />
e comprende manifestazioni quali le giornate ricreative,<br />
gli incontri con la cultura, i pranzi annuali, le feste di Natale<br />
dell’Associazione e gli incontri assembleari. Nell’ultimo<br />
triennio, nello spirito di essere sempre innovativi, si<br />
è iniziato a programmare attività che potessero facilitare<br />
l’adesione dei soci residenti fuori dai confini regionali.<br />
Sono nate così le manifestazioni speciali che, riguardando<br />
uscite plurigiornaliere, permettono viaggi in Italia e<br />
all’estero. Nel 2010, ad esempio, è previsto per il quarto<br />
52<br />
anno consecutivo il soggiorno termale a Ischia della durata<br />
di quattordici giorni e un viaggio in Francia e in particolare<br />
a Lourdes di sei giorni; negli ultimi anni, invece,<br />
le visite fuori porta hanno toccato le località delle ville<br />
venete, della Tuscia viterbese, delle Cinque Terre, delle<br />
Alpi Apuane e di altre incantevoli località italiane.<br />
Il secondo filone, invece, offre ai soci una serie di servizi<br />
esclusivi alla persona e di soluzioni concrete ai piccoli e<br />
grandi problemi della quotidianità attraverso una polizza<br />
malattie in convenzione con <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>, in essere da<br />
anni e aggiornata nel 2008, per i soci ex-dipendenti di<br />
<strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> e di <strong>Reale</strong> Riassicurazioni a tariffa agevolata;<br />
una polizza malattie in convenzione con Italiana, attivata<br />
nel primo trimestre del 2010 e con condizioni analoghe<br />
a quella in convenzione con <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>, per i soci<br />
ex-dipendenti di Italiana, anch’essa a tariffa agevolata;<br />
particolari condizioni tariffarie per le polizze degli altri<br />
rami in convenzione con la società di provenienza (per<br />
i soci ex-dipendenti di <strong>Reale</strong> Riassicurazioni e di <strong>Reale</strong><br />
Immobili le convenzioni sono con <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>); un fondo<br />
di solidarietà per l’aiuto e il sostentamento economico<br />
dei soci in situazioni di particolari difficoltà.<br />
Con il versamento della quota societaria annua i soci e i<br />
loro familiari (ex art. 5 dello statuto) possono accedere<br />
alle molteplici attività promosse dall’Associazione Seniores<br />
<strong>Gruppo</strong> <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>, ciascuna delle quali prevede<br />
il pagamento di una quota di partecipazione e il riconoscimento<br />
di un contributo.<br />
I valori<br />
“Seniores sì, ma molto attivi!” Questo è lo slogan che abbiamo<br />
voluto coniare per presentare la nostra Associazione.<br />
Per anni chi ha lavorato nelle società del <strong>Gruppo</strong> lo ha<br />
sempre fatto conscio di dare il meglio di sé e chi ha lavorato<br />
in <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> lo ha fatto animato anche dallo spirito<br />
della mutualità che ha costantemente aiutato l’individuo a<br />
essere attento e sensibile alle esigenze degli altri.<br />
Sulla scia del cambiamento operato dal <strong>Gruppo</strong> <strong>Reale</strong><br />
<strong>Mutua</strong>, anche l’Associazione Seniores ha voluto accomunare<br />
tutti i suoi soci in un solo <strong>Gruppo</strong> per continuare<br />
a restare piacevolmente insieme in un’ottica di<br />
costante crescita e per testimoniare concretamente ai<br />
giovani delle nostre aziende l’attualità dei valori del<br />
<strong>Gruppo</strong> <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>.<br />
In questo spirito, per garantire che i rapporti dell’Associazione<br />
con i nuovi soci provenienti dalle diverse società<br />
del <strong>Gruppo</strong> trovino una concreta applicazione, ci piacerebbe<br />
reperire contatti che ci aiutino a rafforzare detti<br />
rapporti così da poter confermare con soddisfazione che<br />
“tutti, reciprocamente, abbiamo lavorato e continuiamo a<br />
lavorare per la crescita del <strong>Gruppo</strong> <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>”.
