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Il Diario di Paolo - Associazione FIDES ONLUS

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Presentazione<br />

Nel dare alle stampe questo breve manoscritto <strong>di</strong> <strong>Paolo</strong>, che generosi collaboratori hanno voluto si<br />

pubblicasse in occasione dell’anniversario della sua scomparsa, l’ASSOCIAZIONE <strong>FIDES</strong> vuole<br />

presentare le ragioni che hanno motivato la sua esistenza come <strong>Associazione</strong> <strong>di</strong> Volontariato, che ha per<br />

scopo la riabilitazione e la risocializzazione dei consumatori <strong>di</strong> droga, l’assistenza ad emarginati gravi e<br />

malati <strong>di</strong> Aids.<br />

In un contesto sociale dove la vita è sotto ipoteca, dove i mass-me<strong>di</strong>a ci presentano la "morte in <strong>di</strong>retta"<br />

attraverso l’eutanasia come una soluzione al problema, l’<strong>Associazione</strong> Fides (con le comunità CA’ Nostra<br />

e l’Emmanuele, Casa degli Amici e altre attività) vuole testimoniare il principio evangelico che LA VITA E’<br />

UN DONO.<br />

I suoi obiettivi sono:<br />

• con<strong>di</strong>videre la vita con i più deboli<br />

• far ricuperare la <strong>di</strong>gnità <strong>di</strong> persona<br />

• far riscoprire che Dio ci è Padre;<br />

e nella comunità <strong>di</strong> malati <strong>di</strong> AIDS:<br />

• vivere la comunità come famiglia<br />

• far rinascere la speranza<br />

• vivere la vita come dono<br />

Pag. 1<br />

SEDI OPERATIVE dell’ASSOCIAZIONE:<br />

♦ CA’ NOSTRA - CORNAREDO<br />

♦ CASA dell’EMMANUELE - LEINÌ<br />

♦ CA’ NOSTRA - CORBETTA<br />

♦ CA’ NOSTRA - MESERO<br />

♦ CA’ NOSTRA - LEINÌ<br />

♦ CASA degli AMICI - MILANO<br />

Milano, 24 novembre 1996<br />

<strong>Associazione</strong> Fides "Ca’ Nostra"


4 parole <strong>di</strong> avvio al <strong>di</strong>ario<br />

Carlo Alberto, Rosario, Emmanuele, Emilio, Piero, Antonio, Bruno, Alfredo, Giovanni... sono solo alcuni<br />

nomi, richiami <strong>di</strong> ormai numerose storie umane, storie <strong>di</strong> ragazzi, storie <strong>di</strong> giovani o <strong>di</strong> adulti approdati a<br />

"Ca’ Nostra" <strong>di</strong> Cornaredo in questi anni da <strong>di</strong>verse vie: dalla strada, dal carcere, dalla casa,<br />

dall’ospedale... dal mistero della vita. Vita segnata, solcata dal male in tanti sensi, compreso l’Aids.<br />

Di fronte a loro resti con tanti interrogativi. Non sai che cosa pensare, <strong>di</strong>re, fare. Poi provi a metterti a<br />

tavola con loro, a con<strong>di</strong>videre una buona bottiglia <strong>di</strong> vino, una torta, un gelato... oppure a vivere nella<br />

medesima casa, appunto "Ca’ nostra", a prenderti cura <strong>di</strong> loro giorno e notte, con mano a volte forte a<br />

volte materna, e allora raccogli sorprese, scorgi tesori nascosti, perle offuscate da spessissime scorie,<br />

cuori ricchi <strong>di</strong> umanità e <strong>di</strong> capacità impreve<strong>di</strong>bili.<br />

Ma quelle vite rimangono segnate dal male. Sforzi, speranze, cure, e persino la preghiera per e con loro<br />

non ottengono i miracoli desiderati. A volte però ne arrivano altri, improvvisi, piovuti chissà da dove,<br />

carichi <strong>di</strong> luminoso mistero... Come il <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> <strong>Paolo</strong>. Prova ad ascoltarlo anche tu.<br />

Pag. 2<br />

D. Giovanni Giavini


Prefazione<br />

<strong>Paolo</strong> è nato il 27 settembre 1964 ed è morto il 24 novembre 1992.<br />

Noi lo abbiamo conosciuto il 9 <strong>di</strong>cembre ’91, quando, ospitato presso la nostra Comunità, è entrato a far<br />

parte della grande famiglia <strong>di</strong> Ca’ Nostra.<br />

Arrivò da noi accompagnato dalla mamma, alla quale era molto affezionato, e rimase subito colpito, come<br />

in seguito ci confessò, dall’ambiente familiare che aveva trovato.<br />

Noi del resto ci sorprendevamo <strong>di</strong> come un giovane così vivace e con tanta voglia <strong>di</strong> vivere fosse malato<br />

<strong>di</strong> AIDS.<br />

Gli esami clinici rivelavano la gravità delle sue con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute: non possedeva più alcuna <strong>di</strong>fesa<br />

immunitaria, la più banale infezione gli poteva essere fatale.<br />

Egli si inserì facilmente in Comunità, aiutava a fare le pulizie, cercava <strong>di</strong> rendersi utile in tutti i mo<strong>di</strong><br />

possibili, solo così <strong>di</strong>ceva, riusciva a sentirsi ancora vivo.<br />

Ben presto gli altri ragazzi e tutte le persone che frequentavano la Comunità <strong>di</strong>ventarono per lui la sua<br />

seconda famiglia: fratelli a cui voler bene e con i quali con<strong>di</strong>videre tutte le gioie che una vita regolare,<br />

senza droga, può offrire.<br />

Ci <strong>di</strong>sse <strong>di</strong> aver riscoperto proprio in Comunità l’amicizia vera, <strong>di</strong>sinteressata.<br />

<strong>Paolo</strong> apprezzava tutto quello che il Padre, Angelina e tutti i volontari facevano per lui e si impegnava<br />

sempre <strong>di</strong> più per meritarsi la loro fiducia, il loro affetto.<br />

Sapeva in cuor suo che quelle persone gli volevano bene perché prima <strong>di</strong> tutto amavano il Signore.<br />

Così le lunghe chiacchierate fatte con Padre Lupano, lo facevano rinascere: era un modo per ascoltare la<br />

parola <strong>di</strong> Dio, per avvicinarsi a Lui, così da poter fare la Sua Volontà e riuscire ad affrontare i momenti più<br />

bui.<br />

<strong>Il</strong> 6 aprile ’92 sua madre morì per un tumore epatico. Lui le era rimasto vicino fino all’ultimo.<br />

Non riusciva a perdonarsi tutto il male che in precedenza le aveva fatto.<br />

Di una cosa era certo: doveva impegnarsi con tutte le sue forze in Comunità, perché sua madre, come<br />

ultimo regalo, gli aveva trovato un posto tranquillo dove poter vivere finalmente da uomo ed essere<br />

circondato da persone che gli volevano bene.<br />

La morte della mamma lo aveva profondamente colpito, capiva <strong>di</strong> non essere più il <strong>Paolo</strong> <strong>di</strong> una volta.<br />

La malattia poi in certi momenti lo faceva sentire molto impaurito e solo.<br />

Nessuna persona poteva aiutarlo.<br />

Fu allora che capì <strong>di</strong> avere nelle sue mani una grande arma: la preghiera.<br />

Per vincere la sua <strong>di</strong>sperazione spesso lo vedevamo in giar<strong>di</strong>no a piangere e pregare.<br />

Riuscì ad accettare la sofferenza e il dolore come gli unici mezzi che gli venivano offerti per tornare a<br />

riabbracciare sua madre.<br />

Quando <strong>Paolo</strong>, dopo un ricovero ospedaliero <strong>di</strong> circa due mesi, capì che la malattia aveva la meglio sul<br />

suo fisico, ci <strong>di</strong>sse che voleva morire nel suo letto, a casa sua.<br />

Noi operatori della Comunità emotivamente non riuscivamo ad accettare questa sua decisione, perché<br />

separarci da lui nel momento in cui aveva più bisogno <strong>di</strong> noi?<br />

O forse eravamo più noi che avevamo bisogno <strong>di</strong> lui?<br />

"Quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affanni,<br />

camminano senza stancarsi".<br />

Per noi che abbiamo conosciuto <strong>Paolo</strong> è impossibile scordare il suo sorriso e la sua voglia <strong>di</strong> vivere.<br />

Per gli altri che non l’hanno conosciuto è impossibile non vedere tra le pagine del suo <strong>di</strong>ario un grande<br />

inno alla vita.<br />

Nelle nostre giornate più buie basta guardare fuori da una finestra e scoprire, anche <strong>di</strong>etro una nuvola, un<br />

raggio <strong>di</strong> sole per capire che tutto può essere "stupendo".<br />

Pag. 3<br />

E. Cucchetti<br />

(Educatrice Comunità Ca’ Nostra <strong>di</strong> Cornaredo)


esperienze <strong>di</strong> giorni felici<br />

passati in questa comunità<br />

10-12-91<br />

Racconto il giorno che ho passato, il mio primo in comunità. Dopo aver salutato i miei genitori ho<br />

cercato subito <strong>di</strong> fare amicizia con i miei nuovi amici, dopo aver passato tanto tempo da solo, vi<br />

assicuro che non è piacevole.<br />

Mi sono sembrati dei ragazzi semplici, come del resto mi sento adesso io.<br />

La comunità è bella, pulita e accogliente.<br />

10-12-91<br />

PENSIERO SCRIVENTE Nº 1<br />

Non so cosa voglio<br />

ma lo voglio<br />

non so cosa cerco<br />

ma la cerco<br />

Magari ce l’ho già<br />

e non me ne sto accorgendo.<br />

E tanta umanità è quello che ho trovato<br />

e solo adesso me ne sto rendendo conto<br />

che sono rinato<br />

e sono felice <strong>di</strong> essere qui<br />

in mezzo a voi.<br />

Che date tanto<br />

e non chiedete niente<br />

chiedete solo un sorriso<br />

della gente che state aiutando.<br />

TANTA UMANITÀ<br />

È QUELLO CHE HO TROVATO<br />

IN QUESTA COMUNITÀ<br />

STUPENDA<br />

l’amore che ho ritrovato<br />

dentro me e nei miei familiari.<br />

speranza <strong>di</strong> riuscire a vincere<br />

la mia guerra personale<br />

per la vita<br />

spero non sia il mio futuro,<br />

io farò <strong>di</strong> tutto perché non lo sia.<br />

Pag. 4


11-12-91<br />

Oggi è una giornata stupenda c’è il sole ma fa freddo. Sono qui seduto vicino alla finestra, ho <strong>di</strong><br />

fronte a me l’albero <strong>di</strong> Natale, i raggi <strong>di</strong> sole che attraversano la finestra mi scaldano il corpo, sono<br />

tranquillo, quello che ho a me basta e avanza per adesso! Più avanti quando starò meglio fisicamente<br />

cercherò <strong>di</strong> cambiare e arrangiarmi da solo.<br />

12-12-91<br />

Un altro giorno è incominciato, mi sto ambientando bene. Oggi ho fatto un po’ <strong>di</strong> mestieri, abbiamo<br />

giocato a carte e a ping pong.<br />

Mi sento bene spero <strong>di</strong> andare sempre così.<br />

Tenersi occupato è molto importante.<br />

Ciao<br />

13-12-91<br />

Oggi è Santa Lucia protettrice della vista.<br />

Mi sono appena alzato dal pisolino pomeri<strong>di</strong>ano.<br />

Oggi ho mangiato 2 piatti <strong>di</strong> pasta, pesce, finocchi e sono ancora pieno.<br />

