Inizio - OpenstarTs
Inizio - OpenstarTs
Inizio - OpenstarTs
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
GLI SCANDALOSI ANTIPODI DI MARzIANO CAPELLA<br />
degli anteci, vale a dire gli anteci stessi, ma sarebbe una stramberia linguistica priva di riscontri,<br />
che riferiamo solo per scrupolo, e per di più errata nella sostanza, perché in realtà gli anteci<br />
possono vedere il polo sud. Oppure bisogna supporre che soli suspiciunt si riferisca agli anteci,<br />
variando con un violento anacoluto il precedente soggetto antipodes sui: così gli anteci<br />
sarebbero i soli a vedere il polo sud, affermazione oltretutto non vera perché, come abbiamo<br />
visto, entrambe le zone abitabili della fascia temperata australe possono scorgere il polo sud.<br />
Per il lettore è netta l’impressione di essere entrato nel cuore del ‘pasticcio’ di Marziano,<br />
che è anche il cuore del problema stesso. Se guardiamo infatti alla tradizione manoscritta del<br />
De nuptiis qualcosa si chiarisce: una parte non trascurabile dei codici 22 non tramanda antipodibus<br />
suis ma antipodibus nostris. In verità a prima vista, secondo la valenza tradizionale del<br />
termine antipodes, questi codici sembrano complicare ulteriormente l’esposizione di Marziano:<br />
con antipodibus nostris (cioè antipodi rispetto a noi) si indicano solitamente abitanti della<br />
zona temperata australe, che quindi possono vedere il polo sud, mentre il contesto lo esclude<br />
esplicitamente (penitus ignoratum). Questa lezione, pur abbondantemente tràdita, non pare<br />
dunque avere senso. E quindi a maggior ragione inspiegabile. Eppure non la possiamo liquidare<br />
sbrigativamente se osserviamo che nello stesso periodo ricorreva proprio l’espressione antipodes<br />
sui, a scoraggiare ogni tentativo di emendazione con antipodibus nostris sul successivo<br />
antipodibus suis: sono gli antipodi degli anteci che non possono vedere il polo sud (antipodibus<br />
suis... penitus ignoratum e questo, nel microtesto della frase è corretto, per quanto in antitesi<br />
con il resto del periodo: polum... soli suspiciunt): perché dunque questo intervento in apparenza<br />
errato e ulteriormente peggiorativo? In questa situazione rovesciare il nostro procedimento<br />
logico si rivela la via più remunerativa: proprio antipodibus nostris va considerato lezione<br />
genuina, corretta da alcuni codici in antipodibus suis.<br />
Nella realtà geografica, per nostra buona sorte immutata, due sono le zone abitabili della<br />
fascia temperata australe che possono vedere il polo sud: gli anteci e i nostri antipodi tradizionali;<br />
e due nella zona temperata boreale che non possono vederlo (fig. 1): noi e gli antipodi degli<br />
anteci, cioè gli antictoni (o perieci). Queste quattro maculae sono designate nel testo di Marziano<br />
con due coppie lessicali legate rispettivamente dalle medesime analogie: antipodibus nostris<br />
/ nobisque e antoeci / antipodes sui. Ovviamente chi non può vedere il polo sud non può trovarsi<br />
nella zona temperata australe; dunque gli antipodes nostri, che secondo il testo di Marziano<br />
non possono vedere il polo sud (polum qui est ad austrum, antipodibus nostris nobisque penitus<br />
ignoratum), possono trovarsi soltanto nella zona temperata boreale. Così il testo svela finalmente<br />
la sua corretta aderenza alla realtà, finora compromessa dalla mancata percezione che<br />
Marziano colloca i nostri antipodi nella zona temperata boreale, sul nostro stesso parallelo ma<br />
sul meridiano opposto al nostro: occupano dunque la posizione tradizionalmente assegnata agli<br />
antichtones (o perieci); e analogamente gli antipodi degli anteci (cioè gli antictoni) sono collocati<br />
nella zona temperata australe, sul medesimo parallelo degli anteci stessi ma sul meridiano<br />
22 Sono i codd. B V C E V L dell’ed. Willis, che si aggiungono ai codd. r C dell’ed. Dick.<br />
- 94 -