Abcdefg hilmno<br />
di Abcdef ghilmno<br />
assoCiaZione ex aGenti abCd<br />
Abcdef Sesto congresso della<br />
Associazione ex agenti <strong>Reale</strong><br />
Tra cultura e cucina, tutti insieme, appassionatamente<br />
di Giovanni Offredi<br />
Congressisti in Sant’Apollinare in Classe a Ravenna<br />
E così niente Sorrento. Niente costiera amalfitana, niente<br />
Capri. Niente limoncello. Ammettiamolo: avevamo accarezzato<br />
il sogno di un suggestivo congresso in uno degli<br />
angoli più ammirati del pianeta, mare blu e monti ancòra<br />
verdeggianti nell’incombente autunno. Invece niente. I nostri<br />
soci, cuore arido, avvezzi alle spietate leggi di una professione<br />
che non ammette spazi al romanticismo, non si<br />
sono lasciati commuovere. Sorrento addio. O no, arrivederci,<br />
sarà per un’ altra volta, così si usa dire in questi casi.<br />
E neppure Genova, le due riviere, ponente e levante,<br />
come avevamo adombrato su queste pagine. La Superba<br />
dovrà attendere. Portofino, Camogli, il golfo dei poeti, le<br />
trenette al pesto: dovranno attendere, non so quanto ma<br />
dovranno attendere.<br />
Alla fine, da un mare all’altro, salta fuori Rimini. Non che<br />
sia un ripiego, anzi. L’entusiasmo, moderato ma sincero,<br />
con cui è stata accolta la proposta, è testimone dell’atavico<br />
gradimento italico di fronte al richiamo delle sirene<br />
romagnole, attrezzate di tutto punto con monumenti, piadina,<br />
squacquerone e quel Sangiovese che sa dissolvere<br />
ogni riserva mentale.<br />
Ma non dimentichiamo l’aspetto serio dell’evento. Non<br />
dimentichiamo l’appassionata oratoria del presidente De<br />
Martin, capace di far vibrare anche le corde più atrofizzate<br />
di quello “scordato strumento”, per dirla con il poeta, che è<br />
il nostro cuore, di ricordare a tutti i valori dell’amicizia e di<br />
scuoterci, per quanto possibile, da quell’ombra di torpore<br />
che si accompagna insidiosamente all’avanzare dell’età.<br />
Il dibattito congressuale è stato breve ma intenso, come<br />
si conviene. I convenuti hanno avuto modo di considerare,<br />
con legittima soddisfazione, che tutto sommato il<br />
numero degli iscritti si mantiene su livelli ragionevoli,<br />
anche se non è mancato il rammarico per quei colleghi<br />
che ancòra non hanno ceduto al richiamo delle nostre<br />
ben argomentate lusinghe.<br />
Pazienza per quelli che hanno appena incassato la sospirata<br />
liquidazione (i sospiri saranno ancòra più profondi<br />
dopo averci pagato le tasse): quelli partono spensierati<br />
per il giro del mondo. “Quando voi celebrerete il vostro<br />
congresso, io sarò a Los Angeles”, ci siamo sentiti rispondere.<br />
Impossibile insistere; se butti lì che la California è<br />
zona sismica vieni seppellito sotto un’alzata di spalle.<br />
Ma gli altri? Non sanno quello che si perdono. Mai modo di<br />
dire è apparso più denso di contenuti concreti. Potrà anche<br />
apparire incredibile, ma nei nostri congressi riusciamo<br />
perfino a divertirci. Non c’è quell’atmosfera di sottile<br />
53
assoCiaZione ex aGenti<br />
malinconia o quel clima da reduci sconsolati che potrebbe<br />
supporre chi non ne ha ancòra fatto l’esperienza.<br />
Si parla anche di lavoro, certo, perché sono pochi quelli<br />
che hanno staccato definitivamente. Questa tutto sommato<br />
è una professione appassionante, difficile da mollare<br />
a cuor leggero, salvo qualche caso patologico, nessuno<br />
si offenda; è una professione che ti fa sentire vivo e<br />
non la puoi sostituire completamente con quelle bazzecole<br />
che vanno sotto il nome di hobby. è bello diluirne la<br />
pratica con l’avanzare degli anni, ma quando ti ritrovi “in<br />
ambiente” non pesa affatto ritornare nell’abito consueto.<br />
Ma con spirito più lieve, con animo più disteso, con quel distacco<br />
che ti consente di sentirti padrone degli eventi, non<br />
