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I ROKKETTI

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Gelo, dentro e fuori.<br />

“I Rokketti: Da Piazza Padella alla Reeperbahn”<br />

Capitolo 14<br />

Francoforte, 1° ottobre 1960:<br />

Ragazzi allo sbaraglio.<br />

Dopo un estenuante viaggio affrontato con la consapevolezza che, comunque,<br />

all'arrivo si sarebbero trovati di fronte a mille difficoltà, i Rocchetti, partiti da Civitavecchia<br />

il giorno prima, a metà mattina del primo ottobre 1960, giungono alla stazione centrale di<br />

Francoforte.<br />

Fa molto freddo.<br />

L'impatto con la Germania non poteva rivelarsi più ostile.<br />

Rispetto al clima mite di fine settembre che si sono lasciati alle spalle, l'atmosfera<br />

gelida che li accoglie, rappresenta la giusta cornice di tutta la situazione: semplicemente<br />

disastrosa!<br />

Eccoli qui i "conquistatori", spaesati e infreddoliti, con le tasche vuote e il morale a<br />

terra, andare incontro a un futuro ignoto, che promette soltanto avversità.<br />

I sogni della partenza sono tutti ammucchiati sul marciapiede di quella gelida<br />

stazione. Restano chiusi nelle valigie, insieme all'entusiasmo - ormai svanito -, cresciuto<br />

troppo in fretta, durante le prove a Piazza Padella, nelle torride giornate di un'estate gravida<br />

di promesse. A Montalto di Castro, nella piccola casa di Mario e Santino Rocchetti.<br />

Ora sono costretti a fare la guardia a quella montagna di roba, affinché i sogni non se<br />

ne volino via definitivamente.<br />

Tutto quello che possiedono sta su quel marciapiede, dove dall'Italia continuano ad<br />

arrivare, senza sosta, illusione e disperazione, ricoperte di povertà.<br />

Le valigie, gonfie di tristezza, stanno lì per metterti in guardia... che, quello appena<br />

concluso, potrebbe essere soltanto l'inizio di un viaggio senza alcuna speranza!<br />

Il tempo altera la realtà.<br />

Rivivere quei momenti, dopo più di mezzo secolo, non è semplice da raccontare.<br />

Le generazioni si susseguono. Gli stili di vita cambiano velocemente e in maniera radicale.<br />

“Oggi” risulterebbe inconcepibile qualsiasi confronto.<br />

Cinquant'anni fa, le famiglie che avevano il televisore, il frigorifero, il telefono e altri<br />

elettrodomestici in casa, erano ben poche.<br />

Sono già diversi anni che nelle case ci sono televisori in tutte le stanze. Il telefono cellulare<br />

ce l'ha una persona a testa, e sono parecchi quelli che ne hanno anche più di uno.<br />

Persino i bambini delle elementari vanno a scuola con il proprio telefonino.<br />

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