Adesso che Tonino è andato via c’è più silenzio, con lui qui si rideva <strong>di</strong> più. È un bravo ragazzo,<br />

speriamo che ce la faccia a resistere fuori dalla comunità, gli auguro tutto il bene possibile.<br />

13-12-91<br />

Mancano 12 giorni a Natale, non vedo l’ora <strong>di</strong> riabbracciare i miei familiari, in particolare mio nipote<br />

Vincenzo.<br />

Gli voglio un bene incre<strong>di</strong>bile.<br />

Oggi ho ancora aiutato le ragazze della comunità a far pulizie.<br />

Nel mio piccolo so <strong>di</strong> non fare abbastanza, però è sempre meglio che niente, adesso mi stanco<br />

facilmente, io vorrei fare tante cose, poi però subentra la consapevolezza che non sono più il <strong>Paolo</strong> <strong>di</strong><br />

una volta.<br />

Sono le ore 16.40: io e gli altri ragazzi an<strong>di</strong>amo a bere il thè.<br />

Mi devo ricordare <strong>di</strong> chiedere il permesso alla Sigª Angela, <strong>di</strong> andare il giorno <strong>di</strong> Natale a casa, non<br />

penso ci siano problemi.<br />

Ciao<br />

Pag. 5


16-12-91<br />

Sono 3 giorni che non scrivo niente, ho voluto aspettare un po’ per vedere come andavano le cose.<br />

Per quanto mi riguarda vanno bene, ripeto, mi trovo benissimo, sembra <strong>di</strong> stare a casa; certo la<br />

comunità bisogna anche capirla, certi atteggiamenti e abitu<strong>di</strong>ni che avevamo a casa nostra qui<br />

cambiano.<br />

Qui c’è molto rispetto fra <strong>di</strong> noi e qualche volta anche un po’ <strong>di</strong> soggezione.<br />

Comunque penso che capiti questo solo i primi tempi quando ancora non conosci bene le persone con<br />

cui hai a che fare. Questa mattina il Padre ci ha fatto un <strong>di</strong>scorso molto chiaro <strong>di</strong> come si deve<br />

vivere in comunità, io sintetizzo in poche frasi:<br />

— rispetto per le persone che vengono ad aiutarci;<br />

— capire che questa è una seconda famiglia, e in ogni famiglia c’è un padre e una madre che bisogna<br />

ascoltare, perché a noi fanno solo del bene;<br />

— in ultimo, la cosa più importante è volersi tanto bene fra <strong>di</strong> noi, cercare <strong>di</strong> capirci e rispettarci.<br />

Dobbiamo essere come fratelli per affrontare i giorni felici e purtroppo meno felici che verranno.<br />

Ieri, domenica, è venuta mia madre a trovarmi con mio padre e mio nipote, ero molto felice <strong>di</strong> vederli<br />

anche se è passata una sola settimana dalla mia entrata in comunità.<br />

Loro sono molto contenti che io sia qui, così possono de<strong>di</strong>carsi all’educazione <strong>di</strong> mio nipote Vincenzo.<br />

20-12-91<br />

I giorni trascorsi qui fino adesso mi hanno fatto capire cosa vuol <strong>di</strong>re veramente avere una famiglia,<br />

specialmente per quanto riguarda il parlare, cosa che nella mia famiglia non accadeva quasi mai (mi<br />

manca tanto mia madre). Non vedo l’ora che arrivi Natale, voglio stare insieme ai miei familiari.<br />

Ogni giorno che passa apprezzo sempre <strong>di</strong> più quello che fanno queste ragazze, penso che stare qui<br />

insieme a noi e a convivere con i nostri dolori e gioie sia molto importante, per noi che le viviamo sulla<br />

nostra pelle e per loro che ci guardano e soprattutto ci ascoltano.<br />

Sono persone che nascono con l’amore interno, che va al <strong>di</strong> là della loro professione <strong>di</strong> assistenti.<br />

Grazie a loro non mi sento ancora finito, avevo perso la fiducia nella gente, ebbene loro con i loro<br />

mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> fare e <strong>di</strong> comportarsi mi stanno facendo ricredere in certi valori, uno su tutti l’amore che in<br />

certa gente c’è ancora e che nessuno potrà mai togliere.<br />

Vi ringrazio ancora una volta per il bene che fate a me e agli altri.<br />

Ciao<br />

21-12-91<br />

Oggi mi sento benissimo, mi sono alzato con una energia addosso pazzesca e per scaricarmi un po’ ho<br />

fatto dei mestieri; ripeto che è molto importante fare qualche cosa che ti gratifichi personalmente,<br />

anche se sono solo dei mestieri. Adesso vi lascio, io e gli altri ragazzi an<strong>di</strong>amo a giocare a carte.<br />

Ciao a chi sta leggendo questo <strong>di</strong>ario.<br />

22-12-91<br />

Sono le ore 7.00 <strong>di</strong> mattina, oggi spero sia una bella domenica. I miei familiari oggi non vengono ma<br />

non importa, qui ho trovato una seconda famiglia e la mancanza della prima si fa sentire <strong>di</strong> meno.<br />

Ieri sera abbiamo mangiato la pizza: un <strong>di</strong>sastro, come del resto il polpettone dell’altro ieri. Un<br />

consiglio, state lontani dalla cucina della Elena, naturalmente sto scherzando (ma è vero).<br />

Torniamo alle cose serie e precisamente al mio inserimento in comunità.<br />

Dopo questi giorni passati qui mi sento veramente benissimo, qui rido scherzo e poi c’è Maurizio che<br />

è interista e io sono milanista al 100%, lascio immaginare a voi le <strong>di</strong>scussioni che nascono. Questo è<br />

un esempio <strong>di</strong> comunicazione che serve molto, perché puoi parlare ed esprimere una tua opinione.<br />

Pag. 6


24-12-91 ore 22.10<br />

Mancano 1 ora e 20 minuti all’inizio della Messa che il Padre darà.<br />

Stiamo aspettando gli altri ragazzi della comunità, sono un po’ emozionato, era tanto tempo che non<br />

assistevo ad una Messa e specialmente <strong>di</strong> Natale. Vorrei tanto che ci fossero i miei genitori, in<br />

questo momento mi mancano tanto, questa notte pregherò solo per loro.<br />

Se lo meritano, per il male che io gli ho fatto in questi anni. <strong>Il</strong> rimorso è tanto ed è quello che mi fa<br />

soffrire <strong>di</strong> più.<br />

Ore 1.15 la Messa è finita, è stata stupenda, essere qui tutti riuniti è stata una cosa bellissima.<br />

10-1-92<br />

È molto che non scrivo, ho voluto aspettare un po’ e raggruppare il tutto. Oggi 10 gennaio, è 1 mese<br />

che sono qui in comunità.<br />

Ho passato un buon Natale a casa con i miei familiari, il giorno dopo sono ritornato qui con 40 <strong>di</strong><br />

febbre, comunque tutto è passato.<br />

Invece l’ultimo dell’anno l’ho passato qui in comunità, è la prima volta che passo un capodanno a casa<br />

senza uscire, <strong>di</strong> solito mi facevo tutte le <strong>di</strong>scoteche in giro per Milano e Bergamo, qui invece è stato<br />

un capodanno <strong>di</strong>vertente con tombola, risiko e barzellette. Purtroppo la sera <strong>di</strong> capodanno non ho<br />

potuto mangiare niente per via della bocca che avevo infiammata, comunque siamo stati svegli fino<br />

alle 3 <strong>di</strong> mattina.<br />

<strong>Il</strong> tempo sta volando via. Qui in comunità è bello starci. Avrei dovuto farla prima una scelta così<br />

bella.<br />

PENSIERO SCRIVENTE Nº 2<br />

Non so cosa voglio,<br />

ma lo voglio<br />

non so cosa cerco,<br />

ma la cerco<br />

magari ce l’ho già<br />

e non me ne sto accorgendo.<br />

E tanta umanità è quello che ho trovato,<br />

e solo adesso me ne sto rendendo conto<br />

che sono rinato<br />

e sono felice <strong>di</strong> essere qui<br />

in mezzo a voi<br />

che date tanto<br />

e non chiedete niente,<br />

chiedete solo un sorriso<br />

della gente che state aiutando.<br />

Pag. 7


3-2-92<br />

È tanto che non scrivo sono successe alcune cose piacevoli e meno piacevoli.<br />

1) Sono entrato in ospedale per fare delle trasfusioni <strong>di</strong> sangue, avevo paura, però tutto è andato<br />

bene.<br />

Quei 6 giorni passati in ospedale mi hanno fatto capire quanto sia importante per me la comunità, le<br />

persone che la abitano mi sono mancate, giuro che è così!<br />

Io qui mi sento veramente bene, ho trovato tutto quello che nel mio passato non ho mai avuto cioè<br />

amicizia.<br />

2) Oggi è venuto mio padre e mio fratello. Purtroppo mia madre sta male, comunque la vedrò al più<br />

presto, se lei non potrà venire andrò io così le starò vicino, visto che io d’ora in poi sarò il suo<br />

bastone per la vecchiaia che avanza.<br />

10-2-92<br />

Sono le 6.45, oggi ci uniremo tutti in una preghiera per nostro fratello Gianni, che purtroppo ci ha<br />

lasciato. Sono molto triste avevo trovato un nuovo amico, ma Gesù lo ha voluto con sé.<br />