di esserne succube. Bene, tutto questo andava detto, per<br />
descrivere l’atmosfera che si respira nei nostri incontri.<br />
Che infatti dedichiamo a ben altro. Liquidata la parte istituzionale,<br />
vale la pena di riassumere per chi non c’era<br />
e a titolo di esempio per chi ci sarà in futuro le nostre<br />
quattro giornate di Rimini.<br />
Prima giornata, il congresso vero e proprio, ne abbiamo<br />
appena parlato.<br />
Seconda giornata: Ravenna e la magnificenza dei mosaici<br />
bizantini. Imperatori, imperatrici, santi in trionfo e vescovi<br />
operosi sono tutti lì, rilucenti di ori e smalti, ti guardano<br />
dall’alto, severi e irraggiungibili; anche le dame più<br />
chiacchierate ti buttano in faccia l’opulenza dei loro gioielli<br />
e la pietas della loro fede esibita e non c’è gossip in<br />
grado di intaccarne l’autorevolezza.<br />
Noi ci ritroviamo piccoli, estatici di fronte a tanto secolare<br />
splendore. La guida spiega e illustra e ci sentiamo<br />
trasferiti in un clima da cui usciremo in qualche misura<br />
arricchiti; anche i più distratti cercano di carpire qualcosa<br />
da mantenere dentro di sé, il piccolo riflesso di un<br />
mistero svelato.<br />
Perché Ravenna? E perché, il giorno<br />
successivo, Urbino? Vale la pena di fornire<br />
una breve spiegazione. è costante<br />
politica dell’associazione organizzare i<br />
propri incontri nei cosiddetti centri minori<br />
(domani si vedrà), quelli meno frequentati<br />
dal turismo di massa ma non<br />
meno ricchi di valori, da quelli culturali<br />
a quelli gastronomici, circostanza da<br />
non trascurare. Tutti conoscono Roma<br />
e Firenze, per fare un esempio; quindi<br />
perché tornarci affrontando costi più<br />
elevati e i mille ostacoli organizzativi<br />
connessi all’invasione delle masse turistiche?<br />
L’Italia è grande, bella e piena di<br />
sorprese. Basta non abbandonarsi alla<br />
pigrizia del risaputo e il piacere della<br />
scoperta cancellerà ogni scetticismo.<br />
54<br />
Prendiamo l’esempio di Urbino (terza giornata). Non è un<br />
borgo sconosciuto, ma certamente non è una delle città<br />
d’arte più frequentate. Tuttavia custodisce un gioiello,<br />
nelle collezioni del palazzo ducale, che da solo, come si<br />
usa dire, ripaga della relativa scomodità di un viaggio fra i<br />
primi selvaggi contrafforti dell’Appennino marchigiano.<br />
Non voglio atteggiarmi a esperto di cose artistiche e<br />
quindi mi limito a testimoniare la mia emozione quando,<br />
fra tanti dipinti che farebbero l’orgoglio, che so, di un<br />
qualsiasi museo statunitense ma in Italia costituiscono<br />
ordinaria ancorché pregevole amministrazione, mi appare<br />
un ritratto di fanciulla, una delle due opere raffaellesche<br />
custodite nel suo luogo di origine, che per l’atteggiamento<br />
e i tratti del viso è conosciuto come “La Muta”,<br />
ma “parla”, parla con occhi che più espressivi non si potrebbe<br />
e ti verrebbe voglia di rivolgerle la parola anche<br />
sapendo che non troverai risposta, se non fosse che ogni<br />
suono umano romperebbe l’incantesimo di un incontro<br />
privato così intenso e coinvolgente.<br />
E poi, sarà meno nobile, ma non dimentichiamo il cotè<br />
gastronomico della spedizione.<br />
è con queste esperienze che si arriva al termine del nostro<br />
incontro. Talvolta faticoso, perché visitare i luoghi<br />
dell’arte richiede di scarpinare, anche per qualche ora, e<br />
le risorse atletiche non sono sovrabbondanti nel nostro<br />
gruppo. Ma ne è valsa la pena, ne vale la pena, nonostante<br />
qualche mugugno.<br />
Arriva infine il quarto giorno, quello degli arrivederci.<br />
Ognuno riprende la propria strada, con la promessa di<br />
ripetere l’avventura, che ogni volta si è rivelata piacevole<br />
e ricca di stimoli positivi. Sarà così? Ci lavoriamo sopra,<br />
senza mettere limiti al domani. E domani, come già abbiamo<br />
detto, si vedrà.
