La Donna Negli Anni '60 in Italia - Erasmosesto.Eu

La Donna Negli Anni ’60
in Italia
“Gli anni Sessanta hanno rappresentato certamente il decennio
caratterizzato dal più importante rinnovamento generazionale che il
secolo scorso abbia mai visto.”
Fred Buscaglione - Carina.mp3

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Quei favolosi anni ’60…
In Italia, l'economia del Paese attraversò una fase
di intenso sviluppo, che prese il nome di "Boom
Economico". Lo sviluppo toccò prima di tutto
l'industria e più lentamente anche l'agricoltura;
entrambi i settori vennero potenziati e
modernizzati. L'incremento delle scienze e la loro
applicazione alla produzione e al settore dei
trasporti, portarono alla creazione di molti nuovi
servizi, come la motorizzazione privata e
l'aviazione civile, contribuendo ad un netto
miglioramento del tenore di vita dei cittadini.
Ma il decennio, a cavallo tra gli Anni '50 e '60, vide
anche lo sviluppo di un settore nuovo, il terziario, e
di un nuovo potentissimo mezzo di comunicazione,
la Televisione. Quest'ultima ebbe anche un ruolo
fondamentale nel condizionare la vita ed i modelli
comportamentali e nell'instillare nuovi bisogni
'superflui' nella popolazione delle società
industrializzate.

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1960: è l'anno della dolce vita, consacrato anche dalla
famosa pellicola di Federico Fellini che fa gridare allo
scandalo.
1961: L'Italia compie cento anni.
1962: Tra le nuove mode dilaga il "twist", un nuovo modo di
ballare dimenando il corpo che scandalizza subito i moralisti.
1963: Sono gli anni in cui si consolidano i nuovi miti borghesi,
l'elettronica si impone sempre di più nel mercato degli
accessori casalinghi, la Fiat 1100 diventa il nuovo status
symbol degli Italiani , mentre l'immagine femminile abbandona
gradualmente l'etichetta classica a favore di una maggiore
libertà di espressione.
1964: anno di grandi fermenti culturali e sociali. Nasce la
musica rock, che diventerà megafono di una generazione
idealista e confusa. C’è il boom bella Barbie in Itallia.
Assassinio nel
1963 di John
F. Kennedy
La FIAT 600
Yuri Gagarin il primo
uomo nello spazio
Muore la bella
Marilyn Monroe
nel 1962

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1965: è un anno di grandi novità nel
costume e nella moda: nasce la minigonna,
creazione della geniale disegnatrice di moda
Mary Quant, che avrebbe rivoluzionato
completamente il modo di vestire delle
donne, segno inconfutabile dell'esigenza da
parte del gentil sesso di esprimersi in
maniera più autonoma e indipendente.
1966: si consolida la beat generation,
nascono nuovi gruppi e i capelloni, che
disturbano la vista dei benpensanti delle
famiglie borghesi. I blue jeans trovano la
prima grande diffusione tra i giovani.
E'l'anno in cui si avvertono le prime
avvisaglie di rivolte sociali che preparano il
terreno alle contestazioni del '68. Tra il
1966 e il 1967 il calcio diventa sempre di
più un fenomeno di massa.
Muore Walt
Disney nel
1966
I Beatles sbarcano in
Italia nel 1965

Martin Luther
King vine
assassinato nel
1968
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1967: iniziano gli anni della tecnologia: nell'industria
spaziale si prepara lo sbarco sulla Luna. Gli Hippies
prendono maggiore coscienza di sé, dando vita ad una
cultura alternativa che si esprime essenzialmente
attraverso il dissenso e la contestazione.
1968: l'anno della svolta. I giovani, sempre più
determinati ed agguerriti scendono in piazza, occupano le
università, scatenano una vera e propria rivolta; è l'inizio
di quella che verrà ricordata dai posteri come "la
rivoluzione culturale“. Cambiano i costumi: il primo nudo
integrale femminile compare su una rivista per soli
uomini, segno evidente della voglia di libertà e di
trasgressione che si comincia a respirare in questi anni.
1969:. In Italia non è un buon momento a causa del
dilagare della "strategia della tensione" instaurata dal
terrorismo eversivo, che culmina nel terribile attentato
di Piazza Fontana a Milano. Politicamente per il nostro
Paese è un anno dominato dalle lotte sindacali. Il vento
dei cambiamenti investe anche la Chiesa: il 30 novembre,
dopo 1969 anni di latino, viene celebrata la prima messa
in Italiano.

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La donna e la famiglia
Negli anni ’60 la donna si trova in un periodo di transizione
infatti è ancora a metà tra il forte conservatorismo e la
rivoluzione e l’innovazione della sua figura. E’ innegabile il
fatto che ora le donne vengono prese in considerazione, si
chiede loro un parere e le si riconosce ruolo di lavoratrici.
IL FIDANZAMENTO E LA SESSUALITA’:
È la prima tappa per diventare moglie e madre, ma
soprattutto è importante al fine di avere una “autorizzata”
vita sessuale.
La verginità che si presenta come un valore inattaccabile e
rispettato.
La donna di quest'epoca, non solo deve affrontare i
preconcetti legati alla sua nuova presenza nella sfera
pubblica, ma deve confrontarsi, alla base, con un
sottogruppo di divieti e tabù sessuali innominabili e per
questo indiscutibili. L'impossibilità di ricevere un'adeguata
educazione sessuale
diviene la principale causa di uno
sviluppo a metà, di un'incomprensione dei nuovi valori, e
del mantenimento della superiorità maschile.