La vita per noi continua, lo avremo sempre nei nostri cuori, lui stesso darà la forza a noi per andare<br />

avanti.<br />

Ciao Gianni ti penserò sempre.<br />

Caro <strong>Paolo</strong>,<br />

non sei solo in questo cammino <strong>di</strong> speranza. Qualcuno ti conosce nel più intimo del tuo cuore e ti ama.<br />

L’amore che senti attorno a te è il riflesso dell’amore che le creature hanno per il Creatore: nella tua<br />

vita è mancato l’"Amore", ma non temere, appoggiati a Lui, l’Amore, e tutto avrà un sapore nuovo.<br />

Stai imparando a crescere come si deve: dai, coraggio siamo in tanti attorno a te che aspettiamo<br />

questo evento, e, primi fra tutti la tua mamma e il tuo papà. Ciao<br />

Piero<br />

Grazie per queste parole <strong>di</strong> incoraggiamento e fiducia.<br />

<strong>Paolo</strong><br />

13-2-92<br />

Sto capendo sempre <strong>di</strong> più cosa vuol <strong>di</strong>re stare in comunità, certe cose che a noi ragazzi ci vengono<br />

negate non sono cattiverie o capricci della nostra <strong>di</strong>rettrice, bensì sono dei limiti che noi dobbiamo<br />

fare nostri per quando usciremo da qui. Quei limiti che noi non abbiamo mai capito e questo ci ha<br />

portato ad essere come siamo. Io personalmente li trovo giusti, infatti non mi arrabbio mai quando ci<br />

negano <strong>di</strong> fare qualche cosa.<br />

Come per esempio nei mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> parlare che purtroppo noi abbiamo, avendo frequentato sempre degli<br />

ambienti brutti. Qui sto riscoprendo il modo <strong>di</strong> parlare educatamente anche se ogni tanto nei miei<br />

<strong>di</strong>scorsi mi scappa ancora qualche parolaccia come per esempio: (vada via ai ciapp). So che non è una<br />

frase pesante però se non la <strong>di</strong>co è meglio.<br />

<strong>Il</strong> giorno che io non <strong>di</strong>rò più parolacce vorrà <strong>di</strong>re che sono maturato un po’ nel mio io.<br />

Anche fra noi ragazzi quando scherziamo e ci scappano le parolacce a me dà molto fasti<strong>di</strong>o.<br />

Io in questi mesi che starò qui voglio imparare tutto quello che fuori <strong>di</strong> qui mi potrà essere utile.<br />

Perché fuori <strong>di</strong> qui la vita è <strong>di</strong>fficile ed io dovrò vincere tutte le mie paure.<br />

Anche perché ho in mente tante cose che vorrei fare.<br />

Ciao a chi sta leggendo questo <strong>di</strong>ario.<br />

Pag. 8


14-2-92 10.30<br />

Oggi è San Valentino e anche quest’anno il mio amore è mia madre, a me fa molto piacere perché ho<br />

riscoperto <strong>di</strong> avere una madre a cui voglio tanto bene, cosa che in passato non me ne rendevo conto.<br />

Siamo qui tutti pronti per andare al bar a festeggiare la nostra amica Angelina che compie gli anni<br />

esattamente 4... portati benissimo, non è una sviolinata, ma la verità!<br />

Oggi è una giornata stupenda, c’è il sole e se guar<strong>di</strong> fuori dalla finestra ve<strong>di</strong> tutte le montagne, è uno<br />

spettacolo unico che solo la vita ci può dare.<br />

15-2-92<br />

Ieri pomeriggio mi sono dato da solo una bella sod<strong>di</strong>sfazione, sono arrivato a 66 chili <strong>di</strong> peso, per me<br />

che sono stato sempre un po’ magro è un traguardo, uno dei miei tanti che mi sono prefisso. Pensare<br />

che a giugno ero 45 chili, mi sembra impossibile. Comunque resta il fatto che ci vuole sempre la<br />

buona volontà <strong>di</strong> fare le cose e ovviamente appetito.<br />

Io mi sono fatto una idea <strong>di</strong> questa malattia che ho contratto: oltre ai me<strong>di</strong>cinali che si devono<br />

prendere, bisogna anche combatterla facendo una vita sana e regolare, e questo l’ho capito soltanto<br />

adesso che sono in questa comunità stupenda. Me lo hanno fatto capire le persone che ci lavorano e<br />

che sono fantastiche.<br />

Io spero che quando uscirò da qui l’Angelina mi <strong>di</strong>a il permesso <strong>di</strong> venire qui abbastanza spesso,<br />

perché la prima cosa che manca a noi è l’amicizia e io mi sento in grado <strong>di</strong> darla, ci tengo moltissimo.<br />

Io qui mi sento a casa mia e come a casa mia rispetto le cose, le persone e tutto quello che fa parte<br />

<strong>di</strong> questa mia temporanea casa.<br />

A me dà molto fasti<strong>di</strong>o quando la nostra <strong>di</strong>rettrice ci riprende per qualche cosa che io<br />

personalmente non ho commesso.<br />

Io cerco <strong>di</strong> dare meno <strong>di</strong>sturbo che posso, qualche volta sbaglio però lo faccio senza cattiveria, io<br />

voglio stare in pace con tutti e non voglio assolutamente che per colpa <strong>di</strong> qualcuno ci vada <strong>di</strong> mezzo<br />

io.<br />

Voglio continuare ad alzarmi la mattina col sorriso sulle labbra, il giorno che io incomincerò a non<br />

sentirmi più bene qui allora sarà arrivato il momento <strong>di</strong> andarmene ringraziando tutte le persone che<br />

in questo periodo <strong>di</strong> comunità mi sono state vicino e che non <strong>di</strong>menticherò mai.<br />

Spero in questo mio <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> fare capire come bene o male sono fatto.<br />

Oggi è una giornata stupenda sto scrivendo sotto i raggi del sole e sto ascoltando Michael Jackson,<br />

cosa voglio <strong>di</strong> più! Qui ho il tempo per riflettere a tante cose del passato e <strong>di</strong> pensare al mio futuro,<br />

cosa che non ho mai fatto.<br />

Ciao<br />

17-2-92<br />

Oggi è una giornata strana, mi sono ricordato <strong>di</strong> cosa vuol <strong>di</strong>re dare fiducia ad una persona. Sono un<br />

po’ smontato, questo è dovuto al fatto che Carlo ci ha lasciati e se ne è andato via dalla comunità in<br />

un modo strano, senza salutarci, senza spiegazione, insomma come un bambino.<br />

Io ritenevo <strong>di</strong> avere trovato un amico invece non è stato così. Anzi il risultato è l’opposto, mi spiego?<br />

Uno che se ne approfittava, non ti rispettava, maleducato con chi in questo periodo <strong>di</strong> comunità lo ha<br />

aiutato e gli dava fiducia, insomma uno che della vita non ha capito niente. Concludo <strong>di</strong>cendo che è<br />

stata un’occasione che si è fatto sfuggire, per imparare a vivere come un cristiano e soprattutto<br />

senza droga.<br />

Pag. 9


18-2-92<br />

Per adesso siamo rimasti in 3, oggi viene un ragazzo per conoscere la nostra comunità, per quanto<br />

riguarda Carlo sotto sotto a me <strong>di</strong>spiace, però non posso farci niente.<br />

Capisco che era stufo <strong>di</strong> stare qui però c’è modo e modo <strong>di</strong> far capire le cose, e il comportamento<br />

che ha avuto Carlo è il modo più sbagliato che ci possa essere.<br />

Spero che non si sia andato a fare, capisco che è dura rimanerne fuori, però è ora <strong>di</strong> finirla con<br />

questa droga <strong>di</strong> merda che non ci dà niente e ci leva tutto, prima <strong>di</strong> tutto la vita, poi gli amici i<br />

familiari. Solo adesso capisco veramente cosa vuol <strong>di</strong>re volere bene a noi stessi e avere cura della<br />

propria vita.<br />

20-2-92<br />

Ieri sera abbiamo fatto una specie <strong>di</strong> traccia con Daniele, abbiamo parlato <strong>di</strong> Carlo e della mia<br />

euforia o gioia <strong>di</strong> vivere che ho ritrovato stando qui in mezzo a queste persone (fantastiche).<br />

Io penso <strong>di</strong> aver capito cosa sia il bene e il male per me stesso, ed è una cosa che porterò fuori con<br />

me, il giorno che riaffronterò la vita <strong>di</strong> tutti i giorni.<br />

24-2-92<br />

Ieri, domenica, siamo andati a Corbetta per fare una traccia con gli altri ragazzi, abbiamo fatto una<br />

riflessione sulla vita con delle domande e risposte che alla fine il Padre controllerà e ci <strong>di</strong>rà dove noi<br />

avremo sbagliato e ci in<strong>di</strong>cherà il giusto.<br />

Eravamo in 38 ragazzi-e, è stato stupendo, non immaginavo fosse così, si impara molto a stare<br />

insieme agli altri. Ieri eravamo tutti amici, non mi sembra vero <strong>di</strong> averne così tanti, se penso che fino<br />

a 8 mesi fa non avevo nessuno con cui parlare.<br />

<strong>Il</strong> Padre è un uomo fantastico, quando parla lui <strong>di</strong>ce sempre cose bellissime che ti toccano nel cuore,<br />

ha una umanità incre<strong>di</strong>bile ed è bello perché ti coinvolge in questa sua umanità, non so cosa pensano<br />

le altre persone però a me dà tanto. Ieri ha detto una Messa bellissima, era anche il suo anniversario<br />

per i suoi 47 anni <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>cato e l’ha festeggiato nel modo migliore insieme ai suoi figli che gli<br />

vogliono tanto bene.<br />

Giornata <strong>di</strong> ieri = stupenda<br />

Ciao<br />

Pag. 10


24-2-92<br />

Al mio amico <strong>Paolo</strong> io de<strong>di</strong>co questo pensiero pieno <strong>di</strong> vera sincera amicizia perché,<br />

in<strong>di</strong>pendentemente da quanto la vita possa riservarci in un prossimo futuro; se pure le nostre strade<br />

dovessero <strong>di</strong>vidersi, non abbiano a spezzarsi quei pensieri e quei legami che ci hanno condotto a<br />

creare questa nostra bella amicizia. Pure se più giovane <strong>di</strong> me, ho trovato in te, caro amico quella<br />

voglia <strong>di</strong> cambiare che io in passato non ho osato o potuto fare. A volte mi piacerebbe, come te, <strong>di</strong><br />

avere potuto avere accanto una famiglia, perché la solitu<strong>di</strong>ne, così come il cinismo e l’in<strong>di</strong>fferenza<br />

fanno parte dei mali della vita. Questa tua esperienza rafforzerà maggiormente dentro <strong>di</strong> te la tua<br />

volontà e sarà <strong>di</strong> sprone per un cammino pieno <strong>di</strong> luce, gioie e serenità sul sentiero della vita.<br />