Le famiglie come<br />
ammortizzatori sociali<br />
di Sergio Albesano<br />
In Italia, come in quasi tutti i principali paesi industrializzati,<br />
il ruolo dello Stato nel finanziamento del welfare è<br />
preponderante. In molte circostanze le amministrazioni<br />
pubbliche, centrali e locali, sono il soggetto principale, se<br />
non l’unico, anche nell’attività di gestione e di erogazione<br />
delle prestazioni sociali e sanitarie.<br />
ania<br />
Ovunque il progressivo invecchiamento della popolazione,<br />
lo sviluppo della tecnologia medica e le crescenti<br />
aspettative in materia di salute e benessere, insieme<br />
con il rallentamento, per molti versi fisiologico, dei ritmi<br />
di espansione delle economie avanzate, richiedono di<br />
ripensare le modalità di funzionamento del sistema di<br />
55
FondaZione ania peR la siCuReZZa stRadale<br />
sicurezza sociale, per assicurarne nel tempo equità sociale<br />
e sostenibilità economica.<br />
Il Italia le dinamiche descritte sono in atto già da tempo,<br />
anche se se ne è cominciata a percepire la rilevanza<br />
solo di recente. Se da un lato ciò ha portato ad avviare<br />
una profonda riforma del nostro sistema pensionistico,<br />
dall’altro non si osservano ancora iniziative significative<br />
in altri importanti settori del welfare, come la sanità e<br />
le polizze long term care. Per molti anni, infatti, le conseguenze<br />
della progressiva insufficienza della copertura<br />
sociale pubblica sono state mitigate dall’importante integrazione<br />
mutuata dalle reti informali, a partire dalla<br />
famiglia allargata.<br />
Di queste tematiche si è discusso a Milano il 30 novembre<br />
in un convegno intitolato “Verso un nuovo sistema di<br />
architettura sociale per la famiglia. Rischi economici e<br />
domanda di assicurazione” organizzato dall’ANIA presso<br />
La Fondazione ANIA per la sicurezza stradale è stata<br />
insignita a fine dell’anno scorso di un riconoscimento<br />
di notevole importanza. Infatti la campagna “Pensa a<br />
guidare”, voluta dalle compagnie per sensibilizzare gli<br />
automobilisti sui rischi da guida distratta, ha ottenuto<br />
il premio Aretè. Lunedì 15 novembre nella sede di Confindustria<br />
è stato consegnato alla Fondazione il “Premio<br />
Confindustria alla comunicazione sociale” all’interno della<br />
VII edizione del “Premio Aretè alla comunicazione responsabile”.<br />
Il riconoscimento è stato una vera e propria<br />
sorpresa in quanto i responsabili della Fondazione sono<br />
stati informati solo al momento dell’ufficializzazione. Il<br />
premio Aretè è di alto valore, anche in considerazione<br />
del fatto che beneficia dell’adesione del Presidente della<br />
Repubblica e viene destinato a imprese di rilevanza nazionale<br />
e internazionale. Il presidente della Fondazione<br />
Sandro Salvati ha dichiarato: “è un successo di tutto il<br />
settore assicurativo perché rappresenta la testimonianza<br />
di quanto sia apprezzata la nostra battaglia per la<br />
56<br />
il Circolo della stampa. L’Associazione, con il patrocinio<br />
dell’Istituto per la Ricerca e lo Sviluppo delle Assicurazioni<br />
(I.R.S.A.), ha avviato un progetto di ricerca coordinato<br />
dalla professoressa Agar Brugiavini dell’università Cà<br />
Foscari di Venezia e dal professor Tullio Jappelli dell’università<br />
Federico II di Napoli, con l’intento di stimolare<br />
una riflessione sul modo in cui sviluppare un mercato<br />
assicurativo privato equo ed efficiente in un contesto nel<br />
quale le famiglie si trovano in misura crescente ad affrontare<br />
rischi non coperti dal sistema pubblico.<br />
Dopo la presentazione dei due studiosi, è seguita una tavola<br />
rotonda alla quale hanno partecipato tra gli altri il<br />
direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli, e il<br />
vice presidente della XI commissione permanente lavoro<br />
e previdenza sociale del Senato, Tiziano Treu. Infine ha<br />
concluso il presidente dell’ANIA Fabio Cerchiai.<br />
Due premi alla Fondazione<br />
tutela della vita e la riduzione degli incidenti stradali e<br />
conferma la visibilità del ruolo sociale delle compagnie<br />
di assicurazione.”<br />
Il premio Aretè ha seguito di poche settimane l’altrettanto<br />
importante riconoscimento che è arrivato alla Fondazione<br />
dall’Unione Italiani Giornalisti dell’Auto (U.I.G.A.) che, in<br />
occasione dell’annuale assemblea che si è svolta a Firenze<br />
dal 15 al 17 ottobre 2010, ha insignito la Fondazione<br />
dell’Award 2010 per la sicurezza stradale. (S. A.)
