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31.05.2013 Views

La maggior parte dei paesi colpiti dispone di varie forme di assistenza alle vittime di mine; queste tuttavia risultano spesso inadeguate, specialmente nelle zone rurali (dove si verifica la maggior parte degli incidenti). La presenza di mine condiziona direttamente e indirettamente l’economia dei paesi affetti in vari modi: • col danno derivante dall’impossibilità di utilizzare i territori minati • col costo sociale delle vittime in termini di assistenza sanitaria e ausili di invalidità • col costo derivante dalla perdita di mano d’opera e capacità operative. Un elevato numero di vittime appartiene infatti alla fascia d’età produttiva (18-65 anni) e potrebbe contribuire positivamente al Prodotto Interno Lordo (in un paese in via di sviluppo il contributo è stimato intorno ai 750 US$) 5 . La situazione è inoltre resa più grave dal fatto che il 34% delle vittime è sotto i 18 anni 6 . I processi di bonifica sono infine lunghi e costosi. Un’ulteriore complicazione è data dai mutamenti del territorio in seguito a modifiche della vegetazione, movimenti dei terreni, innondazioni etc. che rendono inattendibili eventuali mappe dei campi minati. Nello Sri Lanka la già pesante situazione economica si è ulteriormente aggravata in seguito allo Tsunami del 26 dicembre 2004. I rapporti del personale operante sul posto riferiscono che, per fortuna, il numero di mine portate in superficie dall’ondata di marea è del tutto trascurabile (soltanto due avvistate), ciò a dispetto di quanto diffuso dalla maggioranza degli organi di stampa. Le operazioni di bonifica degli anni passati avevano infatti riguardato soprattutto le zone costiere. 1.3 Le mine in Sri Lanka La situazione politica in Sri Lanka ha visto contrapporsi per più di 20 anni di sanguinosa guerra civile l’esercito governativo contro l’esercito delle “Tigri Tamil”, il Liberation Tamil Tiger Eclam (LTTE). La situazione delle mine nello Sri Lanka si presenta complessa per la gran varietà di ordigni utilizzati nei vari periodi e nelle varie regioni. Al fine di concentrare al meglio gli sforzi progettuali e rendere più efficiente il lavoro si è quindi scelto di esaminare solamente la regione di Vanni, cui il sistema di sminamento oggetto del presente lavoro è destinato. Un accurato censimento nella regione di Vanni ha permesso di circoscrivere la varietà di mine utilizzate alle mine a pressione Type 72, P4 Mark1 e, in misura molto minore, alle Jony-95 di fabbricazione artigianale locale. Sono state inoltre trovate mine a frammentazione di tipo Claymore. 5 Study Report: Socio-economic Impact of Mine Action in Afghanistan (SIMAA), 2001. 6 Socio-Economic Impact Study of Landmines and Mine Action Operations in Afghanistan (SEIS), 1999. 5

1.3.1 Type 72 La mina antiuomo Type 72, nelle sue varianti A, B e C, è un ordigno di fabbricazione cinese estremamente diffuso in Sri Lanka grazie al basso costo (3 $ nella versione A, più semplice dal punto di vista costruttivo e più economica) e alla sua facile reperibilità data la vicinanza alla Cina. La Type 72 è una piccola mina antiuomo a esplosione in plastica verde oliva dalla forma circolare progettata per ferire gli arti inferiori della vittima (Foto: cortesia del Prof. J. Trevelyan) Il diametro alla base risulta leggermente minore di quello superiore dove la mina presenta una membrana in plastica che ricopre una piastra di pressione a sezione completa, in grado cioè di assicurare l’innesco indipendentemente dalla zona calpestata. Il largo coperchio è centrato nella parte inferiore della mina e contiene il detonatore e l’esplosivo. La vite previene i contatti incidentali tra la parte superiore e quella inferiore. La Type 72A, identica nell’aspetto alle sue varianti B e C, ha un semplice meccanismo di attuazione a pressione che utilizza una molla di Belleville come sistema di innesco e può essere riconosciuta dal suo perno circolare di armamento. Nel momento in cui il perno viene rimosso una molla radiale provvede a ruotare tre alette cui ne corrispondono altre tre nel piatto di pressione e che fungono da distanziatori: una volta ruotate, le alette inferiori non sono più in opposizione con quelle superiori ma sono libere di incastrarsi tra esse permettendo quindi al piatto di pressione di scendere sotto il peso del soggetto che la attiva e la mina risulta pertanto armata. Una pressione sufficiente (circa 5 kg) sulla membrana superiore provoca la rotazione della molla di Belleville che va a colpire un percussore il quale a sua volta innesca il detonatore e quindi la carica esplosiva principale. Le versioni B e C risultano più complesse in quanto hanno un funzionamento elettrico con sistema di armamento ritardato e meccanismo antimanipolazione. L’alimentazione è a batteria, ciò ne limita la durata operativa a 3 mesi. La versione C presenta inoltre un sistema sensibile alle distorsioni del campo magnetico che ne provocano la detonazione in presenza di metal detector. Una volta armate tutte le versioni hanno lo stesso aspetto esteriore ma la Type A risulta di più difficile rilevamento poiché il suo basso contenuto metallico la rende praticamente invisibile ai metal detector. L’assenza della batteria protrae inoltre l’operatività della Type A per un tempo teoricamente infinito. 6

