Sporcarsi le mani - Comune di Como

Parrocchie di Brienno, Laglio e Carate Urio – don Maurizio Uda +39 338 6799577 – 031 400288 – mauuda@tin.it
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n. 20/2011 – 14 maggio 2011 - Ricorda: la domenica, se puoi, dona almeno € 1
Gianfranco Ravasi – Avvenire del 13/05/2011
Sporcarsi le mani
Non dobbiamo aver paura di sporcarci le mani. A che
servirà averle pulite, se le avremo tenute in tasca? «È
sepolto nel cimitero di Barbiana, sperduto e vuoto
paese abitato dagli spiriti. Ma don Lorenzo parla ancora».
Aveva ragione Enzo Biagi quando, anni fa, scriveva
queste righe finali di un ritratto di don Lorenzo Milani
(1923-1967) che lui aveva conosciuto proprio lassù in
quella sperduta pieve toscana in cui era stato relegato,
ma da dove la sua voce risuonava forte e chiara anche
attraverso i suoi scritti indimenticabili. Sue sono
appunto le parole che oggi abbiamo proposto, nitide
nel loro rigore, simili a un colpo di frusta benefico che
cala sulle nostre sonnolenze religiose e sul torpore
della nostra carità. Certo, se uno sceglie il quieto vivere
come norma suprema del suo agire e si mette le mani
in tasca, potrà forse dire di essere ineccepibile, pulito,
incontaminato. Ma a che serve questa purità rituale, se
è solo una sorta di onorificenza legata a un'esistenza
incolore ed egoistica? Sappiamo bene cosa pensasse
Cristo di questi perbenisti, attenti «a filtrare il
moscerino e a lasciarsi sfuggire il cammello» per
ostentare il loro formalismo. Quel Cristo che ebbe fin
da neonato la definizione di «segno di
contraddizione», come lo chiamò il vecchio Simeone,
non temeva di sporcare il suo mantello con la polvere
delle strade e di stringere le mani a persone infettate
dalla lebbra fisica e da quella morale. Dobbiamo,
allora, avere più coraggio, come lo ebbero i profeti, le
cui labbra ardevano del carbone infuocato che Dio
aveva usato per renderli suoi messaggeri e la cui vita
non temeva neppure di scendere nelle cisterne fangose
del mondo o di intervenire negli areopaghi della storia.
Il card. Angelo Bagnasco sul fine vita
Una legge urgente
"Vorremmo dire una parola che inducesse l’opinione
pubblica a ritenere che una legge sulle dichiarazioni
anticipate di fine vita è necessaria e urgente. Si tratta infatti
di porre limiti e vincoli precisi a quella 'giurisprudenza
creativa che sta già introducendo autorizzazioni per
comportamenti e scelte che, riguardando la vita e la morte,
non possono restare affidate all’arbitrarietà di alcuno. Non si
tratta di mettere in campo provvedimenti intrusivi che oggi
ancora non ci sono, ma di regolare piuttosto intrusioni già
sperimentate, per le quali è stato possibile interrompere il
sostegno vitale del cibo e dell’acqua. Chi non comprende che
il rischio di avallare anche un solo caso di abuso, poiché la
vita è un bene non ripristinabile, non può non indurre tutti a
molta, molta cautela? Per rispettare la quale è necessario
(continua sul retro)
di Angelo Riva - Il Settimanale della diocesi del 14/05/2011
Ampie riflessioni
sul nuovo assetto della
diocesi
Due importanti riunioni del Consiglio Presbiterale (martedì 3
maggio) e dell’Assemblea dei Vicari Foranei (lunedì e martedì
9 e 10 maggio). Ciascuno secondo la propria indole –
consultivo il primo, decisionale il secondo –, i due organismi
diocesani hanno svolto un’importante riflessione sul nuovo
assetto territoriale della diocesi. Un punto fermo chiaramente
emerso: i nuovi Vicariati – che il Vescovo ha ufficialmente
sancito nel corso della Messa crismale del Giovedì Santo,
nominando i rispettivi Vicari foranei – saranno l’unica
struttura territoriale di mediazione fra la Diocesi, da una
parte, e le Parrocchie (o Comunità pastorali) dall’altra. Verrà
quindi progressivamente abbandona- ta la suddivisione nelle
sedici Zone pastorali introdotte con la riforma del 1968. In
fondo si tratta di un ritorno all’antico, giacchè la suddivisione
in foranìe (ruotanti attorno alla chiesa principale, o
“prepositurale”, del territorio) era appunto vigente prima di
tale riforma. L’obiettivo: favorire una migliore integrazione
fra le parrocchie, talora piccole e bisognose di mettersi in
rete. Il vicariato appare la porzione di territorio più adatta a
favorire la forma comune della pastorale e la fraternità
sacerdotale. Nell’ottica del principio della sussidiarietà, che
armonizza localismo (la realtà del territorio locale) e
diocesanità (apertura alle indicazioni pastorali del vescovo).