L’agenzia <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong><br />
di Orbassano<br />
di Leo Giovannelli<br />
Piazza Umberto I<br />
La prima volta che fui ad Orbassano, era l’anno 1950,<br />
viaggiavo sul trenino-tramway che collegava Torino a<br />
una delle tante località della cintura. Appena il convoglio,<br />
gremitissimo, avanzando a lato della strada statale,<br />
entrò sibilando nella stazione di Orbassano, rivissi le<br />
impressioni che mi aveva suscitato il transito al grande<br />
scalo ferroviario di Bologna.<br />
Quella stazione mi sembrò rappresentativa di una località<br />
importante. Circondata da piccoli edifici alternati a<br />
palazzotti signorili, c’erano alcune file di binari con vivaci<br />
movimenti di merci e di persone. Un ferroviere, con<br />
tanto di paletta e cappello, percorreva il marciapiede<br />
annunciando l’arrivo di un convoglio proveniente dalla<br />
direzione opposta: qui infatti si incrociavano i treni il cui<br />
percorso avveniva su binario unico. La folla zigzagava<br />
tra i bagagli generando un’inevitabile animazione. Ne dedussi<br />
che Orbassano, nome finora del tutto sconosciuto,<br />
dovesse essere una località importante.<br />
I miei ricordi si riallacciano a un momento storico che<br />
un’aGenZia, una Città<br />
appena sessant’anni fa non aveva assegnato a questo<br />
comune il ruolo di appendice della metropoli torinese;<br />
anzi emergeva la dignitosa identità di un centro agricolo<br />
e commerciale antico e autosufficiente, punto di riferimento<br />
per tutto il circondario.<br />
Oggi quel paese non esiste più. Ha subìto una trasformazione<br />
radicale per effetto del grande sviluppo urbanistico<br />
ed economico del dopoguerra. Lambita dai tentacoli<br />
della grande Torino, oggi dobbiamo parlare di una città<br />
di circa venticinquemila abitanti, centro residenziale ma<br />
anche industriale e commerciale di prim’ordine, un agglomerato<br />
dai connotati socio-culturali non ben definiti,<br />
caratterizzato da una disarmonica espansione, tra antiche<br />
casette più o meno ristrutturate che nascondono orti<br />
e cortili e palazzoni di otto-dieci piani inframmezzati da<br />
enormi gru tuttora in movimento. Una località nuova che<br />
deve ancora scrivere la sua storia.<br />
Il nostro agente, Alessandro Lampertico, quarantatre<br />
anni, sposato, è nativo di queste terre. Non è, come si<br />
57
un’aGenZia, una Città<br />
potrebbe pensare, uno dei tanti immigrati che qui si sono<br />
insediati richiamati dalle sirene industriali, la FIAT soprattutto.<br />
“Sono davvero pochi gli abitanti originari di Orbassano”,<br />
spiega Lampertico, “tant’è che oggi è sempre più<br />
difficile sentire parlare il dialetto così come facevano<br />
i nostri vecchi”.<br />
In questo sviluppo frenetico, sia urbanistico sia sociale,<br />
dell’antica località non restano tracce nè storiche nè artistiche.<br />
Restano i ricordi, spesso dolorosi, tenuti in vita<br />
dagli affreschi murali sulle pareti di molte case con i<br />
quali un volenteroso pittore locale ha voluto immortalare<br />
suggestivi momenti del passato e ritratti di cittadini<br />
famosi o benemeriti.<br />
Tra le memorie più dolorose spicca la tragedia bellica<br />
del trenino-tramway, già menzionato, avvenuta il 10<br />
gennaio 1945 alle porte di Orbassano. Citiamo dai giornali<br />
dell’epoca: “L’attacco avvenuto nelle prime ore del<br />
pomeriggio è stato svolto contro un convoglio partito da<br />
Torino: quattro caccia bombardieri alleati, abbassatisi<br />
in picchiata con le mitragliatrici di bordo, investivano i<br />
passeggeri che, abbandonato il treno, di corsa cercavano<br />