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LE MOGLI DEGLI ANNI ’60:
La maggior parte delle donne sogna il vestito bianco, lo stato di
moglie è agognato e invidiato ma nel caso in cui gli sposi non
andassero d’accordo non erano preparate ad affrontare lo scandalo
del divorzio, che sarebbe stata l'ammissione del loro fallimento e
mentre le loro famiglie crescevano, esse stavano tristemente
insieme per amore dei figli. L'importanza della famiglia e delle
tradizionali coordinate di lettura rimane quindi salda ed
indiscutibile, ci si sposa di più e non ci si separa più.
Prima del matrimonio il rapporto sessuale è proibito, in seguito si
può praticare ma non può in ogni caso diventare motivo di
conversazione. I divieti in quest'ambito, almeno per le donne, sono
ad essere presenti, e l'intimità non è nominata.
sue

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In questo anni però le donne hanno anche a che fare con problemi come la
violenza entro le mura domestiche, l'impossibilità dell'abbandono del tetto
coniugale, l'esistenza e la giustificazione del delitto d'onore e tutta una
serie di altre leggi atte a difendere il potere maschile fin nelle esperienze
più intime e private.
Si ha una disparità tra uomo e donna evidente anche nelle leggi. Ad esempio
il tradimento è giudicato in modo diverso se effettuato da una donna
piuttosto che da un uomo. Giudicata più severamente e punita con la
reclusione anche solo se sospettata, la donna sposata non può fare
affidamento, come l'uomo, sulle scappatelle.
Chiaramente la moglie doveva assolutamente sottostare al volere del marito.
Il marito prendeva le decisione e la moglie si adeguava al suo volere.

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La donna e il lavoro
1955/1963:miracolo economico diffusione
benessere anche tra i ceti popolari.
1963 in poi economia non più lineare, ma
alternanza periodi di depressione e di ripresa.
Negli anni ’60 ”femminismo” donna concepita
come essere totalmente indipendente dal
“maschio” collettivi femministi (aggregazioni)

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Occupazione femminile aumenta retribuzione,extradomesticitàpeculiarità
rispetto al lavoro femminile tradizionale.
Donne oramai presenti in tutti i settori industriali e del terziario,
rappresentano il 27% della manodopera occupata.
Mobilità, guadagno
Riduzione lavori domestici
maggior autonomia delle donne.
grazie alla comparsa degli elettrodomestici.

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La donna e la politica
Nel 1946 il diritto di voto viene esteso a tutte le donne che hanno compiuto
la maggiore età
Nel 1958 entra in vigore la legge della senatrice Lina Merlin che segna la
fine delle case chiuse.
Il 3 maggio del 1963 entra in vigore la legge 66 che permette alle donne di
accedere alle cariche di tutti gli uffici pubblici e a tutte le professioni.

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Nel 1962 avviene una riforma che estende l’obbligo scolastico ai
questo porta un avvicinamento delle donne agli studi superiori.
14 anni,
Nel 1963 Marisa Cinciari Rodano viene nominata vice presidente della camera
ed è la prima donna a ricoprire questo ruolo. La presenza di donne in politica
rimane però molto bassa, nessuna donna sarà infatti nominata ministro fino
al 1976.

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Le nuove generazioni, nate durante la guerra, sono però sempre più distanti
dalla politica.
>
tratto dal settimanale “Epoca”
Le iscritte alle organizzazioni giovanili si riducono infatti di 1/3, le giovani
si sentono sempre più estranee alle genesi dei partiti e della repubblica.

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Nel 1966 “arriva la pillola”, ma l’art 553 del codice penale prevede la
condanna per la propaganda di anticoncezionali.
La pillola venie quindi venduta come farmaco per la cura ormonale e i
ginecologi pensano alle più disparate patologie per prescriverla.

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L’8 marzo del 1968 le donne manifestano per rivendicare la parità effettiva.
Il 19 dicembre 1968 viene abrogato il diverso trattamento dell’adulterio
maschile e femminile.
Nel 1969 la legge Fortuna- Basini riceve l’approvazione alla camera ma
soltanto nel 1970 entrerà in vigore, rendendo così il divorzio legale.
Alla fine degli anni ’60 la parità tra i coniugi viene pienamente
riconosciuta (giuridicamente!!!)

Lavoro eseguito da…
• Luppino Teresa
• Martinato Erica
• Pagani Vittoria
• Settembrino Chiara
• 5cso
• IMS Erasmo Da Rotterdam
Liceo Linguistico e delle Scienze Sociali
anno scolastico 2008-09