1.3.1 Type 72<br />

La mina antiuomo Type 72, nelle sue varianti A, B e C, è un or<strong>di</strong>gno <strong>di</strong> fabbricazione<br />

cinese estremamente <strong>di</strong>ffuso in Sri Lanka grazie al basso costo (3 $ nella versione A, più<br />

semplice dal punto <strong>di</strong> vista costruttivo e più economica) e alla sua facile reperibilità data la<br />

vicinanza alla Cina.<br />

La Type 72 è una piccola mina antiuomo a esplosione in plastica verde oliva dalla forma<br />

circolare progettata per ferire gli arti inferiori <strong>della</strong> vittima<br />

(Foto: cortesia del Prof. J. Trevelyan)<br />

Il <strong>di</strong>ametro alla base risulta leggermente minore <strong>di</strong> quello superiore dove la mina presenta<br />

una membrana in plastica che ricopre una piastra <strong>di</strong> pressione a sezione completa, in grado<br />

cioè <strong>di</strong> assicurare l’innesco in<strong>di</strong>pendentemente dalla zona calpestata.<br />

Il largo coperchio è centrato nella parte inferiore <strong>della</strong> mina e contiene il detonatore e<br />

l’esplosivo. La vite previene i contatti incidentali tra la parte superiore e quella inferiore.<br />

La Type 72A, identica nell’aspetto alle sue varianti B e C, ha un semplice meccanismo <strong>di</strong><br />

attuazione a pressione che utilizza una molla <strong>di</strong> Belleville come sistema <strong>di</strong> innesco e può<br />

essere riconosciuta dal suo perno circolare <strong>di</strong> armamento. Nel momento in cui il perno<br />

viene rimosso una molla ra<strong>di</strong>ale provvede a ruotare tre alette cui ne corrispondono altre tre<br />

nel piatto <strong>di</strong> pressione e che fungono da <strong>di</strong>stanziatori: una volta ruotate, le alette inferiori<br />

non sono più in opposizione con quelle superiori ma sono libere <strong>di</strong> incastrarsi tra esse<br />

permettendo quin<strong>di</strong> al piatto <strong>di</strong> pressione <strong>di</strong> scendere sotto il peso del soggetto che la attiva<br />

e la mina risulta pertanto armata. Una pressione sufficiente (circa 5 kg) sulla membrana<br />

superiore provoca la rotazione <strong>della</strong> molla <strong>di</strong> Belleville che va a colpire un percussore il<br />

quale a sua volta innesca il detonatore e quin<strong>di</strong> la carica esplosiva principale.<br />

Le versioni B e C risultano più complesse in quanto hanno un funzionamento elettrico con<br />

sistema <strong>di</strong> armamento ritardato e meccanismo antimanipolazione. L’alimentazione è a<br />

batteria, ciò ne limita la durata operativa a 3 mesi. La versione C presenta inoltre un<br />

sistema sensibile alle <strong>di</strong>storsioni del campo magnetico che ne provocano la detonazione in<br />

presenza <strong>di</strong> metal detector.<br />

Una volta armate tutte le versioni hanno lo stesso aspetto esteriore ma la Type A risulta <strong>di</strong><br />

più <strong>di</strong>fficile rilevamento poiché il suo basso contenuto metallico la rende praticamente<br />

invisibile ai metal detector. L’assenza <strong>della</strong> batteria protrae inoltre l’operatività <strong>della</strong> Type<br />

A per un tempo teoricamente infinito.<br />

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