riparo tra i campi. Passando e ripassando più volte<br />
sul convoglio hanno letteralmente falciato la folla degli<br />
inermi seminando la strage.” Una delle vittime fu il<br />
prof. Alberto Percival, ultraottantenne, già vice-primario<br />
dell’ospedale San Giovanni di Torino e direttore del sanatorio<br />
Birago di Vische. La morte lo raggiunse mentre<br />
58<br />
stava recandosi ad assistere un paziente che aveva in<br />
cura. Quarantatre i morti, un centinaio i feriti.<br />
Uno degli affreschi sopra indicati immortala le celebrità<br />
locali: dal volto di Sonia Gandhi, che visse la giovinezza<br />
a Orbassano dove i genitori hanno tuttora un esercizio<br />
commerciale, a quello del cardinale Carlo Maria Martini<br />
la cui famiglia ha radici in questa terra. Ovviamente altri<br />
illustri e benemeriti figurano nell’album pittorico dei<br />
ricordi, immortalati per le loro opere di bontà, per il loro<br />
spessore culturale e scientifico, per i prestigiosi ruoli<br />
pubblici ricoperti nell’ambito delle istituzioni.<br />
Ma cerchiamo di guardare la realtà odierna attraverso<br />
l’occhio del comparto assicurativo del quale l’agenzia<br />
<strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> di Orbassano costituisce una componente<br />
di primo piano sia per quanto riguarda la struttura organizzativa<br />
sia per il ruolo di preminenza che esercita<br />
nell’ambito territoriale.<br />
“Come avrete notato”, precisa Lampertico “siamo ubicati<br />
nel cuore della città, dove si concentrano le strutture<br />
di quasi tutte le compagnie assicurative. Lasciatemi<br />
dire però, senza falsa modestia, che quella della <strong>Reale</strong><br />
<strong>Mutua</strong>, sulla piazza, è l’agenzia più importante. Si tratta,<br />
infatti, di un’agenzia storica, fondata nel 1963 da mio padre<br />
Domenico, scomparso poco più di un anno fa. La sua<br />
impronta di uomo positivo, rigoroso, che sapeva guardare<br />
lontano, è ancora viva in tutti noi. Il lavoro da lui svolto,<br />
anche dopo il pensionamento, è stato fondamentale sia<br />
per lo sviluppo della clientela sia per la formazione di<br />
Alessandro Lampertico con i colleghi della rete commerciale esterna Claudia Gianotti, Maurizio Monticone e Fabrizio Picca
tanti bravi collaboratori. Portava con sé una dose di entusiasmo<br />
e di positività tale che era in grado di ribaltare<br />
anche le situazioni più scabrose, come quella volta che,<br />
dopo aver subìto pesanti controlli da parte dell’ispettorato<br />
del lavoro, ovviamente senza riscontri negativi, riuscì<br />
a guadagnarsi la fiducia dei due ispettori iscrivendoli<br />
alla grande famiglia dei soci di <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>. Entrambi<br />
sottoscrissero una polizza!”<br />
Altri tempi e certamente altre situazioni. Oggi Orbassano<br />
avverte pesantemente la grande crisi dell’industria perché<br />
qui tutti lavorano presso fabbriche del terziario (cioè<br />
per la Fiat) che faticano a raccogliere commesse. C’è una<br />
ansiosa attesa per le note vicende di Mirafiori da cui dipendono<br />
le sorti di tante altre attività.<br />
“Effettivamente”, continua Lampertico, che è agente dal<br />
2003 “ci troviamo al centro di un sistema industriale che<br />
da un lato ha costruito la fortuna del territorio ma dall’altro<br />
l’ha snaturato. è scomparsa l’attività agricola, quella<br />
che caratterizzava i tempi dei nostri padri, anche se il<br />
Comune con la sagra del sedano rosso ha voluto ripristinare<br />
la celebrazione di un prodotto che si coltiva solo da<br />
noi. Ma questo è folklore.”<br />
Eppure la città non ha perduto la sua vocazione di luogo<br />