(continua sul retro)
Mese di maggio nelle nostre Comunità
Mese di maggio
Per gli appuntamenti di questa settimana vedi
calendario appuntamenti settimanale
Tutti i lunedì, mercoledì e venerdì
dalle ore 16.00 alle 18.00
Oratorio di Laglio

Domani e lunedì
Elezioni amministrative a
Carate Urio
Domenica 15 maggio, dalle ore 8.00 alle ore 22.00, e lunedì
16 maggio, dalle ore 7.00 alle ore 15.00, nelle regioni a statuto
ordinario si svolgeranno:
+ le elezioni del presidente e del consiglio provinciale di 9
province;
+ le elezioni del sindaco e del consiglio comunale di 1.177
comuni (di cui 23 capoluoghi di provincia)
+ le elezioni dei consigli circoscrizionali.
Le operazioni di scrutinio avranno inizio lunedì 16 maggio
subito dopo la chiusura della votazione e l’accertamento del
numero dei votanti.
Per l’eventuale turno di ballottaggio per l’elezione dei
presidenti di provincia e dei sindaci, si voterà domenica 29
maggio, sempre dalle ore 8.00 alle ore 22.00, e lunedì 30
maggio, dalle ore 7.00 alle ore 15.00 mentre le operazioni di
scrutinio avranno inizio nella stessa giornata di lunedì al
termine delle votazioni e dell’accertamento del numero dei
votanti.
Nel comune di Carate Urio si fronteggiano due liste
civiche. La prima: “Il Molo” dell’attuale giunta eletta nelle
elezioni del 2006, che ripropone come candidato l’attuale
sindaco Daniele Maggi e come candidati consiglieri: Daniele
Aquilini, Antonio Cleirci, Piero Corticelli, Matteo Donegana,
Fazio Gabriele, Claudio galli, Giuseppe Molinaro, Mario
Piombino e Adriana Taroni. La seconda: la lista civica “Carate
Urio Insieme”, che propone come candidato sindaco Oscar
Mella (anni 49, docente dell'Istituto Superiore di Menaggio,
assessore della Giunta Sala dal 1997 al 1999) e come
consiglieri: Luca Bertolini, Simona Brera, Rita Carriero,
Angelo Fasana, Ludovico Lanza, Matteo Migliavacca, Mattia
Soliani, Davide Taroni e Guido Taroni .
(dalla prima :”Una legge necessaria ed urgente”)
adottare regole che siano di garanzia per persone fatalmente
indifese, e la cui presa in carico potrebbe un domani – nel
contesto di una società materialista e individualista −
risultare scomoda sotto il profilo delle risorse richieste. È
noto come il dolore soggettivo, con le possibilità offerte dalla
medicina palliativa, debba al presente spaventare di meno.
Piuttosto, sono i criteri di una sana precauzione a dover
suggerire pensieri non ideologici ma informati a premura e
tutela, e ispirati a vera 'compassione'. Questa, infatti, non
elimina la vita fragile e indifesa, ma la 'com-patisce', induce
cioè a sopportarla insieme all’ammalato, si fa condivisione,
sostegno, accompagnamento fino al traguardo terreno. In
determinate condizioni, la paura più impertinente scaturisce
dalla solitudine e dall’abbandono, mentre l’atteggiamento
d’amore trova vie misteriose per farsi percepire e saper
medicare. È qui, su questo versante massimamente precario
e bisognoso, che una società misura se stessa. Questa mostra
la sua umanità specialmente di fronte alla vita quando è
troppo debole per affermare se stessa e potersi difendere;
altresì quando concepisce la vita di ciascuno non solo come
un bene dell’individuo, ma anche – in misura – come un
bene che concorre al tesoro comune". (tratto dalla
prolusione al Consiglio permanente Cei, 28 marzo 201)
Raccolta di FIORI a CARATE
Per chi desiderasse contribuire all’abbellimento delle nostre
chiese, in chiesa a CARATE, ai piedi dell’altare di destra del S.