Con stima e amicizia.<br />

Nihal<br />

dal <strong>di</strong> dentro<br />

A che serve<br />

quella voglia <strong>di</strong> <strong>di</strong>re,<br />

<strong>di</strong> fare,<br />

<strong>di</strong> dare,<br />

se gli altri non sanno della forza che hai dentro<br />

e, quando non hai più niente<br />

da fare<br />

quando non hai più niente da <strong>di</strong>re,<br />

lasciati andare...<br />

e pensa...<br />

la tua mente avrà,<br />

così,<br />

modo <strong>di</strong> scoprire<br />

come non sia poi<br />

così <strong>di</strong>fficile<br />

sapere morire<br />

Nihal<br />

Grazie a te, per questa de<strong>di</strong>ca e della amicizia che tu mi dai.<br />

<strong>Paolo</strong><br />

25-2-92<br />

a voi<br />

Ogni tanto qualcuno mi chiede se a me dà fasti<strong>di</strong>o far leggere queste mie parole del <strong>di</strong>ario della<br />

comunità.<br />

A me non dà per niente fasti<strong>di</strong>o perché in voi ho trovato amici con cui <strong>di</strong>videre i miei sentimenti <strong>di</strong><br />

questo periodo che sto passando qui.<br />

E poi, se non le leggete voi che avete un cuore, chi dovrebbe leggerle? Non <strong>di</strong> certo quelle persone<br />

che ho frequentato prima, gente cattiva che pensava solo a far del male.<br />

Solo voi siete in grado <strong>di</strong> leggere e spero capire questi miei sentimenti.<br />

E poi non sono pensieri tanto intimi da non poter fare leggere a voi.<br />

Pag. 11


3-3-92<br />

Sono incominciate le belle giornate, il tempo passa e io mi accorgo sempre <strong>di</strong> più quanto faccia bene<br />

per me stare in comunità. In questo momento c’è molta tranquillità perché siamo solo in 3: io,<br />

Maurizio e Giovanni.<br />

Dovrebbero arrivare altri ragazzi, comunque quando entri in comunità i primi ragazzi che conosci ti<br />

rimangono sempre nel pensiero, come per esempio Carlo, Alessandro, Roberto, Alberto e il povero<br />

Gianni.<br />

In 2 mesi che sono qui ne ho già visti passare 7 <strong>di</strong> ragazzi, quello che ricordo con più affetto è il<br />

Gianni che purtroppo ci ha lasciato, pensieri che almeno 1 volta al giorno ti vengono alla mente.<br />

Comunque la vita continua e la speranza <strong>di</strong> farcela è tanta.<br />

3-3-92<br />

a lei<br />

Ho tanta voglia <strong>di</strong> stare insieme a mia madre, in questo periodo non sta bene, forse domenica vado<br />

ancora a trovarla, io ho bisogno <strong>di</strong> lei e lei ha bisogno <strong>di</strong> me, d’ora in poi non ci sarà più niente che ci<br />

possa tenere separati.<br />

P.<br />

5-3-92<br />

Domani arrivano 2 ragazzi nuovi, era ora, anche perché qui in questo momento mi sento un po’ solo.<br />

Niente <strong>di</strong> male, però la compagnia è molto importante per noi che siamo stati sempre soli.<br />

P.<br />

17-3-92<br />

Sto scrivendo ma non ne ho per niente voglia.<br />

I due ragazzi che sono arrivati vanno bene, però 1 è già andato via, non faceva niente <strong>di</strong> quello che gli<br />

si <strong>di</strong>ceva. Si chiamava Enrico u pisciatore.<br />

L’altro ragazzo che si chiama Carlo Alberto è uno spasso, si è ambientato subito e non crea nessun<br />

problema, anzi ci voleva proprio un compagno <strong>di</strong> stanza così.<br />

Adesso siamo un bel gruppo con Maurizio il Boss, Giovanin Pipetta, io e Carlo.<br />

Si va avanti sperando sempre. In questo momento è arrivata l’Angelina da Roma, perciò adesso è<br />

finita la pacchia! Naturalmente scherzo.<br />

Ciao<br />

Pag. 12


21-3-92<br />

Oggi è iniziata la primavera. E io non mi sento tanto bene sia fisicamente, che moralmente.<br />

Mia madre purtroppo non sta ancora bene, in questo momento vorrei essergli vicino, la penso sempre,<br />

anche se cerco <strong>di</strong> svagarmi, il pensiero mio è sempre lei.<br />

La cosa che mi fa più soffrire è vederla nel letto che sta male e non poterla aiutare, l’unica cosa che<br />

posso fare è pregare per lei sperando che Dio mi ascolti e aiuti tutti noi a superare questo momento<br />

così <strong>di</strong>fficile per la mia famiglia.<br />

L’altro giorno ho parlato col Padre e mi ha assicurato sul mio posto qui in comunità, mi ha detto <strong>di</strong><br />

stare molto vicino a mia madre, e che voi tutti mi siete vicini e che pregate per la mia mamma (siete<br />

delle persone speciali per me).<br />

So che questa prova <strong>di</strong> sofferenza servirà per me! E mi aiuterà ad andare avanti senza fare colpi <strong>di</strong><br />

testa come in passato.<br />

È una motivazione in più per poter <strong>di</strong>ventare il sogno <strong>di</strong> mia madre, un ragazzo bravo, buono e<br />

soprattutto senza quella maledetta droga che ci ha tenuti separati per molto tempo. Io lo devo a lei,<br />

per tutto quello che le ho fatto passare.<br />

Lei vuole solo che io stia bene e io lo stesso.<br />

31-3-92<br />

Sono andato a casa per 2 soli giorni per trovare mia madre che non sta bene. Sto capendo cosa vuol<br />

<strong>di</strong>re veramente voler bene ad una persona.<br />

<strong>Il</strong> mio pensiero fisso è mia madre, penso sempre a lei quando mi curava, mi stava vicino notte e<br />

giorno e mi incoraggiava a fare una vita migliore.<br />

Se adesso sono qui in comunità e vivo, lo devo solo a lei.<br />

È una donna fantastica, ancora adesso quando vado a trovarla si preoccupa che io non rimanga solo,<br />

ha il terrore che io finisca ancora in mezzo a quella roba maledetta.<br />

Prego tanto Dio che mi <strong>di</strong>a la forza <strong>di</strong> superare questi momenti.<br />

Voglio e devo stare bene, perché è sempre stato il sogno <strong>di</strong> mia madre, lo devo fare anche per mio<br />

padre, gli voglio tanto bene, sta soffrendo tanto anche lui. Quando uscirò dalla comunità ritorneremo<br />

a vivere ancora insieme, così ritorneremo ad essere una famiglia, così come voleva mia madre.<br />

2-4-92<br />

Sono qui ad aspettare e sperare... che mia madre non mi lasci solo.<br />

Ogni volta che suona il telefono mi agito, sto soffrendo tanto e nello stesso tempo capisco cosa vuol<br />

<strong>di</strong>re vivere e star sempre bene.<br />

Per fortuna sono qui in comunità, perché altrimenti sarei ancora un tossico.<br />

11-4-92<br />

Sono tornato in comunità, dopo la morte <strong>di</strong> mia madre mi sento un po’ più solo, anche se qui ho<br />

trovato delle persone fantastiche, dentro me è cambiato qualcosa, prima pensavo a mia madre e non<br />

vedevo l’ora <strong>di</strong> andare da lei, adesso invece quando andrò a casa sarà molto <strong>di</strong>verso.<br />

Con la sua morte, è morta anche una parte <strong>di</strong> me, se io sono qua lo devo solo a lei, che mi ha sempre<br />

aiutato a smettere. Io so che mia madre adesso mi seguirà e mi starà vicino per sempre, l’unica<br />

sod<strong>di</strong>sfazione che sono riuscito a dargli è quella <strong>di</strong> aver smesso <strong>di</strong> farmi. Io continuerò sempre <strong>di</strong><br />

cercare <strong>di</strong> stare bene, adesso so che è un periodo brutto, lo faremo passare più velocemente<br />

possibile, e mi sforzerò <strong>di</strong> capire sempre <strong>di</strong> più questa mia nuova vita.<br />

Grazie mamma per avermi dato una nuova vita.<br />

Pag. 13


18-4-92<br />

Sono passati 12 giorni dalla morte <strong>di</strong> mia madre, io sto cercando <strong>di</strong> reagire con tutte le mie forze.<br />

Ogni tanto vado in giar<strong>di</strong>no e incomincio a parlare con mia madre, spero che da lassù mi senta e mi<br />

aiuti come ha sempre fatto quando era viva.<br />

Io mi sento più caricato quando parlo con lei, le faccio sempre sapere che io sto bene e che qui ho<br />

trovato una nuova famiglia.<br />

<strong>Il</strong> giorno del funerale l’Angelina la Elena e Carlo sono venuti a dare l’ultimo saluto a mia madre, a me<br />

questo gesto ha fatto molto piacere; io so che loro mi staranno sempre vicino, ed è per questo che io<br />

gli voglio e gli vorrò sempre bene anche quando io andrò via <strong>di</strong> qui (Cà Nostra).<br />

Adesso arriva Pasqua e la passeremo tutti, o quasi in montagna.<br />

Adesso vi lascio e auguro buona Pasqua a tutti gli amici <strong>di</strong> Cà Nostra.<br />