concentrico soprattutto sul piano commerciale. Orbassano<br />
non può essere definita una città dormitorio; qui<br />
durante tutta la giornata c’è gente per la strada, sulle<br />
piazze, nei negozi; c’è insomma una certa vivacità e non<br />
soltanto il mercoledì, giorno del mercato. La gente arriva<br />
dai paesi vicini, riempie le scuole (di ogni ordine e grado),<br />
sbriga pratiche amministrative. C’è poi il richiamo<br />
dei nuovi grandi centri commerciali sorti come funghi e<br />
tuttavia “se mi consentite”, aggiunge l’agente “c’è anche<br />
una tranquilla integrazione fondata su un diffuso senso<br />
Un flash sul business<br />
L’agenzia di Orbassano mira a conquistare sempre il<br />
podio in tutti i programmi di incentivazione proposti<br />
dalla compagnia. Recentemente, infatti, ha avuto<br />
l’oppotunità di partecipare alla regata organizzata a<br />
Porto Venere per i vincitori del programma Horizon<br />
2010, che premiava, in particolare, i migliori risultati<br />
sviluppati nella produzione del ramo vita premi<br />
ricorrenti. Tale esperienza, a detta di Lampertico, si<br />
è rivelata molto emozionante e vissuta con un vero<br />
gioco di squadra. L’attenta analisi del business,<br />
grazie anche alla struttura organizzata, permette<br />
all’agenzia di perseguire gli obiettivi annui in modo<br />
costante, assiduo e con campagne mirate su target di<br />
riferimento specifici.<br />
L’agente Alessandro Lampertico<br />
un’aGenZia, una Città<br />
civico che regola i rapporti sociali. Vorrei citare, come<br />
piccolo ma significativo esempio, il fatto che le strisce<br />
pedonali sono rigorosamente rispettate da tutti, cosa<br />
ben lontana dal trovare applicazione in altre località o<br />
città come Torino.”<br />
Il territorio che interessa l’agenzia è piuttosto esteso anche<br />
se relativamente poco popolato (appena centomila<br />
abitanti). Esso comprende località importanti dove operano<br />
una ventina di collaboratori, tra interni ed esterni,<br />
che almeno fino all’anno scorso hanno reso il turn over<br />
pari a zero! Le subagenzie meccanizzate si trovano a Rivalta,<br />
Bruino, Volvera, Borgaretto e Beinasco.<br />
Quanti soci conta l’agenzia?<br />
“Circa novemila, portatori di oltre dodicimila polizze”, risponde<br />
Lampertico. “Sono assicurati di target medio o<br />
basso, per lo più nel settore che chiamiamo retail, quali<br />
del resto esprime l’economia della zona: cioè famiglie,<br />
piccole imprese, professionisti. Del resto io credo che<br />
una compagnia assicurativa mutua come la <strong>Reale</strong> debba<br />
porsi come primo target proprio la famiglia, raggiunta<br />
attraverso il rapporto umano che consente di spiegare<br />
nel dettaglio i benefici della mutualità e di riscuotere<br />
consenso. Ma naturalmente abbiamo anche soci di prima<br />
grandezza: il più importante, per dimensioni, fama e<br />
portafoglio, è il gruppo C.I.P. (Compagnia Industriale Profilati),<br />
un’azienda che non esito a definire di eccellenza<br />
nel settore della carpenteria metallica pesante, la quale<br />
fornisce componentistica speciale a grandi gruppi ferroviari,<br />
aeronautici, petroliferi e simili. Abbiamo poi una<br />
rinomata clinica privata, convenzionata con il servizio<br />
sanitario nazionale, che molti, soprattutto i cardiopatici,<br />
conoscono bene: Villa Serena a Piossasco.”<br />
In questo contesto quali prospettive si aprono per il futuro<br />
immediato del vostro lavoro?<br />
“Come tutti, anche noi dobbiamo tirare la cinghia ma<br />
non possiamo permetterci di perdere posizioni. Faremo<br />
