Relazione e foto - Strasburgo 2013.pdf - Scuola Media Pietrobono
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Gita a <strong>Strasburgo</strong><br />
Il progetto scolastico “Noi cittadini d’Europa”, riguardante il viaggio di istruzione dell’anno<br />
scolastico 2012-2013, previsto per le classi terze, si è svolto nella città francese di<br />
<strong>Strasburgo</strong>, ove è situato il magnifico Parlamento Europeo, assemblea legislativa dell’ Unione<br />
Europea. La gita scolastica ha avuto luogo nel periodo compreso tra i giorni 23-27 marzo. Le<br />
professoresse che accompagnavano gli alunni in questa unica e irripetibile esperienza sono<br />
state Anna Maria Montuori, Augusta Chiappini, Giulia Pica, Daniela Saba, Flavia Pierro, Paola<br />
Antonucci e Paola Gatto. I motivi che hanno determinato questa uscita sono stati<br />
essenzialmente educativi, in quanto essa avrebbe permesso ai ragazzi, guidati dai loro docenti,<br />
di acquisire alcune conoscenze di base relative all’Unione Europea, e , chi lo sa, magari un<br />
giorno di intraprendere una carriera da politico europeo e prendere decisioni importanti per il<br />
futuro. La gita aveva lo scopo di far apprendere ai ragazzi la definizione di Unione Europea, il<br />
nome Europa e il suo mito, le tappe dell’Unione Europea fin dal 1957 ad oggi e gli aspetti<br />
particolari come la bandiera, l’inno e la festa dell’Europa, ma soprattutto di educarli alla<br />
cittadinanza europea, che avrebbe poi favorito il loro senso di appartenenza e di<br />
identificazione con l’Europa. Gli alunni sono partiti sabato 23 marzo, presto, molto presto,<br />
tutti un po’ assonnati, ma con tanta voglia di vivere dei bei momenti insieme, di divertirsi e<br />
approfondire le amicizie. Così si sono ritrovati alle ore sei in Piazzale Europa, sotto un sole che<br />
stava cominciando a sorgere, molto lentamente; arrivato il pullman hanno tutti caricato i<br />
bagagli e salutato le proprie famiglie, sono saliti e poco dopo erano già tutti lì, pronti per<br />
l’avventura. La prima tappa è stata Como, dove si è potuto ammirare e visitare il suo<br />
magnifico Duomo, con la particolare rana senza testa, che, se toccata, porta fortuna. Il primo<br />
giorno a Como è stato divertente: inoltre si sono visitati il Lago di Como, e, anche se da fuori,<br />
il museo dedicato ad Alessandro Volta. Ma il secondo giorno a <strong>Strasburgo</strong>, è stato molto più<br />
appassionante. Quando sono arrivati nella città francese, sono cominciati i divertimenti, ma ci<br />
sono state anche tante cose da imparare. Il pomeriggio del secondo giorno di gita, il gruppo ha<br />
visitato la città da cima a fondo, grazie ad un battello che ha fatto fare una “ panoramica ” di<br />
questa splendida città. È durato un po’ di tempo, ma ne è valsa la pena. Il giro in battello è<br />
stato programmato per il pomeriggio, e tutti i vari passeggeri avevano in dotazione delle<br />
cuffiette, attraverso le quali si poteva ascoltare un messaggio audio, nel quale si descriveva la<br />
città nelle diverse lingue. Il terzo giorno è stato quello più importante, nel quale si è visitato il<br />
“fiore all’occhiello” di <strong>Strasburgo</strong>: il Parlamento Europeo. A prima vista esternamente è<br />
sembrato enorme, come del resto dentro: tutto appare edificato armoniosamente e l’interno è<br />
stato bellissimo e luminoso. Poi, dopo aver superato i controlli della sicurezza, il gruppo è stato<br />
accompagnato dalla gentilissima e simpaticissima Dott. Mechthild Gesthuisen che ha fatto<br />
entrare il gruppo nella sala dei “Verdi”, partito politico europeo ecologista, dove prima ha<br />
intrapreso un piccolo discorso al microfono, nominando i vari aspetti del Parlamento ed<br />
illustrando un video dimostrativo. Inoltre ha anche dato la possibilità di conoscere e di<br />
sedersi nell’emiciclo del Parlamento, che nfa impressione per la sua imponenza.<br />
Così il gruppo, infreddolito dal vento, ha fatto rientro in albergo per poi cenare e rientrare<br />
definitivamente in albergo, per prepararsi alla successiva partenza di ritorno verso Como. Il<br />
quarto giorno, dopo aver attraversato la Svizzera, si è arrivati a Como solo per ora di cena e<br />
quindi ci è dedicati alla sistemazione nelle camere e alla cena, per poi andare a dormire, poiché<br />
il giorno successivo ci sarebbe stato un lungo viaggio. Il quinto e ultimo giorno a Como non si è
dovuta fare nessuna visita particolare, ma ci si è potuti dedicare ad un po’ di tempo libero.<br />
Infatti la maggior parte dei ragazzi ha aspettato, ma purtroppo inutilmente, l’apertura di Foot<br />
Locker, che era prevista per le ore dieci, allo scopo di poter acquistare un paio di scarpe o un<br />
cappello. Ma la partenza era prevista proprio per le dieci; perciò il viaggio stava per<br />
concludersi e così il viaggio di ritorno stava per cominciare. La gita era finita, ma<br />
inevitabilmente aveva trasmesso a tutti i partecipanti delle emozioni indimenticabili. I<br />
risultati ottenuti sono perciò stati ottimi, l’uscita “ ha lasciato praticamente il segno” in tutti i<br />
partecipanti, comprese, ovviamente, le professoresse.<br />
Frangipane Gianmarco ( classe 3^C)<br />
Patrizi Jacopo ( classe 3^C)