Ciao<br />

18-4-92<br />

Oggi siamo qui in giar<strong>di</strong>no spaparazzati sotto il sole che ci riscalda, dopo aver mangiato come degli<br />

avvoltoi, è proprio quello che ci vuole.<br />

Stiamo aspettando che incominci il derby, naturalmente solo rossonero.<br />

Risultato finale<br />

Milan 1 Inter 0<br />

Massaro 86’ - derby 213<br />

primavera<br />

Sei tornata, puntuale<br />

come ogni anno, e<br />

come ogni anno<br />

colori la terra,<br />

il primo sole è arrivato<br />

per scaldare i cuori<br />

della gente,<br />

il cielo sempre azzurro,<br />

sta lì, in alto<br />

e sorveglia tutta la terra.<br />

a voi<br />

Cre<strong>di</strong> sempre in quello<br />

che stai facendo,<br />

vedrai che non sarai più solo,<br />

PS. (è quello che sta succedendo a me).<br />

Messaggio<br />

Dobbiamo essere tutti uniti, per vincere tutte le nostre paure, un giorno potremo <strong>di</strong>re anche noi, che<br />

la vita è stupenda.<br />

a lei (mamma)<br />

Mi ascoltava quando parlavo,<br />

mi aiutava quando chiedevo aiuto,<br />

mi stringeva forte a lei quando stavo male,<br />

adesso mi sta guardando dal para<strong>di</strong>so,<br />

la sua anima è dentro me,<br />

e ancora una volta mi sta aiutando<br />

a superare gli ostacoli, <strong>di</strong> questa mia vita.<br />

Pag. 14


Grazie ciao mamma<br />

Ti amerò sempre<br />

preghiera <strong>di</strong> ca’ nostra<br />

Padre Nostro,<br />

tu, che con la tua potenza<br />

entri dentro <strong>di</strong> noi, aiutaci a sconfiggere<br />

il male che vegeta dentro noi.<br />

E donaci la voglia <strong>di</strong> vivere questi giorni,<br />

sempre col sorriso e l’allegria e vedrai,<br />

che noi tutti<br />

non ti deluderemo.<br />

20-4-92<br />

Siamo tutti in montagna, sto passando dei giorni stupen<strong>di</strong>, era tanto che non vivevo così.<br />

La vita sana e bella è quella che a noi ragazzi fa riscoprire quanto siamo fortunati, vorrei far<br />

conoscere questa mia nuova vita a quei ragazzi che purtroppo si fanno ancora, sono sicuro che<br />

qualche ragazzo ci riuscirebbe.<br />

Questa mattina siamo andati in montagna a pie<strong>di</strong>, che sfacchinata, però bella, sono arrivato fino alla<br />

Madonna, lì ho pregato per me, per i miei familiari e per tutte le persone che ci aiutano, per quelle<br />

persone che stanno male e che in questo momento sono impossibilitate a muoversi, una preghiera<br />

particolare l’ho de<strong>di</strong>cata a mia madre, spero tanto che lei mi abbia sentito (ne sono sicuro).<br />

De<strong>di</strong>cata a <strong>Paolo</strong><br />

Quando passi tu, porti allegria, spensieratezza, sprizzi gioia e voglia <strong>di</strong> vivere, che a chiunque passa<br />

la malinconia.<br />

Amor con Amor si paga, e tu sei la conferma.<br />

Duilio<br />

28-4-92<br />

Grazie per la fiducia che mi stai dando, io ogni giorno cresco sempre <strong>di</strong> più, e questo, grazie anche al<br />

tuo aiuto.<br />

Ciao<br />

<strong>Paolo</strong><br />

Oggi mi sento bene, a volte mi viene voglia <strong>di</strong> vedere mia madre, spero che da lassù mi guar<strong>di</strong> e veda<br />

il cambiamento che sto facendo.<br />

PENSIERI E POESIE<br />

DEDICATE A MIO FRATELLO<br />

PAOLO<br />

CON AFFETTO<br />

TITTI<br />

Stanchezza!!<br />

"Tornare a casa stanca<br />

e non aver storie da raccontare<br />

a chi ti aspetta.<br />

Un giorno uguale a ieri<br />

e come ieri già passato.<br />

Sapere che domani sarà così ancora,<br />

senza storie importanti e nuove<br />

Pag. 15


Avere voglia <strong>di</strong> scappare.<br />

per la noia.<br />

Ma rimani, ve<strong>di</strong> altri che ridono,<br />

e tu non fai altro che strisciare.<br />

Si muore un poco anche così".<br />

Titti<br />

Le mie paure<br />

"Ho paura del buio<br />

perché non so cosa nasconde.<br />

Ho paura della solitu<strong>di</strong>ne<br />

perché è così reale,<br />

ho paura della gente<br />

perché non è più sincera.<br />

Ho paura <strong>di</strong> me stessa<br />

perché non so chi sono realmente,<br />

ho paura del futuro<br />

perché non so cosa porterà,<br />

ho paura del presente<br />

perché non mi offre nulla<br />

ho paura della felicità, perché è così rara,<br />

ho paura dell’amicizia<br />

perché non so se esiste veramente<br />

ho scoperto <strong>di</strong> avere paura della vita".<br />

Titti<br />

Ciò che finisce<br />

Gli anni più belli e spensierati<br />

passano così come un libro sfogliato dal vento,<br />

e non puoi far niente per fermarli,<br />

per cambiare ciò che vi è stato scritto:<br />

È la tua vita.<br />

Così passono pure gli anni<br />

più cupi e tristi;<br />

finché il vento un giorno<br />

finirà <strong>di</strong> sfogliare quel libro<br />

e lo chiuderà per sempre,<br />

seguendo la fine della tua vita. Titti<br />

La vita<br />

Nascere, dolce gioia <strong>di</strong> essere,<br />

come un piccolo fiore<br />

curato dalle mani <strong>di</strong> chi lo ama.<br />

Crescere, in luogo pieno d’amore e <strong>di</strong> gioia,<br />

come acqua limpida che sgorga dalla roccia.<br />

Vivere e maturare così,<br />

come un frutto che si stacca dall’albero.<br />

Maturare, fino al punto <strong>di</strong> capire la Vita,<br />

spesso complicata.<br />

Titti<br />

Sola<br />

Pag. 16


Mi guardo intorno e non vedo nessuno.<br />

Sospiro, penso ascolto la musica<br />

per non sentirmi sola.<br />

La solitu<strong>di</strong>ne mi chiude gli occhi.<br />

Vivo in un regno ultraterreno<br />

mi abbandono al linguaggio<br />

<strong>di</strong> una melo<strong>di</strong>osa musica.<br />

Un brivido percorre le vene,<br />

mi sveglio, vorrei gridare:<br />

non lo faccio, nessuno mi capirebbe.<br />

Prendo penna e carta<br />

mi de<strong>di</strong>co ai sogni d’infanzia<br />

scrivo per non impazzire.<br />

La penna corre,<br />

la sento scricchiolare sotto la mano.<br />

Penso:<br />

non sono stata mai felice<br />

e vivo nell’ombra del silenzio.<br />

Titti<br />

La mia vita<br />

Penso e più penso più non capisco,<br />

capisco e soffro:<br />

a volte è come se i momenti, le ore i giorni che mi accingo a vivere, siano già stati consumati da una<br />

persona che non è mai nata, altre è come se la mia vita sia vissuta da un’altra persona e io guardo ciò<br />

che faccio, ma che non avevo intenzione <strong>di</strong> fare.<br />

Impotente, inerme.<br />

Ma verrà il giorno che mi impadronirò della mia vita, ma forse allora, sarà troppo tar<strong>di</strong>.<br />

Titti<br />

A mia mamma<br />

È questa un’ora strana per pensare a te.<br />

Eppure, mentre il silenzio si concretizza,<br />

il ricordo <strong>di</strong> te mi aggre<strong>di</strong>sce.<br />

Di te che sei sempre nella mia mente<br />

e che inesorabilmente<br />

io vedo, sempre più lontana e sfocata<br />

Di te che ancora sei così presente<br />

eppure così assente<br />

Sarà dunque ancora tanto lontana<br />

l’ora della rassegnazione?<br />

Ciao mammina sei sempre nel cuore<br />

Titti<br />

Ti penso sempre<br />

(Titti)<br />

Pag. 17


06-05-92 ore 14.45<br />

La Marica prendeva le forbici e incominciava la sua opera, Carlo Alberto si sedeva, ma non sapeva<br />

ancora a cosa andava incontro, risultato finale: taglio pazzesco, atroce, manco i pazzi, insomma uno<br />

schifo totale.<br />

06-05-92<br />

In questi giorni sono andato a casa, a me sembra che mia madre sia ancora lì ad aspettarmi come<br />

sempre, ogni volta che vado in casa piango molto, e nello stesso tempo mi sento più caricato per<br />

quello che sto facendo per me in comunità.<br />

18-05-92<br />

<strong>Il</strong> tempo sta passando velocemente, e mi accorgo che in questi mesi sono cambiato.<br />

Vorrei tornare a casa e stare vicino a mio padre e a mia madre; qui a Ca’ nostra è bellissimo starci,<br />

ma la famiglia è quella che a me in questo momento manca. Penso sempre a mia madre, è lei che mi dà<br />

la forza <strong>di</strong> fare tutto questo, <strong>di</strong> resistere e <strong>di</strong> non arrabbiarmi quasi mai: ci sono cose che è meglio<br />

che io non veda, altrimenti non sarei più qui, tanto non serve a niente, io comunque sto alle regole, gli<br />

altri facciano quello che vogliono, rispondano come vogliono, io so che ho bisogno <strong>di</strong> questa gente e la<br />

rispetterò sempre.<br />

29-05-92<br />

Ogni tanto penso al passato, a quello che avrei potuto fare se non conoscevo la droga.<br />

Divento nervoso a pensare a quello che ho rinunciato. La vita che sto facendo adesso mi sod<strong>di</strong>sfa<br />

abbastanza, anche se non so ancora bene quello che potrò fare quando uscirò <strong>di</strong> qui, spero che il<br />

Padre mi tenga qui il più a lungo possibile.<br />

Ho ancora dei momenti <strong>di</strong> scoraggiamento che però non influiscono assolutamente sul mio carattere,<br />

cerco sempre <strong>di</strong> reagire subito, perché so che sono pensieri del momento e che passano<br />

velocemente.<br />

Continuo ogni giorno a pensare a mia madre, mi viene un’ansia incre<strong>di</strong>bile, piango senza accorgermene,<br />

mi ricordo ancora il profumo della sua pelle quando era in ospedale.<br />

Appena mi vedeva scoppiava a piangere, sapeva <strong>di</strong> avermi salvato, era sod<strong>di</strong>sfatta <strong>di</strong> se stessa, era<br />

un tipo combattivo, intelligente. Pensava sempre agli altri, tutto quello che aveva lo metteva a<br />

<strong>di</strong>sposizione degli altri.<br />

Mia madre aveva pochi amici ma buoni, perché è sempre stata una persona che <strong>di</strong>ceva le cose come<br />

erano e, soprattutto, le <strong>di</strong>ceva in faccia, è per questo che aveva pochi amici.<br />

02-06-92<br />

Oggi piove e c’è vento forte, giornate come questa mettono addosso un po’ <strong>di</strong> tristezza e io<br />

naturalmente penso a mia madre.<br />

Se potesse essere ancora viva, sarebbe fantastico!<br />

Queste sono le persone a cui mia madre ha voluto affidarmi e che rispettava molto: Angelina, Russo,<br />

