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VARRoNE E MARzIANo CAPELLA<br />

La misura varroniana dell’intera costa pontica è identica nei due autori (2150 miglia) e<br />

Marziano usa le stesse parole di Plinio se non fosse per l’espressione ut Varro quoque non<br />

reticet, cui corrisponde in Plinio ut auctor est Varro et fere ueteres. Marziano compie qui due<br />

interventi di un certo interesse: sopprime ueteres, ma aggiunge quoque, il segno di un originario<br />

accordo delle fonti sulla misura (fere), che, nella finzione letteraria del racconto (tutta<br />

l’esposizione è opera dell’ars Geometria) rivela che già Varrone aveva riferito il dato esposto<br />

dalla Disciplina. La eliminazione di ueteres si traduce in un omaggio al Reatino, un<br />

omaggio voluto e cercato, come rivela anche la soppressione delle misure e dei nomi di altri<br />

geografi (Cornelio Nepote, Artemidoro, Agrippa, Muciano).<br />

Allo stesso modo Marziano tralascia, per la costa europea del Ponto, le due misure che<br />

Plinio attribuisce ad alii... alii: con un’operazione non diversa dalla precedente, ricorda<br />

soltanto il dato di Varrone, ma solo quello complessivo, ignorando i parziali varroniani,<br />

scrupolosamente riferiti da Plinio. La misura varroniana della costa europea tramandata<br />

dalla tradizione del De nuptiis (6337 miglia e mezzo), non ha però senso rispetto alla<br />

misura varroniana dell’intera costa (2150 miglia), concordemente riferita sia dalla tradizione<br />

di Plinio che di Marziano. Il valore della misura della costa europea nella tradizione<br />

del De nuptiis è chiaramente l’esito di una corruttela: alla cifra reale, riferita da Plinio<br />

(|XIII| XXXVII D) e confermata dalla somma delle misure parziali di Varrone, è stato<br />

premesso il segno «L». L’interferenza forse della lettera finale della parola precedente o<br />

del tratto verticale del segno moltiplicatore per centomila ha alterato la cifra, probabilmente<br />

in uno stadio alto della tradizione, dal momento che nei codd. di Marziano, nella<br />

maggioranza dei casi, i numeri sono espressi in lettere 14 . La conclusione che qui ha rilievo<br />

è che la cifra anomala di Marziano presuppone quella corretta di Plinio. Ne consegue<br />

che anche per questo secondo passo varroniano la fonte è la Naturalis historia di Plinio<br />

e non un’opera di Varrone 15 .<br />

14 Sallmann 1971, 258 pensa a una correzione di Marziano stesso o di un copista, che avrebbero<br />

confuso la lunghezza della costa europea del Ponto con la lunghezza dell’Europa. È difficile pensare a<br />

un errore di comprensione da parte di Marziano, anzitutto perché una qualunque misura dell’Europa è<br />

completamente fuori luogo in questo contesto; in secondo luogo un errore vero e proprio (con correzione<br />

autonoma, non suffragata da fonti o dati) appare inspiegabile: nelle due proposizioni che costituiscono<br />

il breve periodo esaminato (VI 662), Marziano affermerebbe, nella prima, che l’intera costa<br />

del Ponto misura 2150 miglia; nella seconda, che la costa europea del Ponto (poco più della metà complessiva)<br />

misura 6337 miglia. Se si riconoscono a Marziano capacità logiche e si pensa a una corruttela<br />

della tradizione, allora nel testo del De nuptiis andrà restituita la cifra corretta. Questa corruttela non<br />

è diversa da quella verificatasi in Plinio (nat. IV 77 uiciens semel ) per dittografia e sanata da Jahn<br />

proprio sulla scorta di Marziano (VI 662 uicies semel quinquaginta).<br />

15 Già Rischl 1877, 388 aveva indicato l’origine pliniana delle due citazioni varroniane.<br />

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