il possibile per mantenerle (e gli indicatori ci dicono<br />
59
un’aGenZia, una Città<br />
L’agente con i suoi collaboratori<br />
che raggiungeremo questo obiettivo); poi ripartiremo di<br />
slancio non appena si apriranno gli spiragli della ripresa.<br />
Siamo organizzati per farlo”.<br />
Per sostenere i prodotti e il marchio l’agenzia svolge anche<br />
attività di marketing mirato. “Ma ci regoliamo di volta<br />
in volta. Soprattutto ci basiamo sulle richieste formulate<br />
dai collaboratori in occasione di eventi che avvengono<br />
sul territorio. Non facciamo mai mancare la presenza del<br />
nostro spazio promozionale sul periodico locale ma non<br />
abbiamo ancora pianificato i progetti su questo fronte.”<br />
Alessandro Lampertico manifesta un forte orgoglio per<br />
la sua appartenenza al gruppo <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong>: “Ho respirato<br />
l’aria della <strong>Reale</strong> fin da bambino: mio padre, che vedeva<br />
in me il suo successore, esigeva rigorosamente che<br />
imparassi ogni funzione, ogni aspetto dell’attività assicurativa.<br />
Ricordo che giocavo in casa con i gadget della <strong>Reale</strong>,<br />
il famoso datario cubico di legno, il portachiavi con<br />
la lucina e mi asciugavo con l’accappatoio della <strong>Reale</strong>,<br />
scribacchiavo sulla carta intestata della <strong>Reale</strong>… Nel tempo<br />
libero facevo anche la gavetta in agenzia: archiviavo<br />
le pratiche, svolgevo le commissioni, imparavo il più possibile<br />
dalle impiegate, dai subagenti, da tutto ciò che mi<br />
circondava.”<br />
60<br />
E continua: “Oggi sono anche promotore finanziario e attendo<br />
con impazienza di poter aprire un locale, resosi finalmente<br />
disponibile, che considero strategico: è sul fronte<br />
strada, proprio qui all’angolo del palazzo. Sarà lo spazio<br />
di Banca <strong>Reale</strong> e avrà la massima evidenza e funzionalità.<br />
Mio padre, accanito fautore dell’iniziativa della banca fin<br />
dalla sua costituzione, finalmente vedrà realizzato il sogno<br />
di assegnare a questa attività una visibilità e un’attenzione<br />
degna del ruolo. Lo sappiamo bene che i tempi sono duri,<br />
ma credo che ci siano tutte le premesse per uno sviluppo<br />
commisurato all’importanza della funzione.”<br />
Anche i locali dell’agenzia, oggi troppo angusti, saranno<br />
tra pochi mesi ampliati. Sono stati acquisiti, infatti, quelli<br />
di un appartamento confinante e le dimensioni diventeranno<br />
finalmente commisurate al primato che la compagnia<br />
vanta sulla città di Orbassano.<br />
L’amico Lampertico è un simpatico comunicatore che<br />
parla col sorriso dell’ottimista e con la serenità della<br />
persona sicura di sé. “Appena posso”, confessa “piglio la<br />
bicicletta e vado. Abito in un piccolo e delizioso paese<br />
poco distante da qui, dove non arrivano i fumi delle ciminiere<br />
e si respira un clima di dolce rilassamento. Circondato<br />
da boschi, montagne e ruscelli mi piace andare in<br />
giro da solo, raccogliere funghi e castagne, immergermi<br />
nella natura. Forse mi comporto un po’ da orso ma è questo<br />
che amo, senza altri grilli per la testa. Dopo di che si<br />
torna al lavoro, dandoci dentro a coordinare l’attività di<br />
questa bella agenzia che espone un marchio di prestigio,<br />
oggetto della generale ammirazione.”<br />
Il <strong>Gruppo</strong> <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> a Orbassano<br />
Il <strong>Gruppo</strong> <strong>Reale</strong> <strong>Mutua</strong> è rappresentato a Orbassano<br />
anche dall’agenzia di Italiana gestita da Cinzia e<br />
Nadia Cornara.
il nostro gruppo