Padre, dott. Tosi, Elena, Piero.<br />

Io cercherò <strong>di</strong> rispettarle come faceva mia madre, anche se queste persone non hanno avuto modo <strong>di</strong><br />

conoscerla, mia madre parlava sempre <strong>di</strong> loro e mi <strong>di</strong>ceva <strong>di</strong> ascoltarle per cercare <strong>di</strong> farmi<br />

cambiare.<br />

PS: credo <strong>di</strong> essere cambiato un po’, mi state facendo capire che vale la pena <strong>di</strong> vivere in qualunque<br />

situazione uno si trovi,<br />

Grazie.<br />

A tutti voi.<br />

Pag. 18


6-6-92 ore 21<br />

Ho appena finito <strong>di</strong> ricopiare su un <strong>di</strong>ario come questo, le esperienze che mi sono capitate nel 1991,<br />

le ho scritte così come venivano fuori, così come sto scrivendo questo <strong>di</strong>ario, per far cercar <strong>di</strong><br />

capire, almeno spero, come sono fatto dentro e fuori.<br />

Ciao<br />

Ore 16.35 martedì 09-06-92<br />

Era un po’ <strong>di</strong> tempo che volevo parlare con il Padre, oggi l’ho fatto, dovevo <strong>di</strong>rgli alcune cose che ho<br />

fatto da quando sono arrivato a Ca’ nostra.<br />

Mi sono liberato <strong>di</strong> certi pensieri e adesso ricomincio ancora ad andare avanti per la mia strada<br />

cercando <strong>di</strong> saltare gli ostacoli che si presenteranno davanti a me.<br />

Ogni volta che vado a parlare col Padre, mi fa capire tante cose, una <strong>di</strong> queste è quella <strong>di</strong> cercar <strong>di</strong><br />

vivere questa vita il più serenamente possibile e onestamente.<br />

D’ora in poi io starò attento a come vivrò e cercherò sempre <strong>di</strong> migliorare, cercando <strong>di</strong> essere<br />

costante, come qualcuno mi ha già detto che non sono. A me fa molto piacere che mi si <strong>di</strong>cano certe<br />

cose, altrimenti come faccio a migliorare vedendo solo quello che voglio io (grazie Elena).<br />

Ieri purtroppo è morta la mamma <strong>di</strong> Jole, la <strong>di</strong>rettrice <strong>di</strong> Mesero, a me <strong>di</strong>spiace moltissimo anche<br />

perché ho perso mia madre da 2 mesi e so cosa vuol <strong>di</strong>re perdere la mamma così improvvisamente,<br />

non hai neanche il tempo <strong>di</strong> piangere, che i ricor<strong>di</strong> <strong>di</strong> quando era viva ti vengono alla mente.<br />

Comunque io sto ancora piangendo adesso, è una cosa che ti viene spontanea, il piangere e il pregare<br />

Dio!?: ti dà una sensazione che non sei solo, ma che da lassù ti guarda e ti dà l’ennesima forza per<br />

superare anche il dolore.<br />

Adesso scrivo una frase del libro che sto leggendo e che io in particolare sento molto e credo molto,<br />

il libro è: Dialoghi d’amore dal cielo alla terra.<br />

Riassunto: Beatrice spiega a sua madre che lei non è morta, ma che ha iniziato una nuova vita e che<br />

adesso sta veramente bene. Dicendo così incoraggiava la madre a non <strong>di</strong>sperarsi per la sua<br />

scomparsa e a credere sempre nella vita.<br />

Questa è la riprova che Dio non ci abbandona mai!<br />

E che ci dà sempre più forza.<br />

10-06-92 Mercoledì ore 15.30<br />

Ieri non mi sono sentito bene, oggi va un po’ meglio anche perché sto prendendo la Tachipirina che mi<br />

fa passare questa febbre ossea che mi fa sentire tutto indolenzito.<br />

Anche il tempo, che in questo momento non è bello, ti butta giù <strong>di</strong> morale e questo non va bene; oggi<br />

non ho voglia <strong>di</strong> scrivere perciò vi saluto. Ciao.<br />

12-06-92<br />

Ciao, mamma ti scrivo per farti sapere che io sto bene, ti penso sempre, mi manchi tanto, vorrei che<br />

tu mi vedessi, che mi abbracciassi come quando eri in vita, io sto eseguendo tutto quello che mi<br />

<strong>di</strong>cevi <strong>di</strong> fare, per il mio bene; sento che sta cambiando qualche cosa dentro <strong>di</strong> me.<br />

Ti ringrazio per questa vita nuova che tu mi hai voluto dare, ti sei sacrificata per me, sempre. Ora<br />

voglio solo che tu mi stia accanto e mi gui<strong>di</strong> come hai sempre cercato <strong>di</strong> fare, ma io non ti ho mai<br />

voluto ascoltare.<br />

Adesso ti lascio<br />

ciao.<br />

Pag. 19


25-06-92<br />

Sono qui in giar<strong>di</strong>no con Gioanin Pipetta e Cicciuzzù Beddu, sono contento <strong>di</strong> avere degli amici come<br />

loro, non mi sarei mai immaginato una vita in comunità così bella. Averlo saputo prima!!<br />

28-06-92<br />

Sono qui sdraiato nel letto sto facendo le flebo, non mi sento bene, ho paura!!<br />

So che è stupido, però è così!!<br />

L’estate è arrivata, il sole quello vero ancora no; appena starò bene andrò a casa 2 giorni, ho bisogno<br />

<strong>di</strong> andare a trovare mia madre e farmi dare energia nuova, è quello che succede ogni volta che vado a<br />

trovarla, mi dà la forza <strong>di</strong> andare avanti in questa mia nuova vita.<br />

29-06-92<br />

Ciao <strong>Paolo</strong>,<br />

durante la notte ho letto qualche papiro del tuo <strong>di</strong>ario; mi hai chiesto <strong>di</strong> scrivere un pensierino per<br />

te.<br />

Io non annovero tra le mie doti quella <strong>di</strong> scrittore (povera penna!), voglio però esternarti più che una<br />

sensazione, una profonda certezza, che tu stesso mi hai trasmesso: che il buon Dio in te sta<br />

operando un suo capolavoro.<br />

Quest’impegno ti onora ed è <strong>di</strong> sprone a me che fisicamente ti sono quasi sempre vicino, ti ringrazio<br />

d’avermi fatto conoscere quest’aspetto della tua vita e <strong>di</strong> avermi dato la possibilità <strong>di</strong> parlare con te<br />

<strong>di</strong> queste cose, mi ha fatto tanto bene.<br />

Sì hai proprio ragione, questa non può essere che opera <strong>di</strong> Dio, e tua mamma ti sta conducendo per<br />

mano, non puoi sbagliare se in futuro incontrerai delle <strong>di</strong>fficoltà, sei abbastanza preparato per<br />

affrontarle.<br />

Dalla tua parte hai l’aiuto <strong>di</strong> Dio, il sacrificio <strong>di</strong> tua mamma, tanti amici.<br />

Lascia che anch’io faccia parte <strong>di</strong> questo gruppo che ti vuole veramente bene. Ciao<br />

Pasquale<br />

06-07-92<br />

Sono sempre qui, sto aspettando un miglioramento che non vuole arrivare. Ho già perso parecchi chili<br />

e sono molto giù <strong>di</strong> morale, domani andrò a fare un controllo, speriamo in bene.<br />

Mi sto accorgendo sempre più <strong>di</strong> essere <strong>di</strong>sarmato nei confronti della malattia: siamo io e lei da soli<br />

uno contro l’altro non ci sono altre persone che possono aiutarmi, io so che qui a Ca’ Nostra ho<br />

trovato delle persone che mi vogliono bene, però io mi sento sempre solo davanti a questa mia<br />

con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> vita. L’unica cosa che posso fare è pregare la Madonna, mi rimetto al suo volere, se<br />

questo è un modo per ritornare da mia madre allora sono contento, felicissimo <strong>di</strong> andare (spero!) in<br />

para<strong>di</strong>so, dove c’è mia madre che forse mi sta chiamando, per farmi vivere con lei un’altra vita, penso<br />

la più bella, perché più vicino al Signore anzi con il Signore, l’unico Dio a cui bisogna credere.<br />

Pag. 20


16-07-92<br />

soli<br />

Solo, in questa mia guerra assurda.<br />

Impotente, davanti alle cose che verranno.<br />

Vivo, grazie alla forza che mia madre e Dio mi danno.<br />

In questi giorni sono un po’ giù <strong>di</strong> morale e molto fisicamente, non ho tanta voglia <strong>di</strong> scrivere però lo<br />

faccio.<br />

È un po’ <strong>di</strong> tempo che vado a parlare con il Padre e ogni volta mi trasmette la sua speranza nella vita;<br />

un po’ oggi, un po’ domani sento che lui mi sta cambiando. Grazie Padre per avermi de<strong>di</strong>cato il suo<br />

prezioso tempo, vedrà che comunque con me non avrà parlato invano.<br />

Io faccio mio tutto quello che lei Padre mi insegna, la prendo alla lettera e come esempio! Sono<br />

sicuro che mi troverò benissimo quando uscirò da Ca’ Nostra.<br />

Grazie Padre!<br />

<strong>Paolo</strong><br />

Fondamentali per costruire:<br />

non è più tempo <strong>di</strong> guardare in<strong>di</strong>etro,<br />

è tempo <strong>di</strong> guardare avanti e costruire.<br />

"Io vi spingo all’amore per avere l’amore".<br />

27-07-92<br />

<strong>Il</strong> tempo passa via veloce in questi giorni in cui sto male, sono un po’ confuso non so come reagire, la<br />

paura mi ha preso un po’ dentro, sono <strong>di</strong>magrito molto, non riesco a mangiare e se mangio dopo<br />

rimetto.<br />

In questo momento mi affido alle cure dei dottori che sono molto bravi e alle infermiere che mi<br />

aiutano durante il giorno, grazie per l’aiuto. Mi fate sentire meno solo.<br />

L’altro giorno sono andato al Santuario <strong>di</strong> Rho che è de<strong>di</strong>cato alla Madonna Immacolata, sono andato<br />

con il Piero e abbiamo pregato insieme. <strong>Il</strong> Signore <strong>di</strong>ce che se si prega in due la tua preghiera viene<br />

esau<strong>di</strong>ta.<br />

Io in particolare ho pregato per tutti voi, perché vi <strong>di</strong>a sempre la forza <strong>di</strong> aiutare i ragazzi che come<br />

me hanno sofferto e stanno soffrendo, voi con il vostro amore e la vostra bontà ci aiutate a soffrire<br />

