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Ottobre 2012 - Scarica l'edizione in PDF - Saturno Notizie

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16<br />

Alto Savio a cura di Davide Gambacci<br />

BAGNO DI ROMAGNA<br />

ALLA SCOPERTA DEL<br />

“SENTIERO DEL LUPO”<br />

In piena stagione termale per ciò che<br />

riguarda questo tipo di turismo, a Bagno<br />

di Romagna e nell’<strong>in</strong>tera valle dell’Alto<br />

Savio si pensa anche a valorizzare<br />

l’aspetto più propriamente paesaggistico.<br />

Appena fuori l’abitato di Bagno di<br />

Romagna, <strong>in</strong>fatti, è presente un cippo<br />

sulla destra segna che <strong>in</strong>dica l’<strong>in</strong>izio della<br />

“Mulattiera di Pietrapazza” che porta<br />

f<strong>in</strong>o alla lontana Diga di Ridracoli. Un<br />

sentiero bel selciato che sfiora f<strong>in</strong> dai<br />

primi metri il Podere Falcone e poco<br />

dopo la “Cappella Fabbri della Faggiola”<br />

datata 1880. Cont<strong>in</strong>uando ancora per il<br />

percorso accuratamente segnalato<br />

con gli apposi cartelli si <strong>in</strong>contra la<br />

Fonte del Chiardovo. Ignorando le<br />

deviazioni e camm<strong>in</strong>ando ancora <strong>in</strong><br />

piacevole e graduale salita,<br />

costeggiando il torrente Volanello<br />

con le sue cascate e sfiorando i<br />

ruderi di po deri abitati f<strong>in</strong>o a qualche<br />

decennio fa, si arriva a Barco, Casa<br />

Nuova e Prati. Superato quest’ultimo<br />

casolare, dopo cir ca 800 metri si<br />

<strong>in</strong>contra sulla destra il bivio per il<br />

“Sentiero del lupo” e qui siamo a<br />

quota 1005 metri sul livello del<br />

mare. Lo imbocchiamo per raggiungere<br />

dopo un cent<strong>in</strong>aio di metri su<br />

una strada forestale, osservando i<br />

panorami sull’Alta Valle del Savio: sul<br />

monte Cò mero che giganteggia ad<br />

est e più lontano sul Fumaiolo e l’Alpe<br />

della Luna, mentre la foresta della Giogana<br />

del l’Appenn<strong>in</strong>o, tra Romagna e<br />

Toscana, che chiude la vista a sud.<br />

Cont<strong>in</strong>uiamo a seguire la pista forestale<br />

che scorre ora tra le valli del Bidente di<br />

Pietrapazza – nella parte s<strong>in</strong>istra – e<br />

dell’Incisa – nella parte destra –<br />

decl<strong>in</strong>ante verso il Savio e dissem<strong>in</strong>ata di<br />

poderi. Camm<strong>in</strong>ando tra le radure, si è<br />

<strong>in</strong> vista del dente di Monte Castelluccio<br />

che la pista aggira poco sotto la cima per<br />

poi <strong>in</strong>oltrarsi nella “Macchia del cacio”.<br />

Qui, all’<strong>in</strong>di cazione, abbandoniamo il<br />

Sentiero CAI 201 e imbocchiamo sulla<br />

destra il CAI 193 che, <strong>in</strong> leggera salita<br />

s’<strong>in</strong>oltra <strong>in</strong> un boschetto. Siamo proprio<br />

sull’<strong>in</strong>nesto di un breve contro cr<strong>in</strong>ale<br />

che giun ge f<strong>in</strong>o a Corzano. L’esile<br />

sentiero prende poi a scendere dentro<br />

l’affasc<strong>in</strong>ante “Macchia del Cacio”, dopo<br />

di cui s’apre la veduta sull’Appenn<strong>in</strong>o, dai<br />

Mandrioli al Fumaiolo; sulla destra, nel<br />

fon dovalle, ap pare il centro abitato di<br />

Bagno di Romagna. Il sentiero<br />

La mappa del SENTIERO DEL LUPO<br />

profondamente scavato dalle piogge si<br />

dipana sul cri nale tra la rada vegetazione,<br />

aprendo la vista anche sui poggi che,<br />

sulla s<strong>in</strong>istra, scendono lenti verso San<br />

Pie ro <strong>in</strong> Bagno. Un accenno di storia: nel<br />

Medioevo questa era la strada di<br />

collegamento tra il piccolo fortilizio di<br />

Castelluccio ed il ca strum di Corzano.<br />

Inf<strong>in</strong>e, il sentiero si <strong>in</strong>serisce dentro un<br />

bosco per sbucare su una selletta di<br />

valico – a quota 766 metri sul livello del<br />

mare – detta anche Pian della Croce.<br />

Qui abbandoniamo il Sentiero CAI 193,<br />

che prosegue sulla s<strong>in</strong>istra f<strong>in</strong>o al<br />

Castello e Santuario di Corzano, che<br />

senza dubbio merita una visita poiché<br />

dista solamente un chilometro. Da<br />

questo esatto punto <strong>in</strong> poi, la strada è<br />

certamente migliore tra campi, boschi di<br />

va rie es senze – come il p<strong>in</strong>o nero,<br />

l’abete rosso e il cipresso dell’Arizona –<br />

e scende per la valletta dell’Incisa,<br />

scavata dal Fosso della Cappella e<br />

dom<strong>in</strong>ata dall’alta cresta della Ripa del<br />

Toro. Intorno è solamente campagna,<br />

con man drie al pascolo nei mesi<br />

primaverili ed estivi, oltre a poderi<br />

abitati come quelli di Campodonico<br />

e di Montan<strong>in</strong>o di sopra. In un<br />

piano ro, coperto da un folto<br />

ggruppetto<br />

di alberi emerge ciò che<br />

resta dell’antico oratorio di Santa<br />

Maria Maddalena, vic<strong>in</strong>o a Batòcco.<br />

Siamo giunti ormai alle prime case<br />

di Bagno di Romagna: la strada da<br />

sterrata diviene completamente<br />

asfaltata e scende tortuosa e veloce<br />

f<strong>in</strong>o al paese per concludere l’<strong>in</strong>tero<br />

anello. Il percorso ha una lunghezza<br />

ttotale<br />

di poco meno di 14 chilometri,<br />

13800 metri per la precisione. Il<br />

tempo di percorrenza è stimato<br />

sulle 4 ore e mezzo a un passo<br />

piuttosto sostenuto che comunque<br />

varia <strong>in</strong> base alla tipologia di persone che<br />

<strong>in</strong>tende affrontare “L’Anello del Lupo”.<br />

Insomma, un luogo <strong>in</strong>cantato dove poter<br />

trascorrere un’<strong>in</strong>tera giornata, ma anche<br />

di più, <strong>in</strong> pieno contatto con la natura<br />

ancora <strong>in</strong> alcuni punti verg<strong>in</strong>e. Ma una<br />

volta term<strong>in</strong>ato l’anello, vale la pena<br />

visitare anche i centri abitati di San Piero<br />

<strong>in</strong> Bagno e quello di Bagno di Romagna,<br />

caratteristici <strong>in</strong> tutti i suoi aspetti e<br />

sfaccettature.

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