CUORE, un vaso è pronto ad accogliere il dono del vostro
lavoro…
I nuovi Vicariati della diocesi
VICARIATO DI COMO (ancora allo studio) Mons. Carlo Calori
VICARIATO DI REBBIO don Gianluigi Vercellini
VICARIATO DI LIPOMO don Fabio Fornera
VICARIATO DI OLGIATE COMASCO Mons. Marco Folladori
VICARIATO DI UGGIATE TREVANO don Alberto Clerici
VICARIATO DI FINO MORNASCO don Daniele Andreani
VICARIATO DI CERMENATE don Eugenio Dolcini
VICARIATO DI LOMAZZO don Adriano Spolaor
VICARIATO DI CERNOBBIO don Maurizio Uda
VICARIATO DI BELLAGIO don Renzo Denti
VICARIATO DI TORNO don Alberto Pini
VICARIATO DI S. FEDELE INTELVI don Paolo Barocco
VICARIATO DI LENNO don Mario Malacrida
VICARIATO DI MENAGGIO don Gianluigi Zuffellato
VICARIATO DI GRAVEDONA don Roberto Vaccani
VICARIATO DI MANDELLO don Pietro Mitta
VICARIATO DI CHIAVENNA don Ambrogio Balatti
VICARATO DI GORDONA don Enea Svanella
VICARIATO DI COLICO don Giovanni Quadrio
VICARIATO DI MORBEGNO don Andrea Salandi
VICARIATO DI TALAMONA don Ilario Gaggini
VICARIATO DI BERBENNO don Donato Giacomelli
VICARIATO DI TRESIVIO don Samuele Fogliada
VICARIATO DI SONDRIO (ancora allo studio) Mons. Marco Zubiani
VICARIATO DI TIRANO don Remo Orsini
VICARIATO DI GROSIO don Renato Lanzetti
VICARIATO DI BORMIO don Giuseppe Negri
VICARIATO DI CITTIGLIO don Giuseppe Cola
VICARIATO DI CANONICA don Gianluigi Bollini
VICARIATO DI MARCHIROLO don Giovanni Corradini
(dalla prima: nuovo assetto della Diocesi)
Cardine del Vicariato sarà il Consiglio Pastorale Vicariale.
Composto da tutti i sacerdoti e i diaconi del vicariato, un
segretario laico (che sarà membro del Consiglio Pastorale
Diocesano), 1 o 2 rappresentanti per ogni parrocchia, un
rappresentante della vita consacrata e dell’Azione cattolica, si
riunirà mensilmente, costituendo al suo interno tutte le
commissioni operative necessarie (percorsi di pastorale
giovanile, di preparazione al matrimonio e di quant’altro
fosse opportuno). I sacerdoti del Vicariato si riuniranno poi
fra loro una seconda volta, come di consueto il martedì, per
l’incontro di tipo spirituale. I Vicari foranei si sono dati come
termine l’inizio dell’Avvento per attivare i nuovi Consigli
vicariali. Già il prossimo 8 ottobre, però, il tradizionale
“mandato” agli operatori pastorali avrà luogo nei singoli
Vicariati. Questione a parte è rappresentata dalla formazione
degli operatori pastorali, in particolare i catechisti, gli
animatori della pastorale giovanile e della famiglia. Troppo
piccolo il Vicariato, tali proposte formative – da congegnarsi
con l’aiuto degli Uffici pastorali dio- cesani – si realizzeranno
consorziando più vicariati insieme, secondo necessità. Si
tratta di novità importanti e stimolanti per la vita della
nostra Chiesa. Due sfide, in particolare, si prospettano con i
nuovi Vicariati: quella di un coinvolgimento sistematico dei
laici nella pastorale, e quella di una reale collaborazione dei
parroci e delle parrocchie fra di loro.
martedì 17 maggio, ore 20.45 a S. Fedele a Como
Rosario per affidare l’Italia
a Maria
Accogliendo l’invito dei vescovi Italiani, che il prossimo 26
maggio a Roma in Santa Maria Maggiore, intendono
rinnovare l’affidamento dell’Italia a Maria nel 150° dell’unità
nazionale, il Vescovo Diego rivolge l’invito a tutti i fedeli a
partecipare con Lui alla preghiera del S. Rosario.
ANAGRAFE PARROCCHIALE
Ha ricevuto il battesimo a Laglio domenica 8 maggio
Jacopo Ubbizzoni.
Venerdì 13 maggio nel cimitero di Urio sono state tumulate le
ceneri di Luciana Grigo (1938 – deceduta a Olgiate C.)