<strong>di</strong> meno.<br />

Che Dio vi illumini sempre e vi protegga dal male, che è sempre lì pronto ad approfittare dei momenti<br />

negativi della vita.<br />

Io pregherò sempre per voi, sarete sempre nel mio cuore. Ciao<br />

<strong>Paolo</strong><br />

3-8-92<br />

Ieri sono venuti a trovarmi i miei familiari, ho passato una bella domenica, poi sono arrivati anche i<br />

ragazzi <strong>di</strong> Mesero e allora la famiglia si è allargata.<br />

Forse venerdì vado a casa <strong>di</strong> mio fratello, mi ha promesso che farà gli gnocchi <strong>di</strong> patate, visto che è<br />

il mio piatto preferito.<br />

Mia sorella invece mi sta comprando un casino <strong>di</strong> roba per vestirmi, comunque, a parte queste cose<br />

materiali, ho ritrovato veramente la mia famiglia, mi <strong>di</strong>mostrano ogni giorno che mi sono veramente<br />

vicini in questo momento così bruttissimo per me.<br />

Devo fare un ringraziamento al Padre e all’Angelina per aver accettato <strong>di</strong> fare entrare in casa mia<br />

sorella; in questo momento è lei che mi sta facendo da mamma e io le voglio tanto bene, guai a chi me<br />

la tocca, grazie per aver capito la nostra situazione.<br />

Ciao<br />

Pag. 21


29-8-92<br />

Oggi sono tornato a casa dopo tanto tempo, sono molto contento perché sono venuto a trovare mia<br />

madre. Purtroppo stamattina ho avuto una <strong>di</strong>scussione con un ragazzo nuovo, io ho esagerato nel<br />

prendermela, però io certi appellativi non li sopporto (tipo coglione) come mi ha chiamato. Forse<br />

corro il rischio che mi sbattano fuori, ripeto io ho esagerato, però anche se pagherò <strong>di</strong> persona non<br />

mi lascerò andare giù, lo giuro.<br />

Tutto questo casino è successo solo perché ero un po’ più allegro del solito e non ho detto niente <strong>di</strong><br />

offensivo da dovermi chiamare con quell’appellativo. Chiedo umilmente scusa a tutti quelli che erano<br />

presenti e in particolare alla Elena che in questi mesi <strong>di</strong> sofferenza mi è stata molto vicina e mi<br />

spronava a reagire.<br />

Io purtroppo ho avuto dei brutti pensieri in questi mesi, ad<strong>di</strong>rittura pensavo al suici<strong>di</strong>o talmente mi<br />

fa paura questa malattia che ho contratto. Comunque lunedì vedremo che fine farò, parlerò con<br />

l’Angela e col Padre, chiederò scusa e chiederò se mi danno un’altra possibilità <strong>di</strong> restare a Ca’<br />

Nostra altrimenti mi curerò a casa e cercherò <strong>di</strong> farcela da solo, visto che mia madre ormai non può<br />

più aiutarmi, può solo pregare per me. (Mi manca tantissimo).<br />

01-09-92<br />

Primo giorno <strong>di</strong> settembre, molto sole e tanto vento, l’estate ormai è quasi finita, io mi ritrovo<br />

ancora in comunità dopo il casino che avevo combinato per colpa <strong>di</strong> un altro ragazzo. Ero rimasto a<br />

casa 2 giorni come per castigo. Ho pensato molto in questi giorni e sono sempre più convinto che la<br />

mia nuova famiglia è qui a Ca’ Nostra: la lezione che mi avete dato mi è servita, mi ha fatto capire<br />

quanto sia importante per me conoscere gente come voi (amici veri).<br />

Sono le ore 23.00 sto andando a letto, questa sera voglio <strong>di</strong>re una preghiera particolare de<strong>di</strong>cata a<br />

voi con tutto il mio cuore, scusatemi ancora, non succederà più.<br />

Ciao<br />

Pag. 22


04-09-92 ore 9.50<br />

ode al giorno felice<br />

Questa volta lasciami<br />

essere felice<br />

non è successo nulla a nessuno,<br />

non sono in nessun luogo,<br />

semplicemente<br />

sono felice<br />

nei quattro angoli<br />

del cuore, camminando,<br />

dormendo o scrivendo.<br />

Che posso farci, sono felice,<br />

sono più innumerabile<br />

dell’erba nelle praterie,<br />

sento la pelle<br />

come un albero rugoso,<br />

<strong>di</strong> sotto l’acqua,<br />

sopra gli uccelli,<br />

il mare come un anelo<br />

intorno a me,<br />

fatta <strong>di</strong> pane e pietra la terra<br />

L’aria canta come una chitarra...<br />

Oggi lasciatemi da solo<br />

essere felice,<br />

con tutti o senza tutti,<br />

essere felice<br />

con l’erba<br />

e la sabbia,<br />

essere felice<br />

con l’aria e con la terra,<br />

essere felice...<br />

Pablo Neruda<br />

06-09-92<br />

Questa notte ho dormito poco, pensavo sempre a mia madre che oggi ha fatto 5 mesi dalla sua<br />

morte. Una mancanza che a me fa soffrire molto; non c’è giorno che non la pensi e preghi per lei; il<br />

risultato è sempre quello (piango come un bambino), sarò stupido ma è così, forse perché le sono<br />

stato vicino la notte che è morta, allora questa esperienza mi ha toccato fortemente; l’ho vista<br />

soffrire e questa cosa non so se mi ha fatto bene o male, resta il fatto che io me la ricordo così,<br />

soffrendo.<br />

ciao mamma<br />

Mamma ti voglio bene, non scorderò mai quello che hai fatto per me, mi hai ridato una nuova vita.<br />

Io so che il Signore ti ha riservato un posto accanto a lui, insieme mi darete la forza e la serenità <strong>di</strong><br />

continuare a sperare e <strong>di</strong> non avere più certi pensieri brutti che in questi mesi <strong>di</strong> sofferenza mi<br />

hanno turbato molto.<br />

Ciao mamma ti penso sempre, mi raccomando stammi vicino se puoi, io prego sempre per te.<br />

Ti voglio bene mi manchi tanto<br />

il tuo <strong>Paolo</strong><br />

Pag. 23


07-09-92<br />

È passata una settimana dal mio rientro in comunità, mi sento abbastanza bene. Ho chiarito tutto<br />

con l’Angela, e d’ora in poi cercherò <strong>di</strong> rigare <strong>di</strong>ritto; per fortuna che ho trovato persone con cui non<br />

è <strong>di</strong>fficile spiegarsi.<br />

Adesso comunque bisogna guardare avanti e continuare il mio cammino.<br />

Questa mattina a Messa il Padre ha ricordato mia madre; quando ha pronunciato il nome Elvira a<br />

momenti svenivo, comunque è stato bello ricordarla.<br />

08-09-92<br />

Messaggi<br />

"La fede aiuta a vivere e vi mostra tutto l’amore <strong>di</strong> Dio".<br />

"La salvezza dell’anima sta nel suo cammino <strong>di</strong> fede".<br />

"La luce <strong>di</strong> Dio è luce per l’anima".<br />

"Innalzatevi sempre più verso il cielo, troverete la pace e la gioia vera della vita".<br />

08-09-92<br />

"L’oscurità della vita nasce dalla cecità dell’anima".<br />

"OMNIA IN OMNIBUS" (Dio è tutto in tutti).<br />

"Ogni luce che risplende in voi è luce <strong>di</strong>vina".<br />

I felici <strong>di</strong> Dio non devono essere pianti, ma amati ancora <strong>di</strong> più e ancora meglio. Nessuno muore,<br />

nessuno scompare, siete voi che non vedete.<br />

Gli angeli <strong>di</strong> Dio.<br />

08-09-92<br />

poesia<br />

Sei della terra un fiore,<br />

sei della terra il palpito,<br />

sei della terra fiaccola d’amore,<br />

sei della terra anelito dolce<br />

dell’animo mio,<br />

sei piccola, tenera, splen<strong>di</strong>da,<br />

sei la mamma dolce mia.<br />

09-09-92<br />

Oggi sono 9 mesi che sono in comunità, il tempo è volato e sono successe tante cose che già sapete e<br />

che a me stanno facendo ancora soffrire tanto.<br />

Oggi è una giornata grigia, come quando sono arrivato a Ca’ Nostra. Ricordo che mia madre non<br />

credeva ai suoi occhi quando siamo entrati in casa, mi ripeteva che era stupenda, fatta apposta per<br />

me, ed è vero.<br />

Pag. 24


09-09-92<br />

Sento <strong>di</strong> essere cambiato non sono più il <strong>Paolo</strong> <strong>di</strong> qualche mese fa, il fatto che sono stato molto male,<br />

mi ha scosso e adesso ho paura <strong>di</strong> morire.<br />

Voi mi avete detto che in questi mesi mi sono comportato male, ebbene se l’ho fatto non me ne sono<br />

reso conto; avevo pensieri strani in testa, non capivo più niente, ero confuso, sapevo solo pregare e<br />

sperare <strong>di</strong> guarire, però mi avete fatto capire che stavo sbagliando. Adesso sto reagendo<br />

fisicamente e moralmente e le cose vanno meglio, vi chiedo solo <strong>di</strong> aiutarmi a star bene per farmi<br />

ritornare il <strong>Paolo</strong> <strong>di</strong> qualche mese fa.<br />

Vi chiedo per l’ennesima volta scusa.<br />

Grazie a tutti.<br />

11-09-92<br />

2 settimane sono passate dall’arrivo del mio amico d’infanzia Franco. Per adesso si sta ambientando<br />

bene, non sta tanto bene però con l’aiuto <strong>di</strong> Dio ce la farà. Oggi stiamo un po’ meglio tutti e due, ma<br />

la situazione è quella che è, un giorno stai bene, <strong>di</strong>eci giorni stai male, comunque an<strong>di</strong>amo avanti<br />

finché è possibile, sperando sempre nella nostra guarigione.<br />

11-09-92<br />

Ieri ho fatto la gastroscopia, la 2ª, per controllare cosa può essere che mi fa vomitare; spero in un<br />

esito buono, almeno mi daranno la terapia adeguata.<br />

Oggi sono tutto intontito per via del Valium <strong>di</strong> ieri e l’Halcion per dormire, poi ho un mal <strong>di</strong> gola<br />

incre<strong>di</strong>bile.<br />

Sono questi i momenti che mi buttano giù <strong>di</strong> morale, questi alti e bassi del mio fisico, che poi incidono<br />

sulla mia psiche.<br />

11-09-92<br />

È tanto tempo che non mi confesso, oggi chiederò alla Elena se mi accompagna in chiesa, ne sento<br />

proprio il bisogno urgente.<br />

Non che abbia fatto qualche cosa <strong>di</strong> male, però ho bisogno <strong>di</strong> farlo per riprendere certi <strong>di</strong>scorsi che<br />

il nostro caro Padre ha iniziato con me. Persone come il Padre dovrebbero nascerne ogni giorno,<br />

pensa solo a far del bene agli altri.<br />

Grazie Padre.<br />

11-09-92<br />

poesia<br />

Pensare<br />

gioire<br />

sperare<br />

la pace e l’amore del Signore sono con te e ti accompagnano in questo tratto della tua esistenza<br />

faticosa ma carica <strong>di</strong> tanta speranza. Anch’io sono con te.<br />

Piero<br />

Pag. 25


Conclusione<br />

<strong>Il</strong> <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> <strong>Paolo</strong> si ferma qui interrotto dal ricovero in ospedale.<br />

Speranze e delusioni si sono alternate nei giorni che si sono susseguiti e ci hanno fatto soffrire non poco.<br />

Personalmente è stata la conferma <strong>di</strong> quanto avevo in altre occasioni sperimentato. Più si ama, più si<br />

soffre.<br />

<strong>Paolo</strong> sa che ci manca tanto ma lo sentiamo anche vicino.<br />

Pag. 26<br />

Angelina Tomasoni<br />

(Responsabile Comunità Ca’ Nostra -<br />

Cornaredo)<br />

Caro <strong>Paolo</strong>,<br />

ti scrivo anch’io una lettera, meglio, qualche riga per <strong>di</strong>rti che ho letto il tuo <strong>di</strong>ario. Ci hai lasciato un bel<br />

ricordo, perché le cose che <strong>di</strong>ci, i pensieri che esprimi sono "tutti fantastici". (= meravigliosi = è l’aggettivo<br />

che ti esce più spesso dalla penna...!).<br />

Non so se la Comunità e le persone che la sostengono, (specialmente il sottoscritto), sono veramente<br />

"fantastici" come tu <strong>di</strong>ci.<br />

Accontentati <strong>di</strong> pensare che hanno invocato e invocano dal Signore e dalla Madonna la volontà <strong>di</strong> amarvi<br />

proprio tanto. Poi l’uomo non è mai perfetto e tu sai cosa devi fare per aiutarci in merito.<br />

Quando ti guardavo e guardo i tuoi compagni, penso, con una punta <strong>di</strong> invi<strong>di</strong>a, al bene <strong>di</strong> cui siete<br />

gratificati dal Padre Celeste.<br />

Sai, i genitori terreni vogliono bene a tutti i loro figli, ma hanno un amore e una de<strong>di</strong>zione più profonda per<br />

il figlio, che essendo inciampato in qualche guaio, ora si trova ammalato o più debole degli altri fratelli.<br />

<strong>Il</strong> Signore non è <strong>di</strong>verso dai padri terreni, è il loro modello.<br />

"Uno solo è il Padre, Colui che è nel cielo".<br />

Senti, <strong>Paolo</strong>, adesso non stare a poltrire in Para<strong>di</strong>so, tu sai che noi ti vogliamo sempre tanto bene, ma se<br />

vuoi che quando arriveremo anche noi in Para<strong>di</strong>so non abbiamo a tirarti le orecchie, mettiti sotto e fa che<br />

in un modo o nell’altro il Signore e la Madonna portino in Para<strong>di</strong>so tutti noi.<br />

Facci poi sentire in modo tangibile la tua presenza così che possiamo svolgere con maggior impegno e<br />

con più entusiasmo la nostra "vocazione all’AMORE".<br />

Grazie <strong>Paolo</strong>, sei proprio un ragazzo "fantastico".<br />

P. Mario Lupano


Appen<strong>di</strong>ce<br />

Altre testimonianze <strong>di</strong> ragazzi della Comunità<br />

Ciao Angelina, sì sono proprio io, Nino. Quel tipo un po’ particolare che ti ha fatto tanto dannare.<br />

Quelle che vi scrivo sono profonde scuse: non avrei dovuto fare tutto quel macello, ma ve<strong>di</strong>, la colpa<br />

non è neanche tutta mia, sono sempre stato un viziato abituato a fare tutto ciò che voglio, possibile<br />

o no. Se volevo qualcosa, qualsiasi cosa, volere o volare alla fine la ottenevo, anche se fossi dovuto<br />

andare a rubare. Dio sa quante volte ho pagato la mia schiettezza, quel mio modo <strong>di</strong> affrontare le<br />

situazioni <strong>di</strong> petto senza valutare bene chi mi è <strong>di</strong> fronte.<br />

Io ho contestato in più <strong>di</strong> una occasione e mi arrabbiavo come un dannato quando mi contrad<strong>di</strong>cevi.<br />

Voglio solo <strong>di</strong>rti che non volevo fare il sapientone, ma scusarmi tanto; io ero a più vivo contatto con i<br />

ragazzi e loro, per quanto ne so, stavano cominciando ad affezionarsi almeno quanto mi ci ero<br />

affezionato io, forse troppo. Non hai idea <strong>di</strong> quanto soffrissi a vedere il Beppe in carrozzella, così<br />

vivo e simpatico nello spirito. E Raul, che aveva la testa, ma non ho mai visto uno scheletro più<br />

scheletro e quando morì non sai che <strong>di</strong>spiacere. Franco, non oso chiedere <strong>di</strong> lui, ho paura della<br />

risposta perché l’ultima volta che lo vi<strong>di</strong> steso sul lettino dell’ambulanza, non ti <strong>di</strong>co cosa provai, e<br />

Cosimo, ero ancora in astinenza quando vi<strong>di</strong> la prima volta le sue piaghe, lì pensai: Dio non essere così<br />

duro con lui "ucci<strong>di</strong>lo". Troppo l’impatto, in effetti non mi aspettavo una realtà così cruda, così<br />

crudele. Mi ha toccato dentro, mi ha ferito e ne porterò sempre dentro le ferite, l’idea <strong>di</strong> ritrovarmi<br />

in quello stato mi ha inasprito. Penso a tutto questo almeno una volta al giorno e cre<strong>di</strong>mi, sono<br />

sincero, lo sai che non <strong>di</strong>co bugie neanche quando scherzo: ne sappiamo qualcosa entrambi.<br />

Ti chiedo scusa per aver alzato la voce, per essere stato così duro. Ho molto da imparare da persone<br />

come te che riescono a convivere quoti<strong>di</strong>anamente con una realtà così dura, ho visto che anche tu ti<br />

affezioni ai ragazzi. Ti ho visto fare carezze a Luciano davanti a tutti con espressione <strong>di</strong> una vera e<br />

propria madre, però ti ho anche visto <strong>di</strong>spettosa. Ricordo la birra a tavola, senza che si mangiasse la<br />

pizza che avevo preparato. Sono stati tutti equivoci, equivoci veri e propri, come quella volta che<br />

sono uscito, cuffie in testa, a farmi un giro per il paese. Ero in crisi per la mia fidanzata ed ho<br />

pensato molto a lei, ma giuro non le telefonai: davvero.<br />

Ora non posso perché sono agli arresti a... Non credo <strong>di</strong> doverci stare molto, o forse sì, non so, ma<br />

vorrei riprovare a fare quel benedetto volontariato e vorrei farlo proprio lì da te dove per necessità<br />

la <strong>di</strong>sponibilità deve essere ottimale. Cerca <strong>di</strong> capire, per me è stato duro trovarmi in quella<br />

situazione, ma se domani dovrò essere così anch’io voglio contare sull’aiuto <strong>di</strong> gente stupenda come i<br />

tuoi volontari (a proposito, ti prego, salutameli tutti e <strong>di</strong>gli che la mia ammirazione e il <strong>di</strong>scorso che<br />

feci per il mio compleanno è valido, godono della mia profonda stima).<br />

Vorrei il tuo perdono anche per <strong>di</strong>mostrare a me stesso che devo assolutamente imparare ad<br />

abbassare la testa e non tirarla su come il gallo.<br />

Concludo col <strong>di</strong>rti che giuro su Dio <strong>di</strong> aver sempre pensato <strong>di</strong> agire in bene e non per mettervi a<br />

soqquadro la comunità, altrimenti non avrei provato a farti il giar<strong>di</strong>no, il campo <strong>di</strong> bocce e l’orto (a<br />

proposito, sono venuti i pomodori?).<br />

Sull’uscio, prima <strong>di</strong> andarmene mi <strong>di</strong>cesti: vai, sbriga tutte le tue cose e poi ne parliamo. Io sono<br />

uscito, ho sbrigato molte <strong>di</strong> quelle cose, quasi tutte; ora sono agli arresti e non posso, quando esco<br />

però vorrei venirti a trovare. Scrivimi ti prego e <strong>di</strong>mmi cosa ne pensi, l’in<strong>di</strong>rizzo è sul retro della<br />

busta. Saluto affettuosamente tutti, da Pina, Ettorino (gran bravo ragazzo, lui sì che è una forza), il<br />

Padre, insomma tutti, proprio tutti e con un "FORZA e CORAGGIO" tutti gli UTENTI.<br />

Scrivetemi e <strong>di</strong>temi quanto peste sono stato.<br />

Nino<br />

Pag. 27


Libero<br />

LA DROGA mi ha chiuso gli occhi,<br />

L’EGOISMO mi ha chiuso il cuore,<br />

L’INDIFFERENZA mi ha chiuso la mente.<br />

Dentro <strong>di</strong> me ho costruito una fortezza... senza porte,<br />

senza finestre, senza una via d’uscita:<br />

perché HO PAURA <strong>di</strong> guardare la realtà,<br />

PAURA <strong>di</strong> amare per non soffrire,<br />

PAURA <strong>di</strong> esternare i miei sentimenti per non piangere.<br />

Ma oggi per te "AMICO MIO" ho buttato giù queste vecchie mura:<br />

Apro gli occhi, la luce mi acceca. È tutto così bello,<br />

è tutto così strano, ma non è un sogno:<br />

SONO LIBERO!!! LIBERO <strong>di</strong> amare<br />

LIBERO <strong>di</strong> gridare che ti voglio bene!<br />

Tutto questo è realtà<br />

tutto questo è vivere:<br />

ed IO VOGLIO VIVERE PER TE "AMICO MIO".<br />

Personalmente vi ringrazio per l’aiuto che date a tutti noi,<br />

siamo brutta gente è vero, ma siamo molto simpatici.<br />

Con affetto.<br />

Pag. 28<br />

Ettore ’96<br />

Manuel

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